Guerra in Ucraina, Europa, Stati Uniti, Cina: la geopolitica al centro del Festival
La globalizzazione non è finita ma sarà rimodulata. Pandemia e conflitto hanno scardinato la convinzione che il commercio internazionale sia l’unica strada. Il futuro del multilateralismo nell’era della polarizzazione
di Roberto Da Rin
3' di lettura
Una materia confinata all'attenzione di pochi esperti, i professori di qualche facoltà universitaria e quelli degli istituti di politica internazionale. La geopolitica pareva destinata a rimanere una disciplina elitaria, invece no, è approdata nei tg di prima serata, nei talk show e nelle conversazioni comuni.
La guerra russo-ucraina non ha solo accorciato la supply value chain, la catena internazionale del valore, ha rimodulato le idee e le teorie del commercio internazionale. L’opinione più diffusa è che sarebbe meglio non essere dipendenti da Paesi potenzialmente ostili. Un rischio da non correre.
Globalizzazione è diventato un termine “impopolare” che nessun politico si azzarda a proporre nei programmi elettorali e che i capitani di industria guardano con più cautela e scetticismo rispetto a dieci o a venti anni fa.
La pandemia prima e poi la guerra hanno scardinato la convinzione che il commercio internazionale senza confini e con pochi vincoli sia la strada maestra per aumentare la ricchezza e sconfiggere la povertà. Eppure la maggior parte degli esperti non decreta la morte della globalizzazione, piuttosto ne ipotizza un maquillage.
«Da sempre – spiega Paolo Magri, vice presidente esecutivo e direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), componente dell’advisory board che ha organizzato l’agenda del Festival di Trento - economia e politica internazionale sono strettamente interrelate con conflitti originati anche da motivazioni economiche ( il controllo delle risorse in primis ) e crisi economiche originate da conflitti e tensioni politiche (dalle carestie all’embargo petrolifero del 1973 )».
E poi ancora: «Il grano che in questi giorni non esce dai porti minati della guerra e il petrolio di Mosca che verrà bandito dall’Europa indignata dalla aggressione militare all’Ucraina ci ricordano prepotentemente questo stretto legame ribaltando uno degli assiomi della globalizzazione e dell’interdipendenza : “Dove passano le merci non passano gli eserciti”».
IL PROGRAMMA
Difesa
L'Europa della difesa
Giampiero Massolo, Giuseppe De Bellis
Giovedi 2 giugno 2022
Cooperazione
Il ruolo della cooperazione in un mondo che sta cambiando
Daria de Pretis, Maurizio Gardini, Franco Ianeselli, Dario Di Vico Giovedì 2 giugno 2022
Giovedì 2 giugno 2022
Pericolo recessione
Rischio recessione per l'economia mondiale
Marcello Estevão, Giovanni Tria, Isabella Bufacchi
Giovedì 2 giugno 2022
Cina e globalizzazione
Globalization and Chinese Economy
Li Baodong, Giovanni Tria, Gennaro Sangiuliano
Giovedì 2 giugno 2022
Allarme instabilità
Democrazie sotto stress
Sergio Fabbrini, Alberto Orioli
Giovedì 2 giugno 2022
Ordine globale
L’ordine globale non funziona più, come può cambiare
Angelo Federico Arcelli, Giorgio di Giorgio, Francesco Micheli, Arrigo Sadun, Dario Di Vico
Giovedi 2 giugno 2022
L’inaugurazione
Cerimonia Inaugurale
Silvia Avallone, in dialogo con il Cardinale Gianfranco Ravasi
Giovedì 2 giugno 2022
Cina
Cina: il disordine del XXI secolo
Alberto Forchielli, Michele Geraci, Alec Ross, Giorgio Prodi, Riccardo Barlaam
Venerdì 3 giugno 2022
Macroeconomia
Riforma del Patto di Stabilità e guerra in Ucraina
Cinzia Alcidi, Marco Buti, Giuseppe Di Taranto, Andrea Fracasso, Marcello Messori
Venerdì 3 giugno 2022
Commercio
Catene di fornitura e logistica: impatto sulle imprese italiane
Enrica Baccini, Massimo Deandreis, Gregorio De Felice, Valeria Negri, Alessandro Terzulli, Giorgio Prodi, Emilio Rossi
Venerdì 3 giugno 2022
Donne e geopolitica
Geopolitica e costi della violenza contro le donne
Jacqui True, Adriana Castagnoli
Venerdì 3 giugno 2022
Libia e ricostruzione
Rebuild: la Libia a partire dalla dimensione locale
Mattia Gottardi, Piero Mauro Zanin, Tamim Abdul Hafeez Al Na'as, Roberto Bongiorni
Venerdì 3 giugno 2022
Nuovi scenari
Tra globalizzazione e deglobalizzazione
Giulio Tremonti, Paolo Magri
Venerdì 3 giugno 2022
Il bivio
L'Europa al bivio tra autonomia e atlantismo
Luciano Floridi, Alec Ross, Barbara Carfagna
Sabato 4 giugno 2022
Europa & economia
La sfida dell'economia e il ruolo dell'Europa
Renato Brunetta, Ferruccio de Bortoli
Sabato 4 giugno 2022
Geopolitica e geoeconomia dopo la guerra in Ucraina
Romano Prodi, Paolo Magri, Lucia Annunziata
Sabato 4 giugno 2022
L’incubo della guerra
Dove stanno andando economia e politica mondiale
Massimo D'Alema, Paolo Magri
Domenica 5 giugno 2022
Il dollaro e l’inflazione
Impacts on the monetary system of the current crisis
Angelo Federico Arcelli, Gloria Bartoli, Dan Hamilton, Phil Midland, Alexander Privitera
Domenica 5 giugno 2022
Africa, Europa e superpotenze
L'Africa terreno di scontro tra le grandi potenze
Giulio Sapelli
Domenica 5 giugno
L’oro nero
Libia, crocevia di tribù e petrolio
Pejman Abdolmohammadi, Nicola Pedde, Sissi Bellomo
Domenica 5 giugno
Il dopoguerra
Il mondo dopo la crisi Ucraina
Dante Roscini, John R. Allen, Paolo Magri, Laura La Posta
Domenica 5 giugno
Economia, storia e cultura
Dove va l'economia tra geopolitica, storia e cultura
Marco Tronchetti Provera, Maria Latella
Domenica 5 giugno
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