Volkswagen: focus su software e guida autonoma. Su i target del margine operativo
Il ceo del colosso tedesco illustra il nuovo piano industriale al 2030. Il 50% del venduto a fine decennio sarà a batteria. Accordo con Enel X
di Mario Cianflone e Simonluca Pini
6' di lettura
Il gruppo Volkswagen rilancia su innovazione, software, auto elettriche, software e persino robotaxi con un piano da complessivi 150 miliardi al 2025, di cui 73 già stanziati. Il numero uno del gruppo, Herbert Diess, ha svelato la nuova strategia per il 2030, un piano che battezzato New Auto, punta a sostenere e a fare evolvere l'automobile come mezzo principale della mobilità individuale che secondo Diess nel 2030 sarà elettrica, autonoma e fortemente condivisa. E qui il software sarà sempre più importante. Secondo il top manager del primo gruppo europeo il mercato automotive varrà nel 2030 oltre 5 mila miliardi di dollari, oltre 3 volte il valore di quello degli smartphone. «Stiamo vendendo – dice Diess – un sempre maggiore interesse dei produttori di dispositivi digitali un interesse sempre maggiore per l'auto. Vogliono entrare nel settore». Palese il riferimento di Diess alla minaccia di Apple che potrebbe (con una telenovela che dura da anni) e a quella di Xiaomi, il colosso cinesi degli smartphone che ha messo sull'auto elettrica 10 miliardi.
Secondo il numero uno, il gruppo di Wolfsburg sarà leader nel mercato dell’elettromobilità ed entro il 2030 il colosso di Wolfsburg vuole convertire la metà dell’offerta dei propri modelli in auto a batterie. È quello che ha spiegato oggi il ceo, Herbert Diess, presentando la strategia del gruppo a «New auto fino al 2030». Nel corso di questo decennio, l’impatto del motore a combustibile deve calare del 30%, in linea con gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi. Diess ha anche spiegato che l’auto «sarà autonoma» e che questo «riguarderà anche la circolazione privata», con un miglioramento delle condizioni della sicurezza: «Il traffico virtuale sarà molto più sicuro di quello di oggi», ha detto. «E a bordo in un’auto si potrà chiacchierare con gli amici e guardare la tv».
L'elettrificazione alza target del margine operativo al 2025
Il gruppo prevede che profitti e entrate si sposteranno gradualmente dalle auto con motore a combustione interna (ICE) ai veicoli elettrici a batteria (BEV) e quindi a software e servizi, potenziati dalla guida autonoma. Il mercato ICE è destinato a diminuire di oltre il 20% nei prossimi 10 anni. Parallelamente, si prevede che i BEV crescano rapidamente e superino gli ICE come tecnologia leader. Con una cifra stimata di 1,2 trilioni di euro, entro il 2030, le vendite abilitate al software potrebbero aggiungere circa un terzo alle vendite previste di BEV e ICE, più che raddoppiando il mercato complessivo della mobilità da circa 2 trilioni di euro di oggi a 5 trilioni di euro previsti. Si prevede che la mobilità individuale, basata sulle auto, rappresenterà ancora l’85% del mercato e del business di Volkswagen.
Piattaforma elettrica Ssp, pronta per 40 milioni di veicoli
Dal 2026, il Gruppo Volkswagen potrà contare sulla nuova nuova piattaforma Ssp (Scalable Systems Platform. Dopo la piattagorma Meb (Modular Electric Drive Kit) e la Ppe (Premium Platform Electric, SSP rappresenta la prossima generazione di piattaforma completamente elettrica, completamente digitale e altamente scalabile. In futuro, sarà possibile costruire modelli di tutti i marchi e segmenti sulla SSP: più di 40 milioni di auto del cruppo durante il suo ciclo di vita. Altro punto di forza della nuova piattaforma Ssp è la predisposizione alla guida autonoma.
Allo stesso tempo, si ottengono notevoli economie di scala, riducendo anche la complessità ei costi di sviluppo. Combinando diversi moduli con piattaforme di varie dimensioni, i marchi del cruppo hanno anche una serie di opportunità per differenziarsi. Dal 2025, il progetto Artemis di Audi utilizzerà per la prima volta significativi moduli Ssp. Nel 2026, Volkswagen introdurrà questa tecnologia nel segmento dei grandi volumi con il suo primo modello basato sull’SSP, il progetto “Trinity”.
Il piano New Auto 2030
Volkswagen con il nuovo piano sta definendo nuove priorità per sfruttare le opportunità dell’era elettrica e digitale della mobilità, con sostenibilità e decarbonizzazione come parti integranti della nuova strategia. Entro il 2030, il Gruppo prevede di ridurre la propria carbon print del 30% (sul 2018), in linea con l’accordo di Parigi; la quota di veicoli elettrici a batteria dovrebbe salire al 50%, mentre nel 2040 quasi il 100% di tutti i nuovi veicoli dovrebbe essere a emissioni zero; entro il 2050 al più tardi, il Gruppo punta a operare in piena neutralità climatica. Si prevede che profitti ed entrate si sposteranno gradualmente verso i veicoli elettrici, quindi a software e servizi, potenziati dalla guida autonoma. Il mercato tradizionale è destinato a diminuire di oltre il 20% in 10 anni; con una cifra stimata in 1,2 trilioni di euro, entro il 2030, le auto abilitate al software potrebbero aggiungere circa un terzo alle vendite di quelle tradizionali ed elettriche, raddoppiando il mercato della mobilità.
La riduzione dei costi e l’aumento di scala migliorerà i margini delle elettriche, la parità dovrebbe essere raggiunta entro i prossimi 2-3 anni. Volkswagen ha già stanziato 73 miliardi per le tecnologie future dal 2021 al 2025, pari al 50% degli investimenti totali, ma intende aumentarli in elettrificazione e digitalizzazione. Resta l’impegno nella riduzione dei costi.
Software E³ 2.0: pronto per la guida autonoma di livello 4
Secondo Diess a cambiare radicalmente il settore sarà lo sviluppo del software. La società di software Cariad del gruppo Volkswagen punta a sviluppare la nuova piattaforma software lentro il 2025 Attualmente, l'azienda sta lavorando su tre piattaforme software: E³ 1.1 che consente aggiornamenti e aggiornamenti sulle vetture basate su piattaforma Meb, come Volkswagen ID.4, Skoda Enyaq o Cupra Born. Nel 2023, Cariad rilascerà la piattaforma software premium 1.2 (E³ 1.2)che includerà nuove funzioni tra cui un nuovo sistema di infotainment unificato e aggiornamenti online per i marchi Audi e Porsche. Nel 2025 arriverà la nuova piattaforma software unificata e scalabile e un’architettura elettronica end-to-end. Lo 2.0 (E³ 2.0) includerà un sistema operativo unificato per i veicoli di tutti i marchi del gruppo. Un’altra caratteristica chiave sarà la compatibilità con il livello 4 della guida autonoma, dove la tecnologia è in grado di far viaggiare autonomamente la vettura.
Il nodo della transione e dell’occupazione
Con metà dei 660.000 dipendenti del Gruppo Volkswagen oggi impiegati nella produzione tradizionale di automobili, il Gruppo sta lanciando un programma completo di trasformazione nei prossimi 10 anni. Il consiglio di amministrazione ha lavorato a stretto contatto con il comitato aziendale per garantire che il Volkswagen accompagni i dipendenti in modo responsabile durante la transizione, fornendo risorse per la riqualificazione al fine di acquisire competenze sui software. Volkswagen ha già preparato i siti tedeschi per il futuro, trasformando il business dei componenti del Gruppo e lo stabilimento di Zwickau in un hub di mobilità elettrica; ha pianificato trasformazioni simili per i siti di Emden e Hannover.
Rotta verso l’America
Con Europa e Cina, il Nord America sarà l’obiettivo principale di Voskwagen per aumentare la propria quota di mercato. La Cina dovrebbe svolgere un ruolo cruciale per il successo della strategia New Auto; Volkswagen sta rapidamente implementando il portafoglio di prodotti elettrici e costruendo un nuovo centro di ricerca; già oggi circa mille ingegneri del software lavorano in Cina. Per quanto riguarda il mercato statunitense, «il piano di elettrificazione dell’amministrazione Biden offre un’opportunità unica, avendo già costruito un’infrastruttura di ricarica aperta e investito nella transizione verso l’elettrico a Chattanooga», afferma il ceo Herbert Diess. Volkswagen sta presentando una vasta gamma di veicoli elettrici a batteria su misura per il mercato Usa ed è quindi ben posizionata per partecipare alla futura crescita del mercato.
Enel X: accordo per diffusione veicoli elettrici in Italia
Enel X, la linea di business delle soluzioni energetiche avanzate del gruppo Enel, e il gruppo Volkswagen, produttore di auto, hanno firmato un accordo volto a costituire una joint venture paritaria per migliorare la diffusione dei veicoli elettrici in Italia. La joint venture operera’ in Italia investendo, implementando tra il 2021 e il 2025, possedendo e gestendo una rete di ricarica ad alta potenza. La rete potra’ contare su oltre 3.000 punti di ricarica fino a 350 chilowattora ciascuno su tutto il territorio nazionale. La rete di ricarica consentira’ un viaggio confortevole con veicoli elettrici da Nord a Sud della penisola.
Secondo Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X, con Volkswagen «condividiamo una visione comune sull’elettrificazione globale dei trasporti, quindi una partnership con loro è venuta naturale per noi: la transizione energetica richiede lavoro di squadra. L’industria automobilistica dell’Ue e il settore energetico dispongono delle competenze e dei mezzi necessari per realizzare la transizione energetica il piu’ rapidamente possibile, con l’elettrificazione dei trasporti come una delle sue strade principali. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo unendo le forze con Volkswagen e l’intero settore automobilistico nella progettazione e implementazione di soluzioni di mobilita’ elettrica che siano accessibili e convenienti per tutti i conducenti, oltre che sicure e sostenibili».
Soddisfazione anche da parte di Thomas Schmall, membro del board of management di Volkswagen responsabile per la tecnologia e ceo di Volkswagen Group Components: «L’obiettivo di Volkswagen è quello di potenziare le infrastrutture di ricarica in tutto il mondo. La joint venture con Enel X installerà più di 3.000 caricabatterie ad alta potenza in circa 700 località. Questo è un grande passo per la mobilità elettrica in Italia e in Europa».
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