Green pass, dal ristorante ai cinema: in arrivo la stretta per i non vaccinati
ll certificato verde non si otterrà più con il tampone per le attività ricreative e il tempo libero (il tampone resterà per poter andare al lavoro). Il nodo da sciogliere mercoledì in cabina di regia è se le nuove regole scatteranno solo quando una regione passa in zona gialla o arancione. O se debbano valere per tutti anche in zona bianca
I punti chiave
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Il Governo è pronto a dare il via libera al Super Green Pass. Entro giovedì il Consiglio dei ministri approverà il decreto legge con le nuove regole, che entreranno in vigore a stretto giro. Sono state le Regioni, in un incontro lunedì pomeriggio a palazzo Chigi, a insistere per “premiare chi si vaccina”, spingendo l’esecutivo a una stretta fatta di maggiori restrizioni per chi ha deciso di non sottoporsi al ciclo vaccinale.
Le attività off limits
L’obiettivo dei governatori è chiaro: mantenere sempre aperte per i vaccinati le attività economiche (bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre, impianti di sci, negozi) che invece avrebbero in parte limiti di capienza in zona gialla e chiuderebbero progressivamente in zona arancione e rossa. Ma molte regioni si sono spinte più avanti, e sulla scia della crescente preoccupazione per l’aumento di contagi e ricoveri, hanno chiesto un super green pass per vaccinati e guariti da far scattare per tutti subito, anche in zona bianca. Di fatto, in base a questa versione “hard” si andrebbe oltre il sistema dei colori. E si passerebbe a una applicazione differenziata “tout court” delle restrizioni tra vaccinati e non vaccinati.
Il nodo dell’ambito di applicazione dei divieti
Insomma, la direzione di marcia è chiara. Il certificato verde diventerà un “super green pass”. Vale a dire che non si otterrà più con il tampone per le attività ricreative e il tempo libero (il tampone resterà per poter andare al lavoro e per i servizi essenziali). Il nodo da sciogliere mercoledì in cabina di regia è se le nuove regole scatteranno solo quando una regione passa in zona gialla o arancione. O se debbano valere per tutti anche in zona bianca
Terza dose anticipata a cinque mesi
Tra le novità scontate nel decreto in arrivo, la riduzione della validità del Green pass che dovrebbe passare da 12 a 9 mesi. L’anticipo della terza dose sarà consentita dopo 5 mesi dalla seconda, come ufficializzato dall’Aifa e ratificato da una circolare ministeriale in vigore da mercoledì.
Ipotesi estensione obbligo vaccinale a forze dell’ordine e prof
Certa anche l’estensione nel decreto dell’obbligo della terza dose per sanitari e dipendenti delle Rsa, che potrebbe essere allargato anche a forze dell’ordine e insegnanti.
Ipotesi durata minore dei tamponi
Ma nel governo di discute anche della ridotta affidabilità dei tamponi rapidi, e anche della loro validità, che potrebbe essere dimezzata da 48 a 24 ore. Mentre la durata dei più affidabili tamponi molecolari potrebbe essere ridotta da 72 a 48 ore.
Green pass anche per i più piccoli?
Dal governo trapela inoltre la volontà di ampliare il più possibile la fascia d’età del green pass. Giovedì arriverà il via libera dell’Ema (l’Agenzia europea per il farmaco) ai vaccini per la fascia 5-11 anni e il Governo potrebbe quindi anticipare l’obbligo di Green Pass anche per i più piccoli. Matteo Salvini ha già fatto sapere di essere «nettamente contrario» Il leader della Lega sembra invece essersi rassegnato a dare il via libera al super pass dopo il colloquio ieri con i presidenti di Veneto e Lombardia, Zaia e Fontana, e la presa di posizione del presidente della conferenza delle Regioni, nonchè governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga.
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