Gorillas lascia l’Italia e licenzia i suoi dipendenti
La startup della spesa a domicilio era operativa in 5 città. La fine delle restrizioni ha costretto l’azienda a rivedere i suoi piani
di Biagio Simonetta
I punti chiave
1' di lettura
La notizia era nell’aria da qualche settimana. Adesso, però, è arrivato il crisma dell’ufficialità. Gorillas, la startup tedesca della spesa a domicilio, lascia il mercato italiano e ha già avviato le procedure per il licenziamento dei dipendenti (in tutto sono 540 le persone coinvolte, fra dipendenti a tempo indeterminato, collaboratori e manager). Una storia ricca di colpi di scena, quella di Gorillas.
Il boom con la pandemia
Nata in Germania nei mesi bui della primavera 2020, col mondo occidentale chiuso in casa, la startup ha rapidamente conquistato il mercato di riferimento, crescendo in modo esponenziale e raccogliendo round di finanziamento di rilievo per un totale di 1,3 miliardi di euro. Un exploit con pochi precedenti, che ha portato il valore della startup a circa 3 miliardi.
Presente in 5 città
Ora, con la pandemia che (almeno nelle restrizioni) sembra mollare la presa, per Gorillas sono arrivati i primi guai. La spesa a domicilio non è più un’esigenza così stringente. E la società è costretta a rivedere i suoi piani di crescita, decidendo di concentrarsi su mercati maggiormente redditizi. Da qui la decisione di abbandonare il mercato italiano, dov’era presente in 5 città: Milano, Roma, Torino, Bergamo e Firenze.
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