ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLe misure

Guardia alta sui minori: sistemi per verificare l’età e limiti alla pubblicità

Gli effetti dipendono dall'applicazione concreta delle piattaforme

di Marina Castellaneta

(insta_photos - stock.adobe.com)

2' di lettura

Rendere più sicuro il mondo digitale. È l’obiettivo del regolamento Ue 2022/2065 sui servizi digitali (Dsa) che è centrale anche per fronteggiare le minacce online ai minori che, tra cyberbullismo, abusi nella condivisione di immagini, stalking e molestie sessuali online diventano vittime nel mondo digitale, con effetti devastanti, fisici, mentali e sociali, nel mondo reale.

L’applicazione del Dsa, tra alcune ombre e diverse luci, potrebbe così avere effetti globali nella protezione dei minori, se preso a modello anche da Stati extra Ue e se applicato in modo effettivo dalle grandi piattaforme. Certo, anche la Commissione Ue, in particolare con il regolamento di esecuzione 2023/1201 su ispezioni e monitoraggio, ha un ruolo centrale, ma gli effetti concreti sono nelle mani dei prestatori di servizi intermediari, che devono rafforzare gli obblighi di diligenza.

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Aspetto centrale è la spiegazione chiara delle condizioni generali nell’accesso ai servizi «facilmente comprensibile ai minori».

Il Dsa ha individuato quattro categorie di rischi sistemici che devono essere valutati dai fornitori di servizi; tra questi vi sono proprio le questioni legate alle ripercussioni negative sui minori. E sono – si precisa nel Preambolo – soprattutto i 19 tra fornitori di piattaforme online di dimensioni molto grandi e motori di ricerca a dover intervenire, per assicurare il rispetto dell’interesse superiore del minore, «nell’adottare misure quali l’adattamento della progettazione del loro servizio e della loro interfaccia online».

Non solo. I fornitori di servizi devono consentire l’accesso immediato e semplice ai meccanismi di segnalazione e alle azioni di reclamo e adottare misure adeguate e proporzionate per assicurare «un elevato livello di tutela della vita privata, di sicurezza e di protezione dei minori sul loro servizio». Inoltre, i fornitori sono tenuti a non inserire nell’interfaccia del proprio sito pubblicità basate sulla profilazione. E devono adottare misure per verificare l’età, assicurare il controllo parentale, garantire ai minori la rapida segnalazione di abusi. Vietate anche certe tipologie di messaggi pubblicitari rivolte al minore. Tuttavia, con una forte attenuazione della responsabilità, i fornitori non sono obbligati «a trattare dati personali ulteriori per valutare se il destinatario del servizio sia minore».

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