Guerra Israele-Hamas ultime notizie. Hamas: 250 ostaggi, 22 morti in bombardamenti. E mostra video con ragazza rapita. Esercito Israele: ucciso capo intelligence di Hamas
I punti chiave
- Gaza, oltre mille persone disperse sotto le macerie
- Bimbo musulmano ucciso in Usa, Biden: orribile atto di odio
- Israele, oltre 600mila persone hanno lasciato Gaza
- Bambino musulmano ucciso a coltellate negli Usa
- Biden, nessuna prova coinvolgimento Iran in attacco Hamas
- Sono 155 gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas
Hamas: «Ci sono distinzioni tra soldati e civili rapiti»
Khaled Meshal, uno dei leader ed ex capo dell’ufficio politico di Hamas, ha affermato che “le considerazioni sui soldati prigionieri e i civili sono diverse”. Secondo Meshal, “Israele dà valore solo al numero dei prigionieri. Abbiamo abbastanza prigionieri per garantire il rilascio di tutti i detenuti palestinesi”. “Le forze di resistenza di Gaza hanno studiato tutti gli scenari, compresa un’invasione di terra. Non è la prima volta che Israele minaccia di schiacciare Hamas, e non scoraggia nemmeno né ci spaventa”, ha detto Meshal in un’intervista alla tv Al Arabiya dal Qatar.
Hamas: 250 ostaggi, gli stranieri “nostri ospiti”
Ci sono attualmente tra i 200 e i 250 ostaggi israeliani a Gaza. Lo ha detto, citato dai media il portavoce dell’ala militare dei Hamas Abu Obeida spiegando che non c’è un conto preciso viste “le difficoltà pratiche e di sicurezza”. Obeida, in una intervista tv a Gaza, ha aggiunto che 200 degli ostaggi sono in mano di Hamas e altri 50 in mano di “fazioni della resistenza e in altre parti”. I cittadini stranieri “sono nostri ospiti” e “saranno rilasciati quando le ”condizioni sul campo” lo permetteranno.
Hamas diffonde primo video con israeliana ostaggio a Gaza
Hamas ha diffuso il primo video di una israeliana in ostaggio a Gaza. Lo riferiscono i media. Nel video la donna dice di chiamarsi Maya Sham della città di Shohaam rapita mentre tornava da una festa a Sderot, vicino la Striscia. “Mi chiamo Maya Sham, ho 21 anni e sono di Shoham. In questo momento sono a Gaza”. Lo dice la ragazza israeliana (con cittadinanza anche francese) nel video diffuso da Hamas e pubblicato da Haaretz. “Sabato mattina presto stavo tornando da una festa nell’area di Sderot. Sono stata gravemente ferita alla mano. Mi hanno portato a Gaza e mi hanno portato all’ospedale per tre ore. Si sono presi cura di me, fornendomi farmaci. Vi chiedo solo di riportarmi a casa il più presto possibile dalla mia famiglia, dai miei genitori, dai miei fratelli. Per favore, fatemi uscire di qui il più presto possibile”, dice l’ostaggio.
Hamas: 22 ostaggi morti in bombardamenti
Il portavoce delle brigate al Qassam Abu Ubaida ha affermato che i bombardamenti israeliani a Gaza hanno causato finora la morte di 22 ostaggi sequestrati il 7 ottobre da Hamas. “La brutale aggressione sionista contro case e abitazioni ha portato finora alla perdita della vita di 22 prigionieri sionisti”, ha detto il portavoce secondo questo scrive nel suo sito web l’emittente tv al Manar degli Hezbollah libanesi filo-iraniani.
Membro Hamas: «Impossibile dire se ostaggi siano vivi o morti»
Il capo delle relazioni politiche e internazionali di Hamas, Basem Naim, ha dichiarato a Sky News che “è impossibile” verificare se i 199 civili israeliani presi in ostaggio siano ancora vivi, perché Gaza è sotto pesanti bombardamenti. “Abbiamo detto a tutti i mediatori che siamo pronti a rilasciare tutti gli ostaggi civili nel momento in cui l’aggressione contro il nostro popolo sarà fermata”, ha detto Naim in un’intervista col canale all-news britannico. Il funzionario di Hamas ha anche avvertito che i continui bombardamenti da parte delle forze israeliane potrebbero mettere a rischio la vita degli ostaggi, e finora ne sono morti nove.
Meloni sente al-Sisi: urgente azione diplomatica
La premier Giorgia Meloni ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il Presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi.La conversazione, molto cordiale, si è incentrata sulla grave crisi in corso in Medio oriente e sulla condivisa necessità di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie. Oggetto del colloquio anche le prospettive dei negoziati sulla liberazione degli ostaggi. Italia ed Egitto continueranno a lavorare in uno spirito di rafforzata collaborazione mantenendosi reciprocamente informati sugli intensi contatti diplomatici in corso.
Sirene d’allarme a Tel Aviv, è la quarta volta oggi
Hanno di nuovo suonato le sirene d’allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele, per la quarta volta nella giornata. Subito dopo si sono udite almeno 5 esplosioni in aria causate dall’abbattimento dei razzi da parte del sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome.
Putin a Netanyahu: pronti a favorire soluzione diplomatica
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in una telefonata al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu che la Russia è pronta a facilitare una soluzione diplomatica del conflitto israelo-palestinese. Lo scrive la Tass citando il servizio stampa del Cremlino. “È stata confermata la fondamentale disponibilità della parte russa a continuare gli sforzi mirati per porre fine allo scontro israelo-palestinese e raggiungere una soluzione pacifica con mezzi politici e diplomatici”, si legge nella dichiarazione.
Scelti 2.000 soldati Usa da dispiegare in aiuto Israele
L’esercito americano ha selezionato circa 2.000 soldati per prepararsi a un potenziale dispiegamento a sostegno di Israele quando lancerà l’offensiva di terra a Gaza. Lo hanno riferito fonti del Pentagono al Wall Street Journal precisando che i militari avrebbero compiti di consulenza e supporto medico e non sarebbero coinvolti “nel combattimento”.
Capo Shin Bet ammette responsabilità per attacco di Hamas
Il capo dello Shin Bet (sicurezza interna) Ronen Bar ha ammesso le proprie responsabilità nella sorpresa di Israele di fronte all’attacco lanciato da Hamas il 7 ottobre. “Malgrado una serie di azioni che abbiamo compiuto - ha scritto ai dipendenti - con mio dolore sabato non siamo riusciti a dare un preavviso sufficiente a sventare l’attacco. In quanto capo di questo organismo, la responsabilità ricade su di me”. Giorni fa anche il capo di stato maggiore, generale Herzi Halevi, ha ammesso che in questa circostanza le forze armate non sono state all’altezza delle aspettative del Paese.
Russia-Cina: Cremlino conferma incontro Putin-Xi mercoledì
Vladimir Putin incontrerà Xi Jinping mercoledì a Pechino, a margine del Forum della Via della seta, ha confermato il Cremlino. I due leader si incontreranno prima con le delegazioni e poi per un faccia a faccia. Faranno parte della delegazione russa i vice Premier, Alexander Novak e Dmitry Chernyshenko, il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, il ministro delle Finanze, Anton Siluanov, il ministro dello Sviluppo economico, Maxim Reshetnikov, il ministro dello Sviluppo dell’Estremo oriente, Alexey Chekunov, la governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, e il direttore del Servizio federale per la cooperazione tecnico militare, Dmitry Shugayev, e il ceo delle ferrovie russe Rzd, Oleg Belozerov.
Cremlino: «Preoccupati da aumento vittime civili a Gaza»
“Estrema preoccupazione per l’escalation su larga scala delle ostilità, accompagnata da un catastrofico aumento del numero di vittime civili e da una crisi umanitaria sempre più profonda nella Striscia di Gaza” è stata espressa nelle conversazioni telefoniche tra Putin e i presidenti dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell’Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen: lo sostiene il Cremlino, ripreso dalla Tass.
Fonti Gaza: «Israele ha colpito il valico di Rafah»
Fonti a Gaza riferiscono che Israele ha colpito una pensilina del valico di Rafah in un attacco sulla Striscia. Il raid - secondo la stessa fonte - è avvenuto dopo che la folla, ferma davanti al varco nella speranza di passare in Egitto, si era dispersa. Se la notizia fosse confermata, sarebbe il quinto attacco israeliano dall’inizio del conflitto al valico di Rafah.
Pizzaballa: mi offrirei in cambio dei bimbi rapiti da Hamas
“Se io sono pronto a uno scambio? Qualsiasi cosa. Se questo può portare alla libertà e riportare a casa quei bambini nessun problema. Da parte mia disponibilità assoluta”. Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, in un incontro online con un gruppo di giornalisti ha risposto a una domanda se lui sia pronto a offrirsi per uno scambio per liberare i bambini ostaggio nelle mani di Hamas. Sull’offerta di mediazione della Santa Sede, ha detto ancora, “abbiamo dato la disponibilità almeno per cercare di far ritornare gli ostaggi, almeno una parte di loro, questo si sta cercando. E’ molto difficile perché per una mediazione bisogna avere degli interlocutori. E in questo momento con Hamas non si riesce a parlare”.
Israele, «non chiedeteci di fermarci, state con noi»
“La mia missione, e quella di tutti coloro che siedono in questa stanza, è quella di riportare a casa i rapiti. Dovete chiamare i vostri governi e chiedere loro di stare dalla parte di Israele”. Lo ha detto il responsabile del governo per la sorte degli ostaggi israeliani a Gaza Gal Hirsch in un incontro al ministero degli Esteri con più di 100 ambasciatori e diplomatici stranieri. “Per anni - ha continuato Hirsch secondo una nota del ministero - ci avete criticato per la nostra lotta decisa contro il terrorismo, ma non chiedeteci di fermarci. Quando stasera abbraccerete i vostri figli ricordate i bimbi massacrati e rapiti a Gaza”.
Meloni-Hussein, rilancio orizzonte con Autorità palestinesi
Il colloquio fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il re di Giordania Abdallah II Ibn Al Hussein “ha rappresentato anche un’occasione per uno scambio di vedute sulla necessità di rilanciare un orizzonte politico con le legittime Autorità palestinesi per il processo di pace israelo-palestinese”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi in cui si spiega che “è stato rilevato che la tradizionale forte amicizia tra Italia e Giordania potrà contribuire ad affrontare le sfide complesse in corso nella regione”.
Netanyahu, «trionferemo sull’asse Hamas-Hezbollah-Iran»
- “Trionferemo perché ne va della nostra stessa esistenza in questa regione, che è piena di forze oscure”. Lo ha detto il premier Benyamin Netayahu. “Hamas - ha continuato - fa parte dell’asse malvagio formato da Iran e Hezbollah. Mirano a gettare il Medio Oriente in un abisso di caos”. “Ci sono molte domande sul disastro che ci ha travolto dieci giorni fa. Investigheremo - ha concluso - ogni aspetto”.
Unrwa, «rubate benzina e attrezzature mediche a Gaza City»
L’Unrwa, agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, ha denunciato che gente autodefinitasi di Hamas ha “sequestrato benzina e attrezzature mediche” dalla sua base a Gaza City. “Il nostro staff - ha sostenuto su X - è stato costretto a evacuare il quartier generale a Gaza city con un preavviso di poche ore durante la notte di venerdì 13 ottobre. Da allora l’Unrwa non ha avuto accesso al complesso e non ha avuto ulteriori dettagli sulla rimozione dei beni. Il carburante e altri tipi di materiale dell’Unrwa vengono conservati per scopi strettamente umanitari e qualsiasi altro utilizzo è fermamente condannato”.
L’Onu vota le bozze rivali di Russia e Brasile su Israele-Gaza
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu voterà alle 18 ora di New York, la mezzanotte italiana, due bozze di risoluzione rivali, una della Russia e una del Brasile, sulla situazione a Israele e Gaza. Lo comunica la missione del Brasile, presidente di turno del Cds. La bozza russa chiede un “cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggi”. Mentre quella del Brasile chiede il “cessate il fuoco umanitario, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi civili, e condanna inequivocabilmente gli atroci attacchi terroristici di Hamas”.
Media Israele, respinta la proposta di una visita di Zelensky
Nei giorni scorsi diversi media ucraini e israeliani avevano parlato della proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di visitare Israele in segno di solidarietà. La richiesta, però, sarebbe stata rifiutata perché “il momento non è quello giusto”. Lo riportano media israeliani tra i quali il Times of Israel. Zelensky ha difeso fortemente Israele dopo l’assalto, affermando che ha il diritto indiscutibile di difendersi dagli attacchi dei palestinesi. “Il terrorismo è sempre un crimine, non solo contro un Paese o contro vittime specifiche, ma contro l’umanità nel suo insieme”, aveva affermato
Iran, attacco a Gaza porterà a lunga guerra su più fronti
In un colloquio telefonico oggi con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha avvertito che “l’assedio in corso, l’uccisione di donne e bambini e l’attacco di terra alla Striscia di Gaza” porteranno a “una lunga guerra su diversi fronti”. Lo ha scritto su X Mohammad Jamshedi, vice capo di gabinetto della presidenza iraniana, citato da Interfax.
Putin ha in programma colloqui con Netanyahu e Abu Mazen
Il presidente russo Vladimir Putin ha in programma oggi colloqui telefonici con il premier israeliano Benyamin Netanyahu e con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Lo ha annunciato il suo consigliere per la politica estera, Yuri Ushakov, citato da Interfax.
Erdogan a Raisi, «evitare escalation, sforzi Turchia per aiuti a Gaza»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto al suo omologo iraniano Ebrahim Raisi che ’’andrebbero evitate le azioni che potrebbero causare una escalation della tensione’’in Medioriente. Lo riferisce l’ufficio stampa della presidenza turca, spiegando che Erdogan ha illustrato a Raid gli ’’intensi sforzi’’ che la Turchia sta compiendo per permettere la consegna di ’’aiuti umanitari alla popolazione di Gaza’’. Il presidente turco ha quindi sottolineato che ’’la risoluzione del conflitto israelo-palestinese è significativo per la pace regionale e nel mondo’’. Per questo sono necessari ’’passi positivi reciproci che possano portare a una soluzione duratura del conflitto’’.
Iran, Hamas pronto a rilascio ostaggi se si fermano i raid
Hamas sarebbe pronto al rilascio dei circa 200 ostaggi se Israele mettesse fine agli attacchi sulla Striscia. Lo ha detto, citato da Times of Israel, il portavoce del ministro degli Esteri iraniano Nasser Kanaani. Non risulta però al momento una presa di posizione in tal senso di Hamas. Secondo Hanani, esponenti della fazione palestinese “hanno detto di essere pronti a prendere le necessarie misure per il rilascio dei civili tenuti dai gruppi della resistenza, ma che il loro punto di vista è che tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani dei sionisti contro varie parti di Gaza”.
Meloni,solidali con Israele per terribile attacco di Hamas
«Il Governo esprime la sua vicinanza alla Comunità Ebraica di Roma, ai famigliari e ai discendenti dei deportati. Oggi più che mai, a seguito del terribile attacco di Hamas, ribadiamo la nostra solidarietà all’intero popolo d’Israele, ferito nuovamente dall’odio antisemita». Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni come riferisce Palazzo Chigi spiegando in una nota che «in occasione dell’80° anniversario del rastrellamento degli Ebrei di Roma, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun». «In questa giornata - ha aggiunto Meloni - rinnoviamo il nostro impegno per mantenere viva la memoria di quei fatti terribili e per combattere, in ogni sua forma, nuova e antica, il virus dell’antisemitismo».
Colloquio telefonico tra ministri Esteri Russia e Turchia
Colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, e l’omologo russo Sergei Lavrov. In cima all’agenda, gli ultimi sviluppi in Medio Oriente, il “conflitto tra Israele e Palestina” e “gli attacchi di Israele su Gaza” iniziati dopo l’attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele, come hanno riferito fonti diplomatiche turche citate dall’agenzia Anadolu.
Onu, Griffiths domani in Medio Oriente per sblocco aiuti a Gaza
Il responsabile per gli aiuti umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, partirà domani per il Medio Oriente per per contribuire ai negoziati che mirano a sbloccare gli aiuti d’emergenza per i civili a Gaza. Griffiths - citato dal Guardian - ha detto che il suo staff è impegnato in “intense discussioni” con Israele, Egitto e altre parti. “Andrò domani nella regione per tentare di contribuire ai negoziati, fare atto di testimonianza ed esprimere la mia solidarietà per il loro coraggio alle migliaia di operatori umanitari che continuano a lavorare per aiutare le persone a Gaza e Cisgiordania”, ha affermato.
Lega Araba chiede apertura corridoi umanitari
“Chiediamo la fine immediata delle operazioni militari e l’apertura di corridoi sicuri per portare aiuti alla popolazione” della Striscia di Gaza assediata dall’esercito israeliano. Lo ha detto il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit durante un incontro a Baghdad, come riporta Al Jazeera. In precedenza l’Egitto ha affermato che è Israele a non aver dato ancora il suo benestare all’apertura del valico di Rafah che collega Egitto e Striscia di Gaza per la consegna di aiuti umanitari.
A Rafah completati i preparativi ma finora nessun transito
Al valico di Rafah i funzionari hanno completato tutti i preparativi per l’apertura ma finora nessun aiuto umanitario è entrato dall’Egitto verso Gaza e nessuno cittadino straniero o palestinese con doppia nazionalità è passato nel deserto del Sinai. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al momento “la situazione è statica”
Blinken tornato in Israele
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è tornato a Tel Aviv, dove dovrebbe incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il gabinetto israeliano del governo d’emergenza. Lo scrive la Cnn. Blinken era stato in Israele la scorsa settimana a pochi giorni dal lancio della vasta offensiva da parte di Hamas per confermare il sostegno americano a Tel Aviv.
Il ritorno di Blinken avviene mentre gli Stati Uniti cercano di aiutare i cittadini americani intrappolati a Gaza a uscire dalla Striscia attraverso il valico di Rafah.
Israele, risposta ad attacchi Hezbollah sarà mortale
Il portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha avvertito che i miliziani libanesi di Hezbollah dovranno affrontare una risposta “mortale” se continueranno a effettuare attacchi contro Israele. “Ieri Hezbollah ha effettuato una serie di attacchi per cercare di deviare i nostri sforzi operativi, sotto la direzione e il sostegno dell’Iran, mettendo in pericolo lo Stato del Libano e i suoi cittadini”, ha detto Hagari in una conferenza stampa. “Abbiamo aumentato le nostre forze al confine settentrionale e rispondiamo in modo aggressivo a qualsiasi attività contro di noi”, ha aggiunto. “Se Hezbollah osa metterci alla prova, la reazione sarà mortale. Gli Stati Uniti ci stanno dando il pieno appoggio”, ha concluso.
Iran, «Usa coinvolti militarmente in conflitto»
’’L’Iran ritiene che gli Stati Uniti siano già coinvolti militarmente nel conflitto tra Israele e i palestinesi’’. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani nel corso di una conferenza stampa trasmessa in tv. ’’La responsabilità dei paesi che sostengono Israele non è inferiore alla responsabilità dell’entità per i crimini commessi contro il popolo palestinese’’, ha aggiunto. ’’I crimini del nemico sionista sono stati ripetuti per 70 anni e i palestinesi stanno resistendo a questi crimini’’, ha affermato Kanaani. “La priorità dell’Iran è porre fine al brutale e disumano assedio di Gaza, mettere fine ai bombardamenti e consentire il flusso di aiuti umanitari nella regione’’, ha dichiarato.
Cina chiede cessate il fuoco, ’evitare disastro umanitario’
- Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto ’’un cessate il fuoco’’ nella guerra tra Israele e Hamas, sottolineando che israeliani e palestinesi devono tornare al ’’tavolo dei negoziati’’ per ’’evitare un ulteriore disastro umanitario’’. Nel corso di una conferenza stampa congiunta a Pechino con il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov, Wang ha detto che ’’il Consiglio di Sicurezza dell’Onu deve agire e le maggiori potenze dovrebbero svolgere un ruolo attivo. E’ imperativo che venga messo in atto un cessate il fuoco, che le due parti siano riportate al tavolo dei negoziati e che sia istituito un canale umanitario di emergenza per prevenire un ulteriore disastro umanitario’’.
Sono 199 gli ostaggi nelle mani di Hamas
L’esercito israeliano ha informato finora le famiglie di 199 ostaggi che si trovano a Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari, in una conferenza stampa. Ha precisato che a loro riguardo Israele sta compiendo ’’uno sforzo nazionale di priorita’ suprema’’, ricorrendo anche ad informazioni di intelligence. L’esercito, ha aggiunto, ha finora informato 295 famiglie di militari caduti finora nel conflitto con Hamas
Idf, 360 palestinesi arrestati in Cisgiordania, 210 membri di Hamas
Sono 360 i palestinesi che sono stati arrestati in Cisgiordania, inclusi 210 affiliati a Hamas, da quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza dopo l’attacco contro Israele dello scorso 7 ottobre. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando che solo ieri sera sono stati arrestati 20 miliziani di Hamas. I militari hanno affermato che durante la notte sono state sequestrate anche armi ed equipaggiamento militare nel villaggio di Kafr Qallil.
Tajani, Giordania ha ruolo fondametale come portatore pace
Quella del Re di Giordania Abdallah II è “una visita molto importante per noi, perché la Giordania è un paese fondamentale come portatore di pace, visto anche che il re è il custode dei luoghi santi in Terrasanta a cui ovviamente come cristiani siamo molto legati, anche per il loro valore simbolico”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un’intervista a Il Messaggero. “Stiamo lavorando incessantemente per la liberazione degli ostaggi, per il sostegno alla popolazione civile palestinese e per favorire la de-escalation del conflitto. Dopo Israele e Giordania, infatti, andrò anche in Tunisia”, aggiunge il titolare della Farnesina.
Israele, Hamas continua a impedire evacuazione civili Gaza
Il principale portavoce dell’esercito israeliano, contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che Hamas continua a impedire ai palestinesi di evacuare verso sud dalla parte settentrionale della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. “Hamas impedisce agli abitanti di Gaza di spostarsi nel sud della Striscia - ha detto -, dopo aver dimostrato la sua crudeltà verso i residenti di Israele ora sta facendo lo stesso con i residenti di Gaza City”.
Fonti israeliane, ’Scholz arriverà domani nel Paese’
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz arriverà domani in Israele in una visita per esprimere solidarietà al Paese. Lo sostengono fonti israeliane citate dal quotidiano Haaretz. In precedenza i media tedeschi avevano riferito dell’arrivo di Scholz nella regione “nei prossimi giorni”.
Leader Ue per ’rilascio immediato ostaggi di Hamas’
I leader dei 27 Paesi dell’Ue hanno chiesto il rilascio “immediato e incondizionato” di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza: lo riporta il Guardian. I leader si incontreranno domani in videoconferenza nel corso di un vertice d’emergenza convocato nel fine settimana, mentre in tutta l’Ue aumentano i timori per la volatilità della regione in seguito all’attacco di Hamas. In una dichiarazione letta questa mattina dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, i leader Ue hanno difeso il diritto di Israele a difendersi, ma hanno affermato che ciò deve avvenire “nel pieno rispetto del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale”
Pizzaballa, «il nostro pensiero va agli ostaggi»
A Gaza c’è “una situazione molto difficile, ci si sente impotenti. Tutti i giorni sento la nostra comunità cattolica lì, cercando di dare loro conforto. Sono in contatto anche con le varie cancellerie, con le autorità italiane e con la segreteria di Stato per cercare di vedere cosa si possa fare concretamente in questa situazione così drammatica e che non ci dà molte possibilità di movimento per i cristiani, per i profughi, per gli ostaggi”. Lo dice il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, in un colloquio con La Stampa. “Si dice debbano evacuare, ma dove? Tutti i credenti del mondo e non, comunque coloro che hanno a cuore questa terra, devono diventare avvocati presso i loro governi e la diplomazia perché si lavori tutti per una de-escalation di questa situazione - aggiunge - che è già grave e che poteva aggravarsi ancora di più”. “ Quello che dobbiamo fare adesso è partire dai fallimenti, le cui conseguenze stiamo vivendo proprio in questi giorni e capire soprattutto cosa non dobbiamo fare. La prima cosa - sottolinea Pizzaballa - è non mischiare politica e religione; poi partire dalla comune umanità. Dobbiamo partire soprattutto con le giovani generazioni. Il pericolo è che invece le giovani generazioni vengano imbevute di questo fondamentalismo che è più deleterio di tutti”. Il massacro di Hamas al sud di Israele “è una tragedia che mi provoca grande dolore personale - ribadisce il patriarca -. Nessuno era preparato, sicuramente non in questa dimensione, ci è piombata addosso all’improvviso”.
Pechino, 4 cinesi uccisi e 2 dispersi in conflitto tra Israele e Hamas
Sono quattro i cittadini cinesi che sono stati uccisi e due quelli che risultano dispersi dopo l’attacco lanciato da Hamas contro Israele e la successiva rappresaglia. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Pechino spiegando che altri sei cinesi sono rimasti feriti. Al momento, aggiunge il ministero, i voli commerciali tra la Cina e Israele sono operativi.
Aperto il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto
Il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto è stato aperto. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al suo interno sono adesso in corso i preparativi logistici per introdurre a Gaza aiuti umanitari e per consentire l’uscita di cittadini stranieri e di palestinesi con doppia nazionalità. Nelle ultime ore sul versante egiziano sono stati rimossi gli sbarramenti che ostruivano il valico. La Mezzaluna rossa di Gaza, equivalente locale della Croce Rossa, afferma che gli aiuti includono medicinali, coperte, materassi e scorte di acqua potabile.
Crosetto, se c’è pericolo ritireremo i soldati dal Libano
“Se capiremo che i nostri contingenti multinazionali sono in pericolo decideremo per il ritiro, in accordo con l’Onu. Come abbiamo fatto con i carabinieri che erano in missione a Gerico”. Così, in un’intervista a La Repubblica, il ministro della Difesa Guido Crosetto, sull’eventualità di un ritiro dei militari italiani, dopo il razzo che ha colpito l’area della missione Unifil in Libano. “C’è stato un razzo, dicono deviato, che ha colpito il quartier generale Unifil a Naqoura - precisa - Ma non è stato un attacco diretto alla base. Il comando italiano si trova 11 chilometri più a Nord, a Shama. La decisione su Unifil non è nazionale, perché siamo lì con spagnoli, francesi, indiani e tanti altri. O resteremo tutti o ce ne andremo tutti. Intanto monitoriamo ogni ora la situazione”.
Israele: Per ora non c’è cessate il fuoco
’’Non c’è per il momento un cessate il fuoco né l’ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri’’: lo ha reso noto l’ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l’apertura del valico di Rafah (fra Egitto e Gaza) alle 9 del mattino ora locale, le 8 in Italia.
Israele inizia sgombero civili sul confine col Libano
In seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni il ministero della Difesa israeliano ha deciso di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano ad una distanza inferiore a 2 chilometri. Un comunicato del ministero precisa che si tratta in tutto di 28 località fra cui la cittadina di Metulla.
Ieri attacchi giunti dal Libano hanno provocato in quella zona la morte di due israeliani, un militare ed un civile. Sempre ieri le autorità militari hanno vietato l’ingresso in una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l’intero confine con il Libano.
Tajani, l’Italia è contro Hamas non contro la Palestina
“Stare con Israele, come è l’Italia, non significa essere contro la Palestina o contro il popolo palestinese. Anzi, loro sono delle vittime di Hamas, che li usa come scudi umani: Israele ha detto loro di uscire, i terroristi impongono di restare. Noi diciamo no al terrorismo, alla malvagità, alle immagini raccapriccianti che abbiamo visto. Ma ovviamente siamo al lavoro per arrivare ad una stabilizzazione definitiva dell’area del Medio Oriente”. Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista a Il Messaggero.
E sulle immagini dei massacri di Hamas, il ministro afferma: “Cose non raccontabili. Filmati con bambini, profanazione di cadaveri. Quello che facevano i nazisti, o anche peggio”. “Stiamo lavorando incessantemente per la liberazione degli ostaggi - aggiunge il titolare della Farnesina -, per il sostegno alla popolazione civile palestinese e per favorire la de-escalation del conflitto. Dopo Israele e Giordania, infatti, andrò anche in Tunisia”.
Blinken, impegno Usa per aiuti a popolazione Gaza
’’Siamo al fianco di Israele mentre si difende. Gli Stati Uniti stanno anche lavorando attivamente per garantire che la popolazione di Gaza possa uscire dal pericolo e che l’assistenza di cui ha bisogno, cibo, acqua, medicine, possa arrivare. A Hamas non importa se i palestinesi soffrono’’. Lo ha scritto il Segretario di Stato americano Antony Blinken su Twitter.
Onu, 14 dipendenti Unrwa morti in attacchi Israele su Gaza
Quattordici membri del personale dell’agenzia umanitaria dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza: lo ha detto il capo dell’agenzia, Philippe Lazzarini, durante una conferenza stampa tenuta ieri sera. Lo riporta il Guardian.
Il mondo ha “perso la sua umanità”, ha affermato inoltre Lazzarini commentando la situazione nella Striscia, aggiungendo di aver organizzato la conferenza stampa per “lanciare l’allarme”, poiché i suoi colleghi a Gaza non possono più fornire assistenza umanitaria nell’enclave.
Valico Rafah aperto dalle 9:00 per uscita stranieri
Un funzionario dell’Ambasciata palestinese a Washington, Kamel Khatib, citato dalla Nbc, ha reso noto che gli stranieri ed i palestinesi con nazionalità straniera potranno uscire da Gaza attrareso il valico di Rafah con l’Egitto a partire dalle 9:00 di questa mattina ora locale (le 8:00 in Italia), quando anche gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare a Gaza. Secondo media israeliani, il valico resterà aperto per cinque ore.
Inviato Israele all’Onu, nessun interesse a occupare Gaza
Israele “non ha interesse” a occupare Gaza ma farà “tutto il necessario” per eliminare Hamas. Lo ha dichiarato l’inviato israeliano all’Onu Gilad Erdan in seguito alle parole rilasciate dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden secondo cui una occupazione di Gaza sarebbe “un grave errore”. “Non abbiamo alcun interesse a occuparla o a restarci, ma dato che stiamo lottando per la nostra sopravvivenza e l’unico modo per farlo è eliminare Hamas, dovremo fare tutto il necessario per annientare le loro capacità”, ha spiegato.
Biden, Israele colpisca Hamas ma grosso errore occupare Gaza
Israele ’’deve rispondere. Deve attaccare Hamas’’, che è ’’un gruppo di codardi che si nascondo tra i civili’’. Ma occupare la Striscia di Gaza sarebbe ’’un grosso errore’’. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una intervista a 60 Minutes della Cbs, sottolineando che ’’è necessaria un’autorità palestinese. E’ necessario che ci sia un percorso verso uno Stato palestinese’’.
Biden ha aggiunto che ’’Israele sta dando la caccia a un gruppo di persone che hanno commesso una barbarie tanto grave quanto l’Olocausto. E quindi penso che Israele debba rispondere’’. In merito alle prossime azioni su Gaza, il presidente Usa ha detto di essere ’’fiducioso che Israele agirà secondo le misure, le regole della guerra’’. Biden ha quindi spiegato che la sua Amministrazione sta lavorando con l’Egitto per arrivare alla creazione di un corridoio umanitario che permetta di ’’far uscire questi bambini e donne’’ da Gaza. ’’Sono fiducioso - ha detto - che ci sarà la possibilità per gli innocenti di Gaza di avere accesso alle medicine, al cibo e all’acqua’’. Gli Stati Uniti, dal canto loro, a Israele ’’forniremo loro tutto ciò di cui hanno bisogno”.
Bimbo musulmano ucciso in Usa, Biden: orribile atto di odio
Il presidente americano Joe Biden ha condannato l’omicidio del bambino musulmano di sei anni accoltellato vicino a Chicago, denunciando questo “orribile atto di odio” che secondo la polizia Usa è legato alla guerra tra Israele e Hamas. Il bambino è stato raggiunto da 26 coltellate ed è morto in ospedale. Si prevede che la madre, 32 anni, sopravviverà, secondo una dichiarazione dell’ufficio dello sceriffo della contea di Will nell’Illinois, che ha descritto l’attacco come “atroce”. In una dichiarazione, Biden ha confermato che la donna era la madre del ragazzo e ha detto che la loro “famiglia musulmana palestinese è venuta in America alla ricerca di ciò che tutti noi cerchiamo: un rifugio per vivere, imparare e pregare in pace. Questo orribile atto di odio non ha posto in America e va contro i nostri valori fondamentali: la libertà di pregare senza paura, la libertà di credere e la libertà di essere”, ha aggiunto il presidente americano.
Israele, oltre 600mila persone hanno lasciato Gaza
Seicentomila palestinesi hanno abbandonato negli ultimi giorni le loro abitazioni nel nord della Striscia e a Gaza City e, seguendo le istruzioni giunte da Israele, hanno oltrepassato il Wadi Gaza, nel settore centrale, per mettersi al riparo dai combattimenti. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Nel corso di una conferenza stampa, Hagari ha smentito accuse giunte da Hamas secondo cui Israele avrebbe colpito quanti si stanno dirigendo verso il sud della Striscia.
Egitto, il valico di Rafah riapre oggi
Il valico di Rafah fra la Striscia di Gaza e l’Egitto riapre oggi per consentire ai palestinesi con cittadinanza anche straniera di lasciare la regione assediata e il passaggio di aiuti umanitari concentrati in questi giorni in Egitto, ha reso noto una fonte della sicurezza egiziana. “Stiamo operando per preparare e mantenere il valico di Rafah da parte egiziana e rimuovere i danni provocati dai bombardamenti israeliani sul versante palestinese, in vista della sua apertura domani per l’ingresso di aiuti alimentari e medici a Gaza e per il passaggio dei palestinesi con cittadinanza straniera verso l’Egitto”, ha spiegato.
Abbas, Hamas non rappresenta il popolo palestinese
Le politiche e le azioni di Hams “non rappresentano il popolo palestinese”. È quanto ha detto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, in un colloquio telefonico avuto con il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. “Le politiche e i programmi dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) rappresentano il popolo palestinese in quanto unico rappresentante legittimo del popolo palestinese, e non le politiche di qualsiasi altra organizzazione”, ha detto Abu Mazen, che ha anche chiesto il rilascio “di civili prigionieri e detenuti da entrambe le parti” e ha ribadito il totale rifiuto dello “sfollamento del nostro popolo dalla Striscia di Gaza perché equivarrebbe a una seconda Nakba”.
Bambino musulmano ucciso a coltellate negli Usa
Un uomo di 71 anni dell’Illinois accusato di aver accoltellato a morte un bambino di 6 anni e di aver ferito gravemente una donna di 32 anni è stato accusato domenica di crimine d’odio. La polizia sostiene che abbia individuato le vittime a causa della loro fede islamica e come risposta alla guerra tra Israele e Hamas.
Negli ultimi giorni, la polizia delle città americane e le autorità federali sono state in massima allerta per le violenze guidate da sentimenti antisemiti o islamofobici. Funzionari dell’FBI, insieme a gruppi ebrei e musulmani, hanno segnalato un aumento della retorica basata sull’odio e sulla minaccia.
Nel caso dell’area di Chicago, gli agenti hanno trovato la donna e il ragazzo sabato mattina tardi in una casa in un’area priva di personalità giuridica di Plainfield Township, a circa 40 miglia (65 chilometri) a sud-ovest di Chicago, ha detto l’ufficio dello sceriffo della contea di Will in una dichiarazione sui social media. .
Il ragazzo è stato dichiarato morto in ospedale. La donna aveva ferite multiple da arma da taglio e avrebbe dovuto sopravvivere, secondo la dichiarazione. L’autopsia del bambino ha dimostrato che era stato accoltellato decine di volte.
Biden, nessuna prova coinvolgimento Iran in attacco Hamas
“Non ci sono prove evidenti” che dietro gli attacchi di Hamas contro Israele ci sia l’Iran. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una intervista rilasciata al programma ’60 Minutes’ all’emittente Cbs. “L’Iran sostiene costantemente Hamas ed Hezbollah - ha aggiunto - Ma non ci sono prove che abbiano aiutato a pianificare l’attacco o che ne fossero a conoscenza”.