Emergenza Covid

Green pass, se non arriva il codice via sms o email ora è possibile recuperarlo da soli

Dal 30 luglio in caso di mancato arrivo di sms o email, sul sito www.dgc.gov.it è possibile recuperare in autonomia il codice authcode e poi scaricare la il green pass dallo sito con Tessera Sanitaria o da App Immuni

di Andrea Gagliardi

Articolo aggiornato il 30 luglio alle ore 15

Vacanze, 3 mln di italiani rinunciano per paura contagi

3' di lettura

In vista del 6 agosto, quando il Green Pass diventerà obbligatorio per potere svolgere alcune attività come andare a teatro, cinema o mangiare all’interno di un ristorante, scaricare il lasciapassare verde diverrà una necessità. Il pass è rilasciato dal Ministero della Salute e si ottiene una volta che si è in possesso di un certificato di vaccinazione (rilasciato dopo la prima dose e valido a partire dal 15esimo giorno dopo la somministrazione fino alla seconda, nonché dopo la seconda dose e valido 9 mesi), con il certificato di guarigione (valido 6 mesi) e con l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti (valido sempre 48 ore).

Come si scarica il green pass

La piattaforma nazionale, dopo che si è generato il Green Pass, invia un codice ai recapiti mail personali o tramite sms, forniti quando si è proceduto alla vaccinazione o ad un tampone o quando si è ottenuto il certificato di guarigione. Il codice, con i dati presenti sulla Tessera Sanitaria, dà la possibilità di ottenere la Certificazione tramite il sito www.dgc.gov.it o sull’app Immuni. Se ciò non avviene e si è in possesso di Spid o Carta d’Identità Elettronica (CIE) è possibile utilizzare l’applicazione Io oppure, in alcune regioni, il fascicolo sanitario elettronico. Inoltre, come accennato sopra, il governo sta implementando il sistema per rendere possibile la generazione automatico dell’autocode. Una novità che dovrebbe rendere più semplici le procedure.

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Come si recupera il codice per scaricare il green pass

Dal 30 luglio in caso di mancato arrivo di sms o email, sul sito www.dgc.gov.it è possibile recuperare in autonomia il codice authcode (inserendo il codice fiscale, le ultime 8 cifre della tessera sanitaria e la data della vaccinazione) e poi scaricare il green pass dallo stesso sito con Tessera Sanitaria o da App Immuni

Le difficoltà segnalate

Quest’ultima iniziativa è stata messa in campo dal governo per ovviare ai problemi segnalati da migliaia di cittadini che non hanno ricevuto sms o mail con il codice, o semplicemente lo hanno smarrito, e hanno lamentato, tramite messaggi sui social network, molte difficoltà ad accedere al numero di pubblica utilità 1500, attivo 24 ore su 24. Il numero, infatti, lamentano gli utenti, «risulta perennemente occupato o con tempi di attesa infiniti». La funzione di recupero dell’Authocode attraverso il numero telefonico è stata attivata dal 12 luglio. Ma molti utenti affermano che l’accesso telefonico a questo servizio è quasi impossibile e anche l’invio di mail all’indirizzo cittadini@dgc.gov.it non sembrava risolvere il problema.

Per tanti l’unica soluzione finora è stata recarsi in farmacia, dal medico di base o al centro vaccinale dove si sono ricevute le dosi, farsi reinserire da capo tutti i dati presenti sul foglio dell’avvenuta immunizzazione, e far generare il codice, qualora questo non sia mai stato creato.

I bachi del sistema

Non finisce qui. Sono molte migliaia anche le segnalazioni relative ai “bachi” di sistema, vere e proprie trappole che colpiscono in particolare i guariti dal Covid: innanzitutto molti non risultano nella piattaforma perché le Asl in diversi casi ancora non hanno inviato le segnalazioni di guarigione dei loro assistiti cosa che costringe i cittadini a vere gincane o al pressing dal medico di famiglia per aggiornare i dati, anche se non tutti i camici bianchi sono in grado di intervenire. Ma il problema riguarda anche i tantissimi che entro i 6 mesi dalla guarigione hanno fatto, come prescritto dal ministero della Salute, una sola dose di vaccino. “Bachi” su cui il ministero assicura che in dialogo con le Regioni sta lavorando per risolverli al più presto. Con la raccomandazione di bussare innanzitutto dal proprio medico a cui è stato fornito il software per accedere alla piattaforma.

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