A «PORTA A PORTA»

Gualtieri, da lunedì modulo richieste fondo perduto. Pil non lontano dal -8%

Il ministro dell’Economia: «Scostamento per rafforzare fondo garanzia». E sulla cassa integrazione: «Finché serve»

Il ninistro dell’Economia Roberto Gualtieri (imagoeconomica)

3' di lettura

«L’Agenzia delle entrate ha predisposto tutti i provvedimenti attuativi, e già da stasera sarà online, e da lunedì sarà operativo, il modulo per avere il il contributo a fondo perduto, con poche righe da compilare». Lo ha annunciato a Porta a Porta il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.

Il responsabile dell’Economia ha parlato anche degli interventi a tutela dei lavoratori in questa fase di emergenza. Alla domanda se la cassa integrazione sarà prolungata fino a dicembre, ha risposto: «Abbiamo detto che vogliamo garantire la cassa integrazione finché necessario per tutti i tipi di lavoratori. È evidente che la garantiremo finché necessario per tutti i lavoratori, le manovre e gli scostamenti saranno una conseguenza di questi obiettivi».

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«Cassa integrazione, venerdì nodo risolto»

A proposito delle 250.000 domande (su 500.000 prenotazioni) effettivamente arrivate all'Inps, di cassa integrazione, il responsabile dell'Economia ha chiarito: «Venerdì ci aspettiamo che tutto sia risolto», con nessuna domanda inevasa all'Inps per quanto riguarda la cassa integrazione. «È assolutamente indispensabile, è doveroso», ha aggiunto, che entro la fine del mese la cassa sarà sborsata a tutti gli aventi diritto.

Prepariamo masterplan per Stati generali

Il ministro ha parlato anche degli Stati generali dell’economia, tappa verso la definizione di un piano di ripresa italiano da presentare a settembre alla commissione europea. «Noi vogliamo rilanciare l’azione di governo in un orizzonte di legislatura anche in collegamento con questa straordinaria opportunità che è il piano europeo Recovery» e ora «faremo un grande dialogo con la società italiana, con le forze economiche sociali e produttive». «Sabato - ha aggiunto Gualtieri - ci sarà un momento molto importante con grandi personalità internazionali a partire dalla presidente della commissione, il commissario Gentiloni, e prima stiamo preparando questo appuntamento con un lavoro molto intenso di predisposizione di una specie di masterplan, di schema di lavoro in cui indichiamo gli obiettivi fondamentali dell’azione del governo dei prossimi anni», obiettivi che sono «di rilancio non solo per uscire da questa drammatica crisi ma anche per uscirne più forti e cogliere le opportunità che questa crisi dà per avere un paese più moderno, più sostenibile più giusto più coeso, migliore».

Pil non lontano da -8%, debito giù

Per quanto riguarda il tema crescita, le previsioni dell'Ocse «ci sembrano tenere poco conto degli indicatori reali» e l'economia italiana dava segnali di ripresa già a maggio, con un Pil che per quest'anno, anche se dovrà essere aggiornata, «non è distante» dal -8% pronosticato dal governo. Sul debito - ha aggiunto Gualtieri - «ho sentito in giro numeri poco credibili, è necessario fare deficit ma il debito tornerà a scendere già dall'anno prossimo».

Scostamento per rafforzare fondo garanzia

Quanto invece all’ipotesi di un nuovo scostamento di bilancio, Gualtieri ha fatto presente che le richieste al fondo di garanzia sui prestiti procedono a un ritmo «esponenziale» pari a 400 milioni di euro al giorno, al punto che «probabilmente dovremo fare uno scostamento per aumentare le risorse del fondo di garanzia».

Poche domande Rem? Rete protezione funziona

Rispondendo a chi ha parlato di “flop” per il nuovo Reddito di emergenza, il ministro ha detto che «se le domande sono inferiori al limite massimo dello stanziamento vuol dire che abbiamo fatto uno stanziamento prudente» e che «la nostra rete di protezione è sufficientemente larga». «Parlare di flop - ha aggiunto - mi sembra singolare: intanto la notizia è che la misura è già pronta e operativa, il modulo da tempo è disponibile online e si stanno già erogando i primi redditi di emergenza. È un caso di efficienza dell’Inps, faccio i complimenti all’Inps e al ministero del Lavoro, rapidissimi ad attuarla».

Grazie a Colao, sì a voluntary, no a condono

«Colgo l'occasione per ringraziare Vittorio Colao e la sua task force che ha fatto un ottimo lavoro», ha concluso Gualtieri. «Ci sono moltissime buone proposte» e «adesso tutti nel governo lo stanno studiando. Questo governo è contrario e non farà mai condoni. La voluntary disclosure è una cosa diversa ed è un'opzione seria su cui si può lavorare».

Pil non lontano dal -8%

Le previsioni dell’Ocse «ci sembrano tenere poco conto degli indicatori reali» e l’economia italiana dava segnali di ripresa già a maggio, con un Pil che per quest’anno, anche se dovrà essere aggiornata, «non è distante» dal -8% pronosticato dal governo, ha aggiunto Gualtieri che a proposito del debito ha dichiarato: «Ho sentito in giro numeri poco credibili, è necessario fare deficit ma il debito tornerà a scendere già dall’anno prossimo».

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