5' di lettura
Sesta doppietta del 2023, ventottesima con Max al volante. Ma soprattutto, per il campione in carica, è la decima vittoria consecutiva, un record assoluto scritto nelle ultime settimane, che supera il precedente detentore a quota 9, sempre in Red Bull, un certo Sebastian Vettel: in 1093 gran premi nella storia, ad averne vinti dieci è ora un privilegio per questo lupo solitario delle quattro ruote. Affamato e, all'apparenza, quasi annoiato di ciò, o almeno non fa trasparire grandi emozioni nonostante stia riscrivendo la storia di questa categoria, Verstappen è imbattuto dal 30 di aprile. Da lì in avanti ha vinto tutte le gare della domenica e pure le prove sprint.
Verstappen come Merckx
Per trovare campioni simili, bisogna andare a cercare altre discipline, ad esempio un certo Eddie Merckx, che analogamente a Max, è nato in Belgio e lo chiamavano ‘cannibale' per la fame di risultati. Verstappen ha talento e un'auto buono, d'accordo. Ma si fa fatica a ricordare un pilota così vincente che non sbaglia niente per un periodo così lungo.
Domenica senza storia
Nonostante il compleanno di Sainz, coinciso con un tempo di vertice in P2, confermato nella qualifica, e un più che buono Leclerc, non c'è stata storia anche questa domenica. Sainz per fortuna ha almeno portato l'auto sul podio ma è stato a rischio fino all'ultimo per una possibile lotta fratricida che ha tenuto i famosi Tifosi di Monza con il fiato sospeso fino all'ultimo. C'è da dire che, stabilita la netta superiorità delle Red Bull, anche dell'opaco Perez che, nonostante poco ‘impegno' e scarse qualifiche, i due piloti di Maranello hanno fatto comunque una bella gara, una delle migliori dell'anno: è il primo podio di Sainz, ma Leclerc aveva fatto meglio con un secondo posto in Austria.
Se al vertice la gara è stata prevedibile, a questo giro non tutte le posizioni successive hanno dato spettacolo. La tensione è stata abbastanza alterna. Un po' di brivido, a ben vedere, c'è stato in partenza. Verstappen per una volta tanto è rimasto nel ‘sandwich' di avversari, i due ferraristi al primo e terzo posto, che sono scattati bene e non hanno sbagliato nulla nelle prime fasi. Per quasi dieci minuti l'unico rischio concreto sembrava solo rappresentato da Russell, che insidiava pesantemente Leclerc.
Sogno svanito
Purtroppo il sogno Ferrari si è sbiadito quando già al giro 4 un messaggio radio di Verstappen diceva che vedeva Sainz già ‘scivolare' e che l'avrebbe potuto passare presto. Infatti già al sesto giro ha sferrato il primo vero attacco alla ‘solita' staccata del rettilineo d'arrivo, infranto a onor del vero da una difesa anche piuttosto ‘cattiva' di Sainz, che ha scaldato gli animi sugli spalti. Il tifo ovviamente era tutto per i ferraristi. Ma il motorsport non è il calcio, il tennis o altri sport dove la componente del pubblico impatta pesantamente sulla psicologia dell'atleta.
Poco più avanti, nello stesso posto, come in Superbike o nella maggior parte delle altre gare che vanno in scena all'Autodromo Nazionale, Sainz ha provato a difendersi ma a seguito di un suo errore di guida e a un rallentamento superiore al dovuto, non riesce più a contenere l'avanzata di Verstappen che, pur lottando ancora metro per metro fino a tutta la Roggia, deve poi cedere del tutto. In seguito, anche Perez ristabilisce più o meno le ‘solite' gerarchie e passa Russell, prendendosi il quarto posto, dopo non poche lotte anche per loro nel primo quarto di gran premio.
La prima variante ha dato spettacolo anche al trentunesimo giro 31: il messicano prova a superare Leclerc senza successo e ci riprova più volte. Tenta e ritenta e infine la Red Bull ci riesce già al giro dopo in staccata, sempre alla staccatona più famosa del mondo, e lo passa: la Ferrari è meno veloce e deve cedere l'ambita terza posizione.
Per un attimo l'attenzione passa su Hamilton che al giro 41 tocca Piastri come un dilettante: non tiene la linea in frenata e si allarga prima della staccata, toccando l'avversario con la gomma posteriore destra. Vanno lunghi e fuori entrambi, ma avendo almeno cinque secondi di vantaggio la digressione non è abbastanza per far riavanzare Alonso: tuttavia al sette volte campione sono stati in seguito comunicato cinque secondi penalità.
Ogni singolo giro degli ultimi dieci, infine, è stato un patimento. E se al giro Sainz ha subito il quasi inevitabile sorpasso da Perez, da lì al termine i due ferraristi si sono ‘suonati' a vicenda per l'ultima posizione del podio. E così si è vista prima una lotta alla seconda variante, inchiodata dello spagnolo e curva tagliata da entrambi, per fortuna senza conseguenze. A due giri dalla fine Sainz chiede persino al team di ‘congelare' le posizioni: per radio invece dicono di ‘poter lottare' ma ‘senza prendere rischi'. Leclerc ci prova ancora alla prima variante, blocca di nuovo le ruote, va dritto e salta la curva: deve restituire la posizione e così regala il podio a Sainz.
Pubblico deluso
Lo spagnolo allunga quindi nel mondiale sul compagno di squadra Leclerc ma con oltre 11 secondi di distacco dal leader della corsa, nonostante una bella e calda giornata di sole, il pubblico non era proprio all'apice della felicità. Le emozioni dell'inno nazionale, coronato ancora dalle Frecce Tricolori sono sbiadite come il sogno di provare a cambiare le cose nella gara di casa. D'altra parte, questo weekend non si chiude solo con la gara, ma tante cose che sono state ricalcate questa settimana dovranno essere affrontate e risolte.
Strascichi di polemiche
A margine del Gran Premio in pista, infatti, questa settimana è stata ricca di discussioni con prevedibili strascichi. La battaglia di Massa sta per raggiungere il suo culmine se entro la settimana entrante non avrà risposte. L'organizzazione di questa gara dovrà ripensare le politiche sui biglietti, perché per riempire le tribune sono stati abbassati i prezzi all'ultimo secondo: complici i risultati delle rosse e le buone previsioni meteo, ci si è salvati ai tempi supplementari. A una settimana da una gara olandese fredda e piovosa, ai tifosi, ma anche agli addetti ai lavori, da qualunque ingresso, è stato impedito anche quest'anno di entrare in bicicletta perché non è stato risolto il ‘conflitto di utenza' con le auto e pedoni: eppure l'Autodromo Nazionale si trova all'interno del terzo parco cintato più grande d'Europa, da sempre culla dello sport outdoor per la Brianza.
Infine in settimana c'è stato l'annuncio collaterale di un nuovo arrivo nell'olimpo del motorsport, il nuovo campionato del mondo di Extreme H. Si tratta dell'ultima creazione di Alejandro Agag, annunciato in concomitanza del quarantaseiesimo World Port Days di Rotterdam, l'evento nautico più grande dei Paesi Bassi, dove ha fatto la sua prima uscita pubblica il Seabird, la barca a propulsione elettrica che debutterà nel mondiale E1 Series a inizio 2024. Dopo aver lanciato la Formula E, la Extreme E e la E1 Series, il promoter più importante al mondo nell'ambito dell'elettrico sceglie di debuttare nel mondo dell'idrogeno: non a caso Alejandro era volato ieri sera verso Monza per presentare il suo nuovo progetto e, probabilmente, cercare prestigiose collaborazioni e testimonial.
loading...