Gualdo del Re: per il Merlot una bottiglia da collezionisti a 1000 euro in vetro di Murano
di Emanuele Scarci
2' di lettura
Un Merlot pluripremiato, in una bottiglia di vetro soffiato di Murano adagiata in uno scrigno di frassino. Un connubio regale riprodotto in 2mila pezzi, prenotabili esclusivamente on line sul sito www.progettof.it al prezzo di mille euro. Con la prenotazione l'acquirente acquista anche la facoltà di scegliere il numero preferito che verrà inciso a mano: operazione che sarà visibile in diretta streaming dal caveau che ospita le preziose bottiglie.
Il Merlot è quello dell'azienda di Suvereto Gualdo del Re e la bottiglia di vetro soffiato è quella pensata e realizzata ad hoc dalla vetreria Carlo Moretti di Murano. Si tratta del Progetto “f”, un'idea che nasce dal desiderio della cantina di Nico Rossi di creare un vino speciale. Ma sette dei suoi vini, con la regia ventennale dell'enologa Barbara Tamburini, sono arrivati sul podio nell'arco di 5 anni del concorso enologico Mondo Merlot. Una performance mai vista prima.
Il fiasco soffiato
Rossi dice subito che “f” sta “per famiglia. Il prezioso contenuto ha trovato una forma congeniale. La bottiglia da un litro che custodisce il vino è un'opera d'arte in cui i soffiatori del vetro hanno reinterpretato, nobilitandolo, il classico fiasco toscano”.
Per creare una bottiglia adeguata al contenuto è stato determinato in modo empirico la quantità di vetro soffiato. Ovviamente con la lavorazione artigianale le 2mila bottiglie sono tutte diverse: un problema in più per creare gli scrigni adatti.
Qual è il target di “f”? “Il mercato del collezionismo internazionale in particolare - risponde Rossi -. Ho già ravvisato molto interesse per questa icona della nuova viticoltura italiana: la simbiosi di due eccellenze del made in Italy, la bellezza di un pezzo d'esposizione e il ricordo dell'assaggio”.
Mare & terroir
Gualdo del Re si trova a 4 miglia dal mare, dove la costa tirrenica guarda all'Isola d'Elba. L'azienda, biologica, si estende su una superficie di 45 ettari, 25 dei quali vitati, con una densità di circa 6.500 piante/ettaro.
La produzione è di circa 120mila bottiglie, con nove etichette, tutte legate alle denominazioni di origine del territorio. I vitigni a bacca rossa spaziano dal Sangiovese al Merlot, dal Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc all'Aleatico. I vitigni a bacca bianca invece sono il Pinot Bianco e il Vermentino. Quanto alla degustazione del Merlot di “f”, il vino è ancora troppo giovane (“quasi un infanticidio” ha osservato lo stesso Rossi) ma è già morbido. E s'intuisce un'evoluzione molto interessante.
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