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Governo, al più presto il passaggio di consegne per sventare un autunno nero

Ci stiamo trovando davanti a una crisi globale e dobbiamo combattere emergenze a 360 gradi: è importante che l’esecutivo entri subito nel pieno delle sue funzioni

di Giancarlo Mazzuca

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2' di lettura

Tra tutti coloro che sono giunti alla terza età è vivo il ricordo degli autunni neri degli anni Settanta e Ottanta, per non parlare del 1992 quando a Palazzo Chigi sedeva Giuliano Amato. Sì, allora credevamo di avere toccato davvero il fondo ma ci sbagliavamo perché, facendo un confronto con quanto sta capitando oggi, dovremmo adesso parlare, per quest'anno, di autunno nerissimo o, se vogliamo, di autunno nero pece. Se in quella stagione, al rientro dalle ferie, dovevamo affrontare tante difficoltà sul fronte economico, adesso ci stiamo trovando davanti ad una crisi globale e dobbiamo combattere emergenze a 360 gradi. Ovunque ti muovi, fai fatica ad intravedere qualche barlume di luce e non solo a causa dell'energia elettrica che sta costando sempre di più.

Il quadro è desolante:
1) il conflitto in Ucraina non sta concedendo tregue e, nonostante le smentite del Cremlino, il rischio di una guerra nucleare si fa sempre più evidente;
2) l'inflazione galoppa e le bollette vanno alle stelle con tante piccole imprese che sono costrette a chiudere;
3) l'Europa stenta ad adottare quelle misure indispensabili per fronteggiare il blackout energetico scoppiato con la guerra in Ucraina;
3) aumentano anche le tensioni all'interno della Ue: è il caso di Germania ed Olanda che si stanno chiamando fuori dall'accordo sul tetto del gas;
4) il ravvedimento del presidente della Bce, Christine Lagarde, è stato finora solo a parole perché Francoforte continua a tenere alti i tassi con contraccolpi sempre più evidenti su fronte dei prezzi;
5) la Corea del Nord spara missili sul Giappone con gli Stati Uniti, alla vigilia delle elezioni di “midterm”, che solo per ora stanno alla finestra;
6) dobbiamo anche registrare un aumento dei contagi Covid nel nostro Paese.

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Come se non bastasse tutto questo, lo scenario è particolarmente difficile in Italia anche per un altro motivo: stiamo attraversando un periodo di transizione politica che non è mai facile ma diventa delicatissimo in questo momento con il passaggio da un governo tecnico (quello di Draghi) ad uno di centrodestra (quello della Meloni). Ci sarebbero provvedimenti urgentissimi da adottare ma che non possono essere varati perché l'esecutivo di Super Mario è ormai in fase di disarmo mentre il cambio della guardia a Palazzo Chigi richiederà ancora qualche settimana di tempo: siamo, insomma, pressoché immobilizzati mentre l'Azienda Italia sta sbandando.

I compiti che attendono il nuovo esecutivo, mentre stanno venendo al pettine tutti i nodi (compreso il “feeling” tra Draghi e Meloni), sono tantissimi: ecco perché è importante che entri nel pieno delle sue funzioni. Oggi più che mai abbiamo la conferma che la fine anticipata della legislatura sia stato un rischio in più che ci siamo presi: stiamo vacillando ma, per il momento, al timone della nave tricolore c'è solo il pilota automatico. Non ci resta che sperare davvero, a questo punto, in un rapido passaggio delle consegne.


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