ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedio Oriente

Guerra ultime notizie. Israele: «Gaza circondata, ora divisa in due». Il Papa parla con il presidente iraniano. Khamenei vede il leader di Hamas

Esercito Israele, quattro ore per evacuazione civili a Gaza. Kiev conferma: «Colpita una nave russa in Crimea». Biden, progressi per pausa umanitaria in Striscia di Gaza

a cura di Franco Sarcina

Gaza-Israele: ventinovesimo giorno
  • E’ viva e in ostaggio bambina di 8 anni ritenuta morta

    Emily Hand, una bambina di 8 anni del kibbutz Beeri, che si riteneva fosse stata uccisa nell’assalto di Hamas al kibbutz Beeri del 7 ottobre, è invece viva e tenuta in ostaggio a Gaza. La famiglia è stata informata dalle autorità israeliane cinque giorni fa, come riferisce Channel 12. Emily ha anche la cittadinanza irlandese

  • Nasrallah annuncia nuovo discorso per sabato prossimo

    Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha annunciato un nuovo discorso pubblico per sabato prossimo alle 15 ora locale (le 14 in Italia). Lo ha reso noto la tv al Manar.

  • Il Papa ha sentito il presidente iraniano Raisi su Medio Oriente

    Il Papa ha sentito il presidente iraniano Raisi. La conversazione, riferiscono dal Vaticano, è avvenuta nel pomeriggio su richiesta del presidente dell’Iran. Al centro del colloquio il conflitto in Medio Oriente.

  • Esercito: «Abbiamo circondato Gaza City»

    ’’Oggi abbiamo circondato Gaza City’’. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. ’’La Striscia e’ ora divisa in due settori: Nord e Sud’

  • Blinken, flusso aiuti a Gaza è gravemente insufficiente

    Il flusso attuale di aiuti a Gaza è gravemente insufficiente: così il segretario di stato Usa in una conferenza stampa a Baghdad

  • Blinken a Baghdad rilancia monito contro estensione guerra

    “Non sfruttate la guerra in corso in Medio Oriente, non fatelo”, “Prenderemo ogni misura per proteggere il nostro personale nella regione”: Antony Blinken ha rilanciato da Baghdad il monito Usa contro l’allargamento del conflitto e gli attacchi alle truppe americane.

  • Esercito, non esclusa azione in ospedale Shifa

    “Al momento l’esercito israeliano non ha dato ordine alle unità di entrare nell’ospedale di Shifa, dove secondo l’intelligence si nascondono gli alti esponenti di Hamas. Alti funzionari dell’Idf non hanno escluso un’operazione militare nell’ospedale se sarà possibile metterla in atto”. Lo ha reso noto l’esercito secondo quanto riporta Haaretz.

  • Sirene d’allarme a Tel Aviv, intercettati missili da Gaza

    - Le sirene d’allarme per i razzi da Gaza sono suonate a Tel Aviv e in tutta la zona centrale di Israele per una robusta salva lanciata dalla Striscia. Forti esplosioni in aria dovute all’intercettazione dell’Iron Dome mentre l’esercito israeliano sta bombardando pesantemente Gaza

  • Si intensificano attacchi Israele a Gaza City e Nord Striscia

    - Si sono intensificati gli attacchi israeliani a Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferiscono i media israeliani gli attacchi provengono dall’aria, dal mare e sono anche terrestri. Le aree includono Tel Al-Hawa, Zeytun, Shujaiyeh, Albasara, Rimal, al-Nasser e Karama. L’attacco arriva in concomitanza con un black out delle linee telefoniche e di internet nella Striscia di Gaza.

  • Libano, tra le 4 vittime la madre e le figlie del giornalista

    - Tra le vittime del raid israeliano nel sud del Libano non figura il giornalista Samir Ayub, come riferito in precedenza dalle prime notizie della Protezione civile libanese, ma ci sono le sue tre figlie di 9, 10 e 14 anni e sua madre, la nonna delle tre ragazzine. La moglie del giornalista è rimasta gravemente ferita e ora è in ospedale.

  • Abbas, ’Autorità Palestinese tornerebbe a Gaza in caso di ’soluzione politica’’

    L’Autorità Palestinese (Ap) potrebbe tornare al potere nella Striscia di Gaza solo se si troverà una “soluzione politica globale” al conflitto israelo-palestinese. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ap Mahmoud Abbas, che oggi ha incontrato il Segretario di Stato americano Antony Blinken, in tour nella regione mentre infuria la guerra israeliana a Gaza. “Ci assumeremo pienamente le nostre responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale che includa tutta la Cisgiordania, comprese Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza”, ha detto Abbas a Blinken, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.

  • Tv Israele, nel blitz 7 ottobre anche combattenti stranieri

    All’attacco di Hamas del 7 ottobre hanno partecipato anche diversi “combattenti stranieri”. Questa la sensazione maturata nei servizi di sicurezza israeliani, secondo la televisione pubblica Kan, dopo gli interrogatori di prigionieri catturati sul terreno. Questi combattenti, secondo l’emittente, parlavano un arabo con un accento diverso da quello di Gaza, più simile invece a quello di Paesi del nord Africa. Contrariamente a voci diffusesi in Israele nei giorni scorsi, non vi era invece fra di loro - riferisce l’emittente - chi si esprimesse in farsi, o che sembrasse originario dell’Iran. Ma le indagini sono ancora in corso.

  • Netanyahu, nessun cessate il fuoco fino al ritorno ostaggi

    “Non ci sarà cessate il fuoco fino al ritorno dei nostri ostaggi. Lo abbiamo detto ai nostri amici e nemici. Andremo avanti finché non li avremo sconfitti”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyhau ribadendo una posizione già nota di Israele

  • Khamenei incontra il leader di Hamas Haniyeh in Iran

    La Guida suprema dell’Iran Ali Khamenei ha incontrato a Teheran il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, assieme ad una delegazione. “La politica permanente della Repubblica islamica dell’Iran è di sostenere le forze della resistenza palestinese contro i sionisti occupanti. I crimini del regime sionista a Gaza sono direttamente sostenuto dagli Usa e da alcuni governi occidentali”, ha affermato Khamenei su X a proposito dell’incontro.

  • Israele: Hamas usa ospedali come scudo attività militari

    A Gaza Hamas si fa scudo sistematicamente di ospedali per le proprie attivita’ militari. Lo ha sostenuto il portavoce militare Daniel Hagari, in una conferenza stampa. Dopo aver gia’ accusato Hamas di aver installato i propri comandi militari alla base e sotto l’ospedale al-Shifa (il principale di Gaza) Hagari ha fornito oggi nuovi esempi, menzionando l’ospedale Sheikh Hamed (un’instituzione finanziata dal Qatar) e l’ospedale ’Indonesiano’, nel nord della Striscia. Con l’aiuto di fotografie e di intercettazioni telefoniche Hagari ha sostenuto che l’ala militare di Hamas si avvale di quelle strutture per le proprie attività militari.

  • Gentiloni, «in Medio Oriente servono pause umanitarie»

    “Gaza è nel Mediterraneo e noi siamo fondamentali per quasi tutti i Paesi della regione” e l’Ue deve recuperare un ruolo “nelle piccole cose subito: pause umanitarie, la proposta di un corridoio umanitario” marittimo “da Cipro” che “è un’ottima idea”. Lo ha detto il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, ospite alla trasmissione In mezz’ora di Monica Maggioni su Rai Tre. “Guardiamo al futuro: penso che l’Ue abbia una leva” in Medio Oriente, “abbiamo avuto un inizio che non ha dato la migliore prova di politica europea ma possiamo fare molto meglio nei prossimi mesi”, ha sottolineato

  • Sondaggio, Trump supera Biden in 5 su 6 stati in bilico

    Joe Biden è dietro a Donald Trump in 5 dei 6 più importanti stati ’battleground’, ovvero in bilico tra Repubblicani e Democratici, ad un anno esatto dalle elezioni, scontando gli enormi dubbi sulla sua età e una profonda insoddisfazione per la sua gestione dell’economia, della politica estera e dell’immigrazione: è quanto emerge da un sondaggio New York Times-Siena College. Il tycoon ha un margine di vantaggio fra i 3 e 10 punti in Arizona, Georgia, Michigan, Nevada e Pennsylvania. Biden è avanti solo in Wisconsin, di 2 punti. Nei sei campi di battaglia - tutti conquistati nel 2020 - il presidente è in media in svantaggio 44% a 48%

  • Ue, ’gli ebrei europei oggi vivono ancora nella paura’

    “Il picco di episodi di antisemitismo in tutta Europa ha raggiunto livelli straordinari negli ultimi giorni, ricordando alcuni dei periodi più bui della storia. Gli ebrei europei oggi vivono ancora nella paura”. Lo scrive la Commissione europea in una nota. “In questi tempi difficili l’Ue è al fianco delle sue comunità ebraiche. Condanniamo questi atti spregevoli nei termini più forti possibili. Vanno contro tutto ciò che l’Europa rappresenta”, evidenzia Bruxelles.

  • «Anp si assumerà responsabilità in soluzione politica globale»

    L’Autorità nazionale palestinese (Anp) “si assumerà tutte le sue responsabilità” per la Cisgiordania, Gerusalemme est e Gaza nel quadro “di una soluzione politica globale”. Lo ha detto il presidente Abu Mazen.

    Razzi colpiscono la citta' di Gaza, colonne di fumo si alzano dagli edifici
  • Fonti locali, valico Rafah resta chiuso a uscita stranieri

    Il valico di Rafah, tra Gaza e l’Egitto, resta chiuso anche oggi per l’uscita degli stranieri e binazionali. Lo hanno riferito fonti locali ricordando che Hamas ha condizionato la riapertura del valico al passaggio degli stranieri alla uscita di feriti palestinesi del nord della Striscia di Gaza City. Il valico resta tuttavia in funzione per l’ingresso di aiuti umanitari internazionali.

    Gaza, ambulanze in coda al valico di Rafah
  • Parigi chiede ’tregua umanitaria immediata’

    La Francia chiede una “tregua umanitaria immediata” nella Striscia di Gaza. “Una tregua umanitaria immediata, duratura e sostenibile è assolutamente necessaria e deve poter portare ad un cessate il fuoco”, ha dichiarato la ministra degli Esteri Catherine Colonna al termine di un incontro a Doha con il suo omologo del Qatar. A fronte della “catastrofe umanitaria che si svolge sotto i nostri occhi” nella Striscia di Gaza è necessario che “il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sia all’altezza delle sue responsabilità ed adotti un testo. Ci lavoriamo con i nostri partner, il Brasile ed altri paesi”, ha aggiunto il capo della diplomazia francese.

  • Iran: «Cessate il fuoco o Usa saranno colpiti duramente»

    Il ministro della Difesa iraniano ha avvertito che gli Stati Uniti saranno “colpiti duramente” se non ci sarà un cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim sul proprio account Telegram. “Il nostro consiglio agli americani è di fermare immediatamente la guerra e di attuare un cessate il fuoco, altrimenti verrete colpiti duramente”, ha detto il ministro Mohammad Reza Ashtiani.

  • Abbas, pace solo con Stato di Palestina con confini del 1967

    La sicurezza e la pace si ottengono ponendo fine all’occupazione israeliana del territorio dello Stato di Palestina, con la sua capitale Gerusalemme Est, ai confini del 1967. Così il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, ricevendo oggi il segretario di Stato americano Anthony Blinken a Ramallah. Lo riporta l’agenzia Wafa.

    Medioriente, incontro tra Abbas e Blinken
  • Ministero Salute Gaza: 9.770 vittime, tra cui 4.800 bambini

    Il ministero della Salute di Gaza ha aggiornato oggi la conta delle vittime tra i palestinesi della Striscia. I morti sono 9,770, conpresi 4,800 bambini.

  • Blinken e Abbas: sforzi per riportare calma e stabilità

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken “ha riaffermato l’impegno degli Stati Uniti alla fornitura di assistenza umanitaria salvavita e alla ripresa dei servizi essenziali” a Gaza, nel colloquio avuto a Ramallah con il presidente palestinese Mahmoud Abbas. A riferirne è stato un portavoce del Dipartimento di Stato americano. Blinken ha quindi sottolineato che i palestinesi “non devono essere sfollati con la forza”, ha ancora riferito Matthew Miller. Blinken e Abbas hanno discusso degli sforzi per “ripristinare la calma e la stabilità” in Cisgiordania, compresa la necessità di “fermare la violenza estremista contro i palestinesi e fare in modo che i responsabili siano chiamati a risponderne”, ha aggiunto. Miller ha affermato che Blinken ha ribadito che gli Stati Uniti rimangono “impegnati a promuovere uguali misure di dignità e sicurezza per palestinesi e israeliani”. Blinken ha infine espresso l’impegno degli Stati Uniti a lavorare per la “realizzazione delle legittime aspirazioni dei palestinesi per la creazione di uno Stato palestinese”.

  • Anp: «Sull’atomica frasi razziste da ministro fascista»

    “Dichiarazioni barbare e razziste che giungono da un ministro fascista”. Lo sottolinea il ministero degli Esteri della Autorità nazionale palestinese - secondo la agenzia di stampa Wafa - commentando l’intervista del ministro per la Tradizione ebraica Amichay Elyahu in cui ha evocato un possibile ricorso ad un’arma atomica a Gaza (leggi sotto, ndr). Queste parole, secondo il ministero, sono state espresse da “un partner nella coalizione di governo di Benyamin Netanyahu”, e confermano che da 30 giorni Israele sta conducendo “una guerra di genocidio” a Gaza.

  • Papa Francesco: «“Vi prego di fermarvi in nome di Dio: cessate il fuoco»

    “Vi prego di fermarvi in nome di Dio: cessate il fuoco”: lo ha detto il Papa all’Angelus parlando della situazione in Israele e Palestina e chiedendo che “si eviti l’allargamento del conflitto”. “La situazione di Gaza è gravissima”, ha ricordato il Papa. “Si liberino gli ostaggi tra di loro ci sono tanti bambini”, ha aggiunto. “Pensiamo a tutti i bambini coinvolti in questa guerra”, “preghiamo perché si abbia la forza di dire basta”

    Papa Francesco. (AP Photo/Gregorio Borgia) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

  • Israele: «Lanciarazzi Hamas in mezzo a giochi e piscina per bambini»

    L’esercito israeliano ha annunciato di aver scoperto durante i combattimenti a Gaza “una postazione di lancio di razzi di Hamas vicino ad una piscina per bambini e fosse di tiro e lanciarazzi in un vecchio parco giochi per bambini”. “Questa - ha detto il portavoce - è un’ulteriore prova del deliberato uso di Hamas delle strutture civili e dei civili stessi, inclusi i bambini, come scudi umani per le sue operazioni”.

  • Blinken: i palestinesi non devono essere sfollati con la forza, stop a violenza estremista in Cisgiordania

    Durante l’incontro a Ramallah, in Cisgiordania, il segretario di Stato Antony Blinken ha detto al presidente palestinese Abu Mazen che gli abitanti della Striscia di Gaza non devono essere “sfollati con la forza”. Inoltre, Blinken ha chiesto di fermare la “violenza estremista” contro i palestinesi in Cisgiordania.

  • Abu Mazen a Blinken: «Sospendere immediatamente la guerra»

    Il presidente palestinese Abu Mazen nell’incontro con il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha chiesto “la sospensione immediata della guerra devastante e l’accelerazione della fornitura di aiuti umanitari, compresi medicinali, cibo, acqua, elettricità e carburante, a Gaza”. “Ci incontriamo di nuovo - ha aggiunto - in circostanze estremamente difficili, e non ci sono parole per descrivere la guerra di genocidio e distruzione a cui è sottoposto il nostro popolo palestinese a Gaza per mano della macchina da guerra israeliana, senza riguardo alle regole di diritto internazionale”.

    Stretta di mano fra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il presidente palestinese Mahmoud Abbas. REUTERS/Jonathan Ernst/Pool

  • Iraq, milizia filoiraniana: se Blinken verrà a Baghdad, attaccheremo ambasciata Usa

    La milizia filoiraniana Kataib Hezbollah ha avvertito gli Stati Uniti che prenderà d’assalto l’ambasciata americana in Iraq se il Segretario di Stato Antony Blinken visiterà il paese nel quadro del suo tour regionale in Medio Oriente. Il capo della sicurezza del gruppo paramilitare sciita iracheno che fa parte delle Forze di mobilitazione popolari sostenute dall’Iran, Abu Ali al Askari, ha assicurato oggi che Blinken “non è il benvenuto” e che se la visita avrà luogo la risposta sarà “un’escalation senza precedenti” che, promette, non sarà pacifica, riporta il giornale iracheno Shafaq. La stessa pubblicazione aveva precedentemente riferito di una visita nel paese di Blinken per incontrare il primo ministro Mohamad Shia al Sudani. Né le autorità irachene né quelle americane lo hanno confermato.

  • Ministro Esteri francese: «Per Gaza serve una pausa umanitaria immediata»

    Il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna ha chiesto domenica una pausa umanitaria “immediata” nella guerra tra Israele e Hamas. “Una pausa umanitaria immediata, duratura e osservata è assolutamente necessaria e deve poter portare a un cessate il fuoco”, ha dichiarato Colonna ai giornalisti durante una visita in Qatar.

  • Biden, progressi per pausa umanitaria in Striscia di Gaza

    Il presidente americano Joe Biden ha suggerito sabato che ci sono stati alcuni progressi nei tentativi degli Stati Uniti di persuadere Israele a sospendere gli attacchi militari su Gaza per ragioni umanitarie. In un breve scambio con i giornalisti mentre lasciava la chiesa cattolica romana di St. Edmond a Rehoboth Beach, nel Delaware, a Biden è stato chiesto se ci fossero stati progressi e lui ha risposto “Sì”, ma senza condividere i dettagli. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato ieri i suoi omologhi arabi, non è stato d’accordo con loro sulla necessità di un cessate il fuoco immediato e ha chiarito che gli Usa sostengono una pausa umanitaria, mentre un cessate il fuoco aiuterebbe Hamas a riorganizzarsi.

  • Portavoce Cremlino Peskov: «Relazioni con Usa al minimo, ma nel tempo il dialogo andrà ripreso»

    Le relazioni tra Russia e Stati Uniti sono a zero, ma nel tempo il dialogo dovrà essere ripreso. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in un’intervista con il giornalista del canale televisivo Russia-1 Pavel Zarubin. Il giornalista ha pubblicato un frammento della conversazione su Telegram. “La relazione è a zero o, direi, anche sotto zero”, afferma Peskov, citato dalla Tass. “Tuttavia, dal momento che sia l’America sia noi abbiamo una responsabilità speciale per la stabilità globale e la stabilità strategica, in un modo o nell’altro alla fine dovremo riprendere questo dialogo”.

    Per riallacciare le relazioni ad alto livello, secondo Peskov, il presidente degli Stati Uniti dovrebbe assumere un atteggiamento più costruttivo nei confronti della Russia. “In primo luogo, dovrebbe implicare un desiderio condiviso, una disponibilità condivisa, alcune condizioni dovrebbero maturare”, ha detto il portavoce del Cremlino, aggiungendo che “il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente dichiarato di essere pronto a qualsiasi contatto”. “La riduzione della base delle relazioni bilaterali tra Russia e Stati Uniti è stata voluta dagli americani. Per questo motivo, almeno il capo degli Stati Uniti dovrà cambiare la sua posizione a un certo punto, assumendo una posizione più costruttiva sulle relazioni bilaterali, a cui seguirà la maturazione delle condizioni per un tale incontro”, ha sottolineato Peskov.

    Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. EPA/SERGEI BOBYLEV/SPUTNIK/KREMLIN POOL MANDATORY CREDIT

  • Fonti varie: sospesa l’evacuazione dal valico di Rafah

    Le evacuazioni degli abitanti di Gaza feriti e dei titolari di passaporto straniero attraverso il valico di Rafah verso l’Egitto sono state sospese da sabato. Lo hanno detto all’agenzia Reuters due fonti di sicurezza egiziane e una fonte medica. Le evacuazioni sono state sospese dopo un attacco israeliano venerdì su un’ambulanza a Gaza, utilizzata per trasportare persone ferite.

    Il valico di Rafah verso la penisola egiziana del Sinai è l’unico punto di uscita da Gaza non controllato da Israele. I camion degli aiuti possono ancora attraversare il valico, hanno detto due delle fonti.

    Ambulanze in coda al valico di Rafah. EPA/STR

  • Idf, Hamas fa sistematicamente uso di ambulanze, strutture ed istituzioni mediche

    Hamas fa sistematicamente uso di strutture ed istituzioni mediche e ambulanze a fini militari, utilizzando la popolazione civile come scudi umani. A lanciare l’accusa è un portavoce delle Forze di Difesa israeliane. Le strutture militari di Hamas si trovano nelle vicinanze, e perfino sotto strutture delle Nazioni Unite, moschee, scuole e altri siti protetti, in violazione del diritto internazionale. Hamas colloca inoltre i siti militari sottoterra – sotto ospedali e altre strutture mediche – con la deliberata intenzione di sfruttare la protezione offerta a queste strutture in situazioni di combattimento.

    Un medico di Medici Senza Frontiere (Msf) che opera all'ospedale di Al Shifa a Gaza è stato testimone dell'attacco contro un'ambulanza fuori la struttura sanitaria, 4 Novembre 2023. ANSA/US MSF

  • Cominciato incontro a Ramallah tra Blinken e Abu Mazen

    E’ cominciato a Ramallah in Cisgiordania l’incontro tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il presidente palestinese Abu Mazen. Lo riporta Haaretz. E’ il primo incontro tra i due da quando c’è il conflitto tra Israele e Gaza. L’incontro segue i colloqui di Blinken sulla guerra in corso tra Israele e Hamas con i rappresentanti dei paesi arabi in Giordania, avvenuti sabato.

    Il segretario di Stato Usa Antony Blinken a colloquio con il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas). EPA/ALAA BADARNEH / POOL

  • Sanità Gaza: 21 morti dopo attacco israeliano, famiglia sterminata

    Ventuno palestinesi, tutti della medesima famiglia, sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani contro Gaza durante la notte. Lo ha detto il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza controllata da Hamas.

    “Le vittime appartengono alla famiglia di Abu Hasira quando i bombardamenti israeliani hanno colpito la loro casa, piena di donne e bambini”, ha detto il ministero in un post sulla sua pagina Facebook.

  • Ministro Israele: «Sganciare bomba nucleare su Gaza è un’opzione», Netanyahu lo sospende

    Il ministro israeliano per gli Affari e il Patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, ha dichiarato oggi - in risposta ad una domanda - che sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza è “un’opzione”, anche se ne andasse della vita dei 240 ostaggi israeliani perché “le guerre hanno un loro prezzo”. Eliyahu ha anche espresso la sua obiezione a qualsiasi aiuto umanitario a Gaza, dicendo che “non forniremmo aiuti umanitari ai nazisti” e accusando che “non esistono civili non coinvolti a Gaza”. Quanto al destino della popolazione palestinese, “possono andare in Irlanda o nei deserti, i mostri di Gaza dovrebbero trovare una soluzione da soli”, ha detto ancora Eliyahu.

    Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha risposto dicendo che i commenti di Eliyahu sono “avulsi dalla realtà” e che Israele e l’IDF stanno agendo in conformità con il diritto internazionale per evitare danni ai civili. In seguito, lo stesso Netanyahu ha sospeso “da tutte le sedute del governo, fino a nuovo ordine” Eliyahu.

    Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha chiesto la rimozione del ministro. Eliyahu dopo l’affermazione ha ritrattato: “è chiaro a chiunque abbia un cervello che l’osservazione sull’atomica era metaforica”.

    Eliahu è un dirigente del partito di estrema destra ’Potere Ebraico’. Anche il suo leader Itamar Ben Gvir ha commentato che si trattava solo di “una metafora”. “E’ comunque chiaro a tutti - ha aggiunto - che occorre distruggere Hamas e riportare gli ostaggi a casa”.

    Il ministro israeliano per gli Affari e il Patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu

  • Mezzaluna palestinese, colpito edificio vicino ospedale al-Quds

    L’organizzazione umanitaria Mezzaluna rossa palestinese (Prcs) ha riferito su X che un edificio vicino all’ospedale al-Quds è stato colpito provocando morti e feriti, senza specificarne il numero. “Un edificio situato a circa 50 metri dall’ospedale al-Quds e dalla sede dell’associazione nell’area di Tal al-Hawa è stato preso di mira, causandone la distruzione e provocando diversi feriti e martiri”, ha riferito l’organizzazione sui social.

    L’ospedale al-Quds in una foto del 31 ottobre. EPA/MOHAMMED SABER

  • Scontri Cisgiordania, salgono a 3 palestinesi uccisi ad Abu Dis

    Sono tre i palestinesi uccisi dal fuoco dell’esercito israeliano nel villaggio di Abu Dis, in Cisgiordania, secondo quanto fa sapere il Ministero della Sanità palestinese e riporta Haaretz, aggiungendo che gli scontri sono scoppiati mentre l’esercito israeliano effettuava un’operazione di arresto.

    Ai due giovani, identificati come Nabil Halabia, 20 anni, e Musa Diaa Zarour, 22 anni, si aggiunge un’altra vittima: Ahmad Afaneh, 20 anni.

  • Kiev conferma: «Colpita una nave russa in Crimea»

    Vertici politici e militari di Kiev hanno confermato che ieri è stata colpita e danneggiata una nave russa nel cantiere navale di Zaliv in Crimea, la penisola ucraina annessa da Mosca dal 2014. Su Telegram il comandante dell’aeronautica militare ucraina, Mykola Oleshchuk, si è limitato a scrivere un “confermo” accompagnata da emoji di missili e, navi e fuoco. Lo stesso ha fatto il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andry Yermak: “La vita dimostra costantemente che la flotta del Mar Nero della Federazione Russa non sarà in Crimea”, ha scritto Yermak su Telegram.

  • Obama: «Ciò che ha fatto Hamas è orribile, ciò che accade ai palestinesi insopportabile»

    “Quello che ha fatto Hamas è stato orribile e non c’è alcuna giustificazione per questo, e ciò che è anche vero è che l’occupazione, e ciò che sta accadendo ai palestinesi, è insopportabile”. A dichiararlo, è stato l’ex presidente americano Barack Obama, intervenendo in un panel ospitato dal podcast Pod Save America gestito da ex membri dello staff della sua amministrazione. “Se c’è qualche possibilità di essere in grado di agire in modo costruttivo, di fare qualcosa, sarà necessaria un’ammissione di complessità”, ha aggiunto, dicendo che “tutti noi siamo complici in una certa misura”. Parole che hanno provocato l’immediata reazione della Republican Jewish Coalition (RJC) con un attacco all’ex presidente accusato di essere “complice delle morti e della sofferenza dell’ultimo mese in Israele e a Gaza” a causa delle sue politiche passate.

    L’ex presidente Usa Barack Obama. (Pat Nabong/Sun-Times via AP)/Chicago Sun-Times via AP)

  • Kiev, oltre 80 scontri sul campo con vittime civili

    Negli ultimi giorni sul campo di battaglia in Ucraina si sono registrati oltre 80 scontri e l’aeronautica militare ucraina ha lanciato quattro attacchi contro posizioni nemiche. Lo ha affermato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento mattutino sulla sua pagina Facebook, riferisce Ukrinform. “Nelle ultime 24 ore hanno avuto luogo 82 scontri. In totale, il nemico ha lanciato 7 attacchi missilistici e 24 attacchi aerei, utilizzando sistemi missilistici a lancio multiplo sulle posizioni delle nostre truppe e sulle aree popolate. Sfortunatamente, ci sono vittime tra la popolazione civile a causa degli attacchi terroristici russi. Gli edifici residenziali privati e altre infrastrutture civili sono stati distrutti e danneggiati”, si legge nel rapporto, in particolare nel Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv. Più di 100 insediamenti nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv sono finiti sotto il fuoco dell’artiglieria russa negli ultimi giorni. Prosegue intanto la battaglia per Bakhmut, con i russi che hanno tentato senza successo di riconquistare le posizioni perdute vicino a Klishchiivka e Andriivka. Allo stesso tempo, le Forze di Difesa dell’Ucraina continuano le operazioni d’assalto a sud, consolidando le posizioni raggiunte. Nella direzione di Avdiivka i russi cercano di circondare la città con l’aiuto degli aerei ma i soldati ucraini - sostiene lo stato maggiore - “mantengono saldamente la difesa e infliggono perdite significative al nemico”: “I soldati ucraini - dice - hanno respinto più di 20 attacchi”.. Nella direzione di Shakhtarske gli invasori hanno effettuato assalti senza successo nella zona di Staromaiorske nella regione di Donetsk. Allo stesso tempo, le forze di difesa ucraine continuano l’operazione offensiva in direzione di Melitopol, infliggendo perdite di personale e attrezzature alle truppe russe, indebolendo il nemico lungo l’intera linea del fronte. Nella direzione di Kherson, i difensori ucraini sono impegnati in un combattimento infliggendo danni da fuoco alle retrovie nemiche. Ieri sera i russi hanno colpito tre volte Iil distretto di Nikopol, senza gravi conseguenze.

    Soldati della 24ma brigata meccanizzata ucraina nel Donetsk. EPA/Oleg Petrasyuk

  • Scontri in Cisgiordania, 2 palestinesi uccisi a Abu Dis

    Due palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano in forti scontri ad Abu Dis in Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia Wafa secondo cui ci sono stati anche sei feriti, due dei quali in gravi condizioni.

    Palestinesi dopo un raid istraelinano a Jenin, Cisgiordania. Foto del 30 ottobre. EPA/ALAA BADARNEH

  • Israele, colpiti oltre 2.500 obiettivi di Hamas a Gaza

    Le forze di difesa israeliane, Idf, hanno annunciato su X di aver attaccato più di 2.500 obiettivi nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto contro Hamas il 7 ottobre. “Le forze dell’Idf continuano ad eliminare i terroristi in scontri frontali e a dirigere gli aerei sulle infrastrutture terroristiche, i depositi di armi, i posti di osservazione e i quartier generali operativi dell’organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza”. Nello stesso messaggio le Idf hanno annunciato di aver diretto la notte scorsa un aereo per attaccare “un complesso militare dell’organizzazione terroristica Hamas che comprende quartier generali operativi, posti di osservazione e altre infrastrutture terroristiche”. “Nelle attività combinate delle forze terrestri e aeree nella Striscia di Gaza, finora sono stati attaccati più di 2.500 obiettivi”, hanno concluso.

  • Scontri a Nablus, Tulkarem, Jenin in Cisgiordania

    Violenti scontri tra palestinesi ed esercito israeliano sono scoppiati la notte scorsa in varie località della Cisgiordania, tra cui Jenin, Nablus, Tulkarem e ad Abu Dis. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa secondo cui, in base alle prime informazioni, ci sono stati 3 feriti a Nablus e uno a Jenin.

  • Esercito Israele, quattro ore per evacuazione civili a Gaza

    Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato che domenica permetteranno ai residenti di Gaza di evacuare lungo strade specifiche nonostante le truppe siano finite sotto il fuoco il giorno precedente mentre cercavano di garantire un corridoio sicuro per i civili. La via principale per l’evacuazione sarà Salah Al-Deen Street, con una finestra tra le 10 e le 14 ora locale. Lo ha detto Avichay Adraee, portavoce dell’Idf per i media arabi.

  • Mosca, completato lancio prova missile da un nuovo sottomarino

    Il nuovo sottomarino a propulsione nucleare russo “Imperator Alexander III” ha completato il lancio di prova del missile balistico Bulava. Lo ha riferito - come riporta la Tass - il Ministero della Difesa russo. “Il nuovo incrociatore missilistico strategico sottomarino a propulsione nucleare ’Imperator Alexander III’ ha lanciato con successo il missile balistico intercontinentale Bulava dal Mar Bianco al campo di combattimento Kura nella penisola di Kamchatka. Il lancio del missile è avvenuto normalmente dalla posizione subacquea”, ha dichiarato il Ministero.

    lancio di prova del missile balistico Bulava, effettuato dal nuovo sottomarino a propulsione nucleare russo “Imperator Alexander III”. Russian Defence Ministry/Handout via REUTERS

  • Esercito Israele, «Hamas si nasconde nella rete di tunnel»

    “Mentre impedisce ai civili di mettersi in salvo nel sud di Gaza, Hamas si nasconde nella sua intricata rete di tunnel del terrore”. Lo scrive su X l’esercito israeliano, aggiungendo che le sue truppe “hanno scoperto molteplici punti di accesso ai tunnel durante l’attività operativa nel nord di Gaza”.

  • Brasile, pioggia e vento a San Paolo lasciano al buio 2,1 milioni di utenze

    Le piogge torrenziali e il vento forte che hanno colpito San Paolo, hanno danneggiato la rete elettrica della principale città dell’America Latina, lasciando al buio 2,1 milioni di utenti. Enel Distribuzione San Paolo in una nota informa che i suoi tecnici “continuano a lavorare senza sosta” per ripristinare l’energia. “In totale, da venerdì sono stati colpiti 2,1 milioni di clienti - prosegue il comunicato -. Per un milione di utenti la corrente è stata ristabilita. L’azienda sta gradualmente riattivando il servizio, dando priorità ai casi più critici, come i servizi essenziali”. A causa della complessità delle riparazioni e della necessità di ricostruire sezioni della rete, sostituendo cavi, pali e trasformatori, “alcuni casi potrebbero richiedere più tempo. E l’aspettativa è di un ritorno all’erogazione per la maggior parte dei clienti interessati entro martedì”. Il distributore “ha mobilitato tutti i suoi team su diversi fronti, come call center e operazioni, aumentando di oltre 3 volte il numero di tecnici sul campo”. “Le squadre di emergenza hanno lavorato senza sosta tutta la notte e tutta la mattina per effettuare le riparazioni necessarie e continuano a lavorare senza sosta per accelerare il più possibile i soccorsi e ripristinare il servizio per tutti”, conclude la nota.

  • Fonti mediche a Cnn, 33 morti in campo profughi Maghazi

    Almeno 33 persone sono state uccise e altre 100 ferite in un bombardamento nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha detto alla Cnn il dottor Khalil Al-Daqran, capo dell’assistenza infermieristica nell’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir Al-Balah. “Una delle case del campo è stata colpita. Questa casa era affollata di residenti. I suoi residenti sono stati bombardati mentre erano al sicuro nelle loro case” ha detto, aggiungendo che molte delle vittime sono donne e bambini. Il bilancio, inoltre, secondo il medico è ancora provvisorio.

  • Blinken vedrà oggi Abu Mazen a Ramallah

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà oggi a Ramallah il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas): si tratta del primo viaggio del capo della diplomazie Usa in Cisgiordania dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha detto un funzionario palestinese al Times of Israel. Nei giorni scorsi Blinken ha dichiarato in un’audizione al Congresso: “Ad un certo punto, ciò che avrebbe più senso sarebbe che un’Autorità Nazionale Palestinese efficace e rivitalizzata avesse il governo e, in ultima analisi, la responsabilità della sicurezza per Gaza”. Questi commenti - ricorda il giornale - hanno segnato la prima volta in cui l’amministrazione Biden ha dichiarato pubblicamente il suo desiderio che l’Autorità Palestinese ritorni nella Striscia di Gaza, dopo aver sollevato privatamente l’idea con i partner regionali durante la guerra tra Israele e Hamas.

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