Google Pixel 8 Pro progettato per durare nel tempo (e stupire). Ecco la nostra prova
Abbiamo provato lo smartphone più potente (e costoso) progettato e prodotto da Big G. Spoiler: È un investimento di lungo periodo per chi vuole l’Ai dentro il telefono.
di Luca Tremolada
I punti chiave
3' di lettura
La recensione dello smartphone Google Pixel 8 Pro non può cominciare se non con il numero 7. Sette come gli anni di aggiornamenti software garantiti e non solo di patch. Vuole dire che Mountain View oltre a credere veramente in questo apparecchio lato hardware continuerà ad arricchirlo di funzionalità. Dopo averlo provato per alcune settimane non possiamo che apprezzare il miglioramento rispetto al 7 anche in termini di autonomia. È un top di gamma piacevole che lato fotografia computazionale fa cose che gli altri non fanno proprio grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Il prezzo di listino di Pixel 8 Pro in versione 128GB è di 1.099 euro, più alto del predecessore. Ma questo smartphone nasce per essere diverso, è progettato per durare nel tempo. Sarà interessante capire l’ecosistema di Ai che Google gli costruirà intorno.
Hardware, cosa offre?
Il cuore del nuovo Pixel è la terza generazione del loro chip. Parliamo del chipset Tensor G3. Sviluppato a 4 nanometri, con 12 GB di ram è progettato per gestire gli algoritmi di intelligenza artificiale. Nelle prove di benchmark non è il più veloce ma nel corso della nostra prova ha offerta una esperienza sempre fluida, anche nelle sessioni di gaming più lunghe. L’apparecchio si è scaldato ma le prestazioni non ne hanno risentito. Restando quindi sull’hardware - che non è il suo punto di forza - confermiamo che fotografia e video sono da top di gamma. Si filma in 4K a 60fps. La velocità dello scatto consente di ritrarre famiglia, amici, figli e animali ottenendo foto belle, facili e nitide. Lo zoom che si affida all’ingrandimento digitale è veloce e preciso. Mentre la batteria finalmente non fa scherzi come in passato. Dentro ce ne hanno messa una da 5.000mAh. Vuole dire che durante la prova a fine giornata non siamo mai scesi sotto il 20% di energia residua, anche dopo un uso piuttosto intensivo. Lo schermo poi è un Oled da 6,7 pollici con con refresh dinamico fino a 120 Hz e luminosità di picco da 2200 nit. Non è il migliore display che abbiamo provato ma si comporta bene in ogni condizione di luce, i colori sono brillanti e non stanca mai.
Cosa c’è di nuovo.
Google Pixel 8 Pro fa cose che gli altri non fanno. Le sorprese questo telefonino le metterà in campo lato software. Quelle che abbiamo visto finora ci è piaciuto molto. Per esempio, Magic Editor grazie all’AI consente non solo di rimuovere facilmente elementi indesiderati nelle foto, ma anche di spostarli all’interno del riquadro. Non è una funzione esclusiva di Pixel, c’è anche da tempo su iPhone. Quando scatti una serie di foto molto simili in un intervallo di tempo di 10 secondi, Google Foto ti consentirà di modificare le espressioni delle persone nella scena permettendoti di scegliere un volto da un’immagine diversa nella serie. Con Scatto Migliore invece si ottengono espressioni di volti più convincenti sulla base di un discreto numero di primi piani fatti allo stesso soggetto. Particolarmente efficace è la Gomma Magica Audio che riduce i rumori di disturbo come il vento, i clackson della auto o il passaggio dei tram. E poi c’è Google Translate, che permettere traduzioni in tempo reale in 49 lingue. Funziona tutto ed è piuttosto facile. Ma dovete avere Google Foto e spazio di archiviazione.
Giudizio
Il prezzo di Pixel 8 Pro con 128GB è di 1.099 euro. Il modello precedente costava 899 euro. Sopra la soglia psicologica dei mille euro oggi c’è solo iPhone e gli smartphone pieghevoli. Google Pixel 8 Pro va pensato nel lungo termine. Sette anni sono tantissimi. Se verrà rispettata la roadmap di aggiornamenti e se arriveranno nuove feature legate all’Ai allora i mille e rotti euro di oggi potrebbero essere davvero un ottimo investimento.
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