Gran Bretagna, Theresa May esce rafforzata dalle amministrative
di Nicol Degli Innocenti
2' di lettura
LONDRA
Sospiro di sollievo a Downing Street: i risultati delle elezioni amministrative di ieri in Gran Bretagna non hanno portato alla temuta sconfitta del partito conservatore. In molte aree del Paese i Tories hanno “ereditato” tutti i voti di Ukip, il partito anti-Ue che come previsto è stato annientato perdendo quasi tutti i seggi. Il partito conservatore è stato quindi rafforzato dai voti di chi aveva optato per uscire dall'Unione europea nel referendum del 2016.
Il Labour è riuscito a carpire ai Tories alcune circoscrizioni importanti come Plymouth e Trafford, ma in generale non ha fatto i passi avanti che sperava.
A Londra il partito di opposizione, come previsto, ha guadagnato voti ma non abbastanza da conquistare i due “gioielli” ai quali teneva, i quartieri di Westminster e Wandsworth, conservatori da decenni, che sono rimasti in mano al partito di Governo, anche se con un margine più ridotto.
Il partito liberaldemocratico, l'unico ad avere una netta posizione anti-Brexit, ha guadagnato decine di seggi e nella capitale ha conquistato la circoscrizione di Richmond, una delle zone che nel referendum avevano votato a grande maggioranza per restare nella Ue. Il risultato del voto rappresenta una vittoria per lo status quo, confermando che la Gran Bretagna è un Paese profondamente diviso.
Guardando i numeri, i laburisti hanno conquistato più seggi dei Tories, ma il fatto che il partito conservatore abbia comunque fatto passi avanti è di per sé un successo, secondo Tony Travers, professore alla London School of Economics: «Per un partito che è al Governo da quasi dieci anni non perdere in modo clamoroso è gia una vittoria, mentre per l'opposizione non vincere in modo netto è già una sconfitta».
Il leader laburista Jeremy Corbyn non ha mietuto i successi sperati e ha deluso le aspettative generate dalle elezioni politiche dello scorso anno che avevano rafforzato la sua posizione. I Tories possono anche vantare un piccolo ma significativo successo su Corbyn con la conquista della circoscrizione di Barnet a Londra.
Secondo gli analisti il voto per il partito conservatore è stato un messaggio di protesta diretto al Labour a causa di una recente polemica sull'anti-semitismo nel partito laburista. Corbyn è stato fortemente criticato anche all'interno del partito per la sua posizione troppo morbida verso gli estremisti. Gli elettori di Barnet, per il 40% ebrei, hanno votato di conseguenza.
I risultati del voto di ieri dimostrano che all'interno della Gran Bretagna la posizione della premier Theresa May, pur indebolita dai contrasti interni al Governo sull'uscita dalla Ue, è stata di recente rafforzata dalle posizioni decise che ha preso contro la Russia, dopo l'avvelenamento dell'ex spia Serghej Skripal e della figlia, e contro il regime di Assad, con la decisione di autorizzare bombardamenti alleati in Siria per prevenire altri attacchi chimici contro civili. La May può quindi affrontare le difficoltà legate a Brexit con maggiore serenità. Il fatto che il voto dimostra che gran parte del suo sostegno viene dal fronte anti-Ue potrebbe anche spingere la premier verso una linea più dura nei negoziati con Bruxelles.
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