Gli yacht diventano ville galleggianti con interni di design
Le più importanti aziende di arredo del made in Italy in prima linea per soddisfare le richieste di cantieri e armatori
di Raoul de Forcade
3' di lettura
Trasformare gli interni degli yacht in ambienti caldi e accoglienti, molto simili a quelli delle abitazioni dei loro armatori. È questa idea che, dagli anni 2000, ha avvicinato il mondo della nautica a quello dell’interior design, portando sulle barche di lusso gli arredi creati dalle più importanti aziende del made in Italy. Una tendenza che ha aperto anche la strada, nei cantieri della nautica, già frequentati da famosi designer di esterni, all’ingresso di architetti specializzati in differenti settori, dall’automotive, ai negozi, all’hotellerie.
Un cantiere che, tra i primi, ha dato il via al sodalizio tra barche e interni di design è Sanlorenzo, azienda rilevata nel 2005 da Massimo Perotti che ha affidato i progetti d’interior degli yacht a firme autorevoli come Rodolfo Dordoni, Citterio Viel, Piero Lissoni (dal 2018 art director dell’azienda), Patricia Urquiola e Studio Liaigre. Ispiratore di Perotti, in questo nuovo corso, è stato Sergio Buttiglieri, che nel 2006 era direttore tecnico di Driade e oggi è Style director di Sanlorenzo. «Quell’anno - spiega - ho conosciuto Perotti che aveva da poco acquisito il cantiere e c’è stata subito sintonia. Gli ho consigliato di cambiare l’immaginario della nautica e lui ha avuto il coraggio di seguire il mio suggerimento. Era giusto contaminare il mondo della nautica col design».
Di questo incontro tra due mondi vicini ma, fino ad allora, con scarso dialogo, e anche «fra due distretti, quello del mobile e quello della nautica», è testimone la Minotti, come ricorda Renato Minotti, co-ceo, col fratello Roberto, dell’azienda di Meda. «Il merito di questo avvicinamento - afferma - è di Buttiglieri, che ha pensato di dare agli interni degli yacht lo stile delle abitazioni, con interiors caldi e accoglienti . E noi, grazie anche al nostro art director, Rodolfo Dordoni, nel 2009 abbiamo fatto, sul Sanlorenzo Sl104, il primo esperimento di un nuovo modo di arredare le barche, rendendole meno marine e più domestiche. Poi la cosa si è evoluta, abbiamo creato un reparto interno ad hoc, per sviluppare prodotti custom e supportare i nostri clienti. E ora lavoriamo con tutti i cantieri più importanti, non solo in Italia».
Anche Poltrona Frau vanta una lunga collaborazione con il settore nautico. «Il primo passo nel comparto - dice il ceo, Nicola Coropulis - risale agli anni ’30, quando Frau ha arredato le cabine del transatlantico Rex. Da quel momento, l’impegno in questo campo non è stato mai abbandonato e oggi collaboriamo con i partner più rilevanti del settore, come i brand Pershing, Riva e Ferretti Yachts, il gruppo Azimut-Benetti e Sanlorenzo, arredando diversi modelli delle loro imbarcazioni. Negli ultimi anni, la divisione custom interiors ha avviato delle collaborazioni con diversi studi di architettura che operano nella nautica. Lavoriamo, ad esempio, con il designer Giorgio M. Cassetta, per l’arredo degli yacht di Ocean Alexander e per le imbarcazioni Cigarette Tirranna Amg; con lo studio londinese Winch Design e con Zuccon International Project. Ora è nei piani la creazione di un catalogo di arredi specifici per la nautica, sviluppati in collaborazione con studi di design e architettura navale». Intanto anche Ethimo, azienda specializzata in arredi esterni, si affaccia sul mondo della nautica, creando la prima collezione per gli yacht.
Il rapporto, sempre più stretto, tra barche di lusso e design è anche al centro della riflessione di Alberto Galassi, ad di Ferretti Group: «Lo yacht è come una soglia, attraversata la quale, si apre un mondo di meraviglia; la sfida, per il designer, è immaginare e progettare questa soglia. Disegnare una barca significa tracciare un segno che riassume temi come aerodinamicità, stile, sicurezza. Navigando si pensa a stabilità, climi differenti, usura dei materiali. E siccome uno yacht è anche una casa, grande valore ha la progettazione degli spazi e l’interior design». Il gruppo, per i suoi sette marchi, si affida a grandi nomi sia per gli esterni che per gli interni, quali Officina Italiana Design (di Mauro Micheli e Sergio Beretta), Filippo Salvetti, Acpv Architects (Antonio Citterio e Patricia Viel), Paszkowski Design, Margherita Casprini, lo studio Ideaeitalia.
«Siamo stati pionieri - sottolinea, a sua volta, Giovanna Vitelli, alla guida di Azimut Benetti - nell’avviare collaborazioni con architetti e designer provenienti da altri settori, nella convinzione che la contaminazione tra esperienze diverse sia un valore. È il caso di Lazzarini Pickering Architetti, Vincenzo De Cotiis o Bonetti Kozerski Architecture. Insieme a loro abbiamo creato yacht iconici tra nautica, arte e architettura. La più recente è la serie Seadeck: lo styling e decor è il risultato della collaborazione con Matteo Thun & Antonio Rodriguez, al loro debutto su uno yacht».
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