Guerra ultime notizie. Msf: ospedale a Gaza sta crollando, medici operano senza anestesia. Donna ebrea pugnalata in casa a Lione
I punti chiave
- Onu, forte aumento dell’odio nel mondo dopo il 7 ottobre
- Attacco notturno presso ospedale per bambini a Gaza
- L’aviazione israeliana colpisce la casa del capo dell’ufficio politico di Hamas
- Von der Leyen a Kiev: qui per discutere percorso adesione all’Ue
- Israele: l’operazione di terra a Gaza continua
- Fonti Usa, Hamas ha nascosto nelle ambulanze suoi miliziani
- Terremoto in Nepal, oltre 130 morti
Kiev, ’colpito il cantiere navale di Zaliv, in Crimea’
Le forze armate ucraine hanno danneggiato il cantiere navale di Zaliv in Crimea. Lo riporta su Telegram la Direzione delle comunicazioni strategiche delle Forze armate dell’Ucraina, citata da Rbc Ucraina. “Le forze armate ucraine hanno attaccato con successo le infrastrutture marittime e portuali del cantiere navale di Zaliv, nella Crimea temporaneamente occupata”, hanno dichiarato i militari. Si tratta di una delle più grandi imprese di costruzione navale dell’Europa orientale. Nel 2020, il cantiere navale di Zaliv ha iniziato a costruire portaerei per la Marina russa.
Media, 30 camion con aiuti umanitari entrano a Gaza da Rafah
Trenta camion carichi di aiuti umanitari sono passati oggi attraverso il valico di Rafah dall’Egitto alla Striscia di Gaza. Quattro trasportavano attrezzature mediche e medicinali, mentre i restanti camion avevano cibo, acqua e altri aiuti umanitari. Lo scrive Haaretz, precisando che dal 21 ottobre sono entrati a Gaza 451 camion, circa 30 al giorno.
Donna ebrea pugnalata in casa a Lione
Una donna ebrea è stata pugnalata oggi pomeriggio in casa a Lione, nel centro della Francia. Lo si apprende da fonti della polizia citate dal quotidiano locale Le Progrès. Una svastica è stata incisa con il coltello sulla sua porta dopo l’assalto. Secondo la tv BFM, qualcuno ha suonato alla porta e quando la donna di una trentina d’anni ha aperto l’ha colpita due volte con il coltello. Vestito di nero e con il volto coperto, l’assalitore si è dato alla fuga. La donna non è in pericolo di vita.
Gallant, ’arriveremo a capo Hamas a Gaza, lo elimineremo’
“Arriveremo ai vertici di Hamas, arriveremo ed elimineremo Yihia Sinwar. E dico agli abitanti di Gaza: ’Se voi arriverete a lui prima di noi, la guerra si accorcierà’”. Lo ha detto il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant in una conferenza stampa tenuta al ministero della difesa israeliano riferendosi al leader di Hamas a Gaza. (ANSA).
Blinken riafferma sostegno a ’pause umanitarie’
Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha ribadito il sostegno di Washington nei confronti di pause umanitarie nel conflitto tra Israele e Hamas. Lo riportano i media internazionali. Parlando in conferenza stampa ad Amman, dove ha incontrato i leader di Giordania e Libano, Blinken ha spiegato che gli sforzi a protezione dei civili e per inviare aiuti nella Striscia di Gaza, saranno “facilitati da queste pause umanitarie”.
Comandante esercito partecipa a riunione dentro Striscia
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi è entrato nella Striscia di Gaza dove ha svolto una riunione di valutazione con le forze presenti sul posto. Lo ha fatto sapere l’esercito secondo cui l’incontro è avvenuto con il comandante della 162/a divisione generale Itzik Cohen e altri ufficiali.
Gaza, medico di Msf: “L’ospedale al-Shifa sta quasi crollando”
Un ospedale al collasso che sta “quasi crollando” con feriti ovunque sistemati come si può, e medici che operano senza anestesia. È la denuncia del dottor Abu Abed, vice coordinatore medico di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza. Le immagini sono quelle dell’ospedale di al-Shifa
lo stesso davanti al quale ieri i missili israeliani hanno centrato almeno un’ambulanza di un convoglio, uccidendo 15 persone. Secondo lo Stato ebraico il convoglio avrebbe trasportato una cellula di Hamas, ricostruzione smentita dal portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, citato da al Jazeera. “L’ospedale sta quasi crollando - ha detto Abu Abed - medici, infermieri e personale sanitario sono esausti e lavorano senza sosta da 23 giorni. Non ci sono farmaci, ci sono molte carenze. I chirurghi stanno operando a terra, sul pavimento, stanno operando ovunque. Non ci sono farmaci anestetici, e i chirurghi stanno operando senza anestesia. Non ci sono antidolorifici, non c’è assistenza post-operatoria. Chiediamo adesso un cessate il fuoco e di lasciare che gli aiuti medici entrino a Gaza e che il personale medico entri e supporti gli ospedali”.
La situazione dell’ospedale di al-Shifa è disperata, ha spiegato Abu Abed, come quella della maggior parte degli altri centri sanitari di Gaza. A causa dell’esaurimento delle scorte di carburante e degli attacchi, l’ospedale dell’Amicizia turco-palestinese, supportato da Msf, è ora fuori servizio. Era l’unico ospedale pubblico per i malati di cancro nella Striscia.
Israele, intercettato razzo a lungo raggio verso Eilat
L’esercito israeliano ha reso noto che un razzo a lungo raggio lanciato da Hamas da Gaza verso la città meridionale di Eilat è stato intercettato dal sistema di difesa aerea Arrow. Hamas ha rivendicato l’azione dichiarando di aver lanciato verso Eilat un razzo Eyash 250. Si tratta della seconda intercettazione da parte del sistema di difesa aerea a lungo raggio dall’inizio della guerra, dopo che un missile balistico lanciato dallo Yemen verso Eilat é stato abbattuto la settimana scorsa.
Erdogan, porteremo crimini di guerra israeliani alla Cpi
La Turchia farà di tutto per portare le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra da parte di Israele davanti alla Corte penale internazionale (Cpi). Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan sull’aereo presidenziale di ritorno dal Kazakistan. “Ho detto qualcosa nel mio discorso alla manifestazione per la Palestina. Ho annunciato che avremmo sostenuto iniziative che avrebbero portato le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra di Israele davanti alla Corte penale internazionale. Le nostre autorità competenti, in particolare il Ministero degli Esteri, svolgeranno questo lavoro”, ha detto citato da Anadolu.
Israele, Hamas spara sulla strada aperta per gli sfollati
Hamas ha sparato con mortai e missili anticarro sulla strada Salah al-Din che l’esercito israeliano aveva lasciato libera per consentire - tra le 13 e le 16 di oggi - lo spostamento della popolazione dal nord al sud di Gaza. Lo ha dichiarato l’esercito israeliano aggiungendo: “Questo dimostra ulteriormente che Hamas sfrutta la popolazione di Gaza e le impedisce di agire nell’interesse della propria sicurezza”, ha detto il portavoce.
Tank Israele nel sud di Gaza City, duri scontri con Hamas
Blindati dell’esercito israeliano sono arrivati a Tel al-Hawa, uno dei quartieri a sud di Gaza City. Lo ha fatto sapere Hamas aggiungendo che le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, sono state impegnate in duri scontri ravvicinati durante i quali hanno anche lanciato un missile anti-carro Kornet contro un mezzo blindato israeliano nel settore sud-occidentale dl Tel el-Hawa. Nello stesso rione miliziani di Hamas e delle Brigate al-Quds (Jihad islamica) hanno attaccato insieme altri blindati israeliani con colpi di mortaio. L’esito di questi attacchi non è stato reso noto dalle Brigate al-Qassam.
Usa, ’Hamas blocca uscita stranieri dopo raid ambulanza’
Hamas impedirà ai cittadini stranieri di lasciare Gaza finché Israele non avrà garantito che le ambulanze dall’enclave palestinese possano raggiungere il valico di Rafah verso l’Egitto. Lo ha detto alla Cnn un funzionario americano a conoscenza della situazione. La decisione dei miliziani giunge dopo che Israele ha ammesso di aver colpito un’ambulanza fuori dall’ospedale Al-Shifa di Gaza City, sottolineando che Hamas trasporta miliziani e armi sui mezzi di soccorso. Secondo una fonte ufficiale sul lato egiziano, più di 700 cittadini stranieri avrebbero dovuto lasciare Gaza attraverso Rafah oggi.
«Sventati attacchi all’estero contro israeliani ed ebrei»
Israele ha sventato in molti Paesi esteri una serie di attacchi a obiettivi israeliani ed ebraici a causa della guerra con Hamas. Lo ha riferito la tv Kan che ha citato una fonte della sicurezza israeliana secondo cui le minacce contro questi obiettivi stanno crescendo in modo “eccezionale e straordinario”. Secondo la stessa fonte, alcuni di questi attacchi sono spontanei mentre altri sono programmati da gruppi jihadisti.
’Oggi nessun straniero o ferito è uscito da Rafah’
Secondo fonti palestinesi, citate dalla Bbc, oggi nessun cittadino straniero, con doppia cittadinanza o paziente ferito è entrato in Egitto dalla Striscia di Gaza. Le stesse fonti riferiscono che centinaia di persone con passaporti stranieri si sono recate al confine ma che oggi il valico di Rafah non è stato aperto. Le autorità di frontiera sul lato palestinese hanno aggiunto che il movimento delle persone con passaporti stranieri non sarà consentito finché non ci sarà un accordo sulla sicurezza del trasferimento dei pazienti feriti.
Gallant, ’Nasrallah non faccia errori o segnerà sorti Libano’
Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, “ha commesso un errore e ha segnato le sorti di Hamas e di Gaza” e “se Nasrallah farà un errore segnerà il destino del Libano”. Si è espresso così il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, con un chiaro messaggio per gli Hezbollah libanesi, guidati da Hasan Nasrallah, all’indomani del discorso di quest’ultimo, mentre proseguono il conflitto tra Israele e Hamas e le tensioni al confine tra Israele e Libano. “Siamo sulla difensiva nel nord e stiamo attaccando con tutta la forza la Striscia di Gaza, questa è la nostra priorità”, ha detto Gallant in visita nel nord di Israele, secondo le dichiarazioni diffuse dal suo ufficio e riportate dal Times of Israel. “Non siamo interessati a una guerra nel nord, ma siamo pronti” a tutto, ha rimarcato.
Hamas, scontri con truppe Israele a Gaza City
L’ala militare di Hamas, le brigate Izz ad-Din al-Qassam, afferma che i propri miliziani si sono scontrati più volte nelle ultime ore nel quartiere Tel al-Hawa di Gaza City. Lo riporta The Times of Israel, sottolineando che, al momento, non è possibile confermare quanto sostenuto da Hamas. Tuttavia tali affermazioni potrebbero indicare che l’esercito israeliano si stia spingendo più in profondità nella città di Gaza.
Crosetto, «Escalation per guerra a Gaza? Siamo pronti a tutti gli scenari»
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Cagliari ha parlato della possibili evoluzioni dello scontro tra Israele e Palestina. Rispondendo ai cronisti che hanno chiesto se anche l’Italia possa essere coinvolta in una possibile escalation ha detto: “La Difesa deve prepararsi a tutti gli scenari”. A margine delle celebrazioni per il 4 novembre a Cagliari il ministro del Governo Meloni ha spiegato come si stia muovendo la Difesa. “Molto spesso nella nostra vita evitiamo di pensare agli scenari peggiori. Nella nostra vita privata, magari per non deprimerci, va bene. Ma quando fai il ministro della Difesa, quando ti occupi della sicurezza di una Nazione, tu devi pensare a qualunque scenario possa trovarsi davanti a te e lavorare per fermare o evitare che arrivi quello peggiore”. Sollecitato sull’ipotesi di un’escalation che coinvolga anche l’Europa, il ministro ha spiegato le manovre in corso per la pace. “L’escalation adesso stiamo facendo di tutto per evitarla, non soltanto l’Italia, ma tutto il mondo. Io non ho mai visto una tale comunità d’intenti tra l’Occidente e i Paesi arabi - ha confessato Crosetto -, gli Stati Uniti sono quelli che si stanno muovendo più di tutti per la pace e anche la visita di Blinken a Netanyahu è stato un chiaro segnale. Così come ho visto muoversi Paesi arabi che tra di loro magari non si parlavano da anni: tutti per cercare di fermare questa escalation. Se si può essere ottimisti, proviamo a esserlo”.
Ue, «nuove sanzioni contro Mosca la prossima settimana»
“La prossima settimana presenteremo il nostro dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rivolgendosi ai membri della Rada ucraina a Kiev. “Le nuove sanzioni toccheranno fino a cento nuovi individui” coinvolti nell’aggressione all’Ucraina, “nuovi divieti di import ed export, azioni per inasprire il tetto al prezzo del petrolio e misure severe nei confronti delle società di Paesi terzi che eludono le sanzioni”, ha spiegato von der Leyen.
«Israele ha usato due bombe da 1.000 chili a Jabaliya»
Israele ha usato due bombe da quasi 1.000 chili nell’attacco a Jabaliya, come dimostrano le immagini satellitari e i video dei crateri analizzati dal New York Times. Decine di civili sono rimasti uccisi e centiania feriti dalle bombe sganciate sul quartiere densamente popolato nel nord di Gaza con l’obiettivo, secondo l’esercito israeliano, di colpire un comandante e diversi combattenti di Hamas, nonché la rete di tunnel sotterranei utilizzati dal gruppo terroristico. Queste bombe, le seconde più grandi nell’arsenale israliano, di solito sono impiegate per colpire le infrastrutture sotterranee, ma il loro dispiegamento in un’area densamente popolata come Jabaliya è molto raro.
Zelensky, ’guerra in Medio Oriente distrae dall’Ucraina’
Sì, è chiaro che la guerra in Medio Oriente sta distogliendo l’attenzione” dall’Ucraina, “questo è uno degli obiettivi della Federazione russa”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta a Kiev con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Inviato Usa, ’ancora 400mila persone nel nord di Gaza’
Secondo l’inviato speciale Usa per il medio Oriente David Satterfield, nel nord di Gaza si trovano ancora fino a 400.000 persone. Lo riporta la Bbc. Parlando questa mattina ai giornalisti nella capitale giordana Amman, Satterfield ha detto che da 800.000 a un milione di persone si sono spostate verso il sud della Striscia, mentre 350.000-400.000 sono rimaste nel nord dell’enclave. Nelle ultime settimane, Israele ha detto ai residenti di evacuare il nord di Gaza e di spostarsi a sud, che ha designato come cosiddetta area sicura. Da allora, il nord è stato bersaglio di incessanti bombardamenti israeliani e di un’offensiva di terra, sebbene ci siano stati attacchi aerei anche nel sud.
Ue, proposta su uso dei beni congelati russi entro l’anno
“Presenteremo una proposta” sull’uso degli asset sovrani congelati russi per la ricostruzione dell’Ucraina “prima della fine dell’anno”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. “Continueremo a far pagare la Russia per la sua guerra di aggressione”, ha detto von der Leyen, evidenziando che la proposta “sarà ben allineata con i partner del G7” ed è frutto del “lavoro intenso” condotto dall’Ue insieme ai Paesi membri “in un gruppo di lavoro durante tutto l’ultimo mese”.
Ue, «pronti a riconoscere progressi Kiev verso l’adesione»
L’Ucraina ha fatto “ottimi progressi” nell’ottica dell’adesione all’Ue, “lo testimonieremo la prossima settimana, quando la Commissione presenterà la sua relazione sull’allargamento”. Lo ha detto la presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. “Voglio dirvi quanto siamo impressionati dalle riforme che avete fatto mentre state combattendo una guerra esistenziale”, ha sottolineato von der Leyen, dicendosi “fiduciosa” che completando le riforme l’Ucraina possa “passare alla fase successiva del processo di adesione”.
Israele, a Gaza truppe hanno creato strade e tolto esplosivi
Nel corso delle operazioni di terra nella Striscia, truppe di ingeneri combattenti “hanno creato strade di accesso, messo in sicurezza le aree da ordigni esplosivi, neutralizzato cellule terroristiche”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati hanno inoltre “localizzato e distrutto compound militari usati per programmare ed eseguire attività terroristiche”.
Israele, ’colpiti obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano’
In risposta al fuoco proveniente dal Libano verso il territorio israeliano, i jet da combattimento dell’esercito hanno colpito obiettivi terroristici di Hezbollah nell’ultima ora, insieme con attacchi di carri armati e artiglieria, rende noto l’Idf. Gli obiettivi di Hezbollah colpiti includono infrastrutture, siti di stoccaggio di razzi e compound militari.
La moschea sheikh Zayed a Gaza distrutta dalle bombe
Un bombardamento israeliano ha completamente distrutto oggi a Gaza la moschea Sheikh Zayed, nota anche come moschea al-Khativa in quanto si trova in prossimità della vasta piazza al-Khatiba. Lo riferiscono fonti locali. Non si hanno notizie di vittime. La moschea è situata di fronte alla università di Al Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell’islam sunnita.
Gaza, in 4 settimane arrivati 421 camion di aiuti
Sono 421 i camion carichi di aiuti umanitari arrivati nella Striscia di Gaza nelle quattro settimane dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas, dopo il terribile attacco del 7 ottobre del gruppo in Israele. Lo riferisce l’agenzia Dpa sulla base di quanto comunicato dalle organizzazioni umanitarie. La Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato stamani che 47 camion - con generi alimentari, acqua, medicine e materiale sanitario - sono riusciti a passare ieri sera dal valico di Rafah, al confine tra l’Egitto e il sud dell’enclave palestinese controllata da Hamas. Non sono ancora arrivati nella Striscia rifornimenti di carburante. Secondo le Nazioni Unite ogni giorno servirebbero almeno 100 camion carichi di aiuti per la popolazione di Gaza, oltre due milioni di persone.
Stati arabi alleati Usa chiedono a Blinken pressioni per un cessate il fuoco
Gli stati arabi alleati degli Stati Uniti faranno pressioni sul segretario di Stato Antony Blinken per un cessate il fuoco immediato a Gaza durante una riunione dei ministri degli Esteri ad Amman sabato, mentre Washington cerca di persuadere Israele ad accettare pause temporanee per consentire l’arrivo degli aiuti.
Gli Stati Uniti hanno respinto le crescenti richieste internazionali per un cessate il fuoco, ma hanno cercato di persuadere Israele ad accettare pause localizzate – un’idea respinta dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo aver incontrato Blinken venerdì.
Blinken è al suo secondo viaggio nella regione da quando Israele e Hamas sono entrati in guerra il 7 ottobre, quando il gruppo militante islamico palestinese ha fatto irruzione in Israele da Gaza, in una furia che secondo Israele ha ucciso 1.400 persone, con più di 240 altre prese in ostaggio.
Esercito Israele, passaggio verso sud Gaza tra le 13 e le 16
Il portavoce militare israeliano ha informato in arabo gli abitanti della Striscia che l’esercito consentirà il passaggio sulla strada Salah al-Din nella Striscia di Gaza tra le 13:00 e le 16:00 (ora locale) per spostarsi verso il sud di Gaza. “Se hai a cuore te stesso e i tuoi cari, vai a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si stanno già preoccupando di proteggersi”, ha detto in un comunicato il portavoce militare.
Ministero Sanità di Gaza, bilancio totale dei morti sale a 9.488
Sale a 9.488 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza. Dei morti 3.900 sono minori e 2.509 donne.
Ministero Sanità Gaza, 12 morti in un attacco a una scuola dell’Onu
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che almeno 12 persone sono state uccise in un attacco israeliano a una scuola delle Nazioni Unite dove si rifugiavano migliaia di palestinesi sfollati. Il ministero ha riferito in un comunicato che almeno “12 martiri e oltre 54 feriti sono stati colpiti dall’attacco alla scuola di Al-Fakhura, che ospita migliaia di sfollati dal campo di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza”.
Erdogan: Netanyahu non è più una persona con cui parlare
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu “non è più una persona con cui parlare”. Lo dice il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, citato dai media turchi. “Lo abbiamo cancellato”, aggiunge. “Israele ha fatto un passo molto sbagliato. Posso dire che in realtà con questo passo ha oscurato il proprio futuro”, continua Erdogan, secondo il quale “il responsabile numero uno è lo stesso primo ministro israeliano Netanyahu”. Erdogan ha anche detto che la Turchia è “pronta al ruolo di garante per Gaza”.
Inviato Usa, «meccanismo concordato» per carburante a Gaza
E’ stato raggiunto “un meccanismo concordato” per portare carburante a Gaza quando sarà finito. Lo ha riferito Haaretz che cita l’inviato speciale Usa per il medio Oriente David Satterfield. Finora Israele ha sempre respinto la possibilità di un ingresso a Gaza del carburante nel timore che finisca ad Hamas.
Cnn: Gaza respinge accuse, ambulanze non venivano usate da combattenti Hamas
Il ministero della Salute di Gaza, controllata da Hamas, ha respinto le accuse dei militari israeliani dopo che ieri le Idf hanno affermato di aver colpito un’ambulanza “usata da una cellula terroristica di Hamas in prossimità della loro posizione in zona di combattimento” (leggi sotto, ndr). Lo riferisce la Cnn. Secondo le autorità di Gaza, almeno 15 persone sono morte e 50 sono rimaste ferite nell’attacco fuori dallo Shifa Hospital di Gaza City. Stando al ministero sono state attaccate due ambulanze e “la prima è stata colpita nei pressi della rotonda di Ansar, provocando il ferimento di un paramedico, rimasto gravemente ferito, e dell’autista dell’ambulanza”. “Il secondo attacco - secondo quanto affermano da Gaza e riportato dall’emittente americana - è avvenuto mentre il convoglio raggiungeva l’ingresso” della struttura sanitaria.
Von der Leyen e Zelensky: «Ferrovie mantegono Kiev legata al resto Ue»
“L’Ucraina può essere orgogliosa dei suoi ferrovieri. Dall’inizio della guerra di invasione russa contro l’Ucraina, avete lavorato incessantemente anche in queste condizioni difficili”. Così Ursula von der Leyen, al suo arrivo oggi alla stazione di Kiev, ha lodato i 220mila addetti delle ferrovie ucraine che dall’inizio della guerra “stanno mantenendo vivi i contatti vitali”. Anche il presidente Volodymyr Zelensky, che ha accolto la presidente della commissione europea alla stazione, ha ricordato come i treni siano da mesi essenziali per i rifornimenti all’Ucraina e per le esportazioni del grano, ricordando tutti i rischi corsi dai ferrovieri a causa del “terrorismo” della Russia. “Le nostre ferrovie sono di più di un mezzo di trasporto - ha aggiunto - sono la garanzia che il nostro popolo, la nostra economia e il nostro Stato non siano separati dagli Stati Ue che ci sostengono”. Il traffico aereo è stato sospeso in Ucraina da quando la Russia ha iniziato l’invasione nel febbraio del 2022.
Suor Saleh, colpita scuola cattolica. «A Gaza non è rimasto nulla»
“Questa mattina raid israeliani hanno colpito la scuola delle Suore del Rosario, del patriarcato latino di Gerusalemme, nella zona di Tel al-Hawa danneggiando il grande cortile esterno e arrecando danni alle strutture circostanti”: a dare al Sir la notizia è suor Nabila Saleh, preside della scuola che aveva 1250 alunni, in larga maggioranza musulmani. “Poco fa i tre giovani che erano nella scuola a guardia per evitare saccheggi mi hanno avvisata del bombardamento”, spiega la religiosa attualmente sfollata nella parrocchia della Sacra Famiglia. “Sono ancora in corso i bombardamenti ed è impossibile andare a vedere i danni subiti”.
Suor Nabila parla anche di bombe su scuole dell’Unrwa e “ieri sera sulla università Al-Azhar, dell’Autorità palestinese”. Suor Nabila ricorda la sua scuola come “la più bella e attrezzata della Striscia. Avevamo anche pannelli solari – donati dalla Cei con i fondi 8×1000 – che fornivano luce e ci permettevano di fare lezione anche quando non c’era elettricità. Colpire le scuole significa colpire anche il futuro dei giovani di Gaza. Mi chiedo perché distruggere le scuole, cosa vogliono ottenere?”.
“A Gaza non è rimasto nulla, la maggioranza della popolazione ha perso l’abitazione, non ci sono più scuole, gli ospedali sono al collasso e non riescono a curare malati e feriti, le strade non esistono più, non c’è più niente”, conclude suor Nabila,“nel compound parrocchiale cerchiamo di andare avanti. Questa notte è trascorsa interamente sotto le bombe, i bambini sono terrorizzati, gridano e piangono. Abbiamo paura noi che siamo adulti, pensate a cosa stanno vivendo i bambini. Imploriamo le parti in lotta di fermare questo massacro prima che Gaza muoia del tutto”.
Onu, forte aumento dell’odio nel mondo dopo il 7 ottobre
Le Nazioni Unite hanno denunciato sabato il “forte aumento dell’odio a livello globale” dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele, il 7 ottobre. “L’impatto di questa crisi... ha mandato onde d’urto in ogni regione, disumanizzando sia i palestinesi sia gli ebrei. Abbiamo assistito a un’impennata dei discorsi d’odio, della violenza e della discriminazione, approfondendo le fratture sociali e la polarizzazione”, ha dichiarato in un comunicato il reponsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk.
“Ho sentito ebrei e musulmani dire che non si sentono al sicuro, e questo mi rattrista”, ha aggiunto il funzionario delle Nazioni Unite. Secondo Türk, in tutto il mondo “le molestie islamofobiche e antisemite, gli attacchi e i discorsi di odio sono aumentati, anche nel contesto di eventi legati ai conflitti”. L’Alto Commissario ha anche denunciato la “retorica istigatrice, tossica e odiosa” usata dai leader politici. “Il torrente di discorsi di odio usati, anche sui social media, è ripugnante”, ha detto. “Il diritto internazionale è chiaro al riguardo. È vietata qualsiasi propaganda di odio nazionale, razziale o religioso che costituisca un incitamento alla discriminazione, all’ostilità o alla violenza”. Türk ha inoltre espresso preoccupazione per i limiti imposti alla libertà di espressione nel contesto del conflitto, osservando che alcuni Paesi hanno deciso di imporre restrizioni importanti al diritto di manifestare, adducendo rischi legati alla sicurezza nazionale o alla glorificazione del terrorismo. “Gli Stati devono garantire uno spazio sicuro che favorisca la partecipazione e il dibattito”, ha affermato. “Non possono limitare indebitamente la partecipazione e il dibattito o i commenti critici sul conflitto, o le espressioni di solidarietà con gli israeliani o i palestinesi”. “In alcuni casi, abbiamo assistito a restrizioni generali o sproporzionate sulle assemblee, soprattutto nel contesto di manifestazioni pro-palestinesi”, ha aggiunto.
Il valico di Rafah apre anche oggi per l’uscita di stranieri e feriti
Per il quarto giorno consecutivo il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto aprirà per l’uscita di stranieri, binazionali e feriti palestinesi. Lo si apprende da fonti locali secondo cui si tratta di circa 800 persone, anche se al momento sul numero non c’è conferma.
Zelensky, grato agli Usa per nuovo pacchetto di aiuti militari
“Sono grato a Joe Biden, al Congresso e al popolo americano per un altro pacchetto di aiuti militari”. Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky dopo l’annuncio del Pentagono su un nuovo pacchetto di armi a Kiev per un valore di 425 milioni di dollari. Secondo Zelensky, “rafforzerà i coraggiosi guerrieri dell’Ucraina e aiuterà a proteggere vite umane e le infrastrutture dagli attacchi russi”. “Gli Stati Uniti dimostrano la loro forza di fronte all’aggressione e al terrore”, ha sottolineato Zelensky.
Israele colpisce in sud Libano dopo lanci da oltre confine
Resta alta la tensione tra Israele e gli Hezbollah libanesi. L’esercito israeliano sta colpendo nel sud del Libano, dopo aver identificato “una serie di lanci da oltre confine” verso le comunità israeliane. Poco prima erano state centrate “due cellule terroristiche nel sud del Libano” che - secondo il portavoce militare - stavano tentando di aprire il fuoco contro Israele con un missile anti tank. Colpita anche una postazione di Hezbollah.
Mikati a Blinken, stop all’aggressione israeliana in sud Libano
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha incontrato in Oman il primo ministro libanese Najib Mikati. Secondo la televisione statale libanese, Mikati ha sottolineato a Blinken l’importanza di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e gli ha chiesto di fermare “l’aggressione israeliana” nel sud del Libano. Mikati ha inoltre sottolineato l’impegno del Libano nei confronti della legittimità internazionale e dell’attuazione della risoluzione Onu 1701, invitando la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché cessi le sue violazioni. Blinken, a sua volta, ha sottolineato i suoi sforzi per fermare le operazioni militari per ragioni umanitarie e per affrontare la questione degli ostaggi.
Usa: corte appello sospende divieto a Trump di parlare di giudici e testimoni
Una corte d’appello ha sospeso l’ordine emesso dalla giudice Tanya Chutkan che vietata a Donald Trump di fare dichiarazioni, solitamente aggressive, nei confronti di procuratori e testimoni del processo contro di lui per interferenze elettorali. La giudice Chutkan aveva imposto il ’gag order’ affermando che le minacce e le aggressioni verbali che l’ex presidente è solito fare sui social media costituiscono un pericolo per l’equo svolgimento del processo. Ma ora la corte d’appello del circuito di D.C. ha sospeso temporaneamente la misura dando tempo fino a martedì prossimo al team legale di Trump di presentare argomenti a sostegno della necessità della revoca dell’ordine che, secondo loro, viola i diritti sanciti dal primo emendamento e mette a repentaglio le prospettive elettorali del loro assistito.
Croazia: un caso ‘tentato bacio’ ministro Esteri a omologa tedesca Baerbock
Durante un incontro dei ministri degli Interni e degli Esteri giovedì a Berlino, il ministro degli Esteri croato Gordan Grlic-Radman avrebbe cercato di baciare sulla bocca la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in occasione della foto di gruppo. L’incidente ha suscitato scalpore in Croazia ed è molto discusso in Germania. I media croati parlano di un “momento imbarazzante” durante l’incontro di Berlino e, come riporta Tagesschau, fanno riferimento a un video diventato presto virale sui social, in cui sembra che il ministro degli Esteri croato abbia voluto baciare sulla bocca la collega Baerbock. Gli attivisti per i diritti delle donne accusano Grlic-Radman di mancanza di rispetto, mentre i media croati e bosniaci commentano il momento in cui Baerbock si allontana dal collega croato, apparentemente sorpresa. La ministra tedesca si è sentita “evidentemente a disagio”, scrive il quotidiano di Zagabria Jutarnji list. Sui social network, molti utenti croati hanno reagito con indignazione al comportamento del politico. L’attivista per i diritti delle donne Rada Boric ha parlato di un “gesto del tutto inappropriato”, mentre un altro attivista ha accusato il ministro di mancanza di decenza e rispetto. La deputata Ivana Kekin ha detto che Grlic-Radman ha disonorato non solo se stesso ma tutti i croati. Critiche sono arrivate anche dall’ex premier croata Jadranka Kosor. Da parte sua, Grlic-Radman ha detto di aver solo cercato di salutare calorosamente la collega e si è scusato se qualcuno è rimasto offeso. Baerbock, al momento, non ha ancora commentato l’incidente.
Von der Leyen a Kiev: qui per discutere percorso adesione all’Ue
“È bello essere di nuovo a Kiev per la mia sesta visita in tempo di guerra. Sono qui per discutere del percorso di adesione dell’Ucraina all’Ue. Il sostegno finanziario dell’Ue per ricostruire l’Ucraina come una democrazia moderna e prospera. E come continueremo a far pagare alla Russia la sua guerra di aggressione”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L’aviazione israeliana colpisce la casa del capo dell’ufficio politico di Hamas
L’aviazione israeliana ha colpito oggi con un missile l’abitazione di Ismail Haniyeh, il capo dell’ufficio politico di Hamas, nel campo profughi Shati, a nord di Gaza City. Secondo notizie di ’Radio al-Aqsa’ rilanciate dalla tv satellitare al-Jazeera, un attacco missilistico israeliano ha infatti colpito l’abitazione, ma non è chiaro chi si trovasse all’interno della casa né se ci sono state altre vittime. Dal 2019, ricorda l’emittente, Haniyeh ha vissuto tra la Turchia e il Qatar, non nella Striscia controllata da Hamas.
Terremoto in Nepal, oltre 130 morti
Un violento terremoto ha colpito venerdì sera il Nepal. Il bilancio, seppur provvisorio, è pesante: oltre 130 morti e circa 150 feriti. I distretti di Jajarkot e West Rukum, nell’ovest del paese e vicini all’epicentro, sono stati i più danneggiati. I soccorritori sono ancora impegnati nelle ricerche, soprattutto in alcuni villaggi remoti dove le comunicazioni sono interrotte da molte ore. Il terremoto - che secondo il Centro sismologico nazionale del Nepal aveva magnitudo 6.4 - è stato registrato alle 23.47 ora locale. Solo a Jajarkot ci sono stati 92 morti, tra cui anche il vicesindaco del comune di Nalgad, Sarita Singh, e 55 feriti, alcuni dei quali sono stati trasportati in ospedali più attrezzati delle città vicine e altri sono ricoverati nelle strutture sanitarie del posto. A West Rukum le vittime sono state 36 e i feriti 85. Particolarmente colpiti sono stati alcuni piccoli centri come Aathbiskot, Sanibheri, Bheri, Nalgad, Kushe, Barekot e Chedagad. Tutte le forze di sicurezza dei distretti sono impegnate nelle operazioni. Sono stati schierati anche la polizia e l’esercito. “Il primo ministro Pushpa Kamal Dahal ha espresso il suo profondo dolore per la perdita di vite umane nel terremoto di venerdì notte e ha mobilitato tutti gli organismi di sicurezza per il salvataggio e il soccorso immediati”, si legge in un post dell’ufficio del premier nepalese su X. “Sono profondamente addolorato per la perdita di vite umane e i danni causati dal terremoto in Nepal. L’India è solidale con il popolo del Nepal ed è pronta a fornire tutta l’assistenza possibile” ha scritto in un messaggio sui social il premier indiano Narendra Modi. I terremoti sono fenomeni frequenti in Nepal, paese che si trova sulla ’cresta’ dove le placche tettoniche tibetana e indiana si incontrano e ogni secolo si avvicinano di due metri l’una all’altra, provocando una pressione che viene rilasciata sotto forma di sisma. Nel 2015 un terremoto di magnitudo 7,8 e le successive scosse di assestamento hanno ucciso circa 9.000 persone.
Fonti Usa, Hamas ha nascosto nelle ambulanze suoi miliziani
Una fonte Usa ha detto che “Hamas ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri”. Lo riportano i media israeliani ai quali la fonte ha riferito che “Hamas ha fornito all’Egitto e agli Usa una lista di persone ferite gravemente che volevano far evacuare insieme a centinaia di stranieri in attesa di uscire”. Usa ed Egitto hanno scoperto che “un terzo dei nomi erano combattenti, nessuno dei quali figurava tra i 76 palestinesi feriti e alla fine evacuati”.
Israele: l’operazione di terra a Gaza continua
L’operazione di terra nella Striscia continua. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui “i soldati hanno ucciso decine di terroristi e distrutto infrastrutture di Hamas”. Nella giornata di ieri - ha spiegato il portavoce - “ci sono stati numerosi tentativi di attacchi ai soldati dai tunnel e dai compound militari nel nord della Striscia”. Nella notte, “in un raid mirato nel sud della Striscia, corpi corazzati e ingegneri hanno fatto la mappa di edifici e neutralizzato ordigni esplosivi. Nel corso dell’operazione, i soldati hanno affrontato una cellula terroristica” i cui componenti sono stati uccisi.
Guterres, inorridito da attacco a ambulanze a Gaza
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto “inorridito” dall’attacco delle forze israeliane contro un convoglio di ambulanze a Gaza. Lo ha affermato in una nota, aggiungendo che il conflitto “deve finire”. “Sono inorridito dall’attacco riportato a Gaza contro un convoglio di ambulanze fuori dall’ospedale Al Shifa. Le immagini dei corpi sparsi sulla strada fuori dall’ospedale sono strazianti” si legge nella sua dichiarazione.
Nella serata di venerdì, il ministero della Sanità di Hamas aveva annunciato che nell’attacco contro un’ambulanza all’ingresso del più grande ospedale di Gaza erano morte 13 persone, dando esplicitamente colpa agli israeliani. Israele da parte sua ha confermato di aver preso di mira il veicolo ma che questo era utilizzato, secondo lui, «da una cellula terroristica di Hamas. Il massacro dell’ambulanza ha provocato 13 morti e 26 feriti», aveva affermato il portavoce del ministero Ashraf al-Qidreh. «Queste ambulanze - ha aggiunto - trasportavano diverse persone ferite destinate a essere ricoverate in Egitto».
Appello Mezzaluna rossa, fermate attacchi a personale medico
La Mezzaluna rossa palestinese (Prcs) invita la comunità internazionale a intervenire per proteggere i civili e le squadre mediche dagli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. L’appello è stato fatto sul profilo di X. “Prendere di mira deliberatamente il personale medico costituisce una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra e un crimine di guerra” scrive Prcs. La dichiarazione arriva dopo che Israele ha ammesso di aver preso di mira un’ambulanza vicino all’ospedale Al-Shifa a Gaza, provocando - secondo il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas - 15 morti e 60 feriti. Israele ha affermato di aver colpito l’ambulanza perché era utilizzata da Hamas. La Mezzaluna rossa palestinese ha aggiunto che dal 7 ottobre gli attacchi israeliani hanno finora ucciso quattro membri del personale delle ambulanze, ferito 21 tra dipendenti e volontari, e danneggiato otto ambulanze.
Sanità Gaza, 20 morti nel bombardamento di una scuola
Almeno 20 persone sono morte nel bombardamento di una scuola nel nord di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas. “Venti martiri e decine di feriti sono arrivati all’ospedale Al-Shifa di Gaza City dopo che è stata presa di mira direttamente una scuola trasformata in un campo improvvisato per sfollati nell’area di al-Saftawy, nel nord di Gaza”, ha affermato il ministero della Sanità di Gaza in una nota. “Diversi colpi di carri armati sono caduti sulla scuola”, ha aggiunto.