Gran Bretagna, calano le vendite ma non nel segmento del lusso
Mercato immobiliare sempre più polarizzato in Gran Bretagna: i prezzi delle case scendono ai ritmi più rapidi da 14 anni ma il segmento lusso continua a correre, soprattutto a Londra
di Nicol Degli Innocenti
3' di lettura
Mercato immobiliare sempre più polarizzato in Gran Bretagna: i prezzi delle case scendono ai ritmi più rapidi da 14 anni ma il segmento lusso continua a correre, soprattutto a Londra. La previsione è che queste due tendenze si accentuino ulteriormente nei prossimi mesi.
Inflazione e crisi economica
La ragione è che crisi economica e aumento dei tassi d’interesse hanno scoraggiato gli acquirenti dall’accendere un mutuo. Per combattere l’inflazione che ha toccato un picco dell’11,1% la Banca d’Inghilterra è intervenuta per ben 12 volte consecutive per ritoccare i tassi, portandoli dallo 0,1% del dicembre 2021 all’attuale 4,5 per cento.
Il problema è che l’inflazione resta ostinatamente alta, soprattutto la core inflation , ai massimi dal 1992. Gli economisti si attendono quindi altri ritocchi al rialzo dalla Bank of England, il primo già nel mese di giugno, e prevedono che entro fine anno i tassi potrebbero arrivare al 5,5 per cento.
In questo contesto di incertezza «soffiano venti contrari al mercato immobiliare che si rafforzeranno sul breve termine», secondo Nationwide. Gli ultimi dati della società rivelano un calo del 3,4% dei prezzi delle case a livello nazionale nel mese di maggio, il più sensibile dal 2009. I prezzi calano ormai da otto mesi consecutivi e si prevede che continueranno la traiettoria discendente fino a quando i tassi d’interesse non torneranno a calare.
«L’aumento dei tassi sui mutui è il problema principale del mercato immobiliare e andrà solo aggravandosi – spiega Martin Beck, chief economic advisor, Ey Item Club –. Nel 2023 circa 2,5 milioni di proprietari dovranno rinegoziare il mutuo a tasso fisso sulla loro prima casa, che diventerà molto più oneroso». Nel Regno Unito, infatti, i mutui a tasso fisso, di solito, sono concessi per periodi brevi e vanno, dopo alcuni anni, rinegoziati. «Dato che la Bank of England alzerà i tassi in giugno e di nuovo a fine estate – conclude Beck – riteniamo che i prezzi della case continueranno a scendere, anche se non ci sarà un crollo».
Il calo dei prezzi non è sufficiente a incoraggiare gli acquirenti a prendere una decisione perché l’aspettativa è di un’ulteriore riduzione nei prossimi mesi e, in ogni caso, accendere un mutuo è diventato troppo oneroso. Dopo che gli ultimi dati sull’inflazione di aprile hanno deluso le aspettative molte banche hanno aumentato i tassi e ora il costo medio per cinque anni è del 5,2%, contro il 3,3% di un anno fa. La disponibilità di mutui, inoltre, si è drasticamente ridotta, dato che centinaia di prodotti sono stati ritirati dal mercato. In aprile, secondo dati di Bank of England, il numero di mutui approvati per acquistare casa è sceso a 48.700 dai 51.500 di marzo, circa il 20% in meno della media pre-pandemia, e il debito ipotecario degli inglesi è ai minimi da trent’anni.
La fascia alta «vola»
Per gli acquirenti di fascia alta, che pagano in contanti e non hanno bisogno di accendere un mutuo, non esiste, invece, crisi. Lo dimostrano i dati sul mercato prime londinese, che nei primi quattro mesi dell’anno ha visto un aumento del 35% del numero di potenziali acquirenti e dell’8% delle compravendite.
In questo caso la crisi dell’economia britannica aiuta: la debolezza della sterlina, infatti, è un incentivo per molti acquirenti stranieri, tornati in grande numero dopo la fine delle restrizioni ai viaggi internazionali. Nel segmento superprime le cose vanno ancora meglio: le vendite di immobili con un prezzo superiore ai cinque milioni di sterline sono aumentate del 40% tra gennaio e aprile 2023.
Secondo dati di Knight Frank nell’ultimo anno sono state venduti 160 immobili di un costo superiore ai 10 milioni di sterline (pari a 11,6 milioni di euro) per un totale di 3,1 miliardi di sterline (equivalente a circa 3,6 miliardi di euro), il livello più alto dal 2016, quando l’incertezza su Brexit aveva congelato il mercato. C’è molto interesse per due ville attualmente sul mercato, una con vista su Hyde Park e una all’interno di Regent’s Park: la richiesta per entrambe è oltre 200 milioni di sterline (232 milioni di euro).
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