Green pass, direttiva Viminale: solo sit-in o cortei fuori dai centri storici
Il ministero dell’Interno invia ai prefetti dei capoluoghi le nuove linee sulle manifestazioni: soltanto “statiche” e non più nelle strade centrali
di Marco Ludovico
2' di lettura
Stop al caos, al rischio di violenze e scontri, alla chiusura forzata dei negozi già in crisi con la pandemia. Stop a cortei e sfilate in centro storico. Saranno autorizzate soltanto le cosiddette «manifestazioni statiche». Mentre quelle «dinamiche» potranno svolgersi fuori dai centri abitati. In tutti i casi, con l’utilizzo obbligatorio di mascherine e di tutte le altre regole di distanziamento: mai venute meno ma sempre più disattese. Il pugno di ferro del ministero dell’Interno sta per abbattersi contro i nuovi rischi di disordini in piazza. E in queste ore una direttiva del dicastero guidato da Luciana Lamorgese cambierà il perimetro d’azione di tutti quelli che vorranno manifestare in strada.
Una stretta annunciata
I disordini a Roma con l’occupazione della sede della Cgil bruciano ancora. Di converso, il successo pieno del G20 sul piano dell’ordine e la sicurezza pubblica hanno spinto i vertici del Viminale a elaborare una nuova strategia di controllo e indirizzo delle presenze in piazza. I sindaci stanno soffrendo molto l’azione di protesta, Trieste e Milano sono gli esempi più recenti. I danni al commercio sono ripetuti e consistenti. Ma il Viminale valuta anche il rischio di un’impennata dei contagi causata proprio dalle riunioni in piazza senza alcun criterio o rispetto delle misure di prevenzione anti-Covid. A cominciare dai dispositivi di protezione come le mascherine.
Più controlli sui green pass
«Le manifestazioni cosiddette ’no pass’ stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati» sottolinea il sottosegretario Carlo Sibilia «d’ora innanzi sono concessi solo sit-in e cortei fuori dai centri storici. Vista la risalita dei contagi, saranno anche intensificati i controlli sul Green pass. Vanno mantenute - aggiunge Sibilia - le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi».
Il calo del fatturato dei negozi
I cortei ’no green pass’ «fanno perdere il 30% del fatturato» dice il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, a margine dell’apertura del Forum di Conftrasporto, rispondendo a una domanda sull’effetto delle manifestazioni sul settore che rappresenta. I cortei «che si susseguono ogni sabato - aggiunge - sono inaccettabili». Siamo ormai a sedici settimane consecutive di manifestazioni contro il green pass. Ora l’eterogeneo movimento del No annuncia altre iniziative, tra cui una mobilitazione a Roma per il 20 novembre. Le nuove regole del Viminale ora in arrivo si misureranno con i fermenti in piazza in ebollizione continua.
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