Green pass, gli obblighi nei palazzi del potere: alla Camera sì, anche per partecipare ai concorsi
Si adegua anche il Senato: certificazione verde anche a palazzo Madama. Nessun obbligo a palazzo Chigi
di Nicoletta Cottone
I punti chiave
3' di lettura
Il green pass andrà esibito anche all’ingresso di Montecitorio. E l’obbligo riguarda anche chi partecipa ai concorsi. Dal 6 agosto l'obbligo di esibire il passaporto vaccinale entrerà in vigore anche alla Camera. «I deputati rispettano le regole che valgono per tutti, come è sempre stato durante la mia presidenza», ha scritto su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico, dopo il comunicato dei questori che indica il nuovo obbligo per deputati e non.
Obbligo anche per i concorsi
Dal 6 agosto per accedere a eventi, conferenze stampa, concorsi, alla Biblioteca Iotti e all'Archivio sarà necessario avere la certificazione verde. Certificazione che si ottiene dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino o dopo la seconda, con un tampone negativo nelle ore precedenti o dopo la guarigione dal Covid.
Anche in mensa con la card
E servirà anche per entrare in mensa. «Abbiamo deciso d’intesa con il Collegio dei Questori di richiederla anche per la mensa, dunque per i servizi di ristorazione con consumazione al tavolo. Lo avevo annunciato nei giorni scorsi: la Camera adotta le misure per contrastare la diffusione dell'epidemia in linea con quanto stabilito dalle autorità sanitarie nazionali. Vale per queste nuove misure così come per le precedenti adottate in oltre un anno di gestione della pandemia», ha detto il presidente Fico, riferendosi alla deliberazione adottata dal collegio dei deputati questori.
Dove è necessario avere la carta verde
L’obbligo della certificazione verde è previsto per una serie di attività. Dall’accesso alle strutture della ristorazione al chiuso con consumazione al tavolo alla partecipazione a iniziative istituzionali, culturali e convegnistiche o a conferenze stampa che si svolgano nelle sedi della Camera. Serve anche per l’accesso alle sedi della Biblioteca “Nilde Iotti” e dell’Archivio Storico della Camera dei deputati. E dovranno averlo anche i candidati convocati presso le sedi della Camera per le prove di concorso. «La deliberazione del collegio dei deputati questori - si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Camera - si pone in linea con il costante indirizzo adottato dal momento dell’insorgere dell’emergenza pandemica in base al quale le misure di prevenzione e protezione sanitaria nelle sedi della Camera sono state adottate in coerenza con le indicazioni formulate dalle autorità sanitarie nazionali, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia nell'ordinamento generale».
Anche a Palazzo Chigi serve green pass e mascherina Ffp2
Per l’accesso alle conferenze stampa a Palazzo Chigi l’ingresso è consentito a 25 giornalisti muniti di green pass e mascherina Ffp2. Per chi è sprovvisto della carta verde è prevista la possibilità di entrare effettuando un tampone rapido antigenico presso il presidio medico di palazzo Chigi. «Sono prive di fondamento le ricostruzioni relative all’intenzione del Governo di rendere obbligatoria la certificazione Green pass per accedere ai seggi elettorali», hanno precisato nei giorni scorsi fonti di Palazzo Chigi.
Anche il Senato si adegua
Anche il Senato si adegua. Dal 6 agosto a palazzo Madama viene introdotta l’esibizione del green pass. Lo ha stabilito il collegio dei questori di Palazzo Madama che si è riunito il 5 agosto. La deliberazione del Collegio è in linea con quella della Camera e in coerenza con l’indirizzo seguito fin dall’inizio dell’emergenza pandemica, nel rispetto delle disposizioni vigenti nell’ordinamento giuridico. La delibera dei senatori questori Antonio De Poli, Paolo Arrigoni e Laura Bottici, introduce l’obbligo della certificazione verde nei seguenti casi: per l’accesso ai servizi mensa di Palazzo Madama con consumazione al tavolo, al chiuso; per la partecipazione a iniziative istituzionali e culturali, convegni, congressi, conferenze stampa e altri eventi aperti al pubblico e, infine, per l’accesso alla Biblioteca ’Giovanni Spadolini’ e all’Archivio storico.
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