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Guerra ultime notizie. Esercito israeliano, nuove incursioni a Gaza. Vertice Ue trova accordo su corridoi e cessate il fuoco

L’esercito israeliano ha detto di aver condotto “blitz mirati” all’interno del nord della Striscia usando tank” nell’ambito dei preparativi per le “prossime fasi dei combattimenti”. Durante l’incursione nel nord della Striscia l’esercito israeliano “ha localizzato e colpito numerosi terroristi, infrastrutture terroristiche e postazioni di lancio di missili anticarro, e hanno operato per preparare il campo di battaglia”. L’emittente televisiva Al Jazeera ha fatto sapere che la famiglia del noto giornalista palestinese Wael Dahdouh, è stata uccisa in un attacco aereo israeliano a Gaza. Maxi sbarco a Lampedusa dove, durante la notte, è approdato un peschereccio di 25 metri con 347 migranti a bordo, tra cui due donne.

a cura di Angela Manganaro e Angelica Migliorisi

Netanyahu: Ci prepariamo per l’invasione di terra a Gaza
  • Medioriente: accordo a vertice Ue per corridoi e pause umanitari

    “Il Consiglio europeo esprime la sua più profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza e chiede un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e aiuti per raggiungere coloro che ne hanno bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi corridoi umanitari e pause per soddisfare le esigenze umanitarie - si legge nelle conclusioni adottate -. L’Unione europea lavorerà a stretto contatto con i partner della regione per proteggere i civili, fornire assistenza e facilitare l’accesso al cibo, all’acqua, alle cure mediche, al carburante e ai ripari, garantendo che tale assistenza non venga abusata da organizzazioni terroristiche”.

  • Medioriente, altri 900 soldati Usa inviati nella regione

    Il Pentagono invierà altri 900 soldati americani in Medioriente per rafforzare i militari già presenti nell’area, aumentare le difese aeree e salvaguardare il personale Usa. Lo ha detto l’addetto stampa del Pentagono, il generale di brigata Patrick Ryder, precisando che si tratta principalmente di militari specializzati nella difesa aerea e missilistica.

  • Medioriente: accordo a vertice Ue per corridoi e pause umanitarie

    Il Consiglio europeo ha adottato le conclusioni relative al Medioriente. L’accordo raggiunto tra i leader prevede: “corridoi e pause per bisogni umanitari”.

  • Ucraina: Casa Bianca, ’esercito russo sta giustiziando chi non esegue ordini’

    L’esercito russo sta giustiziando quei soldati che si rifiutano di eseguire gli ordini relativi alla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca John Kirby, dicendo che gli Stati Uniti hanno informazioni in merito. “Abbiamo informazioni secondo cui l’esercito russo ha effettivamente giustiziato i soldati che si rifiutavano di eseguire gli ordini”, ha detto Kirby in conferenza stampa. “Abbiamo anche informazioni secondo cui i comandanti russi minacciano di giustiziare intere unità se cercano di ritirarsi dal fuoco dell’artiglieria ucraina”, ha aggiunto.

  • Famiglie ostaggi: «Pazienza finita, Netanyahu ci riceva»

    Centinaia di familiari degli ostaggi e delle persone scomparse nell’attacco di Hamas del 7 ottobre si sono radunati stasera a Tel Aviv per lanciare un messaggio al governo di Benyamin Netanyahu: “La nostra pazienza è finita: riportate indietro gli ostaggi, adesso!”. “Chiediamo che il governo ci parli stasera e ci dica come intendono riportarli indietro. Stiamo intensificando la lotta, non aspettiamo più di essere guidati”, ha detto Meirav Leshem Gonen, madre di una ragazza rapita, secondo quanto riportato dal Forum delle famiglie.

  • Vertice Ue diviso su Medio Oriente, a rischio le conclusioni

    Si riaccende lo scontro al Consiglio europeo sulle conclusioni su Gaza. Secondo fonti diplomatiche informate “pochi Paesi” al tavolo chiedono una formula più forte nelle conclusioni del vertice rispetto alle “pause umanitarie” e che si avvicini il più possibile alla richiesta di un “cessate il fuoco”. Stando alle stesse fonti in mancanza di un accordo potrebbe saltare il capitolo delle conclusioni sul Medio Oriente.

    Medio Oriente, Mattarella: "Episodi di barbarie inimmaginabili che ricadono su molti"
  • Esercito Israele, nuove incursioni di terra a Gaza

    L’esercito israeliano sta continuando in incursioni di terra “locali” dentro la Striscia e proseguirà, aumentandole di intensità, anche nei prossimi giorni. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari

  • Israele: Mosca espella delegazione di Hamas

    Israele ha chiesto alla Russia di espellere una delegazione di Hamas in visita a Mosca, affermando che il loro invito a Mosca è «deplorevole». «Hamas è un’organizzazione terroristica peggiore dell’ISIS. Le mani degli alti esponenti di Hamas sono coperte dal sangue di oltre 1400 israeliani massacrati, uccisi, giustiziati e bruciati, e sono responsabili del rapimento di oltre 220 israeliani, tra cui neonati, bambini, donne e anziani», ha dichiarato il Ministero degli Esteri israeliano in un comunicato.

  • Zelensky: nemici libertà vogliono secondo fronte aperto

    “Dobbiamo fare di tutto per evitare che in Medio Oriente scoppi un incendio internazionale ancora più grande. I nemici della libertà sono molto interessati a portare il mondo libero sul secondo fronte. Dobbiamo vedere chiaramente questo scenario e contrastarlo – insieme, ovviamente. Ringrazio tutti i leader la cui diplomazia attiva sta già lavorando per promuovere la sicurezza. Prima prevarrà la sicurezza in Medio Oriente, prima ripristineremo la sicurezza qui – in Europa”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento da remoto al Consiglio europeo.

  • Zelensky all’Ue, continuate a mettere pressione alla Russia

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto ai leader Ue di “continuare a fare pressioni sulla Russia”, in particolare procedendo “rapidamente con il prossimo pacchetto di sanzioni” e che sia “più grande e più forte dei precedenti”. Lo fa sapere una fonte diplomatica. Zelensky ha poi sottolineato che il tetto ai prezzi del petrolio “deve essere rivisto”. Il presidente ha poi notato l’importanza di lavorare insieme per “rafforzare l’industria militare perché questo ”rende tutti più forti”.

  • Cremlino, Putin non incontrerà delegazione Hamas

    Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che il presidente russo Vladimir Putin non incontrerà la delegazione di Hamas, al momento in visita in Russia. Lo riporta Ria Novosti. I contatti - ha spiegato - saranno “attraverso il ministero degli Esteri”.

  • Israele, l’operazione di terra al momento opportuno

    “La manovra militare sul terreno avverrà non appena si saranno create le condizioni opportune”: lo ha ribadito il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in una conferenza stampa al ministero a Tel Aviv. Gallant ha aggiunto che finora Israele conduce a Gaza “una guerra precisa, micidiale e possente” che fra l’altro semina distruzione nelle strutture militari sotterranee di Hamas. “Abbiamo un solo obiettivo: vincere”, ha affermato più volte, aggiungendo comunque che per Israele “la liberazione degli oltre 200 ostaggi è un dovere supremo”.

  • 250mila israeliani hanno lasciato le loro case

    Sono circa 250mila gli israeliani che hanno volontariamente lasciato le loro case nelle aree al confine con la Striscia di Gaza e con il Libano. Lo ha reso noto il ministero della Difesa , spiegando 126miladi questi hanno ricevuto una sistemazione in aree più sicure nell’ambito di un programma di ricollocamento. Israele ha una popolazione di poco più di nove milioni di abitanti. Le autorità israeliane raccomandano di mantenere l’evacuazione delle zone a rischio fino alla fine dell’anno, ha confermato il portavoce. Tuttavia il governo non ha ancora approvato queste misure, mentre si discute sui costi dell’operazione.

  • Ministro Esteri Iran: «Fermare genocidio Gaza per evitare escalation»

    ’’Chi vuole evitare una escalation del conflitto’’ israelo-palestinese, ovvero una sua estensione ad altri Paesi, ’’deve fare pressione su Israele affinché metta fine al genocidio a Gaza e lo sfollamento forzato dei palestinesi’’. Lo ha scritto il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, in una lettera indirizzata a Volker Turk, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, in cui denuncia ’’attacchi sistematici da parte del regime sionista’’ contro i palestinesi. ’’Gli attacchi delle truppe sioniste nella Striscia di Gaza indicano che si tratta di una campagna per il genocidio del popolo palestinese’’, ha detto il capo della diplomazia iraniana.

  • Iran attacca gli Usa, stanno partecipando alla guerra

    “Le azioni degli Usa sono una chiara violazione della Carta e degli obblighi legali internazionali di quel paese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amir-Abdollahian, durante la sessione speciale dell’Assemblea Generale Onu. “Gli Usa partecipano direttamente in questa battaglia, è una chiara violazione delle leggi internazionali e devono essere responsabili”, ha continuato, lanciando un avvertimento sulle “conseguenze del finanziamento illimitato da parte di Washington al regime di Tel Aviv” per attaccare i civili a Gaza.

  • Amb. palestinese a Onu: a Gaza uccisi 3mila bambini

    L’ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Mansour, intervenendo alla sessione di emergenza dell’Assemblea generale Onu sulla guerra Israele-Hamas, ha affermato che “in meno di tre settimane” sono stati uccisi “da Israele a Gaza 3mila bambini innocenti e 1.700 donne”. Lo riportano i media internazionali. L’ambasciatore ha aggiunto che “quasi tutte le 7.000 persone uccise a Gaza erano civili” e che “ci sono 900 bambini palestinesi intrappolati vivi o morti sotto le macerie”. “Ci sono 18.000 feriti, molti dei quali curati nei corridoi degli ospedali, anche senza anestesia”, ha aggiunto Mansour, “questi sono crimini, questa è barbarie”.

  • Israele all’Onu, guerra è con Hamas, non coi palestinesi

    “Questa non è una guerra con i palestinesi, Israele è in guerra con l’organizzazione terroristica genocida e jihadista di Hamas”. É quanto ha affermato l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Gilad Erdan intervenendo all’Assemblea generale dell’Onu. Lo riporta Haaretz. “Il massacro del 7 ottobre e ciò che ne è seguito non ha nulla a che fare con i palestinesi o con il conflitto arabo-israeliano o con la questione palestinese”, ha aggiunto.

  • Iran all’Onu, genocidio a Gaza deve finire immediatamente

    “Il genocidio a Gaza deve finire immediatamente, lo sfollamento forzato della popolazione di Gaza deve finire immediatamente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amir-Abdollahian, durante la sessione speciale dell’Assemblea Generale Onu. Quindi ha chiesto di approvare la risoluzione elaborata dalla Giordania che sarebbe utile per mandare aiuti a Gaza e fermare lo sfollamento forzato.

  • Esercito Israele, ucciso vice capo intelligence Hamas

    Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver ucciso oggi in un attacco sulla Striscia di Gaza il vice capo dell’intelligence di Hamas, Shadi Barud. Lo riporta il Times of Israel. L’Idf accusava Barud di aver pianificato gli attacchi del 7 ottobre nel sud di Israele insieme al leader di Hamas Yahya Sinwar. Barud aveva precedentemente servito come comandante di battaglione nell’area di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, e aveva ricoperto altri ruoli nella direzione dell’intelligence del gruppo palestinese. “È stato anche responsabile della pianificazione di numerosi attacchi terroristici contro civili israeliani”, ha aggiunto l’Idf, che ha pubblicato un video con l’attacco aereo in cui è stato ucciso Barud.

  • Metsola: «Serve accordo su revisione Mff, risorse ’stirate’ al limite»

    L’Ue deve trovare un accordo sulla revisione del Quadro finanziario pluriennale dell’Ue 2021-27 “entro fine anno”, perché le risorse a disposizione sono “’stirate’ al limite”. Lo sottolinea la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, in conferenza stampa a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. “Ho detto” ai leader “che dobbiamo mettere i soldi per le cose che abbiamo detto di voler fare”, aggiunge.

  • Kuleba a ministro Esteri Riad: «Proteggere i civili, corridoio umanitario a Gaza»

    Il ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba ha avuto un colloquio con il capo della diplomazia saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, sulla situazione in Medio Oriente. Lo ha riferito lo stesso ministro degli Esteri ucraino sul social network X. “Il ministro degli Affari Esteri dell’Arabia Saudita, Sua Santità il Principe Faisal bin Farhan, e io abbiamo discusso della situazione in Medio Oriente. Ho sottolineato l’importanza di proteggere i civili in Israele e a Gaza. Abbiamo discusso del problema dell’evacuazione dei cittadini stranieri da Gaza. Ho sottolineato l’urgenza di aprire un corridoio umanitario”, ha detto Kuleba.

  • Cina: ex vice governatore provinciale a processo per corruzione

    Nuovo caso di corruzione in Cina. Cao Guangjing, ex vice governatore della provincia centrale cinese di Hubei, è a processo con l’accusa di aver accettato tangenti e divulgato informazioni sensibili. Cao è anche incriminato per aver approfittato della sua posizione privilegiata nel governo provinciale, fornendo assistenza a terzi in operazioni commerciali, appalti di progetti e promozione personale, accettando illegalmente denaro e proprietà per un valore totale di 216 milioni di yuan (28 milioni di euro). Cao è poi accusato di aver intenzionalmente divulgato informazioni sensibili, portando a profitti illegali per 10,42 milioni di yuan nel 2021. Il caso è stato discusso al tribunale della città di Xuzhou, nella provincia orientale cinese di Jiangsu. Cao si è dichiarato colpevole e attende ora il verdetto sulla sua condanna.

  • Meta blocca account Instagram pro-Palestina, è polemica

    Numerosi account Instagram pro-palestinesi sono stati bloccati da Meta per motivi di sicurezza. La decisione è solo l’ultimo capitolo di settimane molto tese tra l’azienda, proprietaria anche di Facebook, e varie pagine pro-Palestina che negli ultimi giorni hanno lamentato un’eccessiva e ingiustificata censura verso i propri post. Meta ha fatto sapere che “gli account sono stati inizialmente bloccati per motivi di sicurezza in seguito a segni di compromissione, e stiamo lavorando per contattare i proprietari per assicurarci che abbiano accesso”. Nelle ultime settimane gli utenti di Instagram hanno accusato la piattaforma di aver censurato e messo al bando molti post a sostegno della Palestina, condividendo esempi di storie e reels con reportage da Gaza che ricevevano un numero significativamente inferiore di spettatori rispetto a video pro-Israele. La scorsa settimana, Instagram si era anche scusato per aver aggiunto la dicitura “terrorista” ad alcuni profili di utenti palestinesi. Il problema, che l’azienda ha attribuito ad un bug, è sorto quando molti utenti hanno lamentato la traduzione errata della parola “alhamdulillah” scritta in arabo, che significa “grazie a Dio” ma che il social traduceva in automatico in “terroristi”. La polemica è montata in fretta poiché molti attivisti e sostenitori del popolo palestinese avevano aggiunto la dicitura araba alla loro biografia. Il problema è stato risolto da Meta. Una pagina Instagram con oltre 6 milioni di follower, @eye.on.palestine, non è più visibile da mercoledì sera. Anche il profilo di backup risulta non visualizzabile. La pagina pubblica regolarmente immagini e video da Gaza ed è una delle principali fonti social delle esperienze palestinesi. Non è la prima volta che @eye.on.palestine viene bloccata: già l’anno scorso la pagina era stata temporaneamente sospesa per “non aver rispettato” le linee guida della comunità.

  • L’ira di Israele, bozza della risoluzione Onu è ridicola

    L’ambasciatore israeliano ha poi chiesto di “stare dalla parte giusta della storia” e bocciare la risoluzione preparata dalla Giordania e dai paesi arabi per l’Assemblea Generale Onu. “Uniti per la pace? Uniti per macellare in pezzi ogni israeliano”, ha poi sottolineato citando il titolo del documento.

  • Metsola: «Bilancio Ue è al limite, serve accordo»

    “Il bilancio dell’Ue è al limite. Dobbiamo assicurarci che le nostre priorità siano adeguatamente finanziate. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di affrontare la questione della sicurezza e della migrazione, di continuare a sostenere l’Ucraina e di investire più denaro negli Stati membri colpiti da catastrofi naturali, in modo rapido ed efficace”. Così la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, parlando ai leader Ue all’apertura del vertice europeo in corso a Bruxelles. “Dobbiamo far si che alle nostre parole seguano risorse finanziarie necessarie per attuarle e sono necessari ulteriori progressi sull’introduzione di nuove risorse proprie rispetto a quelle concordate nel 2020”, ha spiegato Metsola. “Se vogliamo rimanere credibili riguardo a tutto ciò che diciamo di voler fare, abbiamo bisogno di trovare un accordo sul bilancio. Rimandare non aiuta”, ha concluso la presidente.

  • Mosca, con delegazione Hamas parlato di rilascio ostaggi

    Con la delegazione di Hamas arrivata a Mosca, tra cui l’esponente dell’ala politica del gruppo palestinese Abu Marzuk, la Russia ha discusso il “rilascio immediato degli ostaggi stranieri detenuti nella Striscia di Gaza”. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo, come riporta l’agenzia Tass. Al centro del colloquio anche “le questioni relative alla garanzia dell’evacuazione dei cittadini russi e di altri stranieri dal territorio dell’enclave palestinese”.

  • Venezuela: primarie opposizione, Machado proclamata vincitrice

    Il presidente della Commissione organizzatrice delle primarie dell’opposizione in Venezuela, Jesús Maria Casal, ha proclamato oggi a Caracas vincitrice Maria Corina Machado, del partito Vente Venezuela. Machado, un ingegnere industriale di 56 anni, sarà quindi la candidata della Piattaforma unita democratica (Pud) di opposizione alle elezioni presidenziali che si svolgeranno nella seconda metà del 2024. Tuttavia c’è un nodo da sciogliere al riguardo, perché la leader politica è stata inabilitata dal Controllore generale della Repubblica venezuelana a ricoprire incarichi pubblici per 15 anni. Nella sua prima dichiarazione dopo l’ufficializzazione della sua vittoria ottenuta con oltre il 92% dei voti espressi, Machado ha proposto “una grande alleanza democratica nazionale” per “costruire la casa dove ci trasferiremo quando vinceremo”. Si tratta di un impegno di unità, ha poi detto, per ottenere elezioni libere che segneranno “un prima e un dopo” per il Venezuela. Inoltre ha dedicato la sua vittoria ai “nostri connazionali emigrati”, e ai prigionieri politici civili e militari. “Sono presenti - ha assicurato in ogni giorno della nostra lotta. Ci sarà un giusto risarcimento per il danno morale e fisico che hanno subito. Infine ha sostenuto di voler ”dedicare questa vittoria ai militari”. “Garantisco ai militari - ha concluso - che questo Venezuela sarà sovrano”.

  • Palestina all’Onu, «a Gaza uccisi 3.000 bimbi, è barbarie»

    “Fermate le bombe e salvate vite. Le vite dei 2,3 milioni di civili a Gaza, le vite dei bambini, 3.000 bambini innocenti sono stati uccisi da Israele nelle ultime tre settimane”. Lo ha detto l’ambasciatore palestinese all’Onu Ryad Mansour alla sessione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale Onu, parlando con la voce rotta. “E’ questa la guerra che alcuni di voi stanno difendendo? Questa guerra può essere difesa? Questi sono crimini, sono barbarie. Fermatela per le vite che ancora possono essere salvate”.

    Gaza-Israele: diciannovesimo giorno
  • Onu condanna Hamas e respinge attacchi d’Israele ai civili

    “Condanno l’attacco di Hamas contro Israele, la cui brutalità è inaccettabile e non ha spazio in questo mondo. Allo stesso modo, respingo l’attacco di civili indifesi a Gaza da parte di Israele. Il diritto di difendersi non deve e non può permettere un attacco di queste proporzioni, le regole di guerra impongono che i civili devono essere protetti a tutti i costi”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea Generale Onu, Dennis Francis, aprendo la sessione speciale di emergenza dedicata alla crisi in Medio Oriente. Il quale ha chiesto lo stop delle ostilità e “l’immediata apertura di corridoi umanitari per gli aiuti a Gaza”.

    Israele, l'esercito pubblica i filmati degli attacchi su Gaza
  • Esponenti di Hamas e Iran andranno a Mosca per colloqui

    Rappresentanti di Hamas e dell’Iran andranno a Mosca per colloqui, segnalano fonti diplomatiche russe.

    A Parigi 30 passeggini vuoti per chiedere rilascio ostaggi di Hamas
  • Hamas, circa 50 ostaggi uccisi a Gaza da attacchi Israele

    Il portavoce dell’ala militare di Hamas, Brigate al Qassam, Abu Obeida ha detto su Telegram che durante gli attacchi israeliani alla Striscia sono stati uccisi circa 50 ostaggi a Gaza.

    Medioriente, Israele: "Almeno 224 ostaggi in mano ad Hamas"
  • Scholz, «anche i civili di Gaza sono vittime di Hamas»

    “Lavoreremo per dare sostegno umanitario ai cittadini di Gaza, anche loro sono vittime della presa del potere di Hamas” che “li sta usando per i suoi scopi”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, arrivando al vertice Ue. “Insieme” ai leader Ue “chiariremo ancora una volta che sosteniamo Israele nella difesa del proprio Paese contro il brutale attacco di Hamas contro bambini, famiglie, giovani e anziani, che ha violato tutti i principi dell’umanità. Per questo è importante avere un punto di vista chiaro”, ha sottolineato Scholz, indicando la necessità di “garantire che tutti gli ostaggi siano rilasciati”.

    A Gaza una tredicenne ritrovata tra le macerie dopo 35 ore
  • Biden, «l’economia Usa cresce mentre l’inflazione cala»

    “Ho sempre detto che era un errore scommettere contro gli americani, e oggi abbiamo appreso che l’economia è cresciuta del 4,9% nel terzo trimestre. Non ho mai creduto che sarebbe servita una recessione per far scendere l’inflazione e oggi vediamo che l’economia americana continua a crescere anche se l’inflazione cala”. Lo afferma Joe Biden commentando i dati del pil del terzo trimestre.

  • Rutte, «spostare fondi bilancio Ue sulla migrazione»

    “Per noi le tre priorità sono: redistribuire, redistribuire e redistribuire” le risorse “all’interno del bilancio europeo. Se mi chiedessero dove dovrebbero andare i soldi per una nuova priorità, la mia risposta sarebbe: la migrazione”. Lo ha detto il premier olandese, Mark Rutte, al suo arrivo al vertice Ue, parlando della revisione del bilancio comunitario 2021-2027

  • In corso trilaterale Meloni-Macron-Scholz a Bruxelles

    All’hotel Sofitel di Bruxelles è in corso, come apprende l’ANSA, un trilaterale Meloni-Macron-Scholz al termine dell’incontro con i leader di Serbia e Kosovo per favorire la ripresa dei negoziati e del percorso di distensione.

    Kosovo, restituite alle famiglie le salme dei tre uomini uccisi in una sparatoria
  • Allerte bomba in 5 aeroporti in Francia, 4 evacuati

    Cinque aeroporti francesi sono stati oggetto oggi di nuove allerte bomba e quattro di essi sono stati evacuati: è quanto riferiscono fonti aeroportuali precisando che i cinque scali coinvolti sono Bordeaux, Basel-Mulhouse, Tarbes, Pau e Biarritz. Tutti, tranne quest’ultimo, sono stati evacuati per consentire agli artificieri di effettuare tutti i dovuti accertamenti. La settimana scorsa, circa 70 falsi allarme bomba hanno perturbato il funzionamento degli aeroporti d’Oltralpe. Secondo il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, quasi tutte le allerte sono state lanciate “dallo stesso indirizzo mail situato in Svizzera”.

  • Ministro Esteri Iran negli Usa, «azioni Hamas legittime»

    Viaggio non annunciato negli Stati Uniti del ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, arrivato ieri sera a New York, mentre prosegue il conflitto tra Israele e Hamas, innescato dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele, e proseguono le tensioni al confine tra Israele e Libano. Dagli Usa Amirabdollahian ha ’difeso’ Hamas, descritto come un “movimento di liberazione palestinese”, le cui azioni “contro l’occupazione” sono “in linea con il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite”. La visita è stata annunciata dal ministero degli Esteri di Teheran con l’obiettivo di sostenere gli interessi dei palestinesi all’Onu. Sono rare le visite negli Usa di esponenti della Repubblica Islamica. Al suo arrivo a New York, Amirabdollahian ha detto all’agenzia iraniana Irna di voler parlare con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Per Amirabdollahian la situazione in Medio Oriente ha raggiunto un livello “preoccupante” e non è da escludere la “possibilità che vada fuori controllo”, perché “a Gaza è in corso un genocidio a causa del sostegno totale degli Usa e di altri pochi Paesi” a Israele. Il ministro ha anche affermato che la rappresentanza iraniana all’Onu ha “fatto di tutto” per fermare la bozza di risoluzione “unilaterale” proposta dagli Usa “a favore” di Israele. Hamas, ha detto ancora secondo le dichiarazioni riportate dall’agenzia Tasnim, è un “movimento di liberazione palestinese” di fronte all’ “occupazione israeliana” e “qualsiasi cosa riguardi l’azione di gruppi di resistenza e gruppi di liberazione palestinese nel confronto con l’occupazione è assolutamente in linea con il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite”. I leader iraniani hanno negato un coinvolgimento diretto nell’attacco del 7 ottobre

    Sergei Lavrov è arrivato in Iran sullo sfondo crisi Israele-Hamas
  • Hamas, quasi 3.000 morti a Gaza sono bambini, 1.709 donne

    Degli oltre 7.000 morti registrati a Gaza nell’ultimo bilancio delle vittime della guerra, “2.913 sono bambini”, segnala il ministero della Sanità di Hamas, che conta anche “1.709 donne”

    Pakistan, centinaia di donne in piazza a sostegno dei palestinesi
  • Von der Leyen, con guerre flussi verso Ue possono crescere

    Il conflitto tra Israele e Hamas “rischia di estendersi” mentre “i migranti sono spinti verso un a vita migliore da questi conflitti e possono arrivare sulle nostre coste in grandi numeri. Di fronte a tutto questo l’Ue deve essere risoluta”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen arrivando al vertice Ue sottolineando che “la revisione del bilancio è stata proposta per essere capaci di affrontare sfide” come quella ucraina e come quella migratoria

  • Palestinese ucciso in scontri in campo profughi a Ramallah

    - Un palestinese di 17 anni, Asid Hamzi Hamidat, è rimasto ucciso oggi durante scontri con l’esercito israeliani avvenuti nel campo profughi di Jelazun, presso Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali aggiungono che un altro ragazzo è rimasto ferito in modo grave negli stessi incidenti. La Wafa cita fonti mediche palestinesi secondo cui è salito così a 105 il numero complessivo dei palestinesi rimasti uccisi in Cisgiordania in scontri con l’esercito dal 7 ottobre, data di inizio del conflitto a Gaza. Il numero degli uccisi dall’inizio dell’anno è 313.

    "Ora il mondo ci aiuti, per costruire la fiducia fra noi e i palestinesi"
  • Israele: Orban, «cessate il fuoco? sì, tra Ucraina e Russia»

    “Sì, a favore del cessate il fuoco tra Russia e Ucraina”. Il premier ungherese, Viktor Orban, ha risposto con una provocazione a una domanda sulla posizione di Budapest riguardo alla richiesta di un cessate il fuoco nel conflitto israelo-palestinese. “È un tema molto divisivo, su come reagire agli attacchi terroristici di Hamas contro Israele le opinioni divergono” ha spiegato, arrivando al vertice dei leader europei. Orban ha detto di aspettarsi una “profonda e seria discussione” sul punto, ribadendo di essere “molto a favore del diritto di Israele a difendersi e di prendere tutte le misure necessarie” perché “l’attentato terroristico di Hamas contro Israele non accada di nuovo”.

  • Israele, ucciso comandante Hamas a Khan Younis

    L’esercito israeliano ha ucciso in un attacco sulla Striscia il Comandante di Hamas responsabile del lancio di razzi della zona di Kahn Younis, Hassan Al-Abdullah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Ieri era stato ucciso il suo vice Taysir Mubasher.

    Una grande bandiera palestinese in una manifestazione pro Gaza nella West Bank, nella città di Nablus (Photo by Zain JAAFAR / AFP)

  • Il Papa a Erdogan, auspico la soluzione dei due Stati

    “Posso confermare che questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra il Papa e il Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan. La comunicazione, richiesta da quest’ultimo, si è incentrata sulla situazione drammatica in Terra Santa. Il Papa ha espresso il suo dolore per quanto avviene e ha ricordato la posizione della Santa Sede, auspicando che si possa arrivare alla soluzione dei due Stati e di uno statuto speciale per la città di Gerusalemme”. Lo riferisce il portavoce vaticano, Matteo Bruni.

    Erdogan: Hamas non è un'organizzazione terroristica
  • Kosovo: Meloni con Scholz e Macron a vertice con Vucic e Kurti

    La premier Giorgia Meloni -a Bruxelles per prendere parte ai lavori del Consiglio europeo- parteciperà oggi, insieme al Presidente francese Emmanuel Macron, al Cancelliere tedesco Olaf Scholz e al Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, a due successivi incontri, con il primo ministro della Repubblica del Kosovo Albin Kurti, e con il Presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vučić. Gli incontri, a quanto si apprende, saranno focalizzati sull’attuazione dell’accordo di base per la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi, raggiunto grazie alla facilitazione dell’Unione Europea. L’obiettivo è far convergere le due parti sulla bozza di statuto per l’Associazione delle municipalità a maggioranza serba predisposta dall’UE con il contributo di Italia, Francia, Germania e USA, in modo da rilanciare il processo politico ed evitare nuove tensioni e incidenti nel nord del Kosovo. Le discussioni con i due leader fanno seguito alla visita congiunta Italia-Francia-Germania-USA assieme al Rappresentante Speciale UE, Miroslav Lajčák, svoltasi a Pristina e Belgrado il 21 ottobre.

  • Erdogan, Israele sta massacrando la Palestina

    “Gli attacchi su Gaza hanno già superato il limite dell’autodifesa e sono diventati massacri, crudeltà e barbarie”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza trasmessa dalla tv di Stato Trt. “La Commissione europea ha detto ieri che non può chiedere un cessate il fuoco, quanti bambini dovranno ancora morire per arrivare a questo?”, ha affermato Erdogan. “Parlano di diritti umani ma stanno ignorando i diritti della popolazione di Gaza da 19 giorni”, ha aggiunto il presidente turco.

    Gaza, Erdogan: "Miliziani di Hamas sono liberatori, non terroristi"
  • Ministero della Salute palestinese: 7.028 palestinesi uccisi dai colpi israeliani su Gaza dal 7 ottobre

    Almeno 7.028 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 2.913 bambini, in attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre. Il dato è stato diffuso dal ministero della Sanità palestinese che opera nella Gaza controllata da Hamas.

  • Attacco di Israele a Khan Yunis, il bilancio sale a 22 morti

    È salito a 22 morti e oltre 100 feriti il bilancio del raid israeliano su Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Fonti palestinesi segnalano inoltre che è stato bombardato anche il sobborgo di Zwaida, vicino a Deir al Balah nella parte centrale della Striscia, dove tra le vittime ci sono anche la giornalista palestinese Duaa Sharaf, di Al Aqsa radio (la radio di Hamas) e suo figlio.

    Palestinesi sfollati, fuggiti dalle loro case a causa degli attacchi israeliani, vengono serviti in un punto di distribuzione di cibo mentre si riparano nelle tende allestite in un centro gestito dalle Nazioni Unite, dopo che Israele ha chiesto a più di un milione di civili nel nord di Gaza di spostarsi verso sud, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il 26 ottobre 2023 (Foto di MOHAMMED ABED / AFP)

  • Esercito israeliano, “Hamas impedisce a popolazione di recarsi a sud”

    L’esercito israeliano afferma che Hamas continua ad impedire alla popolazione della Striscia di Gaza di sfollare verso sud. Secondo l’ufficio del portavoce dell’esercito, l’intelligence militare israeliana ha telefonato a decine di palestinesi per esortarli a recarsi a sud, ma questi hanno risposto che Hamas glielo impedisce. In una conversazione registrata distribuita ai media un palestinese risponde al militare israeliano che lo invita a sfollare a Khan Yunis che “tutte le strade sono bloccate”. “Le persone s’incamminano, ma sono rimandate a casa. Sparano alla gente che vuole andarsene”, aggiunge l’uomo.

  • Commissione Pe, “Frontex faccia di più su salvataggio migranti”

    Via libera in commissione Libertà civili dell’Eurocamera ad una risoluzione in cui i deputati sottolineano che “Frontex potrebbe fare di più per aumentare la capacità dell’Ue e degli Stati membri di effettuare operazioni di ricerca e salvataggio, investendo in mezzi adeguati per tali operazioni. Per quanto riguarda il naufragio al largo delle coste greche del 14 giugno 2023, i deputati si aspettano la piena collaborazione di Frontex durante l’inchiesta”. La risoluzione è stata approvata con 45 voti favorevoli, 7 contrari e zero astensioni. Il testo esprime “gravi preoccupazioni in merito alle gravi e persistenti accuse mosse alle autorità greche in relazione a respingimenti e violenze contro i migranti”. Frontex, si spiega, dovrebbe ridurre le sue operazioni al semplice monitoraggio e alla presenza sul campo nei casi in cui uno Stato membro non sia in grado di rispettare i principi e i valori dell’Ue. I deputati hanno inoltre accolto con favore la riduzione delle attività di Frontex in Lituania a seguito della sentenza della Corte di giustizia (C-72/22) e raccomandano un approccio più proattivo alla tutela dei principi e dei valori dell’Ue. Per quanto riguarda la cooperazione con le autorità ungheresi, i deputati chiedono l’immediata sospensione del sostegno alle operazioni di rimpatrio dall’Ungheria.

    Migranti, Meloni: "Schengen in frantumi rischio che preoccupa, difendere confini Ue"
  • Ue: Slovacchia, premier Fico annuncia stop agli aiuti militari all’Ucraina

    Stop all’invio di armi all’Ucraina da parte della Slovacchia. L’annuncio atteso è arrivato in mattinata dal neoeletto premier Robert Fico, che prima di recarsi al vertice Ue a Bruxelles ha comunicato al Parlamento la decisione, mantenendo quanto promesso in campagna elettorale. “Sosterrò l’azzeramento degli aiuti militari all’Ucraina. Lo stop immediato delle operazioni militari è la soluzione migliore che abbiamo. L’Ue dovrebbe trasformarsi da fornitore di armi a costruttore di pace”, ha spiegato Fico. Il premier ha fatto sapere che “non voterà a favore di alcuna sanzione contro la Russia senza prima analizzarne l’impatto sul proprio Paese. Se ci saranno sanzioni che ci danneggeranno, come la maggior parte delle sanzioni, non vedo alcun motivo per sostenerle”. Il precedente governo di Ludovít Ódor era stato tra i più convinti sostenitori di Kiev dopo l’invasione russa del febbraio dello scorso anno, donando munizioni e armi e aprendo le frontiere ai rifugiati ucraini. Il governo provvisorio aveva tuttavia già sospeso gli aiuti militari all’inizio di questo mese, dopo il trionfo del partito Smer-Sd di Fico alle elezioni dello scorso 30 settembre. Il premier neo-eletto ha condotto una campagna elettorale di forte rottura con il passato, promettendo di interrompere ulteriori forniture militari, opporsi alle sanzioni contro Mosca e bloccare la potenziale adesione dell’Ucraina alla Nato.

  • Razzi da Gaza nel centro di Israele e zona grande Tel Aviv

    Una salva di razzi è stata lanciata poco fa verso il centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l’esercito. In aria si sono potute sentire l’eco di forti esplosioni dovute all’intercettazione dei razzi da parte dell’Iron Dome

  • Mezzaluna palestinese, entrati da Rafah 12 camion di aiuti

    La Mezzaluna rossa palestinese ha fatto sapere di aver ricevuto oggi al valico di Rafah 12 camion di aiuti umanitari, tra cui cibo, medicine e forniture mediche, dalla sua consorella egiziana. In tutto - secondo alcune stime - sono stati finora 74 i camion di aiuti passati dal valico di Rafah dall’inizio della guerra, ma nessun rifornimento di benzina

    Rafah, palestinesi cercano tra le macerie dopo gli attacchi israeliani
  • Israele, colpiti oltre 250 obiettivi di Hamas a Gaza

    Sono stati più di 250 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati centrati infrastrutture, centri operativi di comando, imbocchi di tunnel e postazioni di lancio dei razzi “piazzati nel cuore di aree civili”. Inoltre, la marina israeliana ha colpito una postazione di lancio di missili di superfice nell’area di Khan Younis, nel sud della Striscia. La postazione - ha spiegato l’esercito - era adiacente ad una moschea e un asilo nido: “Un’ulteriore prova che Hamas usa deliberatamente luoghi civili a fini terroristici”.

  • Identificati i corpi di 1.117 israeliani uccisi

    E’ salito a 1.117 il numero dei morti israeliani identificati. Lo ha fatto sapere la polizia secondo cui del totale i civili sono 808 e 309 i soldati. Il totale dei morti in Israele è di 1.400.

    Israele intensifica i bombardamenti su Gaza

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  • Dieci membri del Pkk uccisi in raid turchi nel nord Iraq

    Dieci membri del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) sono stati uccisi durante bombardamenti della Turchia contro le basi del gruppo, ritenuto da Ankara terrorista, nel nord dell’Iraq, in provincia di Erbil e Dohuk. Lo si legge in un comunicato del governo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno mentre il ministero della Difesa turco ha annunciato che “19 obiettivi”, tra cui bunker, basi e depositi di munizioni, del Pkk sono stati distrutti durante i bombardamenti e “molti terroristi sono stati uccisi”, riporta Trt.

    Il Pkk torna a colpire in Turchia, attentato ad Ankara
  • Turchia all’Oms, ’necessario garantire servizi sanitari a Gaza’

    Il ministro della Sanità turco Fahrettin Koca ha affermato che i servizi sanitari devono essere garantiti nella Striscia di Gaza in una lettera indirizzata al direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. Nella lettera, Koca ha chiesto che l’Oms adotti “iniziative urgenti e necessarie per garantire i servizi sanitari” soprattutto per i bambini, fa sapere la tv di Stato turca Trt.

  • Erdogan al Papa, ’a Gaza è in corso un massacro’

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che “gli attacchi israeliani contro Gaza hanno raggiunto il livello del massacro” durante una telefonata con Papa Francesco. Lo fa sapere la presidenza di Ankara aggiungendo che, durante il colloquio, Erdogan ha criticato la mancanza di indignazione da parte della comunità internazionale rispetto agli attacchi contro la Striscia.

    Il Papa: "Si eviti la catastrofe umanitaria a Gaza"
  • Israele, il numero aggiornato degli ostaggi è salito a 224

    E’ salito a 224 il numero aggiornato degli ostaggi ancora in mano di Hamas a Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari, dopo che ieri aveva menzionato un numero complessivo di 222. Hagari ha spiegato che Israele compie un vasto sforzo operativo e di intelligence per continuare ad acquisire nuove informazioni sulla loro sorte. “La loro liberazione ha per noi la massima priorità”, ha ribadito.

    Israele, si tratta per gli ostaggi

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  • Israele, incursione terrestre Gaza prepara fasi successive

    L’incursione terrestre nel settore nord di Gaza condotta stamane da forze di fanteria e da mezzi blindati israeliani “rientra nei nostri preparativi per la prossima fase della guerra”: lo ha dichiarato il portavoce militare Daniel Hagari. Nel corso della operazione, durata alcune ore, i militari “hanno ucciso terroristi, e distrutto infrastrutture terroristiche di Hamas. Hanno disinnescato ordigni, e neutralizzato imboscate. Il tutto per preparare il terreno alle prossime fasi della guerra”. Al termine della incursione le forze israeliane hanno lasciato l’area, ha concluso Hagari, ’’senza aver subito vittime’’.

  • Zuppi, Hamas è peggiore nemico del popolo palestinese

    - “C’è bisogno di una soluzione che garantisca i diritti delle due parti, c’è tanto bisogno di una leadership palestinese autorevole, in grado di difendere il suo popolo. Hamas è il peggiore nemico del popolo palestinese”. Così il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi interviene sul conflitto in Medio Oriente a Genova a margine alla 40ma assemblea dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

    Gaza, attacchi aerei su obiettivi di Hamas
  • Volkswagen: +17% a 5 mld utile operativo III trim, tagliate stime per 2023

    Il gruppo automobilistico tedesco Volkswagen ha chiuso il terzo trimestre 2023 con un utile operativo di 5 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con un margine del 6,2%. I ricavi del periodo ammontano a 78,8 miliardi di euro (+12%) e le vetture consegnate sono cresciute del 7% a 2,3 milioni di unità. Nei 9 mesi gennaio-settembre, l’utile operativo ha registrato una flessione del 7% a 16,2 miliardi di euro con un margine del 6,9%. I ricavi sono saliti del 16% a 235,1 miliardi di euro, con le consegne in crescita dell’11% a 6,8 milioni di unità. Il portafoglio ordini alla fine del terzo trimestre ammonta a circa 1,4 milioni di vetture, di cui circa 150mila elettriche. Il gruppo - come già preannunciato nei giorni scorsi - ha abbassato le previsioni relative all’utile operativo che si manterrà sui livelli del 2022, quando è stato di 22,5 miliardi di euro. In precedenza il gruppo stimava che il margine dell’utile operativo sarebbe stato tra il 7,5% e l’8,5%, mentre con la stima di mantenersi ai livelli dello scorso anno, non incontrerà questa forbice di margine. Confermate le previsioni di consegne tra 9 e 9,5 milioni di veicoli e i ricavi in crescita tra il 10% e il 15% rispetto al 2022.

    «Nel complesso, siamo su un percorso solido e abbiamo nuovamente aumentato i volumi di vendita e i ricavi nel terzo trimestre. Non possiamo tuttavia ritenerci soddisfatti della nostra redditività, che nel terzo trimestre è stata inferiore ai nostri obiettivi ambiziosi. Ora ci stiamo concentrando sull’implementazione sistematica del piano in 10 punti e sui nostri programmi di performance cross-brand», ha affermato il direttore finanziario di Vw, Arno Antlitz.

    Per approfondire/ Volkswagen, i margini deludono. Punta a raddoppiare la stretta sui costi

  • Spagna: disoccupazione all’11,84% nel terzo trimestre

    - Il tasso di disoccupazione rilevato in Spagna nel terzo trimestre 2023 è dell’11,84%, in aumento di 0,24 punti rispetto a quello del perioro aprile-giugno. Lo indica l’Istituto Nazionale di Statistica (Ine). Rispetto a un anno fa, i disoccupati sono comunque meno (allora il tasso di disoccupazione era del 12,67%). Allo stesso tempo, la Spagna registra un record di occupati, che per la prima volta sono oltre 21,2 milioni, secondo l’Ine.

  • Hamas chiede proteste di massa per ’apertura valico Rafah e stop sterminio a Gaza’

    Hamas vuole mobilitare le folle per proteste di massa sotto lo slogan “Aprite il valico di Rafah (al confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto) e fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza”. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera secondo cui Hamas, che controlla l’enclave palestinese nel mirino delle operazioni israeliane dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele, “ha invitato tutti i popoli arabi e islamici, tutte le persone libere nel mondo, a una mobilitazione popolare, tutti i giorni, e a partecipare attivamente venerdì e domenica prossimi sotto lo slogan ’Aprite il valico di Rafah, fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza”

    Erdogan: Hamas non è un'organizzazione terroristica
  • Australia annuncia altri 15 milioni di dollari in aiuti a Gaza

    Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha annunciato ulteriori 15 milioni di dollari in aiuti umanitari ai civili di Gaza , portando l’assistenza totale a 25 milioni di dollari. “Ciò si aggiunge ai 10 milioni di dollari che l’Australia ha già stanziato e contribuirà a fornire assistenza salvavita come acqua di emergenza e servizi medici”, ha affermato Albanese durante una conferenza stampa congiunta con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Washington.

    Albanese ha anche condannato “il terrorismo di Hamas” e ha affermato che “siamo addolorati per la perdita di ogni vita innocente, sia israeliana che palestinese”. Ieri l’Australia ha chiesto, attraverso il ministro degli Esteri Penny Wong, “pause umanitarie sulle ostilità” a Gaza per consentire l’arrivo di rifornimenti e un passaggio sicuro per i civili.

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  • I Paesi baltici e nordici condannano il regime di Minsk

    I Paesi baltici e nordici hanno condannato duramente la repressione dei diritti umani in Bielorussia e la persecuzione cui gli oppositori sono sottoposti dal regime di Minsk. In una dichiarazione congiunta, letta di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si sottolinea che le repressioni attuate dal governo bielorusso hanno finora causato l’incarcerazione di oltre 1.500 persone e l’emigrazione di circa 100.000 cittadini.

    E’ stato anche denunciato il supporto di Minsk all’invasione dell’ Ucraina da parte della Russia. “Recenti relazioni testimoniano del costante e sostanziale supporto delle autorità bielorusse al trasferimento dei bambini ucraini in Bielorussia - si legge nella dichiarazione -. Tali azioni vanno considerate violazioni delle norme del diritto internazionale e dei diritti dell’infanzia”.

    Usa, Tom Emmer ritira la candidatura a speaker Camera
  • Milizie filo-Iran rivendicano attacchi contro basi Usa in Siria e Iraq

    La Resistenza islamica in Iraq, gruppo di milizie sostenute dall’Iran, ha rivendicato nelle ultime ore due attacchi contro altrettante basi militari, una nel nordest della Siria e l’altra nell’ovest dell’Iraq. In un messaggio diffuso nella notte su Telegram il gruppo rivendica il “lancio di missili contro il nordest della Siria, raggiungendo obiettivi” vicino alla base aerea di Abu Hajar, nei pressi di Rmelan, nella regione di Hasaka.

    Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, sarebbero stati cinque i missili lanciati contro la base e nell’area. Alle prime ore di oggi poi il gruppo ha diffuso un nuovo messaggio rivendicando un attacco con un drone contro la base di Al-Asad, nella regione irachena di Anbar, che ospita forze Usa e irachene.

    Ieri gli Usa hanno confermato il ferimento di almeno 24 militari in attacchi sferrati nell’ultima settimana in Iraq e Siria nel mezzo di un’escalation di tensioni dopo il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele e l’avvio di operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, controllata dal gruppo. Ai media americani il Centcom ha confermato che 20 militari sono rimasti lievemente feriti il 18 ottobre un attacco con droni contro la base di Al Tanf, in Siria, mentre - sempre lo stesso giorno - altri quattro sono rimasti feriti in due attacchi con droni contro la base di Al-Asad.

    Guterres: "Falso che abbia giustificato il terrorismo di Hamas"
  • Raid israeliano nella Striscia, 18 morti a Khan Yunis

    Almeno 18 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite in un raid aereo israeliano mirato contro la famiglia di Yunis Al Astal, membro di Hamas, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono all’Ansa fonti locali.

    Si scava in cerca di sopravvissuti dopo l'attacco a Rafah
  • Fonti israeliane, rilascio ostaggi potrebbe avvenire in 2 giorni

    Il rilascio di un significativo numero di ostaggi in mano di Hamas a Gaza potrebbe avvenire “in pochi giorni”. Lo hanno detto fonti israeliane e straniere citate da Haaretz. Una di queste ha aggiunto che le due parti sperano di definire l’accordo “in due giorni, forse anche meno in base all’andamento dei negoziati”. Una fonte al corrente delle discussioni ha poi aggiunto che Israele vuole chiudere il dossier al più presto nel timore che il rimanere coinvolti in una guerra all’interno della Striscia ostacolerebbe la possibilità di rilascio degli ostaggi in una fase successiva.

    "Ora il mondo ci aiuti, per costruire la fiducia fra noi e i palestinesi"
  • Nuovo colloquio telefonico Biden-Netanyahu su Gaza e ostaggi

    C’è stato un nuovo colloquio telefonico nelle ultime ore tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. Uno scambio incentrato sugli “sviluppi a Gaza” e sugli “sforzi per localizzare e assicurare il rilascio” degli oltre 200 ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele . Al centro della conversazione, ha fatto sapere la Casa Bianca, anche “i colloqui in corso per garantire un passaggio sicuro per i cittadini stranieri” che si trovano nell’enclave palestinese e che vogliono lasciare l’area.

    Biden ha parlato del “sostegno Usa al flusso continuo di aiuti umanitari per la popolazione civile” della Striscia, nel mirino delle operazioni israeliane dal 7 ottobre. Il presidente americano ha “accolto con soddisfazione gli sforzi per aumentare questo appoggio nel prossimo periodo”. E ha ribadito che “Israele ha tutto il diritto e la responsabilità di difendere i suoi cittadini dal terrorismo e di farlo in linea con il diritto umanitario internazionale”, insistendo sull’importanza che “dopo questa crisi” si creino le condizioni di una pace duratura. Hamas, ha ribadito secondo la Casa Bianca, “non rappresenta né i palestinesi né le loro aspirazioni”.

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  • Israele valuta ordine sgombero aree vicino a Gaza e Libano fino a 31 dicembre

    Il ministero della Difesa di Israele  sarebbe intenzionato a prorogare fino al 31 dicembre le misure che prevedono l’evacuazione della popolazione dalle località lungo i confini con Gaza e Libano. Lo ha riportato l’emittente Kan, in una notizia subito rilanciata dal Times of Israel, secondo cui diversi altri ministri sarebbero contrari, considerando tutto prematuro, oltre ai costi che comporterebbe per lo Stato.

    Circa 200mila israeliani, ricorda il Times of Israel, hanno dovuto lasciare le proprie case nel sud e nel nord di Israele a causa del conflitto con Hamas, innescato dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele, e delle tensioni con gli Hezbollah libanesi.

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  • Ucraina: ordine di evacuazione famiglie con bambini in regione Kharkiv

    In 10 insediamenti della regione ucraina di Kharkiv verrà annunciata l’evacuazione forzata delle famiglie con bambini. Nella zona le forze russe stanno conducendo pesanti attacchi. “Stiamo preparando un ordine di evacuazione forzata delle famiglie con bambini da 10 insediamenti delle comunità Kupyanskaya, Kondrashevskaya e Kurilovskaya del distretto di Kupyansky. Ci sono 275 bambini lì”, ha riferito su Telegram Oleg Siniegubov, capo dell’amministrazione militare.

    “Tutti - fa sapere - riceveranno alloggio, riceveranno sostegno e pieno accompagnamento da parte delle organizzazioni umanitarie internazionali e, se viaggeranno fuori dalla regione, riceveranno pagamenti una tantum. Se lo si desidera, verrà organizzata l’evacuazione nelle regioni occidentali dell’Ucraina”. Lo riporta Ukrainska Pravda.

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  • Ambasciatore Israele in Usa: Diamo possibilità per rilascio ostaggi

    Israele sta offrendo “un’opportunità affinchè gli ostaggi siano rilasciati”. Lo ha detto, parlando con la Radio Militare, Michael Herzog, ambasciatore   israeliano negli Usa. “Quello che chiediamo - ha spiegato - è l’immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi”. Riferendosi poi alle voci sul fatto che Israele stia dilazionando l’ingresso a Gaza per dare ai mediatori la possibilità di far rilasciare i 222 ostaggi, Herzog ha risposto: “Trattenere ostaggi è un crimine di guerra. Non voglio commentare oltre questo argomento”.

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  • Usa: 22 morti in sparatoria nel Maine, caccia all’uomo, Biden sente governatore

    Strage nel Maine. Sono almeno 22 le persone rimaste uccise in sparatorie a Lewiston . Lo riporta la Cnn che cita Robert McCarthy del consiglio comunale, il quale afferma di aver ricevuto le notizie sul bilancio delle vittime da amministratori locali. Facendo riferimento a informazioni diffuse da fonti delle forze dell’ordine la Cnn parla anche di 50, 60 feriti in due sparatorie in un locale e un bowling.

    Tutto è iniziato poco prima delle 19 ora locale. Ed è caccia all’uomo con centinaia di poliziotti impiegati nell’operazione. La polizia ha identificato Robert Card, 40 anni, sospettato per le sparatorie, da considerarsi “armato e pericoloso”. Alla Cnn fonti della sicurezza hanno spiegato che si tratta di un riservista dell’esercito Usa con titoli da istruttore di tiro. Intanto il presidente americano Joe Biden ha avuto colloqui telefonici con il governatore del Maine, Janet Mills, i senatori Angus King e Susan Collins, e con Jared Golden, e - ha fatto sapere la Casa Bianca - ha “offerto pieno sostegno federale in seguito a questo orribile attacco”.

    Biden vede premier Australia: noi con Israele e contro Hamas e Putin
  • Migranti: maxi sbarco a Lampedusa, approdati in 347

    Maxi sbarco a Lampedusa dove, durante la notte, è approdato un peschereccio di 25 metri con 347 migranti a bordo, tra cui due donne. A soccorrere la carretta, salpata da Zouara in Libia, sono state due motovedette della Capitaneria di porto e una della Guardia di finanza. A bordo del peschereccio bengalesi, egiziani, pakistani e siriani. Tutti hanno riferito d’aver pagato da 4 mila a 8 mila euro per la traversata.

    Iraq, riportata alla luce una scultura assira in alabastro di 2.700 anni fa
  • Esercito israeliano, blitz mirati con i tank nel nord di Gaza

    L’esercito  israeliano ha detto di aver condotto “blitz mirati” all’interno del nord della Striscia usando tank” nell’ambito dei preparativi per le “prossime fasi dei combattimenti”. “I soldati - ha aggiunto - sono poi usciti dall’area alla fine dell’attività”. Durante l’incursione nel nord della Striscia l’esercito israeliano “ha localizzato e colpito numerosi terroristi, infrastrutture terroristiche e postazioni di lancio di missili anticarro, e hanno operato per preparare il campo di battaglia”.

    Erdogan: Hamas non è un'organizzazione terroristica
  • L’intera famiglia del corrispondente di Al Jazeera a Gaza morta sotto le bombe israeliane

    La famiglia del noto giornalista palestinese Wael Dahdouh , è stata uccisa in un attacco aereo israeliano a Gaza. Lo ha reso l’emittente televisiva Al Jazeera per la quale il reporter lavora come corrispondente e capo dell’ufficio a Gaza, precisando che si tratta della moglie, della figlia e del figlio, morti quando è stata colpita la casa in cui si erano rifugiati nei pressi del campo profughi Al-Nuseirat.

    Il corrispondente a Gaza di Al-Jazeera Wael Al-Dahdouh (a destra), piange uno dei suoi figli

  • Le notizie di ieri

    Cosa è successo il 25 ottobre 2023

    Israele, si tratta per gli ostaggi

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