ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedio Oriente

Consiglio Onu approva bozza su pause umanitarie a Gaza, Israele la respinge. Palestina a Onu: ora che fate?Esercito israeliano: operazione allo Shifa continua

L’esercito israeliano è entrato nell’ospedale al Shifa di Gaza nella notte per un’operazione “mirata in un’area specifica” della struttura. Testimoni hanno visto carri armati nel campus dell’ospedale. Hamas accusa Biden del blitz. L’Onu: “Ieri morti 40 pazienti ad al Shifa”. Biden parla con il premier Netanyahu e ostenta ottimismo su un accordo per il rilascio degli ostaggi: La Casa Bianca ha confermato che sotto l’ospedale Shifa Hamas ha piazzato il suo centro di comando. Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby ha però aggiunto che “ospedali e pazienti vanno protetti”.

a cura di Vittorio Nuti, Franco Sarcina

Gaza, esplosioni nella notte nella Striscia
  • Palestina a Onu, Israele boccia risoluzione, ora che fate?

    “Gaza sanguina, c'è devastazione e morte ovunque. Nulla è stato risparmiato, neanche i nostri ospedali”. Lo afferma l'ambasciatore palestinese all'Onu Riyad Mansour, sottolineando che Israele ha già rigettato la risoluzione. “Ora cosa fate?”, ha chiesto agli altri membri del consiglio dell'Onu.

  • Israele respinge la risoluzione Onu sulle pause umanitarie

    Israele ha respinto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni”. Lo riporta Haaretz. Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico ha rilasciato una dichiarazione affermando che non c'è posto per tali misure finché gli ostaggi saranno tenuti nelle mani di Hamas. Secondo l'ambasciatore di Israele presso l'Onu, Gilad Erdan, la risoluzione è “distaccata dalla realtà” ed “è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas”.

  • Turchia: scarcerato il killer del giornalista armeno Hrant Dink

    Ogun Samast, condannato a oltre 22 anni per avere ucciso nel 2007 il giornalista armeno Hrant Dink a Istanbul, è stato scarcerato dopo avere passato in prigione oltre 16 anni. Ne danno notizia vari media turchi facendo sapere che Samast, di 33 anni, è stato rilasciato in libertà condizionale “per buona condotta” dal carcere di Bolu dove si trovava. Era un diciassettenne quando uccise Hrant Dink, il 19 gennaio del 2007, sparandogli in pieno giorno nel centro di Istanbul mentre il giornalista stava entrando nella sede di Agos, il settimanale in lingua turca e armena che aveva fondato e di cui era il direttore. Dopo essere stato arrestato pochi giorni dopo l'omicidio, Samast ha confessato e ha ricevuto una condanna ad oltre 22 anni di carcere, in un processo che è stato più volte riaperto, ha evidenziato ruoli nell'omicidio che coinvolgono anche corpi di polizia e i servizi segreti deviati. Un procedimento penale criticato anche dalla famiglia dello stesso Dink per non avere fatto luce sui mandanti di un omicidio ritenuto politico.

  • Spagna: tensione alla sede del Psoe, bruciate bandiere catalane

    Cresce la tensione sotto la sede nazionale del Psoe di Madrid. Alcune migliaia di militanti dell'estrema destra, per la tredicesima serata consecutiva, si sono dati appuntamento in Calle Ferraz per protestare contro l'amnistia agli indipendentisti catalani. Negli ultimi minuti ci sono stati alcuni lanci di bottiglie, di lattine, di petardi sugli agenti e anche sui rappresentanti della stampa. E proprio davanti alle telecamere alcuni hanno bruciato un paio di bandiere catalane. Una protesta che si sta sviluppando al termine della prima giornata della sessione parlamentare che domani dovrebbe concludersi con il voto sulla fiducia a Pedro Sanchez.

    (Photo by OSCAR DEL POZO / AFP)

  • Consiglio Onu approva bozza su pause umanitarie a Gaza

    Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una bozza di risoluzione che chiede “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili”. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario.

    Il testo “chiede inoltre il rilascio degli ostaggi (soprattutto dei bambini) e che tutte le parti si astengano dal privare i civili di Gaza dei servizi di base e dell'assistenza umanitaria indispensabili alla loro sopravvivenza”.

  • Leader opposizione Lapid chiede destituzione Netanyahu

    Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha chiesto la destituzione di Benyamin Netanyahu dal suo incarico e di sostituirlo con un'altra figura interna al Likud, senza indire nuove elezioni nazionali. In un'intervista con Channel 12 news, Lapid ha detto che “il pubblico ha perso la fiducia in Netanyahu”, e che “non possiamo condurre un'operazione” militare “estesa con un premier di cui non abbiamo fiducia”. Lapid non ha nominato un altro membro del Likud che pensa possa assumere l'incarico, ma sostiene che ci sono diversi legislatori nel partito convinti che è ora che Netanyahu se ne vada. Lo scrive The Times of Israel.

    Benjamin Netanyahu (EPA/ABIR SULTAN / POOL)

  • Media: è straniera la prigioniera di Hamas che ha partorito

    E’ una cittadina straniera la donna incinta, rapita da Hamas il 7 ottobre, che nel frattempo ha partorito a Gaza, in condizioni di prigionia. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan. La conferma di quel parto, di cui correva voce da ieri, è giunta oggi in una lettera indirizzata dalla moglie del premier israeliano Sarah Netanyahu alla First Lady americana Jill Biden.

  • Israele ordina evacuazioni anche nella zona a sud di Gaza

    L’esercito israeliano accresce la pressione sugli sfollati che nelle ultime settimane hanno lasciato il nord della Striscia e si sono rifugiati a sud, oltre il Wadi Gaza. I residenti di tre località situate nella ’zona sicura’ - Khuzaa, Bani Suheila e Karara - hanno infatti avuto istruzione dai militari di lasciare anch’essi le loro abitazioni per motivi di sicurezza. Sono offerte loro due mete: la vicina Khan Yunis (già gremita di sfollati) o la zona di Mowasi, vicina al mare, dove si trovano dune di sabbia. I volantini dell’esercito hanno destato forte apprensione facendo temere un’altra operazione di terra in quel settore.

  • Stretta di mano Biden-Xi, primo incontro dopo un anno

    Stretta di mano tra Joe Biden e Xi Jinping nella storica tenuta di Filoli, alle porte di San Francisco, per il loro primo incontro di persona dopo un anno, cominciato con almeno mezz'ora di ritardo. Un summit finalizzato al disgelo dopo che le relazioni sono arrivate al punto più basso degli ultimi decenni. L'ultima volta che il presidente cinese era stato in Usa risale al 2017.

  • Onu presenta piano 10 punti per stop “carneficina” a Gaza

    Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths ha presentato un piano in 10 punti per “tenere a freno la carneficina” a Gaza, che sta raggiungendo “nuovi livelli di orrore ogni giorno”. Lo riporta il Washington Post. Nel piano si chiede, fra l'altro, di “facilitare gli sforzi per un flusso continuo di aiuti” e di attuare un “cessate il fuoco umanitario che consenta ai servizi di base e agli scambi commerciali essenziali di ripartire. Questo cessate il fuoco è vitale per facilitare la consegna di aiuti, consentire il rilascio degli ostaggi e dare una pausa ai civili”.

  • Israele, 200 terroristi nascosti nello Shifa dopo il 7/10

    “Questo posto dopo il 7 ottobre ha costituito un nascondiglio per circa 200 terroristi di Hamas che avevano partecipato alle stragi e che sono scappati qua”: lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari parlando dell'ospedale Shifa di Gaza, dove oggi Israele ha compiuto un'incursione. Hagari ha aggiunto che i militari hanno trovato “uniformi di cui membri di Hamas si sono sbarazzati” per unirsi ai civili. “Gli ospedali Shifa, Rantisi e altri ancora - ha sostenuto Hagari - sono stati utilizzati da Hamas”. Il portavoce ha poi precisato che le ispezioni dell'esercito nell'ospedale Shifa “richiederanno altro tempo”.

    Netanyahu, "Non c'e' nascondiglio per gli assassini di Hamas"
  • L'esercito israeliano, “l'operazione allo Shifa continua”

    Truppe israeliane “stanno continuando l'operazione precisa e mirata contro Hamas nel complesso dell'ospedale Shifa” di Gaza City. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano aggiungendo che nel reparto risonanze dell'ospedale sono stati trovati “mezzi da combattimento, materiale di intelligence e militare di Hamas”. In precedenza l'agenzia France Presse aveva riferito che l'Idf si era ritirato dal nosocomio.

    Israele, operazione militare mirata all'interno dell'ospedale al Shifa
  • Bloccati i negoziati per accordo liberazione ostaggi

    Fonti arabe e palestinesi coinvolte nei negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza rendono noto che le trattative si sono bloccate sulla richiesta di Hamas di una tregua di cinque giorni mentre Israele era disposta a concedere un massimo di tre, scrive Haaretz. Un altro punto conteso riguarda la richiesta di Hamas dello stop, da parte di Israele, di droni sulla Striscia di Gaza durante i giorni del cessate il fuoco in modo da mantenere riserbo sui luoghi di detenzione degli ostaggi. Hamas inoltre chiedeva, con il no di Israele, che fosse garantita la libertà di movimento fra il nord e il sud della Striscia di Gaza.

  • Netanyahu riceve inviato Usa: «Al lavoro per liberare al Shifa da controllo Hamas»

    Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ricevuto a Tel Aviv una delegazione statunitense, guidata da Brett McGurk, coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per il Medio Oriente, e dall’assistente del segretario di Stato per gli affari del Vicino Oriente Barbara Leaf. Secondo una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro, Netanyahu ha sottolineato che l’operazione dell’Idf per “liberare l’ospedale Shifa dal controllo del gruppo terroristico di Hamas” indica la determinazione e la capacità israeliana di sradicare completamente Hamas da ogni angolo di Gaza.

  • Consiglio Onu al voto per chiedere pause umanitarie a Gaza

    Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu voterà nelle prossime ore la bozza di risoluzione che chiede “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l’accesso agli aiuti ai civili”. Il testo “chiede inoltre il rilascio degli ostaggi (soprattutto dei bambini) e che tutte le parti si astengano dal privare i civili di Gaza dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria indispensabili alla loro sopravvivenza”.

  • Hamas, ’Israele temporeggia su tregua in cambio di ostaggi’

    “Israele sta ancora ritardando il rilascio di 50 donne e bambini prigionieri in cambio di una tregua umanitaria, il rilascio di un certo numero di donne e bambini detenuti nelle carceri e l’ingresso degli aiuti di soccorso in tutte le aree della Striscia di Gaza”. Lo ha detto Izzat al-Risheq, membro dell’ufficio politico di Hamas, citato da al Jazeera, secondo cui Israele non è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo per una tregua a Gaza, “ma sta temporeggiando per continuare la sua aggressione e la sua guerra contro civili indifesi”.

  • Sunak, legge d’emergenza per affermare Ruanda è sicuro

    Il Regno Unito vuole introdurre una legge di emergenza per affermare che il Ruanda è un Paese terzo sicuro. Lo ha annunciato il premier britannico Rishi Sunak nel corso di una conferenza stampa dopo che la Corte Suprema ha dichiarato illegale il piano per il trasferimento in aereo dei richiedenti asilo nello Stato africano. “Non permetterò che un tribunale straniero blocchi questi voli”, ha aggiunto il ;;primo ministro conservatore riferendosi in particolare alla Corte europea dei diritti dell’uomo. “Sono pronto a fare ciò che è necessario per farli decollare”, ha dichiarato Sunak.

  • Usa, Taiwan? Non vogliamo che tensioni diventino conflitti

    Gli Usa non vogliono che le tensioni nello stretto di Taiwan degenerino in qualsiasi genere di conflitto: lo ha detto in un briefing telefonico il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.

  • Casa Bianca, incontro Biden-Xi sara’ produttivo

    L’incontro tra Biden e Xi sara’ produttivo e si spera precursore di ulteriore dialogo: lo ha detto in un briefing telefonico il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, aggiungendo che i team dei due Paesi continueranno a comunicare dopo la fine del summit bilaterale.

  • Usa, nessun ok a operazione Israele in ospedale Al Shifa

    Gli Usa non hanno dato il loro ok all’operazione israeliana nell’ospedale di Al Shifa a Gaza: lo ha detto in un briefing telefonico il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.

  • Usa, «gli ospedali vanno protetti, basta vittime Hamas-Israele»

    “Non vogliamo vedere attacchi dal cielo sugli ospedali, non vogliamo vedere pazienti e staff medico vittime di scontri a fuoco tra Hamas e le forze di Israele”: lo ha detto in un briefing telefonico il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, ribandendo che “gli ospedali devono essere protetti”

  • «Khamenei disse a Hamas, non entreremo in guerra per voi»

    Tre alti funzionari iraniani citati dalla Reuters hanno reso noto che “l’Ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema dell’Iran, ha inviato un chiaro messaggio al capo di Hamas, Ismail Haniyeh, nel corso del loro incontro a Teheran all’inizio di novembre: ’Non ci avete dato alcun avvertimento del vostro attacco del 7 ottobre contro Israele e noi non entreremo in guerra per vostro conto”. “Khamenei ha detto ad Haniyeh che l’Iran, da lungo tempo sostenitore di Hamas, continuerà a dare al gruppo il suo sostegno politico e morale, ma non interverrà direttamente, hanno precisato i funzionari”.

  • «Israele non ha ancora accettato l’accordo, sta negoziando»

    Se Hamas ha accettato le linee generali dell’accordo negoziato dal Qatar, Israele non ha ancora detto sì e sta ancora negoziando i dettagli. Lo riporta Reuters sul suo sito citando un funzionario informato del negoziato. Non si sa, aggiunge Reuters, quante donne e bambini palestinesi Israele libererebbe dalle sue carceri come parte dell’accordo in discussione.

  • Israele, preso avamposto ’Palestina’ di Hamas nel nord di Gaza

    Soldati israeliani hanno preso il controllo dell’avamposto ’Palestina’ di Hamas nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere l’esercito secondo cui era la base per gli attacchi della fazione islamica contro Israele. Sebbene fosse mascherata da posto di addestramento, “le attività terroristiche partivano” da lì. Nella presa di possesso dell’avamposto - ha aggiunto l’esercito - sono stati scoperti tunnel, esplosivi e mine destinate a colpire i soldati. Decine - ha concluso - “i terroristi uccisi”.

  • Dopo lanci dal Libano, Israele colpisce oltre confine

    Dopo numerosi lanci dal Libano nell’ultima ora, Israele sta colpendo ora oltre confine le postazioni da cui sono arrivati i tiri. Lo ha fatto sapere l’esercito che ha aggiunto di aver colpito una postazione di Hezbollah nel sud del Libano.

  • Media, fatto saltare in aria parlamento Hamas a Gaza

    L’esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza, conquistato nei giorni scorsi. Lo ha riferito il sito Ynet.

  • Hamas, “da Israele solo propaganda, ad al-Shifa nessuna prova contro di noi”

    E’ solo ’’propaganda a buon mercato’’ quella che sta facendo Israele che, all’interno dell’ospedale al-Shifa a Gaza City, ’’non ha trovato alcuna prova’’ che il complesso medico sia usato da Hamas come quartier generale. E’ quanto si legge in una nota diffusa da Hamas, che accusa Israele di mentire d di dire ’’bugie per cercare di giustificare il suo crimine che ha lo scopo di distruggere il settore sanitario di Gaza’’. Quella che sta portando avanti Israele, afferma Hamas nella nota rilanciata da al-Jazeera, è ’’una farsa che non inganna più nessuno’’. Hamas ribalta le accuse a Israele, affermando che ’’l’occupazione ha collocato armi nell’ospedale pediatrico di Rantisi’’.

  • Frontex, 331mila arrivi di migranti in Europa, record dal 2015

    Gli attraversamenti irregolari rilevati alle frontiere esterne dell’Ue sono aumentati del 18% nei primi dieci mesi del 2023 arrivando a quasi 331.600, il totale più alto dal 2015. Lo riportano i dati pubblicati dall’agenzia europea di frontiera, Frontex. La rotta dell’Africa occidentale ha registrato il maggiore aumento nel numero di attraversamenti irregolari, che quest’anno sono quasi raddoppiati arrivando a oltre 27.700. Il Mediterraneo centrale è rimasta la rotta migratoria più trafficata verso l’Ue nel 2023, con oltre 143.600 rilevamenti segnalati dalle autorità nazionali nei primi tre trimestri del 2023.

  • Spagna: Sanchez, “amnistia non sarà attacco Costituzione, ma mostrerà sua forza”

    “L’aministia non sarà un attacco alla Costituzione del ’78, ma tutto il contrario, sarà una dimostrazione della sua forza e del suo valore”. Così Pedro Sanchez ha difeso, nel discorso di investitura oggi al Parlamento spagnolo, la legge sull’amnistia frutto dell’accordo stretto con i catalani di Junts in cambio dei voti per il nuovo governo del leader socialista. “Questa amnistia andrà a beneficio di molte persone, di leader politici le cui idee non condivido e le cui azioni rifiuto - ha detto con un riferimento ai leader indipendentisti catalani - però allo stesso tempo andrà ad aiutare centinaia di cittadini che furono arrestati, compresi agenti nazionali e dei Mossos che subirono le conseguenze di una crisi politica di cui nessuno può sentirsi orgoglioso”- Per Sanchez è stata infatti la politica del Pp in Catalogna a “condurre al disastro” ed allo scontro totale culminato con il tentativo di insurrezione del 2017. E questa iniziativa parte dalla “speranza fondata che ci aiuti a superare una crisi di cui nessun può essere orgoglioso, contribuisca a migliorare la convivenza nel nostro Paese, a canalizzare in una via molto più sana e pacifica le aspirazioni politiche degli uni e degli altri”. “Noi siamo per il dialogo e il perdono”, ha concluso.

    Vedi anche: Spagna: Sanchez oggi al Congresso per chiedere la fiducia, domani il voto

  • Kiev, “2 soccorritori uccisi da missili russi a Zaporizhzhia”

    Due soccorritori sono stati uccisi e sette persone sono rimaste ferite dai bombardamenti russi nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, ha segnalato oggi il ministro degli Interni ucraino sui social media. “I russi hanno bombardato ancora una volta le infrastrutture civili. È scoppiato un incendio”, ha informato Igor Klymenko. “I soccorritori sono arrivati sul posto in pochi minuti. Poi gli occupanti hanno colpito di nuovo. A causa del bombardamento nemico, purtroppo, sono morti due dipendenti del Servizio statale di emergenza”, ha aggiunto. Le vittime avevano 31 e 34 anni. Non sono state immediatamente chiare le circostanze in cui è avvenuto l’attacco. Il governatore della regione, Yuriy Malashko. aveva dichiarato in precedenza che la Russia aveva lanciato oggi tre attacchi missilistici contro una città nella regione di Zaporizhzhia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha avvertito domenica scorsa che è possibile che Mosca intensifichi gli attacchi alle infrastrutture, comprese le centrali elettriche, prima dell’inverno. Mosca continua a negare di aver preso di mira i civili durante la guerra durata oltre 600 giorni.

  • Hezbollah rivendica attacchi contro Israele

    Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa due attacchi contro postazioni militari israeliane in Alta Galilea. Il Partito di Dio afferma di aver preso di mira la caserma israeliana nei pressi di Margaliot e le Fattorie di Shebaa contese tra Siria, Libano e Israele.

  • Artiglieria Israele bombarda località nel sud del Libano

    L’artiglieria israeliana ha bombardato diverse località del sud del Libano a ridosso della linea del fronte con Hezbollah. Lo riferisce l’agenzia governativa libanese Nna, secondo cui sono state prese di mira le località di Naqura, Labbune, Hula, Rab Thalathin e Burj al Muluk nel settore occidentale e orientale della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi.

  • Iran: «Hamas rilascerà gli ostaggi se Israele ferma gli attacchi»

    «I leader di Hamas hanno detto che fermeranno gli attacchi contro gli israeliani e rilasceranno gli ostaggi “se Israele fermerà i suoi attacchi contro Gaza”». Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, citando le parole di un leader di Hamas durante un recente incontro. “Non c’è possibilità per il regime sionista di vincere il conflitto e la continuazione della guerra aumentata soltanto i costi per il governo americano dal momento che è il più grande sostenitore del regime”, ha aggiunto Amirabdollahian durante un incontro a Ginevra con Martin Griffiths, il sottosegretario generale per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite. Secondo quanto riporta Mehr, Griffiths ha lanciato un appello per trovare una soluzione alla guerra a Gaza, affermando che la situazione all’ospedale di al-Shifa è una tragedia.

  • Hamas: sì ad accordo di massima, 50 ostaggi per 3 giorni di tregua

    Hamas ha accettato le linee generali di un accordo con Israele, mediato dal Qatar, che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Reuters. In linea con l’accordo, Israele dovrà anche rilasciare alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita nell’enclave palestinese.

  • Italiani uccisi durante attacco Hamas, indaga pm Roma

    Due fascicoli, contro ignoti, sono stati aperti dalla Procura di Roma in relazione alla morte di tre cittadini italo-isreaeliani, i coniugi Evitar Kipnis e Liliach Lea Havron e Nir Forti, uccisi da Hamas nel corso dell’attacco avvenuto il 7 ottobre scorso. I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, procedono per il reato di attentato con finalità di terrorismo e omicidio. I tre furono trovati privi di vita alcuni giorni dopo l’attacco.

  • Soldati italiani Libano continuano operazioni normalmente

    Fonti della difesa italiana affermano all’ANSA che i militari italiani, schierati nel quadro della missione Onu (Unifil) nel sud del Libano a ridosso del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele, continuano il loro lavoro e che nessuna esplosione è avvenuta in un’area attigua alle basi del contingente italiano.

  • Israele, vicino ospedale Shifa «neutralizzati 4 terroristi»

    Prima dell’ingresso “in un’area specifica” dell’ospedale Shifa di Gaza i militari israeliani “si sono imbattuti ed hanno neutralizzato 4 terroristi” che si trovavano in una strada vicina. Lo ha riferito una fonte militare israeliana secondo cui al momento non è chiaro se fossero usciti dall’ospedale o se fossero già per strada

    Esercito di Israele: Nell'ospedale di Shifa operazione precisa e mirata contro Hamas
  • Unrwa, gasolio avuto è 9% di ciò che ci serve ogni giorno

    L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha ricevuto oggi del carburante, ma si tratta appena, ha affermato in un post su X il direttore dell’Unrwa a Gaza Thomas White, “del 10 per cento di cui abbiamo bisogno quotidianamente per sostenere le attività salvavita”. L’Unrwa ha “appena ricevuto 23.027 litri di carburante dall’Egitto (mezza cisterna), ma il suo utilizzo è stato limitato dalle autorità israeliane solo per il trasporto di aiuti da Rafah. Niente carburante per l’acqua e gli ospedali. Questo è solo il 9% di ciò di cui abbiamo bisogno quotidianamente per sostenere le attività salvavita”, ha scritto White.

  • Israele, a Shifa prove concrete di comando terroristico

    “In un’area specifica dell’ospedale Shifa abbiamo visto prove concrete che i terroristi di Hamas hanno utilizzato l’ospedale come un comando del terrorismo”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che l’esercito “pubblicherà queste prove in seguito”.

    Gaza, Idf: consegnate incubatrici e forniture mediche a ospedale al-Shifa
  • Libano, bombe Israele vicino a base italiana dell’Onu

    L’’artiglieria israeliana ha effettuato poco fa tre bombardamenti di artiglieria contro località nel sud del Libano, situate nei pressi della base italiana della missione Onu (Unifil) nel sud del Libano, senza fare vittime o danni materiali al compound militare. Lo riferiscono testimoni oculari vicini alla base di Shamaa, quartier generale del contingente italiano che in Libano conta più di un migliaio di soldatesse e soldati. Le fonti affermano che l’artiglieria israeliana ha preso di mira la zona di Tayr Harfa, Jebbine e Yarin a tre chilometri di distanza dalla base di Shamaa.

  • Erdogan, ’Israele Stato terrorista, Hamas protegge patria’

    ’’Israele è uno Stato terrorista che commette crimini di guerra’’, mentre ’’Hamas sta proteggendo la sua patria’’ ed è ’’un partito politico che ha vinto le elezioni’’, quindi legittimo. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo a una riunione del suo partito, l’Akp, nel Parlamento di Ankara. ’’Hamas è composto da combattenti della resistenza che lottano per proteggere la loro patria e le loro vite, al di là del disagio che ciò potrebbe causare”, ha affermato Erdogan secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Anadolu. Il presidente turco ha quindi accusato Israele di violare il diritto umanitario internazionale nella Striscia di Gaza. ’’Il nostro Paese sta usando tutti i mezzi diplomatici per cercare di fermare le atrocità di Israele’’, ha aggiunto Erdogan citato dall’emittente Trt.

  • Olp, ingresso di Israele allo Shifa è ’crimine di guerra’

    “L’assalto delle forze di occupazione israeliane al complesso Shifa a Gaza City è una continuazione della guerra genocida che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese”. Lo ha detto, citato dalla agenzia Wafa, l’Olp secondo cui “questa intrusione è un nuovo crimine di guerra che si aggiunge ad una serie di crimini commessi dall’occupazione contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania”.

    Israele, operazione militare mirata all'interno dell'ospedale al Shifa
  • Corte suprema Gb dichiara illegale il piano Ruanda

    La Corte suprema del Regno Unito ha dichiarato illegale il contestatissimo piano Ruanda voluto dal governo britannico, all’interno della sua draconiana stretta sull’immigrazione irregolare, per il trasferimento di quote di richiedenti asilo in Africa a scopo dissuasivo. Si tratta di un duro colpo d’arresto per l’esecutivo conservatore del premier Rishi Sunak e per la sua promessa di fermare gli sbarchi sulle coste inglesi.

  • Cremlino: «Vertice Biden-Xi importante per tutti»

    Il vertice tra il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping “è importante per tutti” e quindi la Russia “seguirà le notizie sull’incontro”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

    PER APPROFONDIRE / Meeting Xi Jinping-Biden: accordo Cina-Usa per la crisi climatica

  • Oms: persi contatti con personale sanitario ad al-Shifa dopo raid

    L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha ’’perso i contatti con il personale sanitario’’ presente nell’ospedale di al-Shifa dopo il raid condotto dalle Forze di difesa israeliane (Idf). Lo ha scritto in un tweet il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, definendo ’’profondamente preoccupanti le notizie di una incursione militare nell’ospedale di al-Shifa’’. Tedros ha quindi detto di aver ’’perso di nuovo i contatti con il personale sanitario nell’ospedale. Siamo estremamente preoccupati per la loro sicurezza e per quella dei pazienti’’.

  • Prima autocisterna con carburante entrata a Gaza da Egitto

    La prima autocisterna con carburante è entrata a Gaza dall’Egitto dal 7 ottobre. Lo dice una fonte della Mezzaluna Rossa egiziana. Il carburante fornito dall’Egitto è destinato ai camion dell’Unrwa che trasportano gli aiuti. I tir dell’organizzazione delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi, fino ad ora, erano stati riforniti con quantità limitate di carburante dopo il coordinamento fra le parti, indicano una fonte della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai e una fonte al valico di frontiera terrestre di Rafah. Le fonti hanno precisato che i mezzi dell’Unrwa verranno riforniti di carburante dai magazzini situati al terminal di Rafah, che contengono circa 400mila litri di benzina pronti, per la prima volta dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza, circa 40 giorni fa.

  • Esercito israeliano, non ci sono indicazioni di ostaggi a Shifa

    “Non ci sono ancora indicazioni sulla presenza di ostaggi all’interno dell’ospedale Al-Shif”, ma si ritiene che l’operazione possa portare “informazioni di intelligence sui rapiti”. Lo riferisce l’esercito citato dalla radio israeliana. Le ricerche all’interno del complesso continuano.

  • Esercito Israele annuncia pausa combattimenti a Jabalya

    L’esercito israeliano ha annunciato “una sospensione tattica temporanea delle attività militari durante la giornata di oggi” tra le 10 e le 14 (le 9 e le 13 in Italia) che ha “scopi umanitari” e che ha luogo “nei quartieri di Al-Salam e Al-Nour nella regione di Jabalya”. Lo rende noto il portavoce dell’esercito israeliano di lingua araba Avijaa Adraei, in un post sul social X, che invita i palestinesi a lasciare il nord della Striscia “per la loro sicurezza”.

  • Mosca, 100 russi lasceranno oggi Gaza attraverso valico di Rafah

    Un centinaio di cittadini russi dovrebbero oggi lasciare la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo ha affermato l’ambasciatore russo in Israele Anatoly Viktorov sul canale televisivo Russia-24. La loro partenza potrebbe essere minacciata da un inasprimento della situazione della sicurezza, ha aggiunto il diplomatico.

  • Appello esercito israeliano: residenti nord della Striscia di Gaza fuggano verso sud

    Il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano ha lanciato un altro appello ai residenti palestinesi nel nord della Striscia di Gaza affinché fuggano verso sud, dicendo che è “per la vostra sicurezza”. L’Idf ha riferito che il corridoio sarà aperto fino alle 16 di oggi. Ha inoltre annunciato “una sospensione tattica temporanea delle attività militari durante la giornata”, in un’area limitata di Gaza, tra le 10 e le 14, “nei quartieri di Al-Salam e Al-Nour nella regione di Jabalia”.

  • Spagna: Sanchez oggi al Congresso per chiedere la fiducia, domani il voto

    Inizia oggi alle 12 la sessione d’investitura dell’attuale premier ad interim spagnolo Pedro Sanchez. Il socialista è stato scelto dal re come candidato alla formazione del nuovo governo dopo che il leader del Partito popolare, Alberto Núñez Feijóo, non è riuscito ad avere la maggioranza al Congresso. Sanchez può contare su 179 voti a favore, 3 in più della maggioranza assoluta, grazie agli accordi stretti in questi giorni con diverse forze politiche, primi tra tutti i partiti indipendentisti catalani Erc e Junts, che contano ciascuno sette deputati al Congresso. L’accordo con gli indipendentisti di una legge di amnistia in cambio dell’appoggio a un esecutivo progressista ha scatenato le critiche dell’opposizione che ha parlato di un attacco allo Stato di diritto in Spagna. E da oltre dieci giorni vanno avanti le proteste sotto alla sedi del Psoe appoggiate dalla piattaforma giovanile Revuelta, vicina a Vox. Oltre 1.600 agenti sono stati schierati per garantire la sicurezza della sessione d’investitura.

    Spagna, mercoledì e giovedì il dibattito sulla fiducia a Sanchez
  • Kiev, “uccisi 314.290 soldati russi”

    La Russia ha perso 314.290 soldati in Ucraina dall’inizio della sua invasione su vasta scala il 24 febbraio 2022. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento mattutino di oggi. Nel numero sono comprese le 820 vittime delle forze russe subite ieri. L’esercito ha anche affermato che la Russia ha perso 5.377 carri armati, 10.104 veicoli corazzati da combattimento, 10.020 veicoli e serbatoi di carburante, 7.647 sistemi di artiglieria, 884 sistemi di razzi a lancio multiplo, 582 sistemi di difesa aerea, 323 aerei, 324 elicotteri, 5.675 droni, 22 imbarcazioni e un sottomarino.

     

  • Esercito Israele interroga medici e pazienti ad al-Shifa

    L’esercito israeliano ha fatto irruzione negli edifici principali dell’ospedale al-Shifa: il pronto soccorso, il reparto di chirurgia specializzata e anche il reparto di maternità. Qui stanno perquisendo stanza per stanza, corridoio per corridoio, interrogando individualmente medici e pazienti. Lo riferisce Al Jazeera. Attualmente, secondo le ultime informazioni del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ci sarebbero circa 2.500 persone all’interno del complesso ospedaliero di al-Shifa.

  • Vice Hezbollah, nostri arsenali pieni in caso di guerra totale

    “Se mi sta chiedendo se abbiamo paura, la risposta è no. Se la domanda è se ci difenderemo? Sì, con tutta la nostra potenza. Ma se mi chiede se ci sarà guerra totale, rispondo: dipende da quel che succede a Gaza e da quel che farà Israele. Netanyahu vuole la guerra? Non lo sappiamo”. Così il vice del gruppo libanese Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, in un’intervista al Corriere della Sera. “Noi abbiamo sia la forza militare sia i soldati per creare gravi perdite a Israele. L’esperienza del 2006 dimostra la nostra capacità di vincere anche senza un apparato militare superiore. Adesso siamo più armati e meglio organizzati di allora. Israele farebbe bene a pensare le sue mosse”, assicura Qassem, “abbiamo gli arsenali pieni e dobbiamo costruire sempre altri depositi”.

  • Kiev, un morto e due feriti in un attacco russo nel Donetsk

    Almeno una persona è morta in seguito all’attacco missilistico lanciato dalle forze russe contro la città di Selydove, nella parte occidentale dell’oblast di Donetsk. Lo riferisce Kyiv Independent. I primi soccorritori hanno salvato 5persone, tra cui un bambino, da un edificio a più piani danneggiato dall’attacco. Due persone sono rimaste ferite e sono ricoverate nell’ospedale locale. Il corpo di una donna è stato trovato sotto le macerie, ma secondo il ministero degli Interni almeno un’altra persona potrebbe essere ancora intrappolata sotto le macerie. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso. Selydove, che ospita circa 21.000 abitanti, si trova a circa 20 chilometri a sud di Pokrovsk.

  • Esercito israeliano conferma la fornitura di incubatrici all’ospedale Al Shifa

    L’esercito israeliano ha confermato oggi che le sue forze hanno fornito incubatrici e cibo per bambini all’ospedale Al Shifa di Gaza, anche se sta conducendo un raid contro Hamas. “La nostra operazione precisa e mirata contro Hamas nell’ospedale di Shifa è ancora in corso. Possiamo confermare che le incubatrici, gli alimenti per bambini e le forniture mediche portate dai carri armati dell’IDF (Israel Defence Forces) da Israele hanno raggiunto con successo l’ospedale Shifa”, ha dichiarato l’esercito. Hamas ha negato le accuse di Israele sull’ospedale Shifa.

    L'esercito israeliano trasferisce incubatrici dagli ospedali israeliani all'ospedale al-Shifa nella Striscia di Gaza, 14 novembre 2023. ANSA/ IDF

  • Radio militare israeliana: “Esercito entrato a Shifa solo quando ha saputo cosa c’era”

    La decisione di entrare nell’ospedale Al-Shifa è stata presa solo quando l’esercito ha saputo “cosa esattamente c’è e dove si trova” nell’ospedale. Lo ha detto una fonte di sicurezza alla Radio militare, citata dai media. “E’ lo stesso che abbiamo fatto all’ospedale Rantisi in cui siamo entrati - ha aggiunto - quando abbiamo saputo cosa c’era esattamente nel seminterrato”. “Abbiamo cominciato in piccolo - ha poi spiegato - ma se necessario l’operazione sarà estesa”.

  • Media, Idf arresta leader di Hamas in Cisgiordania

    Le forze di difesa israeliane hanno arrestato il leader di Hamas Hussein Abu Queiq a Ramallah. Lo riferisce il portale Quds con riferimento a fonti locali, secondo cui l’esponente del gruppo islamista è stato fermato durante un raid nella città di Al-Bira in Cisgiordania. L’esercito israeliano non ha ancora annunciato l’arresto di Abu Queiq. In passato, sia Israele che l’Autorità Nazionale Palestinese lo avevano ripetutamente detenuto e arrestato per le sue attività con Hamas.

  • Hamas accusa Israele e Usa per raid nell’ospedale di Al-Shifa

    Secondo una dichiarazione di Hamas, sia Israele che gli Stati Uniti sono responsabili del raid dell’esercito israeliano nel più grande ospedale di Gaza. L’attacco all’Al-Shifa costituisce anche un fallimento da parte delle Nazioni Unite nella difesa dei palestinesi, ha affermato l’organizzazione islamista, precisando che “il silenzio dell’Onu e il tradimento di molti paesi e regimi non dissuaderanno il nostro popolo palestinese dall’aggrapparsi alla propria terra e ai propri legittimi diritti nazionali”. Hamas sostiene che gli Stati Uniti hanno dato a Israele “il via libera per commettere ulteriori massacri contro i civili”, avallando la “falsa narrativa” di Israele, secondo cui il gruppo islamista sta usando l’ospedale di Al-Shifa come base di comando e controllo. Ieri, la Casa Bianca e il Pentagono hanno affermato che Hamas sta immagazzinando armi e gestendo un centro di comando dall’ospedale Al-Shifa. Le osservazioni hanno fatto eco a quelle di Israele, che i funzionari ospedalieri palestinesi e Hamas hanno costantemente respinto.

  • Netanyahu: «Non prendiamo deliberatamente di mira i civili»

    “Non è Israele a prendere deliberatamente di mira i civili, ma Hamas che ha decapitato, bruciato e massacrato i civili nei peggiori orrori perpetrati sugli ebrei dopo l’Olocausto. Mentre Israele fa di tutto per tenere i civili lontani dal pericolo, Hamas fa di tutto per tenerli in pericolo”: lo scrive sui X il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in risposta al premier canadese Justin Trudeau, il quale aveva affermato che l’uccisione di donne, bambini e neonati da parte di Israele a Gaza deve finire.(

  • Casa Bianca, telefonata Biden-Netanyahu su ostaggi

    Il presidente americano Joe Biden ha parlato martedì pomeriggio con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e ha discusso “a lungo degli sforzi in corso per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, tra cui molti bambini e un certo numero di americani”. Lo rende noto la Casa Bianca, come riportano i media internazionali.

  • Usa, non vogliamo vedere scontro a fuoco in ospedale

    “Non vogliamo vedere uno scontro a fuoco in un ospedale”: lo ha detto un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca commentando la notizia dell’ingresso delle Forze di difesa israeliane nell’ospedale al Shifa di Gaza. Lo riporta la Bbc.

  • Blitz delle forze armate israeliane nell’ospedale al Shifa

    Oltre 100 soldati hanno preso parte al blitz di questa notte dell’esercito israeliano nell’ospedale al Shifa di Gaza: lo ha riferito alla Bbc un testimone che si trovava all’interno della struttura, Khader Zaanoun, il quale ha inoltre confermato la presenza di carri armati israeliani nel campus dell’ospedale. “Ho visto sei carri armati all’interno dell’ospedale e più di un centinaio di soldati del commando, sono entrati nel pronto soccorso principale, alcuni soldati erano mascherati e urlavano in arabo ’non muoverti, non muoverti’”, ha raccontato Zaanoun.

    Le forze armate israelinae hanno infatti annunciato che sta eseguendo un’operazione mirata in un’area dell’ospedale al Shifa di Gaza. “Sulla base delle informazioni di intelligence e di una necessità operativa, le forze dell’Idf stanno portando avanti un’operazione precisa e mirata contro Hamas in un’area specifica dell’ospedale Shifa”, si legge nel comunicato. “Invitiamo tutti i terroristi di Hamas presenti nell’ospedale ad arrendersi”, conclude la nota.

  • Hamas a comunità mondiale: «Salvate i pazienti di Shifa»

    “All’interno del complesso di Shifa ci sono 1.500 membri del personale medico e circa 7.000 sfollati. Facciamo appello a tutti i Paesi affinché intraprendano azioni urgenti per salvare i pazienti all’interno del Complesso Shifa”: lo scrive su Telegram il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra. Il messaggio è stato pubblicato circa tre ore prima dell’inizio dell’operazione militare dell’esercito israeliano nella struttura. Secondo il personale medico, circa 650 pazienti sono ancora ricoverati nell’ospedale, riporta Al Jazeera.

  • Hamas, Biden responsabile raid Israele a ospedale al-Shifa

    Hamas ha affermato di ritenere Israele e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, pienamente responsabili delle implicazioni del raid dell’esercito israeliano all’ospedale di al-Shifa a Gaza City. Lo riporta Al Jazeera. Hamas ha anche definito l’operazione un “crimine barbaro contro una struttura medica protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra”. “L’occupazione israeliana e tutti coloro che hanno collaborato con essa per uccidere bambini, pazienti e civili innocenti saranno ritenuti responsabili”, si legge in una nota del gruppo palestinese. “L’adozione da parte della Casa Bianca e del Pentagono della falsa narrativa israeliana secondo cui la resistenza utilizza il Centro medico al-Shifa per ragioni militari”, ha aggiunto, “ha costituito il via libera per Israele a commettere ulteriori massacri contro i civili e a rimuoverli con la forza dal nord al sud per continuare il piano di occupazione volto a sfollare la nostra gente”.

  • Direttore ospedali Gaza, perquisito seminterraneo al-Shifa

    Il dottor Munir al-Bursh, direttore generale degli ospedali nella Striscia di Gaza, ha affermato che le forze israeliane hanno perquisito questa mattina il seminterrato dell’ospedale al-Shifa a Gaza City. Parlando ad Al Jazeera, ha aggiunto che le forze israeliane sono entrate anche nei reparti chirurgici e di emergenza situati all’interno del complesso ospedaliero.

  • Usa-Cina: Biden, Paese con Xi ha problemi reali

    Sotto la presidenza di Xi Jinping la Cina “ha problemi reali”. È quanto ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a San Francisco ieri, alla vigilia del suo incontro con il leader cinese, secondo quanto riportato da un pool. Lo riferisce la Cnn. “Il presidente Xi è un altro esempio di come il ripristino della leadership americana nel mondo stia prendendo piede”, ha detto Biden, “hanno problemi reali”.

  • Onu: «Ieri morti 40 pazienti in ospedale al Shifa»

    Quaranta pazienti sono morti nella giornata di ieri nell’ospedale al Shifa di Gaza: lo rende noto l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha), che cita il ministero della Sanità della Striscia. L’Ocha aggiunge che solo uno degli ospedali a Gaza City e nel nord di Gaza è ancora operativo, sia pur a “livello minimo”: tutti gli altri hanno cessato le operazioni a causa della mancanza di energia elettrica, farmaci, ossigeno, cibo e acqua, aggravata dai bombardamenti e dai combattimenti nelle loro vicinanze. Si tratta dell’ospedale al Ahli di Gaza City, precisa l’Ufficio dell’Onu per gli Affari umanitari, che ospita oltre 500 pazienti ed è l’unica struttura medica in grado di ricoverare pazienti nel nord della Striscia. “Tuttavia - sottolinea -, anch’esso deve far fronte a crescenti carenze e sfide”.

  • Giapppone: Pil -2,1% nel terzo trimestre, prima contrazione in tre trimestri

    L’economia del Giappone si è contratta a un tasso annuale del 2,1% nel periodo luglio-settembre, ha dichiarato mercoledì il governo, segnando la prima contrazione in tre trimestri. Secondo i dati preliminari del Cabinet Office, il prodotto interno lordo reale (Pil), il valore totale di beni e servizi prodotti in Giappone al netto dell’inflazione durante il terzo trimestre, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre aprile-giugno. I dati di mercoledì sono stati peggiori della stima degli economisti di una contrazione dello 0,42% su base annua, poiché i consumi e gli investimenti di capitale poco brillanti hanno trascinato l’economia. I consumi privati sono scesi dello 0,04% nel periodo luglio-settembre, per il secondo trimestre consecutivo, poiché l’inflazione ha continuato a farsi sentire negli ultimi mesi. Anche gli investimenti delle imprese si sono contratti dello 0,6%, dopo essere diminuiti dell’1,0% nel periodo aprile-giugno, suggerendo che le aziende hanno continuato a tagliare le spese in conto capitale in un contesto di aumenti dei prezzi. Le importazioni, la cui crescita ha un impatto negativo sul Pil, sono aumentate dell’1,0%, in ripresa rispetto al forte calo del 3,8% del trimestre precedente, mentre le esportazioni sono cresciute dello 0,5%. L’economia giapponese è cresciuta del 3,7% nel primo trimestre e del 4,5% nel secondo trimestre su base annua.

  • Cina: produzione industriale +4,6% ad ottobre

    La produzione industriale a valore aggiunto della Cina, un importante indicatore economico, è aumentata del 4,6% su base annua nel mese di ottobre, secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica (Nbs). Tra i tre settori principali, nel mese di ottobre il settore minerario e quello manifatturiero sono cresciuti rispettivamente del 2,9% e del 5,1%, mentre la produzione e la fornitura di elettricità, calore, gas e acqua sono aumentate dell’1,5%. Analizzando la ripartizione per proprietà, il mese scorso la produzione delle società controllate dallo Stato, delle società di capitale e delle imprese private è aumentata rispettivamente del 4,9%, 5,6% e 3,9% su base annua. In termini di prodotti, la produzione di celle solari è aumentata del 62,8%, mentre i robot di servizio e i circuiti integrati sono aumentati del 59,1% e del 34,5%. Secondo la Nbs, da gennaio a ottobre la produzione industriale è aumentata del 4,1% su base annua. La produzione industriale viene utilizzata per misurare l’attività delle imprese, ciascuna con un fatturato annuo principale di almeno 20 milioni di yuan (circa 2,79 milioni di dollari Usa).

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