Guerra, ultime notizie. Israele colpisce ambulanza: morte 13 persone. Scambio di accuse con Hamas. Hezbollah: «Battaglia contro sionismo legittima»
a cura di Redazione online
Parigi: 34 francesi hanno lasciato Gaza
«Oggi 34 persone, tra cittadini francesi e le loro famiglie, hanno potuto lasciare Gaza in sicurezza e sono stati accolti dalla nostra ambasciata in Egitto». Lo annuncia la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, in un post su X. «Continuiamo i nostri sforzi», conclude Colonna.
Vucic: in 10 mesi investimenti in Serbia per 3,7 miliardi
Gli investimenti esteri in Serbia sono ammontati nei primi dieci mesi di quest’anno a 3,7 miliardi di euro, il 7% circa in più del livello record dello scorso anno. Lo ha detto il presidente Aleksandar Vucic, che è tornato a ribadire la validità della politica economica portata avanti da lui e dal governo di Ana Brnabic, diretta a favorire la crescita e lo sviluppo della rete infrastrutturale e del sistema energetico. Una politica espansiva, ha osservato, che consente ulteriori maggiorazioni di salari e pensioni.
Hamas: 13 moeri nel blitz israeliano sull’ambulanza
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che nell’attacco israeliano contro un’ambulanza all’ingresso del più grande ospedale di Gaza sono morte 13 persone. Israele da parte sua ha confermato di aver preso di mira il veicolo utilizzato, secondo lui, «da una cellula terroristica di Hamas. Il massacro dell’ambulanza ha provocato 13 morti e 26 feriti», ha affermato il portavoce del ministero Ashraf al-Qidreh. «Queste ambulanze - ha aggiunto - trasportavano diverse persone ferite destinate a essere ricoverate in Egitto».
All’Aja disputa tra Guyana e Venezuela sull’area di Esequibo
La Corte internazionale di giustizia (Cig) all’Aia terrà udienze udienze pubbliche il 14 novembre sul contenzioso che oppone la Guyana al Venezuela per la sovranità sull’Esequibo, regione ricca di petrolio alla frontiera fra i due Paesi. Il 30 ottobre scorso, la Guyana ha presentato alla Corte un’istanza urgente chiedendole di stabilire «misure conservative provvisorie» miranti ad evitare in tutto o in parte lo svolgimento, il prossimo 3 dicembre, di un referendum consultivo convocato dal governo del Venezuela per ottenere con il sostegno della popolazione alla sua tesi di sovranità sull’Esequibo. Le misure conservative richieste, ricorda la Cig in un comunicato, si collegano ad un ricorso presentato nel 2018 dalla Guyana instaurante un procedimento contro il Venezuela in cui chiede alla Corte «di confermare la validità giuridica e l’effetto vincolante del lodo arbitrale del 3 ottobre 1899 relativo al confine tra la colonia della Guyana Britannica e degli Stati Uniti del Venezuela».
Onu: a Gaza il 67% delle vittime sono donne e bambini
«Donne, bambini e neonati a Gaza stanno sopportando in modo sproporzionato il peso dell’escalation delle ostilità nei territori palestinesi occupati, sia in termini di vittime che di ridotto accesso ai servizi sanitari». Lo denunciano in una nota congiunta il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), l’Agenzia per i rifugiati palestinesi (Unrwa), l’Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). «Al 3 novembre, secondo i dati del Ministero della Sanità, nella Striscia di Gaza sono stati uccisi 2.326 donne e 3.760 bambini, pari al 67% di tutte le vittime, mentre altre migliaia sono rimaste ferite. Ciò significa che ogni giorno vengono uccisi o feriti 420 bambini, alcuni dei quali hanno solo pochi mesi», riportano le agenzie Onu. «Si stima che ci siano 50mila donne incinte a Gaza, e più di 180 partoriscono ogni giorno. Il 15% di loro rischia di avere complicazioni legate alla gravidanza o al parto e hanno bisogno di ulteriori cure mediche», continua la nota. «Con la chiusura di 14 ospedali e 45 centri di assistenza sanitaria di base, alcune donne sono costrette a partorire in rifugi, nelle loro case, per strada tra le macerie o in strutture sanitarie sovraffollate, dove le condizioni igienico-sanitarie stanno peggiorando e il rischio di infezioni e complicazioni mediche è in aumento. Anche le strutture sanitarie sono sotto tiro: il primo novembre è stato bombardato l’ospedale Al Hilo, un’importante struttura per la maternità».
Sabato in Giordania incontro dei ministri arabi con Blinken
Sabato 4 novmbre ad Amman, capitale della Giordania, si terrà un vertice a cui parteciperanno i ministri degli Esteri di alcuni Paesi arabi - oltre alla Giordania, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar ed Egitto - nonché il segretario generale del comitato esecutivo dell’Olp, Hussein al-Sheikh. I ministri si riuniranno prima da soli e poi con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Lo riferisce il portavoce del ministero degli Esteri Giordano, come riporta l’agenzia di stampa giordana Petra. Secondo Petra, nell’incontro con Blinken i ministri dei Paesi arabi presenti riaffermeranno la richiesta di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e di una consegna immediata e urgente di aiuti umanitari Gaza, nonché dei modi per «porre fine al pericoloso peggioramento della situazione che minaccia la sicurezza dell’intera regione».
Salvini: «In piazza per condannare ogni forma di terrorismo»
“La Lega domani sarà in piazza per condannare ogni forma di terrorismo: non è possibile che nel 2023 ci siano la caccia all’ebreo. Dobbiamo dire di no ad ogni forma di violenza. Abbiamo visto tante piazze nei giorni scorsi alimentate dall’odio, domani sarà una piazza sorridente”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini sulla manifestazione di domani a Milano.
Israele: eliminati dieci comandanti di Hamas
’’Abbiamo eliminato 10 terroristi di Hamas equivalenti a comandanti di battaglioni e di brigata, guidavano i combattimenti contro le nostre forze. Hanno progettato la strage terribile del 7 ottobre e hanno impartito ordini ai loro sottoposti’’. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari
La Bielorussia accusa la Polonia di violare il suo spazio aereo
La Bielorussia ha accusato oggi la Polonia di aver violato il suo spazio aereo il giorno prima, per la “quinta volta” da settembre, in un contesto di forti tensioni tra i due Paesi vicini. Un aereo polacco ha attraversato il confine bielorusso “più volte” ieri, ha scritto su X Valéri Revenko, funzionario del ministero della Difesa. “Dall’inizio di settembre è la quinta volta che la Polonia commette un atto di questo tipo, che può essere definito borderline”, ha aggiunto. Il ministero degli Esteri bielorusso ha dichiarato in un comunicato di aver convocato l’incaricato d’affari polacco a Minsk per “protestare contro questa nuova violazione”. Le autorità bielorusse hanno affermato di aver richiesto un’indagine ad hoc e misure per prevenire incidenti di questo tipo. A settembre la Bielorussia aveva già accusato più volte la Polonia di aver violato il suo spazio aereo.
Israele: postazione militare di Hamas era attiva a Jabalya
All’interno del popoloso campo profughi di Jabalya (nel nord della Striscia di Gaza) Hamas disponeva di una postazione militare attiva, con piani di battaglia. Lo sostiene il portavoce militare israeliano in un comunicato. Nel corso di ispezioni condotte dai soldati, ha proseguito il portavoce, sono stati trovati ’’mezzi di comunicazione, carte geografiche operative, tavole di comando e controllo nonché dettagli personali di comandanti di Hamas e di terroristi’’. Questo materiale viene adesso analizzato. Nell’attacco a Jabalya Israele aveva annunciato di aver ucciso un comandante militare e ’’numerosi terroristi’’.
Medioriente: giornalista disperato in diretta tv annuncia morte collega
Stava trasmettendo in diretta tv dall’ospedale Nasser, nel sud della Striscia di Gaza, raccontando delle ondate di vittime palestinesi che continuavano ad arrivare dai pesanti bombardamenti di Israele quando il giornalista Salman al-Bashir si è trovato a dovere annunciare la morte di un collega, Mohammed Abu Hatab, 49 anni, corrispondente di Palestine TV, una rete di proprietà dell’Autorità Palestinese della Cisgiordania, rivale politica di Hamas. Mohammed Abu Hatab era una delle vittime caricate nell’obitorio dell’ospedale, insieme a 10 membri della sua famiglia.
Israele, «armi e cellula Hamas a bordo ambulanza colpita»
L’esercito ha fatto sapere di aver colpito “un’ ambulanza identificata dalle forze come usata da una cellula terroristica di Hamas in prossimità della loro posizione nella zona di battaglia”. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui nell’attacco “sono stati uccisi diversi operativi”. L’esercito - dopo aver sottolineato che presto darà ulteriori informazioni - ha sostenuto che “il metodo delle operazioni di Hamas è di trasferire operativi del terrore e armi nelle ambulanze”. Poi ha ribadito che quella “è una zona di guerra”.
Reporter di Gaza si toglie il giubbotto in diretta: «Nessuno ci protegge»
«Non ne possiamo più, siamo esaust». Salman al-Bashir, giornalista che lavora per il canale televisivo dell’Autorità Palestinese, è in lacrime mentre parla in diretta tv di fronte a un ospedale di Gaza. «Nessuno ci vede, nessuno vede la grandezza di questa catastrofe», dice disperato dopo aver appreso della morte del suo collega, Mohammed Abu Hatab. Poi, si toglie il giubbotto antiproiettile con la scritta Press e anche l’elmetto. «Non c’è sicurezza internazionale, nessuna immunità per questi giubbotti e questi elmetti, sono solamente slogan che indossiamo, non proteggono i giornalisti». Il video della sua diretta televisiva dall’esterno dell’ospedale dove il suo collega Hatab e la sua famiglia sono stati dichiarati morti è diventato virale sui social media, ed è stato rilanciato anche dai canali di Al Jazeera e dal Guardian. Nel video, anche la giornalista palestinese in studio piange mentre Bashir si toglie giubbotto protettivo e casco. Bashir ha detto che Hatab era vivo solo 30 minuti prima. Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj), la guerra di Israele contro Hamas è stata la più mortale degli ultimi decenni per i giornalisti. Almeno 33 giornalisti sono stati uccisi da ottobre, ha detto ieri l’organizzazione, tra cui 28 palestinesi, quattro israeliani e un cittadino libanese.
Colombia, il presidente Petro: «Eln responsabile del sequestro del padre di Luis Diaz»
Il presidente colombiano Gustavo Petro, a Washington per un vertice organizzato dalla Casa Bianca, ha condannato l’Esercito di liberazione nazionale (Eln) per aver sequestrato Luis Manuel Díaz, padre del calciatore del Liverpool Luis Díaz, in un’azione che «va contro il processo di pace» in corso in Colombia. Per questo, ha detto, «devo esprimere il mio più profondo rigetto, non solo per aver sequestrato il papà di Luis, ma anche perché nello sviluppo degli eventi non è stato capace di liberarlo». Esiste, ha proseguito, «una volontà manifestata da parte dei vertici dell’Eln di rilasciarlo appena possibile, ma le ore passano e si fanno più pericolose le circostanze in cui si trova il signor Díaz». Per cui, ha concluso, «questo atto danneggia gravemente la fiducia nella possibilità di giungere ad una pace in Colombia».
Vescovo tedesco ai suoi preti: «Benedite le coppie gay»
Finora era stata ventilata come una possibilità da esponenti della Chiesa tedesca ma da oggi la benedizione delle coppie gay nella diocesi di Spira, in Germania, è una diretta indicazione del vescovo. Mons. Karl-Heinz Wieserman ha infatti diffuso una lettera pastorale, indirizzata ai suoi sacerdoti, nella quale indica di tenere «celebrazioni di benedizione per le persone che si amano». Dopo una «lunga storia di ferite profonde», è giunto il momento di «avere un diverso atteggiamento pastorale ispirato al Vangelo», ha sottolineato, parlando «in particolare delle persone omosessuali». È la prima decisione del genere dopo il Sinodo.
Oms: scioccati dalle notizie di attacchi alle ambulanze a Gaza
Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus si è detto «scioccato dalle notizie di attacchi alle ambulanze che evacuano i pazienti vicino all’ospedale Al-Shifa a Gaza, che hanno provocato morti, feriti e danni». Il segretario generale dell’Oms ha ribadito su X che «pazienti, operatori sanitari, strutture e ambulanze devono essere protetti in ogni momento. Sempre».
Medici senza Frontiere: a Gaza punizione crudele
Raul Incertis, anestesista di Medici Senza Frontiere (Msf) recentemente evacuato dalla Striscia di Gaza ha denunciato la grave situazione degli ospedali della Striscia e le terribili condizioni di vita della popolazione civile palestinese sottoposta a bombardamenti indiscriminati. «Sono Raúl Incertis, sto bene e mi trovo in un luogo sicuro, ma i nostri cuori, le nostre menti e la nostra anima sono rimasti con i nostri compagni, con i palestinesi, in quella gabbia disumana che è diventata la Striscia di Gaza. Questa punizione collettiva crudele ed eccessiva deve finire adesso. Questa perdita di vite umane, di bambini, deve finire adesso», ha denunciato l’anestetista di Msf.
Rinviata la visita a Mosca di Abu Mazen
È stata rinviata su richiesta della parte palestinese una visita che il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmud Abbas (Abu Mazen), doveva effettuare a Mosca il 15 novembre. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri e inviato speciale di Mosca per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, citato dall’agenzia Interfax. I motivi non sono stati resi noti.
Macron: «A Parigi il 9 novembre conferenza umanitaria»
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che si terrà una «conferenza umanitaria» il prossimo giovedì, 9 novembre, a Parigi. «La lotta contro il terrorismo non significa attacco indiscriminato contro le popolazioni civili», ha sottolineato Macron.
Nasrallah a Israele, se ci attaccate fate un grande errore
“Commetterete il vostro peggior errore se doveste lanciare un’offensiva contro il Libano”. Lo ha detto il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, rivolgendosi ai leader israeliani. “Cessate di uccidere i civili libanesi perché da ora in poi uccideremo un vostro civile ogni civile nostro ucciso”, ha avvertito.
Netanyahu, «Hezbollah non ci metta alla prova o la pagherà»
“Mi rivolgo ai nostri nemici a nord (Hezbollah, ndr): non metteteci alla prova, la paghereste cara”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in risposta all’intervento del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il primo dopo i fatti del 7 ottobre.
Esercito, colpita cellula terroristica a Gaza, molti morti
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso nelle ultime ore “numerosi” terroristi nella Striscia di Gaza, mentre l’offensiva di terra avanza. Le forze di terra hanno identificato una cellula terroristica che usciva da un tunnel e un aereo l’ha colpita. In un altro scontro, ha reso noto l’esercito, numerosi uomini armati sono usciti da un tunnel all’interno di un edificio e hanno aperto il fuoco contro le forze israeliane. Le truppe hanno risposto al fuoco, uccidendone alcuni di loro. L’esercito ha rilasciato un video dell’attacco aereo
Tajani, altri 7 italo-palestinesi usciti da Gaza
“Anche oggi abbiamo messo in sicurezza 10 persone da Gaza. Sono 7 italo-palestinesi più i loro familiari. Tra loro due giovani donne incinte. Stanno bene e in viaggio per Il Cairo. Continuiamo a lavorare per la pace in Medio Oriente e dare priorità agli aspetti umanitari”. Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter.
Netanyahu, niente pausa umanitaria senza rilascio ostaggi
’Non accetteremo una pausa umanitaria fino a quando gli ostaggi siano stati restituiti’’: lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu in una dichiarazione alla nazione. Netanyahu ha ribadito che Israele continua ad opporsi all’ingresso di combustibile nella Striscia
Gaza, colpito Istituto francese, Parigi chiede spiegazioni
L’Istituto francese di Gaza è stato colpito oggi durante un’incursione israeliana: lo rende noto il Quai d’Orsay. La Francia ha chiesto “immediate spiegazioni” di quanto avvenuto al governo israeliano. Nessun dipendente e nessun cittadino francese si trovava al momento dell’assalto all’interno dell’Istituto, ha precisato il ministero degli Esteri.
Blinken, inaccettabile che Hamas resti responsabile a Gaza
’’Non è possibile, non si deve tornare alla situazione che c’era prima del 7 ottobre’’: lo ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken in una conferenza stampa a Tel Aviv. ’’L’idea che Hamas resti responsabile a Gaza non è accettabile’’. ’’Abbiamo discusso con i nostri partner diverse possibilità: occorre un quadro più grande, una visione di pace e di sicurezza nella regione. La strada da imboccare - secondo Blinken - resta quella di due Stati per due popoli’’
Nasrallah, «l’azione sacra del 7 ottobre solo palestinese»
L’operazione “sacra e grande” del 7 ottobre è stata frutto di “una decisione presa al 100% dai palestinesi. La decisione non è stata condivisa con altre fazioni della resistenza islamica. Loro hanno deciso ed eseguito”. Lo ha detto poco fa il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, in un discorso pubblico, pronunciato da una località non meglio precisata e trasmesso in diretta tv in occasione della ’Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme’.
Nasrallah, battaglia contro occupante sionista è legittima
- “La nostra battaglia è pienamente legittima, dal punto di vista legale e religioso, contro l’occupante sionista”: lo ha detto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso pubblico, pronunciato da una località non meglio precisata e trasmesso in diretta tv in occasione della ’Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme’, in riferimento ai circa 60 combattenti di Hezbollah uccisi dall’8 ottobre a oggi negli scontri con l’esercito israeliano nel sud del Libano.
Parla Nasrallah, a migliaia lo seguiranno dall’Iraq
L’atteso discorso del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, oggi alle 15 in Libano (le 14 in Italia), sarà seguito da “migliaia” di persone a Baghdad e in altre città delle regioni centro-meridionali a maggioranza sciita. Lo ha riferito il corrispondente da Baghdad della tv al Manar dello stesso movimento sciita libanese. La tv ha mostrato immagini del raduno di alcune centinaia di persone in una delle principali piazze della capitale irachena
Netanyahu ribadisce, «non entrerà carburante a Gaza»
L’ufficio di Benyamin Netanyhau ha confermato, al termine dell’incontro tra il premier e il segretario di stato Usa Antony Blinken, che Israele non non consentirà l’ingresso di carburante nella Striscia. Secondo alcuni report, citati dai media, il dossier non sarebbe neanche stato affrontato durante l’incontro. Ieri l’esercito aveva annunciato che gli ospedali della Striscia sarebbero stati riforniti di carburante una volta esaurito per poi essere smentito dal primo ministro
Onu, «servono 1,2 miliardi dollari in aiuti Gaza e Cisgiordania»
L’Onu stima le necessità di aiuto per la popolazione di Gaza e della Cisgiordania in 1,2 miliardi di dollari (circa 1,13 miliardi di euro) fino alla fine del 2023, come ha indicato in un comunicato l’agenzia incaricata del coordinamento degli affari umanitari (Ocha). “Il costo per rispondere alle necessità di 2,7 milioni di persone è stimato in 1,2 miliardi di dollari per la popolazione di Gaza e per 500.000 persone nella Cisgiordania. aggiungendo che l’appello al fondo lanciato inizialmente il 12 ottobre ”è insufficiente”.
Hezbollah, migliaia in piazza aspettano discorso Nasrallah
Migliaia di persone, seguaci di Hezbollah, stanno affluendo nelle piazze della periferia sud di Beirut, roccaforte del movimento armato filo-iraniano, il discorso del segretario generale del Partito, Hasan Nasrallah, previsto per le 15 locali (le 14 in Italia). La tv al Manar di Hezbollah mostra le immagini dei vari assembramenti, con una folta partecipazione di donne e bambini.
Netanyahu mostra a Blinken video orrore di Hamas del 7.10
Il premier Benyamin Netanyhau ha mostrato al segretario di stato Usa Antony Blinken parti del film preparato dall’esercito “sugli orrori e la strage compiuta da Hamas il 7 ottobre scorso”. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier. L’incontro allargato di Blinken con il gabinetto di guerra è ancora in corso.
Israele, neutralizzati tunnel Hamas nel nord-est di Gaza
L’esercito israeliano ha scoperto e neutralizzato tunnel di Hamas a Beit Hanoun nel nord est della Striscia ad appena sei chilometri, dall’altra parte del confine, dalla cittadina israeliana di Sderot. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui soldati dell’unità ’Yahalom’ insieme a corpi corazzati, hanno individuato l’imbocco dei tunnel e li hanno riempiti di esplosivo neutralizzandoli.
Media, «Blinken proporrà pausa di 12 ore in cambio rilascio ostaggi»
- Il segretario di Stato americano Antony Blinken, atterrato stamani a Tel Aviv, “presenterà alla parte israeliana una proposta per una pausa umanitaria temporanea di 12 ore, rinnovabile, in cambio del rilascio della maggior parte dei ostaggi stranieri” in mano a Hamas. Lo riferisce Sky news Arabia, citando fonti palestinesi. Blinken iniziando i suoi incontri a Tel Aviv con il premier Benyamin Netanyahu, ha detto via social media che discuterà del “diritto di Israele a difendersi e del nostro lavoro per fornire assistenza umanitaria ai civili a Gaza”
Esercito, massima allerta nel nord di Israele
“Nel nord di Israele siamo in stato di massima allerta. Siamo pronti a reagire a qualsiasi evento abbia luogo oggi, o nei prossimi giorni”: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari descrivendo quella che ha definito una “accresciuta attività degli Hebzollah, che ieri nel nord di Israele hanno colpito Kiryat Shmona e Safed, ferendo persone”. “L’Iran - ha aggiunto - continua con le sue attività sovversive ed incita i suoi fiancheggiatori inviando loro armi, così come è avvenuto in Ucraina, in Iraq e nello Yemen”. “L’Iran - ha affermato - vuole distrarci dalla nostra guerra a Gaza”
Tajani, Italia si appella a Hezbollah per de-escalation
- “Lancio un appello alle massime autorità Hezbollah affinché diano messaggi di pace a favore di una de-escalation. L’Italia lavora per una de-escalation nel Medio Oriente e questo mio è un appello formale che lancio perché le autorità non gettino benzina sul fuoco e perchè si impedisca un allargamento del conflitto ai paesi confinanti a partire dal Libano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha aggiunto: “lo ribadiamo: l’Italia è sempre per due popoli e due Stati”.
Telefonata tra il Papa e Abu Mazen
Si è tenuta ieri, nel tardo pomeriggio, una telefonata tra Papa Francesco e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen. Lo conferma all’ANSA la sala stampa vaticana dopo le notizie trapelate ieri sera sui media palestinesi. Secondo l’agenzia Wafa la telefonata ha riguardato “gli ultimi sviluppi in Palestina, a Gaza, in Cisgiordania e Gerusalemme” e il Pontefice avrebbe anche espresso tristezza per le vittime civili. Da parte sua, il leader palestinese ha ringraziato Papa Francesco per i suoi sforzi volti a consolidare la pace nella regione e ha sottolineato l’importanza che il Vaticano continui a chiedere un cessate il fuoco.
Zelensky, «Mosca sta perdendo il controllo del Mar Nero»
“Sono grato a tutti coloro che lottano e lavorano per mantenere l’accesso dell’Ucraina al mercato mondiale. I risultati sono buoni: la Russia sta gradualmente perdendo il controllo del Mar Nero e si sta ritirando verso la parte orientale dello specchio d’acqua. Arriveremo anche lì”: lo ha detto in un videomessaggio il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riporta Ukrainska Pravda.
’Riserve di Gaza di 500mila litri benzina sotto ospedale Shifa’
L’esercito israeliano ha diffuso la registrazione di una telefonata di ieri di un funzionario dell’ospedale Shifa a Gaza, il più grande della Striscia, da cui emerge che “le riserve di circa mezzo milione di litri di carburante” che sono nella Striscia, si trovano “sotto la struttura”. Lo ha reso noto il portavoce militare. La telefonata, ha aggiunto il portavoce, conferma che Hamas controlla “il sistema energetico e le sue risorse ed ha scelto di usarle a fini terroristici”. Inoltre, ha sottolineato: “Se si concede che il carburante entri nella Striscia, Hamas progetta di impossessarsi di questa risorsa”
Cisgiordania, salgono a 9 i morti in scontri con esercito
Nove palestinesi sono rimasti uccisi in Cisgiordania nelle ultime ore in una serie di incidenti con le forze armate israeliane. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa, aggiornando un bilancio precedente. Gli incidenti più gravi sono avvenuti a Jenin dove due palestinesi sono stati uccisi da un drone militare mentre erano in un edificio e altri tre in scontri con i soldati. Due altri palestinesi sono rimasti uccisi nel campo profughi al-Fawar, a sud di Hebron. Nel campo profughi di Qalandya (Ramallah) è rimasto ucciso un altro palestinese mentre in un ospedale di Nablusè deceduto un palestinese ferito mercoledi in altri scontri.
Valico di Rafah aperto, escono stranieri, binazionali e feriti
Il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto aprirà anche oggi per consentire l’uscita di stranieri, persone con doppia nazionalità e feriti palestinesi. Lo hanno riferito fonti locali, secondo cui dovrebbero uscire oltre 600 persone con un’alta percentuale di doppie cittadinanze Usa. In ingresso, dopo il controllo del carico da parte isareliana, dovrebbero entrare a Gaza circa 50 camion di aiuti umanitari.
Kiev, nella notte distrutti 24 droni russi su 38
Le forze russe hanno lanciato nella notte contro l’Ucraina 38 droni kamikaze Shahed-136/131 e un missile aereo guidato Kh-59: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino, sottolineando che le forze di difesa aerea di Kiev hanno abbattuto il missile da crociera Kh-59 e 24 velivoli senza equipaggio. Lo riporta Ukrinform.
Erdogan: «A Gaza crimini contro l’umanità da un mese»
“Niente può scusare quello a cui abbiamo assistito dal 7 ottobre e spiegare questa brutalità. A Gaza sono stati commessi crimini contro l’umanità esattamente per 28 giorni”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un conferenza ad Astana, in Kazakhstan, in occasione del vertice degli Stati turchi, come riporta Anadolu. Erdogan è tornato a chiedere un cessate il fuoco e ha ribadito la proposta per una “conferenza di pace internazionale” per porre fine al conflitto in Israele e Palestina. Il leader turco ha aggiunto che finora Ankara ha inviato 10 aerei con aiuti umanitari destinati a Gaza.
Israele, ucciso comandante Hamas Mustafa Dalul
L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso Mustafa Dalul, comandante del Battaglione ’Sabra Tel al-Hawa’ che fin dall’inizio della guerra ha avuto “un ruolo centrale nell’organizzare il combattimento con le truppe nella Striscia”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui “in questi anni Dalul ha ricoperto una serie di incarichi nei battaglioni di Hamas e nella brigata di Gaza City”. (
Kiev: «Massiccio attacco russo con droni su Kharkiv»
Le forze russe hanno lanciato nella notte un massiccio attacco con droni kamikaze sulla città di Kharkiv, nell’Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto la polizia dell’omonima regione, come riporta Ukrainska Pravda. Sono stati lanciati almeno 10 velivoli senza equipaggio: per il momento non si segnalano vittime. Nel raid è stata distrutta una scuola, che ha preso fuoco, e sono stati registrati incendi anche in un edificio residenziale, una stazione di servizio e un edificio amministrativo. Danneggiati anche alcuni fabbricati agricoli.
Quattro palestinesi uccisi da Israele nel campo profughi di Jenin
Sono 4 i palestinesi uccisi durante un’operazione dell’esercito israeliano la notte scorsa nel campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia di stampa Wafa, che cita fonti mediche locali. Secondo ci sono anche 4 feriti, di cui uno grave.
Israele rimanda a Gaza tutti i lavoratori provenienti dalla Striscia
Israele ha annunciato di voler rimandare a Gaza tutti i lavoratori provenienti dalla Striscia, “tagliando in tal modo tutti i legami” con l’enclave. Lo ha dichiarato in un comunicato il gabinetto di sicurezza israeliano. Secondo il Cogat, il braccio del ministero della Difesa israeliano che supervisiona le attività civili nei territori palestinesi, all’inizio della guerra circa 18.500 abitanti di Gaza avevano un permesso di lavoro in Israele.
Arrestato a Genova appartenente a cellula terroristica
E’ in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione antiterrorismo della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova - Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo — con l’arresto operato nei confronti di un cittadino del Bangladesh, accusato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. L’operazione è condotta dalla DIGOS di Genova e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Israele, 4 i soldati uccisi la scorsa notte, in tutto 23
L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati uccisi la scorsa notte nei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. Ci sono anche due altri soldati feriti in modo grave. Il totale, dall’inizio dell’operazione di terra, è ad ora di 23 soldati deceduti.
Droni Usa su Gaza in cerca di ostaggi
Droni americani hanno sorvolato la Striscia di Gaza in cerca degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas e dalle fazioni palestinesi. Lo riportano i media che citano fonti anonime Usa secondo cui i droni stanno raccogliendo informazioni per aiutare nella localizzazione degli ostaggi. Secondo una di queste fonti, i droni sono all’opera da oltre una settimana. Tra gli ostaggi ci sono anche cittadini Usa con doppio passaporto.
Blinken arriva a Tel Aviv, chiederà una pausa dei combattimenti a Gaza
Il segretario di Stato americano Antony Blinken arriva oggi a Tel Aviv e, secondo la Casa Bianca, dovrebbe sollecitare il governo israeliano ad accettare una pausa nei combattimenti a Gaza. Il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha affermato che gli Stati Uniti non stanno sostenendo un cessate il fuoco generale ma una pausa “temporanea e localizzata”. Lasciando Washington, Blinken ha detto che avrebbe discusso i passi concreti per ridurre al minimo i danni ai civili a Gaza durante la sua visita in Israele.
La Camera Usa approva 14,5 miliardi di aiuti a Israele
La Camera a maggioranza repubblicana approva il provvedimento che prevede 14,5 miliardi di dollari di aiuti militari a Israele. La misura richiede di essere finanziata con tagli ad altre spese del governo. Il via libera è in contrapposizione alle richieste di Joe Biden che aveva legato gli aiuti a Israele con quelli all’Ucraina.
Israele trattiene i fondi per le tasse destinati a Gaza
I ministri del gabinetto di sicurezza di Israele hanno votato per trasferire i fondi fiscali raccolti per l’Autorità Palestinese a Ramallah, ma hanno detratto il denaro stanziato per la Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro. Aggiungendo che “Israele sta interrompendo ogni contatto con Gaza”. Nel comunicato, riferisce Times of Israel, si spiega “non ci saranno più lavoratori palestinesi da Gaza e i lavoratori che erano in Israele il giorno in cui è scoppiata la guerra torneranno a Gaza”.
Gli Stati Uniti avevano esortato Israele a trasferire i soldi all’Autorità Palestinese e il tema ha suscitato un intenso dibattito nel governo. Alla fine, secondo quanto riportato dalla Radio dell’Esercito, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich si è astenuto, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir si è opposto e il resto del gabinetto ha sostenuto il trasferimento dei fondi. In base agli accordi di pace provvisori, il ministero delle finanze israeliano riscuote le tasse per conto dei palestinesi ed effettua trasferimenti mensili all’Autorità Palestinese, che vanno a pagare gli stipendi del settore pubblico e altre spese pubbliche. Ma il ministro delle finanze israeliano Smotrich si era rifiutato di stanziare i fondi accusando l’Autorità Palestinese di sostenere gli “orribili massacri dell’organizzazione terroristica nazista Hamas”.
La giuria ha deciso, il fondatore di Ftx è colpevole
Sam Bankman-Fried è colpevole. E’ il verdetto della giuria dopo sole cinque ore di deliberazioni al termine di un processo durato un mese e nel quale il fondatore di Ftx è stato accusato di frode. Bankman-Fried è stato ritenuto colpevole di sette capi di accusa per frode e cospirazione. Lo riportano i media americani.
Per approfondire: Usa, Sam Bankman-Fried giudicato colpevole di truffa nel collasso di Ftx
Bezos lascia Seattle, si trasferisce a Miami
Jeff Bezos si trasferisce a Miami e lascia Seattle. Lo annuncia il fondatore di Amazon su Instagram . “Seattle è stata la mia casa dal 1994 quando ho iniziato Amazon nel mio garage. I miei genitori sono sempre stati i miei maggiori sostenitori e di recente si sono trasferiti a Miami, dove vivevamo quando ero giovane. Voglio essere vicino ai miei genitori, e io e Lauren amiamo Miami. Inoltre le attività di Blue Origin sono sempre più a Cape Canaveral. Per questo intendo tornare a Miami” dice Bezos mettendo in evidenza che Seattle è il posto dove ha vissuto più a lungo e dove ha ricordi bellissimi. “Seattle avrai sempre un pezzo del mio cuore”, osserva Bezos.
Nbc: «L’amministrazione Biden preoccupata dalla guerra, teme l’isolamento»
Cresce la preoccupazione all’interno dell’amministrazione Biden sulla guerra condotta da Israele. Diversi alti funzionari temono un progressivo isolamento degli Stati Uniti sul palcoscenico internazionale sulla scia del sostegno incondizionato di Joe Biden a Israele. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali a preoccupare è anche la possibilità che Biden venga accusato e ritenuto colpevole per alcune delle azioni militari di Israele.
Esercito Israele: «Eroica battaglia a Gaza, andiamo avanti»
“Eroica battaglia” nella notte all’interno della Striscia di Gaza tra esercito israeliano e palestinesi, fanno sapere le Forze di Difesa israeliane. “Loro sono stati uccisi e noi continuiamo la nostra operazione fino alla vittoria”, scrivono su Telegram. La scorsa notte soldati israeliani si sono scontrati con “alcune squadre terroristiche all’interno della Striscia di Gaza”. Nonostante un “fuoco pesante” da parte dei “terroristi”, “le forze a terra hanno diretto attacchi aerei di aerei e artiglieria. I terroristi sono stati uccisi e il pericolo per le truppe è stato eliminato”, scrive l’Idf.