Guerra ultime notizie. Netanyahu: «I nostri soldati combattono dentro Gaza. Sarà dura e lunga». Esercito israeliano nel nord della striscia con tank, genieri e fanteria
a cura di Silvia Martelli, Vittorio Nuti
I punti chiave
- Israele richiama l’ambasciatore dalla Turchia
- Erdogan, Israele criminale guerra, Occidente responsabile
- Esercito israeliano, “da ieri nuova fase della guerra della Gaza”
- Hamas annuncia il rilascio degli ostaggi russo-israeliani
- Idf, ucciso capo forze aeree Hamas a Gaza
- Israele, colpiti 150 obiettivi di Hamas a Gaza nord
- Kiev, nella notte abbattuti sei missili russi
Usa: Mike Pence sospende la corsa alla nomination repubblicana
L’ex vicepresidente americano Mike Pence sospende la sua corsa al 2024. Lo annuncia lo stesso Pence. “Ho sempre saputo che sarebbe stata una battaglia in salita, non ho rimpianti”, dice Pence nel corso di un evento a Las Vegas. “Non è il mio momento”, aggiunge.
Netanyahu, guerra contro Hamas questione urgente poi faremo piena luce su fatti 7 ottobre
Benjamin Netanyahu promette un’indagine completa sull’attacco del 7 ottobre rispondendo ad una domanda su sue eventuali responsabilità rispetto a quei fatti, ma sottolinea che la guerra contro Hamas è la questione urgente. Il premier israeliano ha sottolineato l’unità del suo gabinetto di guerra e del governo in generale, e ha affermato che l’operazione di terra potrebbe aiutare a mettere al sicuro gli ostaggi detenuti da Hamas. “Abbiamo due obiettivi, quello supremo è eliminare completamente le capacità operative e governative di Hamas e il secondo è quello di riportare indietro gli ostaggi”.
Netanyahu: «I nostri soldati combattono dentro Gaza».
“I nostri soldati stanno combattendo e si trovano all’interno della Striscia di Gaza”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando alla nazione. “Se Israele non vince questa guerra si diffonderà il male. Per questo la nostra sarà la vittoria del bene sul male”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando alla nazione. “Abbiamo il sostegno di tutta la comunità internazionale”, ha aggiunto Netanyahu, ringraziando tra gli altri i leader di Gran Bretagna, Francia e Italia che si sono recati a Tel Aviv per sostenere Israele.
“E’ il momento della verità: vincere o cessare di esistere. La guerra dentro Gaza sarà dura e lunga - ha aggiunto -, sarà la nostra seconda guerra di indipendenza. Vogliamo restituire agli assassini quello che hanno fatto”.
Israele contesta offerta dei satelliti Musk a Ong Gaza
Israele si oppone alla iniziativa di Elon Musk di mettere a disposizione di ong umanitarie a Gaza il sistema satellitare Starlink di SpaceX per consentire loro connessioni internet. ’’Faremo ricorso a tutti i mezzi a nostra disposizione - ha detto il ministro israeliano delle comunicazioni Shlomo Karhi (Likud) - per ostacolarlo’’. Secondo Karhi, Musk dovrebbe condizionare quei collegamenti ’’al rilascio dei nostri ostaggi: bebè, uomini, donne, anziani, tutti’’. ’’Fino ad allora - ha avvertito - il nostro ministero delle comunicazioni rompera’ ogni legame con Starlink’’. Lo ha riferito la televisione commerciale Ch. 12.
Emirati chiedono riunione “al più presto” Consiglio di Sicurezza Onu
Gli Emirati arabi uniti chiedono “al più presto possibile” una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu dopo che Israele, ieri, ha allargato le operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Il Consiglio, di cui gli Emirati fanno parte come membro non permanente, potrebbe riunirsi già domani.
Netanyahu: più pressione su Hamas per liberare ostaggi
“La chiave è il livello di pressione” su Hamas: “maggiore è la pressione, maggiori sono le possibilità” di riavere gli ostaggi. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrando le famiglie dei rapiti, secondo quanto riferito dai media.
Netanyahu ha assicurato alle famiglie degli ostaggi che “continuerà a fare ogni possibile tentativo per riportarli a casa”. “Questo sforzo per riportarli a casa non solo continua, ma cresce di giorno in giorno”, ha detto, citato dai media, aggiungendo che sarà tentata “ogni opzione possibile per riportarli a casa”. “Questo - ha proseguito - è parte integrale degli obiettivi dell’operazione, non è retorica”.
Israele, nel nord di Gaza operano tank, genieri e fanteria
Sin da ieri sera nel nord della Striscia stanno operando forze israeliane di combattimento combinate, composte da mezzi corazzati, genieri e fanteria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle operazioni i soldati hanno individuato e colpito cellule terroristiche di lancio di missili anti tank e di mortaio.
Inoltre, i carri armati dell’esercito hanno “diretto gli elicotteri dell’aviazione verso un punto d’incontro operativo di Hamas per i suoi operativi terroristici all’interno di un edificio” che poi è stato colpito. Secondo il portavoce militare “diverse cellule terroristiche hanno tentato di lanciare missili anticarro contro i soldati” che sono state “neutralizzate”. Un drone dell’esercito - ha concluso - ha anche colpito “i terroristi di Hamas in una struttura con trappole esplosive”.
Israele, “colpita postazione Hezbollah dopo razzi dal Libano”
L’esercito israeliano ha riferito che tre razzi sono stati lanciati dal Libano nell’area di Shtula, nel nord di Israele, facendo scattare le sirene d’allarme. Tutti e tre i proiettili sono caduti in un’area aperta senza causare feriti né danni, aggiunge l’esercito citato dai media israeliani. In risposta, prosegue, l’Idf ha colpito una postazione di Hezbollah.
Hamas: Israele liberi i detenuti palestinesi in cambio degli ostaggi
Hamas chiede il rilascio dei detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. “ll prezzo da pagare per il gran numero di ostaggi nemici nelle nostre mani è svuotare le carceri di tutti i detenuti palestinesi”, ha detto il portavoce di Hamas, Abu Obeida, su Telegram.
L’ala armata di Hamas afferma che Israele ha “preso tempo” su un possibile accordo per gli ostaggi
Hamas stava per raggiungere un accordo con Israele sugli ostaggi detenuti dalla fazione militante palestinese, ma Israele ha “preso tempo” su questa possibilità, ha dichiarato oggi un portavoce dell’ala armata del gruppo terroristico palestinese. Abu Ubaida, portavoce delle Brigate Izz el-Deen al-Qassam, ha anche affermato in un discorso video che il gruppo rilascerà tutti gli ostaggi in suo possesso solo se Israele libererà tutti i prigionieri palestinesi. Hamas può anche tenere colloqui per un accordo “parziale” sui prigionieri, ha aggiunto.
Per approfondire: Hamas, portavoce brigate al-Qassam: “Abbiamo tra i 200 e i 250 ostaggi” (video)
Kiev, “iniziato il vertice di pace a Malta con oltre 65 Paesi”
A Malta è iniziato il vertice di pace indetto dall’Ucraina per discutere della formula per risolvere il conflitto con la Russia proposta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce su Telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak spiegando che sono presenti “oltre 65 Paesi, occidentali e del Sud globale”. Fino a ieri la lista non era stata diffusa per evitare che la Russia facesse pressioni ai partecipanti. A Malta, a differenza del precedente vertice che si è tenuto a Gedda, in Arabia Saudita, non è prevista la partecipazione della Cina, anche se gli organizzatori speravano che Pechino decidesse di esserci all’ultimo minuto. Secondo Yermak, “gli sforzi diplomatici dell’Ucraina stanno dando i loro frutti” e “il sostegno internazionale alla formula di pace ucraina sta crescendo”: “Lo dimostra il gran numero di Paesi del Sud globale coinvolti nell’incontro” spiega il consigliere presidenziale. Nel dettaglio, aggiunge Yermak, “saranno presentati e discussi piani specifici per l’attuazione dei 5 punti della formula di pace: sicurezza nucleare, sicurezza energetica, sicurezza alimentare, direzione umanitaria (rilascio di prigionieri e deportati), ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e ordine mondiale”.
Il Cairo, Israele “ostacola” consegna aiuti a Gaza
“Ostacoli israeliani impediscono l’ingresso degli aiuti” per i palestinesi nella Striscia di Gaza. Lo ha denunciato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, secondo cui è “spiacevole che il processo di trasporto degli aiuti verso la Striscia di Gaza debba affrontare grossi problemi logistici imposti da parte israeliana”.
Manifestanti pro-Palestina rimuovono bandiera Israele da palazzo della Fao a Roma
Tensioni al corteo pro Palestina a Roma quando alcuni manifestanti hanno rimosso la bandiera di Israele davanti alla Fao, in viale Aventino. Quando il corteo è arrivato nei pressi del palazzo, uno dei manifestanti si è staccato e si è arrampicato sul pennone, strappando la bandiera. Gli uomini della Digos che presidiavano il palazzo non sono riusciti a bloccarlo.
Hamas: abbiamo fermato l’avanzata degli israeliani a Gaza
Hamas afferma di esser riuscita nelle ultime ore a fermare l’offensiva di terra israeliana nella Striscia di Gaza e di aver causato “ingenti perdite” al nemico. Ghazi Hamad, dirigente di Hamas in Libano, ha affermato, durante una conferenza stampa alla periferia sud di Beirut, che “le Brigate Qassam (ala armata del movimento palestinese) hanno fermato un tentativo israeliano di avanzare e hanno inflitto enormi perdite in termini di soldati e di equipaggiamento”.
Russia: impianto di stoccaggio nucleare danneggiato da droni ucraini
La Russia ha accusato l’Ucraina di aver danneggiato un impianto di stoccaggio di scorie nucleari in un attacco di droni alla centrale nucleare di Kursk e ha dichiarato che le sue difese aeree hanno abbattuto un totale di otto droni ucraini. Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che tre droni armati di esplosivo hanno preso di mira la centrale giovedì sera, colpendo sia l’edificio amministrativo della stazione che un magazzino di stoccaggio delle scorie nucleari. Il servizio stampa della centrale nucleare di Kursk ha confermato l’attacco venerdì, ma ha dichiarato ai giornalisti che non ci sono stati danni significativi o vittime e che le operazioni proseguono normalmente. Intensi combattimenti sono proseguiti nei pressi della città chiave di Avdiivka, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale.
Musk “apre” connessione Starlink a Gaza ma solo a organizzazioni umanitarie
Alla fine la mobilitazione internazionale ha convinto Elon Musk che ha annunciato la disponibilità dei servizi di Starlink a Gaza, anche se - ha precisato in un post - il sistema di comunicazioni satellitari “supporterà la connettività alle organizzazioni umanitarie riconosciute a livello internazionale a Gaza”. Da ieri sera sui social era partito un tam tam incessante in cui si invitava il miliardario sudafricano a essere “l’eroe dei palestinesi: apri Starlink, come hai fatto con l’Ucraina!’. Mentre le truppe israeliane colpivano nella zona nord di una Gaza senza luce ne’ comunicazioni telefoniche o internet sui profili twitter palestinesi (e non solo) era partita una campagna globale che sotto l’hashtag #starlinkforgaza chiedeva a Musk di garantire le comunicazioni a una Striscia ormai isolata. Nella notte Paltel, una delle due società di telecomunicazioni che forniscono servizi a Gaza, aveva confermato che tutte le comunicazioni all’interno di Gaza e tra la Striscia e il mondo esterno erano state interrotte. Tuttavia Musk ha anche aggiunto, in un secondo post che ”non è chiaro chi abbia l’autorità per i collegamenti via terra a Gaza, ma sappiamo che nessun terminale ha richiesto un collegamento in quella zona”, evidenziando l’assenza di infrastrutture adatte alla connessione satellitari.
Per approfondire: Musk apre Starlink alle Ong a Gaza, dove manca internet
L’appello di Borrell, “serve una pausa nelle ostilità a Gaza”
“È necessaria con urgenza una pausa nelle ostilità per consentire l’accesso umanitario”. E’ l’appello lanciato su X dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. “Condanniamo tutti gli attacchi contro i civili, compresi i continui raid missilistici indiscriminati contro Israele, e chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”, aggiunge Borrell, ricordando che “Gaza è in completo blackout e isolamento mentre continuano i pesanti bombardamenti. L’Unrwa (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ndr) mette in guardia sulla situazione disperata della popolazione di Gaza senza elettricità, cibo e acqua. Troppi civili, compresi i bambini, sono stati uccisi. Ciò è contrario al diritto internazionale umanitario”.
Israele, terroristi confermano comando Hamas sotto l’ospedale
L’esercito israeliano ha diffuso i video degli interrogatori di due miliziani di Hamas - che hanno partecipato all’attacco dello scorso 7 ottobre - nel quale “confermano che l’organizzazione terroristica ha il suo nascondiglio sotto l’ospedale Shifa di Gaza City”. Già ieri il portavoce militare Daniel Hagari aveva fornito quelle che Israele considera le prove della circostanza. Nei video i due hanno sostenuto che il comando centrale di Hamas si cela sotto l’ospedale.
Erdogan, Israele criminale guerra, Occidente responsabile
Recep Tayyp Erdogan si scaglia contro l’Occidente: “E’ il principale responsabile del massacro” a Gaza ad opera dell’esercito israeliano, ha detto il presidente turco alla manifestazione in favore dei palestinesi a Istanbul, che ha richiamato in piazza centinaia di migliaia di persone. Erdogan - secondo quanto riporta la Tass - ha poi annunciato che il suo Paese sta lavorando per dichiarare Israele “criminale di guerra”.
Premier israeliano Netanyahu incontrerà oggi le famiglie degli ostaggi
Per la prima volta dagli attacchi del 7 ottobre scorso, il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà oggi pomeriggio una delegazione di parenti degli ostaggi di Hamas. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro, dopo che già il ministro della Difesa Yoav Gallant aveva annunciato che li avrebbe ricevuti. L’inconto avverrà nel complesso del ministero della Difesa a Tel Aviv, di fronte al quale stasera è prevista una protesta mentre si sono intensificati gli attacchi sulla Striscia di Gaza.
Unifil, “colpo di artiglieria su base Onu, danni ma non ci sono feriti”
“Hanno colpito con uno ’shell’”, un colpo di artiglieria, “all’interno della base delle Nazioni Unite. Non è la prima volta”. Lo dice all’Adnkronos Andrea Tenenti, portavoce di Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), la forza Onu dispiegata nel sud del Libano, con 10.000 militari di 49 Paesi, Italia compresa con un contingente di circa mille soldati. Tenenti conferma che “non ci sono feriti”, ma “un po’ di danni alla struttura della base”. “Non ci sono stati feriti all’interno”, puntualizza, precisando che “dobbiamo verificare” l’origine del lancio.
Esercito israeliano, “da ieri nuova fase della guerra della Gaza”
L’operazione nei confronti di Hamas a Gaza continuerà “fino a che non saranno emessi nuovi ordini”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant secondo cui “la notte scorsa abbiamo passato a Gaza una nuova fase della guerra”. “La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l’operazione fino a nuove disposizioni”, ha concluso dopo aver presieduto una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, i vertici della difesa e della sicurezza.
Arabia Saudita condanna offensiva di terra di Israele nella Striscia di Gaza
Il ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita ha condannato qualsiasi operazione di terra delle forze israeliane che possa minacciare la vita dei civili palestinesi. “Il Regno condanna e denuncia le operazioni di terra condotte dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza e avverte del pericolo di continuare a compiere queste palesi e ingiustificate violazioni del diritto internazionale contro i nostri fratelli palestinesi”, si legge in una dichiarazione del ministero, riportata dall’emittente del Qatar Al Jazeera. L’attacco di Hamas del 7 ottobre è avvenuto proprio mentre Israele e Arabia Saudita si stavano preparando a normalizzare le relazioni diplomatiche dopo che lo Stato ebraico, con gli Accordi di Abramo, aveva riallacciato i legami con Marocco, Emirati Arabi Uniti, Sudan e Bahrein. Il riaccendersi del conflitto israelo-palestinese renderà difficile per Riyadh proseguire nel percorso di normalizzazione delle relazioni con Israele, dovendo rispondere a un’opinione pubblica che sostiene la causa palestinese.
Esercito israeliano, abitanti di Gaza subito a sud, il tempo stringe
Israele ha lanciato oggi un appello urgente ai palestinesi residenti nel nord della Striscia e a Gaza City a ’’spostarsi immediatamente’’ nel settore sud, ’’per la propria sicurezza’’. ’’La vostra finestra di opportunità si sta chiudendo’’, ha avvertito il portavoce militare Daniel Hagari, con un messaggio in inglese sulla piattaforma X. ’’L’umanità resta impressionata dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre: un massacro - ha affermato - di vite innocenti, uomini, donne, bambini e bebe’, con la testa mozzata, uccisi, violentati, bruciati vivi. Noi non lo dimenticheremo, ne’ dimenticheremo il rapimento di oltre 200 ostaggi’’.
Ministro Difesa israeliano: operazioni contro Hamas a Gaza continueranno fino a nuovo ordine
Le forze israeliane continueranno le operazioni iniziate nella notte nella Striscia di Gaza, prendendo di mira i tunnel e le altre infrastrutture di Hamas, nonché i leader del movimento islamista, ha dichiarato sabato il ministro della Difesa Yoav Gallant.
“Abbiamo attaccato sopra e sotto terra, abbiamo attaccato gli operatori del terrore di tutti i ranghi, ovunque”, ha dichiarato in una dichiarazione video. “Le istruzioni per le forze armate sono chiare: l’operazione continuerà fino a un nuovo ordine”.
Usa-Cina: fonti, accordo per incontro Biden-Xi a summit novembre a San Francisco
È stato raggiunto un accordo di principio fra Stati Uniti e Cina per un incontro fra il presidente Usa Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping da tenersi a margine del vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) che si terrà a novembre a San Francisco. Lo riferisce ad AP una fonte Usa, secondo cui le due parti hanno raggiunto l’intesa di principio venerdì quanto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in visita a Washington per tre giorni, ha incontrato il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. La fonte ha aggiunto che le due parti non hanno ancora definito i dettagli sul giorno esatto dell’incontro, sul luogo e sugli altri aspetti logistici. Sempre venerdì Wang ha incontrato anche il presidente Usa Joe Biden: i due hanno avuto un colloquio di un’ora nella Roosevelt Room della Casa Bianca; l’incontro, alla presenza di Blinken e Sullivan, è stato l’ultimo di una serie di contatti ad alto livello tra i due Paesi, che stanno esplorando la possibilità di stabilizzare una relazione sempre più tesa in un momento di conflitto sia in Ucraina che in Medioriente con la guerra fra Israele e Gaza.
Hamas annuncia il rilascio degli ostaggi russo-israeliani
Hamas avrebbe promesso alle autorità di Mosca il rilascio degli ostaggi con cittadinanza russa. L’annuncio arriva da un alto esponente del gruppo militante palestinese in un’intervista a RIA Novosti. Non è stata fornita alcuna tempistica. La Russia - riferisce l’agenzia Bloomberg - ha identificato otto persone con doppia cittadinanza israelo-russa che si ritiene siano prigioniere a Gaza, ha dichiarato Moussa Abu Marzouk al servizio di informazione statale russo. Hamas detiene 229 ostaggi israeliani, alcuni dei quali con doppia cittadinanza, sequestrati durante un attacco di massa nel sud di Israele il 7 ottobre.
WP: “Biden cerca di riparare i rapporti con musulmani e arabi Usa”
La guerra a Gaza sta mettendo a dura prova i rapporti fra Joe Biden e i musulmani e gli arabi americani, i suoi elettori più fedeli. Nel corso di un incontro nei giorni scorsi fra la comunità araba e musulmana con alcuni funzionari dell’amministrazione, la frustrazione nei confronti della Casa Bianca è stata evidente. Al centro delle tante critiche al presidente per la gestione della crisi in Israele ci sono state - riporta il Washington Post - le recenti parole di Biden, che ha detto di non credere alle stime sui morti palestinesi. Dichiarazione ritenuta profondamente offensiva che ha spinto alcuni leader arabi e musulmani ad annunciare pubblicamente che nel 2024 non voteranno per Biden e si asterranno dal voto. Per il presidente la guerra di Israele sta avendo un profondo impatto sulla politica interna e sulla sua campagna elettorale. La rabbia dei musulmani e degli arabi americani si va infatti a sommare a quella dei giovani democratici che hanno sposato la causa palestinese e hanno scaricato Biden, minandone le chance per il 2024.
Media, da Hamas appello a proteste domani nel centro di Beirut
Hamas vuole mobilitare le folle in Libano. I media del Paese dei Cedri riferiscono di un appello del gruppo, responsabile del terribile attacco del 7 ottobre in Israele, a scendere in piazza domani nel centro di Beirut per sostenere la “resistenza” palestinese e “liberare le terre e i luoghi sacri”. Hamas, che controlla la Striscia di Gaza nel mirino delle operazioni israeliane dal 7 ottobre, aveva diffuso nei giorni scorsi un appello rivolto ai “popoli arabi e islamici”, a “tutte le persone libere nel mondo” per una “mobilitazione popolare, tutti i giorni”, chiedendo in particolare di “partecipare attivamente” domenica a proteste sotto lo slogan ’Aprite il valico di Rafah (al confine tra la Striscia e l’Egitto), fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza”. La tensione tra Libano e Israele è alta dal 7 ottobre e si registrano ostilità tra lanci di missili anticarro dal Libano in direzione di Israele e operazioni delle forze israeliane contro Hezbollah libanesi (video).
Hamas: “Israele esita ad invadere Gaza perché ha paura”
“L’esitazione di Israele di fronte all’invasione di terra di Gaza dimostra uno stato di confusione e paura”: lo ha affermato un dirigente di Hamas, Izzat al-Reshek, citato dall’agenzia di stampa Shehab, vicina a Hamas. “La resistenza è pronta allo scontro”, ha aggiunto al-Reshek, denunciando poi che la privazione di acqua, combustibile e corrente elettrica imposta alla popolazione di Gaza da Israele “è un crimine di guerra”.
Kiev, Mosca ha perso già 4mila uomini per offensiva su Avdiivka
Ad oggi Mosca ha persone già circa 4.000 uomini durante l’offensiva su Avdiivka, nella regione di Donetsk. Lo riporta su Telegram il ministero della Difesa ucraina, spiegando che il ministro Rustem Umerov ha avuto una conversazione telefonica con il segretario della Difesa degli Usa Lloyd Austin nella quale gli ha riferito degli ultimi aggiornamenti sul campo, compresa la situazione della città del Donetsk. “L’ho informato delle perdite del nemico nell’area di Avdiivka a partire da questo minuto - circa 4.000 soldati”, ha dichiarato Umerov ringraziando gli Stati Uniti per la continua ed efficace cooperazione e per la fornitura di munizioni di artiglieria all’Ucraina.
Attacco a Gaza da 3 direttrici, obiettivo dividere la Striscia
Dividere la Striscia in tre sezioni, costringere Hamas a ritirarsi dagli avamposti attaccati e spingere quanti più abitanti possibile a spostarsi verso il sud in cerca di cibo. Diverse fonti qualificate che seguono l’evolversi della guerra in Israele indicano in questi punti alcuni degli obiettivi principali dell’attacco israeliano nella striscia di Gaza. Secondo le fonti, quella in corso è “un’incursione su larga scala” da tre diverse direttrici, per isolare sia il nord dal sud della Striscia sia Gaza City.
L’attacco, infatti, starebbe avvenendo da tre diversi punti, tutti ad est della Striscia, proprio con l’obiettivo di dividerla in tre parti e costringere Hamas a muoversi di conseguenza: il nord e Gaza City, la parte centrale e quella sud vicino al valico di Rafah. Un’azione sostenuta anche dal mare, con i pattugliamenti delle navi per isolare completamente una zona dall’altra. Le fonti sottolineano inoltre, proprio alla luce dell’assedio in corso a Gaza, che la situazione di sicurezza in Cisgiordania sta velocemente deteriorandosi, con le proteste che interessano non solo Ramallah, Jenin, Tulkarem, Hebron e Nablus ma anche decine di piccoli villaggi.
Egitto: 35 morti in maxi scontro tra bus e auto tra Il Cairo e Alessandria
Almeno 35 morti e 53 feriti in un maxi scontro tra auto e bus sull’autostrada che collega Il Cairo con Alessandria, nel nord dell’Egitto. Lo rende noto il quotidiano egiziano Al-Ahram, che sul suo sito Internet parla di “una terribile collisione sulla strada deserta del Cairo-Alessandria vicino a Wadi Al-Natroun’’ che “ha provocato la morte di 35 persone, almeno 18 delle quali sono rimaste bruciate, e il ferimento di altre 53”. Fonti della polizia citate da al-Ahram sostengono che sia stata una perdita di olio da un veicolo a causare lo scontro con alcuni veicoli che hanno preso fuoco.
Mo: aereo iraniano atterra in Siria con armi per milizie filo Teheran
Un aereo di linea iraniano sarebbe atterrato nella base di Shayrat vicino a Homs, nella Siria occidentale, controllato dalle milizie filoiraniane. Lo scrive il quotidiano israeliano Ynet citando un sito di informazione vicino all’opposizione siriana, secondo cui l’aereo trasporterebbe armi per le milizie sostenute dall’Iran in Siria e in Libano.
Ong, “Iran vieta alla famiglia di Armita di trasferire il corpo”
“Le istituzioni di sicurezza dell’’Iran hanno informato la famiglia di Armita Garavand che non hanno il permesso di trasferire il suo corpo a Kermanshah (Kermashan)”. Lo denuncia Hengaw, l’ong che per prima ha diffuso notizie sulla giovane iraniana Armita Garavand, la 16enne che ha subito una trauma cranico all’interno della metro di Teheran durante una lite con la sorveglianza perché non portava il velo e che è stata dichiarata morta oggi. Un parente della famiglia ha riportato a Hengaw che “le agenzie di sicurezza hanno espresso l’intenzione di seppellire il corpo di Armita a Behesht Zahra, Teheran”. Una decisione, spiega l’ong, che “ha provocato una forte reazione da parte della famiglia Garavand”.
Colloquio tra emiro Qatar e presidente Iran su Gaza
L’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani e il presidente dell’Iran Ebrahim Raisi hanno avuto un colloquio telefonico sugli ultimi sviluppi del conflitto israelo-palestinese e in particolare sulla situazione nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono media di Doha, spiegando che i due leader hanno anche parlato dei rapporti bilaterali e del contesto internazionale.
Israele ha informato Usa su obiettivi attacco a Gaza
Il ministro della Difesa americano Lloyd Austin ha parlato ieri sera con il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant, dopo che l’esercito ha iniziato a operare sul terreno nella Striscia di Gaza, e ha chiesto di comprendere le mosse di Israele. Dopo aver ricevuto una spiegazione generale sugli obiettivi dell’operazione, riporta Ynet, Austin ha chiesto a Israele di “evitare di colpire persone non coinvolte e di causare danni agli innocenti”. Inoltre, ha chiesto di aumentare gli aiuti umanitari che Israele consente di portare nella Striscia dal valico di Rafah. Galant, secondo Ynet, in linea di principio ha risposto positivamente a entrambe le richieste.
Tajani: “i 14 italiani non corrono alcun rischio ora”
“I 14 italiani che sono nella Striscia, sono tutti sotto la Linea Rossa... sono tutti salvi, non ci sono combattimenti, non ci sono rischi in questo momento”: lo ha detto al Tg2 il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, collegato dall’Unità di Crisi della Farnesina.
Israele ha informato Usa su obiettivi blitz in corso a Gaza
Il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant ha informato il suo omologo statunitense Lloyd Austin sugli obiettivi del massiccio blitz dell’esercito dentro la Striscia. Lo ha sostenuto il sito Ynet secondo cui dopo aver avuto una informati generale sull’operazione Austin ha chiesto a Gallant di “evitare di colpire persone non coinvolte e di non causare danni agli innocenti”. Austin ha anche chiesto che Israele acconsenta all’aumento degli aiuti umanitari dal valico di Rafah per la popolazione di Gaza. Gallant - secondo Ynet - ha accettato “in linea di principio” entrambe le richieste avanzate da Austin.
Italia astenuta all’Onu perché manca la condanna di Hamas
“L’Italia si è astenuta” sulla risoluzione Onu per la tregua a Gaza “perché se da un lato riconosce gli sforzi delle parti arabe”, questi “non sono stati abbastanza per votare a favore. Manca la condanna inequivocabile degli attacchi di Hamas a Israele, manca il riconoscimento del diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, e non menziona la richiesta del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi del 7 ottobre”. Lo ha detto l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all’Onu.
Palestinese ucciso in Cisgiordania “da un colono”
Un palestinese di 40 anni, Bilal Muhammad Saleh è stato ucciso ieri nel villaggio di al-Sawiya presso Nablus, in Cisgiordania. Lo ha reso noto il ministero palestinese della sanità, citato dalla agenzia di stampa ufficiale Wafa. Secondo le informazioni raccolte dalla Wafa “è stato colpito da un colono con un proiettile al petto’’. In Israele questa notizia non è stata ancora commentata.
Tajani, “risoluzione Onu? Non era equilibrata”
“Non c’era una condanna di Hamas, non c’era il riferimento al diritto di Israele all’autodifesa, c’erano una serie di punti che non rendevano equilibrata la risoluzione”. Lo ha detto al GR1 il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo che l’Italia si è astenuta dal votare la risoluzione presentata dalla Giordania e approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tajani ha ribadito la “necessità di avere una breve pausa nei combattimenti per far arrivare gli aiuti umanitari a Gaza e per far uscire gli internazionali attraverso il valico di Rafah, ma - ha detto - non abbiamo potuto votare a favore perché non era abbastanza equilibrata”. “Dobbiamo sempre ricordare che Israele ha avuto un attacco durissimo - ha ribadito - Sono stati compiuti crimini orribili contro la popolazione civile israeliana e questo non era stato ben sottolineato”.
Tajani, “trattative con Usa, Onu, Egitto e Israele per far uscire stranieri da Gaza”
“Continuano le trattative in Egitto tra gli israeliani, gli egiziani, gli Stati Uniti e l’Onu per far uscire gli internazionali dalla Striscia di Gaza’’. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a una straordinaria del Tg1 descrivendo una “situazione molto complicata’’, ma aggiungendo che “la nostra ambasciata al Cairo è pronta a inviare un convoglio per andare a prendere i 14 italiani e i loro cinque familiari appena sarà possibile uscire dal valico di Rafah con la Striscia di Gaza’’.
Idf, esercito avanza nelle fasi del piano di guerra a Gaza
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha dichiarato che l’esercito sta “avanzando attraverso le fasi” del piano “di guerra” a Gaza, con le forze di terra che stanno effettuando operazioni nella Striscia. “Le forze di fanteria, corazzate, ingegneria e artiglieria partecipano all’attività, accompagnate da un pesante fuoco aereo”, ha affermato. Secondo Hagari l’uccisione di due comandanti di Hamas negli attacchi aerei israeliani è un “buon progresso”.
Medioriente: morti almeno 29 giornalisti dal 7 ottobre
Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) afferma che le ultime tre settimane sono state le più sanguinose mai registrate per i giornalisti che si occupavano di conflitti da quando l’organizzazione ha iniziato il monitoraggio nel 1992. Secondo il Cpj almeno 29 giornalisti sono morti nella guerra tra Israele e Hamas dal 7 ottobre, tra cui 24 palestinesi, quattro israeliani e un libanese. Inoltre, altri 8 giornalisti sono rimasti feriti e 9 risultano dispersi o detenuti.
Il Cpj critica anche l’interruzione dei servizi di comunicazione nella Striscia di Gaza, avvertendo che il blackout è anche un “blackout di notizie” che compromette la capacità del pubblico di “conoscere e capire cosa sta succedendo in questo conflitto”.
Israele: “Hamas usa ostaggi per terrorismo psicologico”
Le informazioni giunte ieri riguardo un possibile accordo per la liberazione di ostaggi “sono un tentativo di parti interessate, e di Hamas in primo luogo, di fare un uso cinico della questione, è un terrorismo psicologico concepito per influenzare la nostra popolazione mentre si trova in una situazione delicata’’. Lo ha detto il portavoce militare, Daniel Hagari, ribadendo in questo contesto che le autorità israeliane sono impegnate ad inoltrare alle famiglie degli ostaggi “informazioni veritiere’’. “Riportare gli ostaggi a casa è per noi uno sforzo nazionale supremo’’, ha assicurato.
Israele, faremo arrivare altri aiuti a Gaza
“Stiamo ampliando lo sforzo umanitario, oggi faremo arrivare altri camion con acqua e medicine” ai cittadini di Gaza che si sono spostati nel sud della Striscia, “che è un’area protetta, riceveranno assistenza”. Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, citato dai media israeliani.
Israele: “Operiamo ancora a Gaza, nessuna perdita”
“Le nostre forze di terra si trovano ancora sul terreno e portano avanti la guerra’’: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. “La notte scorsa sono entrate nel nord della Striscia e hanno esteso le attività di terra. A questa operazione partecipano unità di fanteria, dei carristi, del genio e dell’artiglieria, sostenuti da un forte volume di fuoco’’. Israele, ha proseguito Hagari, continua con “bombardamenti massicci’’ a Gaza che hanno portato anche alla uccisione di esponenti di primo piano dell’ala militare di Hamas, fra cui il capo della unità aerea che ha avuto un ruolo centrale nel massacro del 7 ottobre.
Erdogan a Israele, “metta fine a questa follia”
“I bombardamenti israeliani su Gaza si sono intensificati la scorsa notte e ancora una volta hanno preso di mira donne, bambini e civili innocenti e hanno peggiorato la crisi umanitaria in corso”, ha detto Erdogan su X. “Israele deve fermare immediatamente questa follia e porre fine ai suoi attacchi”.
Esercito Israele uccide comandante forze navali di Hamas
L’esercito israeliano ha ucciso il comandante delle Forze navali di Hamas della Brigata di Gaza city Ratib Abu Tzahiban. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui Tzahiban ha organizzato e comandato il tentativo di infiltrazione in Israele dello scorso 24 ottobre. La Marina - ha aggiunto il portavoce - sta fornendo sostegno alle forze terrestri impegnate fino ad ora all’interno di Gaza per l’incursione cominciata ieri sera.
New York, proteste per chiedere il cessate il fuoco a Gaza
A New York, 200 persone sono state detenute dopo aver protestato alla stazione di Grand Central contro gli attacchi israeliani a Gaza. I manifestanti indossavano una maglietta nera con la scritta “Gli ebrei dicono di cessare il fuoro immediatamente.”
Famiglie rapiti, “notte di ansia, Netanyahu ci riceva ora”
“Questa notte è stata la più terribile di tutte le notti e l’abbiamo passata con grande ansia. È stata una notte in bianco e lunga, sullo sfondo della grande operazione dell’esercito nella Striscia di Gaza e della completa incertezza riguardo al destino dei rapiti che sono trattenuti lì e sono anch’essi soggetti a pesanti bombardamenti”. Lo dichiara il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, chiedendo “un incontro urgente” con il premier Benyamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Galant e altri membri del gabinetto di guerra.
Amb. Israele, proseguiremo operazione finché Hamas non sarà sradicata
“Vogliamo andare fino in fondo nella nostra operazione finchè Hamas non sarà sradicata”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar in un’intervista al Tg1. L’ambasciatore ha affermato di non credere sia cambiato molto dopo l’intensificazione degli attacchi contro la Striscia di Gaza avvenuta ieri. Le nostre priorità rimangono “liberare gli ostaggi e rimuovere la minaccia di Hamas”, ha chiarito l’ambasciatore.
Tajani, “14 italiani a Gaza sono vicino a valico di Rafah”
Si trovano “vicino al valico di Rafah’’ con l’Egitto i “14 italiani che si trovano nella Striscia di Gaza’’ ai quali si aggiungono “5 loro familiari’’. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rai 3, affermando che “per noi la priorità è seguire i nostri concittadini che speriamo possano uscire quanto prima dal valico di Rafah. La nostra ambasciata al Cairo è pronta ad andarli a prendere’’. Tajani ha spiegato che “nonostante il blackout siamo riusciti a entrare in contatto con tutti gli italiani, grazie al nostro consolato a Gerusalemme’’.
Israele ancora nella Striscia con soldati e tank
Le forze israeliane, entrate ieri sera a Gaza, sono ancora nella Striscia mentre continua l’operazione avviata con le truppe e i tank. Lo riferiscono i media. Il capo di stato maggiore Herzi Halevi - secondo le stesse fonti - attualmente sta tenendo una valutazione della situazione in corso al termine della quale saranno prese decisioni in merito alla continuazione dell’operazione di terra. Sono segnalati scontri con Hamas a Bureji, nella parte centrale di Gaza, e in altre località. Al momento - secondo le stesse fonti - non ci sono vittime né feriti tra i soldati israeliani.
Israele, colpito sito Hezbollah nel sud del Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver effettuato un attacco aereo notturno contro un sito di Hezbollah nel sud del Libano. L’attacco, secondo l’Idf, è stato effettuato in risposta a un lancio di razzi diretto verso Israele. Ne danno notizia i media israeliani tra cui il Times of Israel.
Israele, colpiti 150 obiettivi Hamas nel nord di Striscia Gaza
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito che nell’attacco notturno sono stati colpiti 150 obiettivi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Ne danno notizia i media israeliani tra cui Haaretz. Tra gli obiettivi presi di mira da Israele ci sono anche i tunnel sotterranei. Secondo quanto riferito dall’esercito sarebbero circa 100 i jet da combattimento israeliani che hanno partecipato all’offensiva nella notte. Nell’attacco, secondo l’Idf, sono stati uccisi “diversi terroristi di Hamas”.
Idf, ucciso capo forze aeree Hamas a Gaza
Il capo delle forze aeree di Hamas, Issam Abu Rukbeh, è stato ucciso in un raid aereo delle Forze di difesa israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Idf e i servizi di sicurezza dello Shin Bet. L’esercito israeliano spiega che Abu Rukbeh era responsabile della gestione dei droni, dei sistemi di rilevamento aereo, dei deltaplani e delle difese aeree del gruppo di Hamas. Abu Rukbeh, spiegano i militari israeliani, ha avuto un ruolo nella pianificazione dell’assalto sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre, dirigendo i miliziani che sono entrati con i deltaplani nelle zone meridionali di Israele. Inoltre ha coordinato attacchi con droni contro Israele.
Kiev, nella notte abbattuti sei missili russi
Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto nella notte sei missili russi nelle regioni di Dnipropetrovsk e Mykolaiv: lo hanno reso noto su Telegram le autorità locali, come riporta R-Ucraina Il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak, ha affermato che tre missili sono stati distrutti nei cieli della sua regione, aggiungendo che i russi hanno anche colpito due volte con l’artiglieria pesante la comunità Marganets, del distretto di Nikopol, senza “senza provocare morti né feriti”. Da parte sua, il capo dell’amministrazione militare della regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha reso noto che le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa tre missili da crociera Kh-59 nella regione.
Israele, razzi da Libano, raid su infrastrutture Hezbollah
“Ieri, i terroristi Hezbollah hanno tentato di lanciare razzi verso il territorio israeliano. I razzi sono caduti in Siria. Nella notte i jet israeliani hanno risposto colpendo infrastrutture militari di Hezbollah in Libano”. Lo riferisce l’esercito israeliano.
Reporter al Jazeera da Gaza: “Siamo isolati”
“Siamo isolati, non sappiamo cosa sta accadendo nella Striscia...non sappiamo nemmeno se ci state ascoltando o vedendo”: è il messaggio lanciato poco fa in diretta tv dal reporter di al Jazeera in inglese, Tareq Abu Azzum, parlando con un telefono satellitare da Khan Yunis, nella Striscia. “Per favore, se mi ascoltate mandate questo messaggio fuori dalla Striscia”, ha detto il reporter in diretta tv.