Gru cade su palazzo a Torino, morti tre operai. Due feriti tra i passanti
La gru è caduta su un palazzo di sette piani. Dimessi due feriti, il terzo è in osservazione. Sotto sequestro l’area del crollo
I punti chiave
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Sale a tre morti il bilancio del grave incidente sul lavoro avvenuto la mattina del 18 dicembre a Torino, in via Genova, dove è caduta una gru. E' infatti morto all'ospedale Cto, dove era stato ricoverato in gravi condizioni, il terzo operaio ferito. Tre i feriti, due dei quali sono stati già dimessi: hanno lasciato l'ospedale il quarto operaio rimasto ferito e uno dei due passanti (un automobilista) che ha riportato un trauma vertebrale e una prognosi di 60 giorni. Ricoverata in osservazione, invece, la seconda passante, una donna colpita dai calcinacci, per un leggero trauma cranico e in stato di choc.
Il più giovane degli operai deceduti, Filippo Falotico, di Coazze (Torino), aveva compiuto vent'anni lo scorso luglio: quando lo hanno raccolto respirava ancora, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Lo schianto sull'asfalto è stato subito fatale invece per Roberto Peretto, 52 anni, di Cassano D'Adda (Milano), e Marco Pozzetti, 54 anni, di Carugate (Milano).
Area sotto sequestro
Secondo i vigili del fuoco, intervenuti con quattro squadre per liberare l'area dalle strutture collassate e metterla in sicurezza, la causa del crollo sarebbe stato un cedimento strutturale alla base della gru. La gru è caduta su un palazzo di sette piani, causando danni limitati alla struttura, per poi finire sulla strada, di solito molto trafficata e percorsa anche da mezzi pubblici. Il tratto di via Genova interessato dal crollo è stato messo sotto sequestro: l’area è transennata e presidiata da vigili del fuoco e polizia municipale e ai residenti, secondo quanto spiegano tecnici dal Comune, è consentito l'accesso da varchi alternativi. All'interno dell'area sono al lavoro alcuni vigili del fuoco. Sull'asfalto ci sono ancora i teli dorati che ieri erano stati utilizzati per coprire i corpi dei due operai deceduti sul colpo.
Feriti anche tra i passanti
Da una prima ricostruzione i tre operai coinvolti nell'incidente si trovavano sulla piattaforma per montare il braccio della gru poi crollata. Il cantiere dove stavano lavorando gli operai era stato aperto per il rifacimento del tetto di un palazzo di sette piani. I vigili del fuoco hanno estratto un ferito dalla sua automobile rimasta schiacciata nel crollo. Altri due passanti sono rimasti feriti.
I vigili del fuoco: «Cedimento strutturale causa del crollo»
«Da un primo accertamento c'è stato un cedimento alla base della gru che ha comportato a cascata il crollo della struttura reticolare che serviva per le operazioni di manutenzione della facciata - ha detto il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Agatino Carrolo - ma non escludo altri cedimenti localizzati lungo lo sviluppo della volata della gru”. “I miei uomini stanno operando, una volta che l'autorità giudiziaria ha dato l'autorizzazione alla rimozione delle vittime per estrarle in piena sicurezza. Squadre specialistiche saranno impegnate a tagliare i conci di calcestruzzo”, ha aggiunto.
Il sindaco Lo Russo: «Serve intervento su sicurezza»
In via Genova anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “E' una vicenda drammatica, sono molto scosso”, ha detto dopo essere stato accompagnato dai vigili del fuoco nei pressi della struttura crollata. “Come amministratore - ha aggiunto il sindaco - sono molto preoccupato guardando ai prossimi mesi perché i cantieri si moltiplicheranno ulteriormente e le verifiche saranno determinanti ma anche più difficili proprio per la quantità di opere che verranno avviate. La pubblica amministrazione deve arrivare preparata a questa stagione di investimenti pubblici che si sommano ai privati. E l'unico modo è aumentare il numero dei controllori: su questo serve un intervento da parte del governo”, conclude.
Un testimone: «Poteva essere una strage»
“Ieri qui sotto c'era la coda all'ufficio postale e pochi metri più in là c'è la fermata dell'autobus. Poteva essere una strage”, dice un operaio del cantiere di via Genova. L'incidente nel popoloso quartiere Nizza Millefonti, a pochi passi dal Lingotto, in una zona di grande passaggio, dove sono numerosi i negozi e i servizi. La via, che è ancora chiusa al traffico, è anche attraversata dai mezzi pubblici.
Landini: «I cantieri non possono essere Far West»
“Premesso che sarà la magistratura a ricostruire nel dettaglio” quanto accaduto a Torino, “non vorremmo ritrovarci ancora una volta di fronte all'ennesima strage nei cantieri legata a tempi e modalità di lavoro. Dove la fretta e la velocità eccessiva aumentano i rischi, dove la ripresa fa sempre più rima con incidenti e lavoro nero a fronte di una domanda di lavori superiore alla capacità delle stesse imprese”. Lo affermano il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini e il segretario della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, che avvertono: “La logica di fare sempre di più e più presto, con orari di lavoro massacranti e ricorso a squadre di cottimisti in sub appalto, che rischia di mettere la sicurezza di lavoratori dei cittadini in secondo piano deve essere contrastata. I cantieri non possono diventare il far west”.
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