ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedio Oriente

Guerra, ultime notizie. Netanyahu: «C’è un tempo per la pace, ora è tempo di guerra». Putin: «La Pax americana non esiste più»

Appello accorato a Netanyahu di 3 donne tenute in ostaggio a Gaza. Il premier: «Siamo con voi contro Hamas-Isis». Il premier Benyamin Netanyahu terrà questa sera nel ministero della difesa a Tel Aviv una conferenza stampa con i giornalisti stranieri. Intanto in Ucraina 7 civili sono rimasti feriti in un attacco russo contro un bus navetta nella città di Kherson. Salman Rushdie testimonierà al processo il prossimo 8 gennaio contro l’uomo che lo accoltellò l’anno scorso durante una conferenza a New York.

a cura di Marcello Frisone e Franco Sarcina

Ostaggi contro Netanyahu: "Paghiamo il tuo fallimento"
  • Ambasciatrice Usa all’Onu: «Israele e Hamas proteggano i civili»

    «Le vite di tutti civili, israeliani e palestinesi devono essere protette». Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield in Consiglio di Sicurezza. «A tre settimane dagli attacchi di Hamas, in questo momento di sofferenza, dobbiamo unirci per chiedere il rilascio immediato degli ostaggi e la consegna degli aiuti a Gaza», ha aggiunto, ricordando che «Israele ha tutto il diritto di difendersi, ma le leggi internazionali devono essere rispettate, questo significa che Hamas non deve usare i civili come scudi umani e Israele deve fare il possibile per proteggere i civili».

  • Macedonia del Nord, arrestati 20 manager per reati fiscali

    In una vasta operazione di polizia effettuata nelle ultime ore in Macedonia del Nord sono state arrestate 20 persone, manager e imprenditori, sospettate di reati finanziari che vanno dall’evasione fiscale al riciclaggio e alla truffa. Una associazione a delinquere che ha causato un danno al bilancio statale per l’equivalente di quasi 8 milioni di euro. Gli arresti sono stati effettuati in varie località - oltre alla capitale Skopje, a Ohrid, Bitola, Negotino, Kavadarci, dove sono state messe in atto numerose perquisizioni. Altre sei persone sono ricercate per gli stessi reati. Oltre ai privati, le indagini riguardano 28 società guidate e amministrate dai sospettati finiti in manette.

  • Usa: «Le violenze in Daghestan assomigliavano a un pogrom»

    Le violenze anti-Israele all’aeroporto in Daghestan «assomigliavano a un pogrom». Lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza della Casa Bianca, John Kirby, in un briefing con la stampa.

  • Unrwa: a Gaza il livello di distruzione non ha precedenti

    «I terribili attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre sono stati scioccanti. Gli incessanti bombardamenti delle forze israeliane sulla Striscia di Gaza sono scioccanti. Il livello di distruzione non ha precedenti e la tragedia umana che si svolge sotto i nostri occhi è insopportabile». Lo ha detto al Consiglio di Sicurezza il commissario generale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini.

  • Zelensky a Usa e Ue: «L’unità è l’arma più forte che abbiamo»

    «Strategicamente, dobbiamo essere tutti forti, dobbiamo essere uniti, dobbiamo fare tutto il possibile e l’impossibile per resistere, per riprenderci ciò che è nostro e per dimostrare che la libertà è sicuramente più forte dell’odio e dell’aggressione. Questo richiede la nostra unità, l’unità di tutta l’Europa, l’unità dell’America, l’unità di tutto il mondo libero. L’unità è l’arma più efficace, precisa e a lungo raggio». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, condiviso anche su Telegram. Zelensky inoltre ha fatto sapere di aver tenuto diverse riunioni, tra cui una «conclusiva sulla riunione dei rappresentanti a Malta e sugli ulteriori piani per la formula di pace», una «sulla valutazione prevista dalla Commissione europea dei nostri progressi nell’integrazione europea» e una «sulla nostra strategia per mantenere l’attenzione del mondo sull’Ucraina, per mantenere l’unità che ci aiuta a difenderci e a garantire l’indebolimento sistemico dello Stato aggressore».

  • Usa: aumento preoccupante degli attacchi antisemiti all’università

    «C’è stato un aumento preoccupante di attacchi antisemiti nelle università e nelle scuole degli Stati Uniti». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre in un briefing con la stampa ribadendo che negli Usa «non c’è posto per l’antisemitismo né per l’islamofobia».

  • Mosca vende all’asta appartamento in Crimea della famiglia Zelensky

    Un appartamento a Yalta, in Crimea, di proprietà della famiglia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è stato messo all’asta dopo essere stato sequestrato dalle autorità russe. Lo ha riferito il servizio in Crimea di Radio Free Europe/Radio Liberty, secondo cui una donna di Mosca ha acquistato l’appartamento per più di 44 milioni di rubli (circa 500mila euro).

  • Sirene d’allarme a Sderot e Ashkelon

    Nelle ultime due ore le sirene hanno suonato nelle città di Sderot e Ashkelon e nell’area a ridosso della la Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare dell’esercito israeliano.

  • Tajani sente il ministro degli Esteri giordano e la Lega Araba 

    Nel solco dei contatti avviati con le principali controparti regionali sin dall’inizio delle ostilità tra Israele e Hamas, il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha avuto oggi pomeriggio colloqui telefonici con il ministro degli Esteri giordano, Ayman Al Safadi, e con il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit. Al centro delle conversazioni l’arrivo in Egitto del primo carico di aiuti italiani a favore della popolazione palestinese della Striscia di Gaza, che saranno consegnati dall’Ambasciata d’Italia al Cairo alla Mezzaluna Rossa Egiziana per la successiva distribuzione.

  • Putin: «Niente può giustificare bombe su centinaia di migliaia di cittadini innocenti a Gaza»

    «Niente può giustificare il bombardamento di centinaia di migliaia di cittadini innocenti a Gaza». Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ’Tass’, è il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin in merito al conflitto in Medio Oriente dopo l’attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre ad Israele e la reazione di Tel Aviv.

  • Venezuela: esercito e polizia prendono il controllo di un carcere

    Uomini dell’esercito e della polizia del Venezuela hanno preso il controllo oggi all’alba del carcere di Puente Ayala a Barcellona, nello Stato di Anzoátegui, nell’ambito di una operazione denominata «Grande Missione Cacique Guaicaipuro» che mira a bonificare sei centri penitenziari considerati particolarmente pericolosi. Come risultato, ha reso noto il ministro degli Interni e della Giustizia, Remigio Ceballos, 1.511 detenuti sono stati trasferiti temporaneamente in altri penitenziari venezuelani. In una intervista telefonica con la Vtv, il ministro ha chiarito che «dopo che avremo recuperato queste strutture, riporteremo indietro i detenuti affinché possano essere nella zona dove si trovano i giudici a oloro assegnati».

  • Croce Rossa: «La sofferenza umana a Gaza è scioccante» 

    Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha affermato che a Gaza «la sofferenza umana è scioccante», aggiungendo che «anche le guerre hanno dei limiti». «Migliaia di morti - ha citato l’organizzazione - Le persone hanno un accesso limitato al cibo e all’acqua. Gli ospedali sono prossimi al collasso. I corridoi degli ospedali sono pieni di feriti e sfollati. Le infrastrutture e le case distrutte richiederanno anni per essere ricostruite».

  • Putin: Kiev ispira pogrom in Russia con sponsor occidentali

    L’Ucraina, guidata dai suoi «benefattori occidentali» sta cercando di «ispirare pogrom» in Russia. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, come riporta la Tass.

    Ucraina, 612° giorno di guerra

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  • Putin: «La Pax americana non esiste più»

    Vladimir Putin accusa gli Stati Uniti di essere responsabili del «caos mortale» in cui è precipitato il Medio Oriente. «L’America si indebolisce, perde posizioni. Ormai la Pax americana è una cosa del passato», ha detto il presidente russo citato dalla Tass.

  • Usa: «L’accusa della Russia all’Ucraina è assurda»

    L’accusa della Russia che l’Ucraina abbia avuto un ruolo nella rivolta all’aeroporto di Makhachkala nel Daghestan, contro un aereo appena atterrato da Tel Aviv, è «assurda». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller. «Ho visto i commenti di Mosca. Sono assurdi», ha detto Miller. «Dovrebbe incolpare chi è veramente responsabile», ha aggiunto il funzionario.

  • Familiari degli ostaggi: «I leader abbiano coraggio, riportino a casa i nostri cari»

    «È la prima volta che vediamo nel video diffuso da Hamas su Telegram che i nostri familiari sono vivi. Chiedo ai leader occidentali di fare pressione, chiedo al presidente Biden di fare il possibile per riportare gli ostaggi a casa. Il tempo sta passando ma non è tardi per riportarli a casa». Lo ha detto un familiare delle 3 donne ostaggio a Gaza di cui oggi Hamas ha diffuso un video nel corso di una conferenza stampa a Tel Aviv.

  • Usa: Biden ha detto a Israele di proteggere i civili a Gaza

    «Gli Stati Uniti stanno facendo il possibile per assicurarsi che i civili a Gaza siano protetti». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, in un briefing con la stampa. «Il presidente Biden ha detto molto chiaramente a Israele che ci aspettiamo che operino nel rispetto del diritto internazionale», ha sottolineato.

  • Netanyahu: «C’è un tempo per la pace, ora è il tempo della guerra»

    «C’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra. Ora è tempo di guerra. Ogni Paese civile dovrebbe stare dalla parte di Israele e richiedere il rilascio degli ostaggi a parte di Hamas senza condizioni, Israele non cesserà il fuoco», ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa. «È tempo di decidere se siamo disposti a lottare per un futuro di speranza e promessa, o arrenderci alla tirannia e al terrore», ha detto il premier israeliano definendo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre come un «punto di svolta». Israele «non ha iniziato questa guerra, ma la vincerà», ha aggiunto il primo ministro. «Israele resisterà alle forze della barbarie fino alla vittoria». Riguardo al cessate il fuoco a Gaza, Netanyahu ha aggiunto che proprio come gli Stati Uniti non avrebbero accettato un cessate il fuoco dopo il bombardamento di Pearl Harbor o dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre, Israele non accetterà la cessazione delle ostilità con Hamas dopo i terribili attacchi del 7 ottobre.

  • Bulgaria, alle amministrative Sofia al ballottaggio

    I primi dati parziali resi noti oggi dalla Commissione elettorale centrale (Cec) relativi ai risultati delle amministrative di ieri in Bulgaria mostrano che in venti dei 28 capoluoghi regionali amministrativi, tra i quali la capitale Sofia, ci sarà il ballottaggio per il sindaco domenica prossima. A Sofia il ballottaggio sarà tra il milionario Vassil Terziev, figlio di un alto grado della Ds, il Kgb bulgaro all’epoca del regime comunista di Todor Zhivkov, che è appoggiato dal partito liberale al governo Continuiamo il cambiamento (Pp), e la sindacalista Vania Grigorova, nominata dai socialisti (Psb). Secondo i dati parziali della Cec, Terziev ha raccolto 31,89% dei voti rispetto al 21,62% andato a Vania Grigorova. Non avendo nessuno dei due superato il 50% più uno dei voti, dovranno affrontarsi al ballottaggio. Secondo la legge elettorale, la Cec dovrebbe presentare i risultati definitivi per l’intero paese entro 48 ore dalla chiusura dei seggi, ovvero entro le 20 di domani.

  • Capo del Mossad in Qatar per parlare della liberazione degli ostaggi

    David Barnea, il direttore del Mossad, è stato in Qatar nel fine settimana e ha incontrato alti funzionari con i quali ha discusso degli sforzi per cercare di assicurare il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la visita è avvenuta dopo l’inizio dell’offensiva di terra.

  • Blinken: «Grazie al Qatar per il suo impegno nella crisi palestinese»

    La «situazione umanitaria a Gaza» nel mezzo delle operazioni israeliane seguite al terribile attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre è stata al centro del colloquio tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Lo ha confermato il portavoce Matthew Miller, precisando che Blinken ha «ribadito il ringraziamento al governo del Qatar per il suo lavoro per assicurare l’uscita dei cittadini americani e degli stranieri da Gaza, il rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas, compresi due cittadini americani», e l’impegno per evitare un allargamento del conflitto. Blinken e Al Thani, ha aggiunto, hanno anche parlato dell’«importanza cruciale di proteggere le vite dei civili e fornire assistenza umanitaria in modo costante ai palestinesi». Parole che arrivano dagli Usa dopo che il giornale israeliano Haaretz in un editoriale ha accusato il Qatar di avere «sangue israeliano sulle mani» e di non essere «un mediatore onesto per gli ostaggi». In un articolo sul Wall Street Journal l’ambasciatore del Qatar negli Stati Uniti, Meshal bin Hamad Al Thani, ha rivendicato il ruolo di «honest broker» del suo Paese, contestando le accuse di aver rafforzato Hamas.

  • Venezuela, l’Alta Corte sospende le primarie dell’opposizione

    L’Alta Corte del Venezuela ha sospeso l’intero processo delle elezioni primarie dell’opposizione, compresi i risultati. È l’ultima sfida del governo di Nicolás Maduro ai suoi avversari in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Lunedì il tribunale ha stabilito che il test dell’opposizione del 22 ottobre potrebbe essere avvenuto in violazione della legge. Non è stato immediatamente chiaro se la sospensione comporti effettivamente l’annullamento delle primarie.

  • Borrell: «Richiesta Ue di pause umanitarie sia ascoltata»

    «Le condizioni sul terreno stanno peggiorando, la violenza sta aumentando anche in Cisgiordania. Sebbene Israele abbia il diritto di difendersi, il diritto internazionale umanitario che regola le ostilità deve essere rispettato. Come ha affermato chiaramente il Consiglio europeo, l’Ue chiede pause umanitarie e un accesso umanitario continuo e senza ostacoli a Gaza. Questa richiesta deve essere ascoltata». Lo scrive in un tweet l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, dopo un colloquio telefonico con Philippe Lazzarini, commissario generale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa).

  • Soldatessa israeliana liberata dall’esercito israeliano

    Una soldatessa israeliana rapita lo scorso 7 ottobre è stata liberata dall’esercito israeliano con un’operazione terrestre. Lo annuncia il portavoce militare.

  • Milizia filo-iraniana rivendica attacco contro base Usa

    Una milizia filo-iraniana ha rivendicato la responsabilità di un attacco contro una base della coalizione a guida Usa nell’est della Siria. La Resistenza islamica in Iraq ha affermato di aver lanciato razzi contro la «base Koniko dell’occupazione». Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, «quattro missili partiti da aree di influenza delle forze del regime e delle milizie filo-Iran loro alleate sono caduti su una base Usa vicina al giacimento di gas di Koniko, in concomitanza con l’arrivo di rinforzi militari delle forze della coalizione internazionale». Stando all’Osservatorio, caccia della coalizione avrebbero colpito postazioni di miliziani filo-Iran nelle località di Tabiya Shamiya e Marat nei pressi della città di Deir Ezzor e hanno distrutto postazioni per il lancio di missili. Dal 19 ottobre, secondo l’Osservatorio, sarebbero stati 14 gli attacchi contro basi Usa in Siria.

  • Netanyahu: «Siamo entrati nella terza fase della guerra con l’esercito che avanza»

    «Siamo entrati nella terza fase della guerra con l’esercito che avanza in maniera misurata ma molto potente all’interno della Striscia». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in apertura del consiglio dei ministri. «La prima fase - ha spiegato - era stata quella del contenimento, la seconda un martellamento dal cielo che continua ancora e ora, invece, l’estensione della penetrazione via terra nella Striscia».

  • Kenya: polizia blocca le proteste a vigilia di visita re Carlo

    La polizia keniana ha bloccato questa mattina una dimostrazione di presunte vittime di crimini commessi dall’Unità di addestramento dell’esercito britannico in Kenya (Batuk) nelle regioni di Laikipia e Samburu, alla vigilia dell’arrivo di re Carlo III nel Paese, per la sua prima visita ufficiale all’estero. Lo riferisce il sito del quotidiano People Daily.

    Tra i dimostranti che intendevano incontrarsi per ribadire le loro rimostranze, da presentare al sovrano del Regno Unito durante la sua visita, c’erano anche la famiglia di Agnes Wanjiru, donna misteriosamente uccisa nel marzo del 2012 dopo essere stata vista in un pub con alcuni militari britannici per cui non è ancora stata fatta giustizia, e la vedova di Linus Murangiri, che perse la vita durante un incendio provocato, secondo le accuse, dal Batuk.

    La Commissione nazionale per i diritti umani del Kenya (Khrc) ha esortato il re a cogliere questa visita anche come un’opportunità per scusarsi delle atrocità commesse contro i kenioti durante la rivolta dei Mau Mau negli anni Cinquanta, che ha avuto un ruolo fondamentale nel percorso di indipendenza del Kenya.

    Israele, il ministro della Difesa incontra le famiglie degli ostaggi di Hamas
  • Scholz, uccisione di Shani Louk mostra barbarie di Hamas

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito l’uccisione della giovane tedesca-israeliana Shani Louk un atto che “dimostra tutta la barbarie che sta dietro all’attacco di Hamas”. Lo riporta Welt. Scholz ha detto che per questo Hamas dev’essere condotta di fronte alle proprie responsabilità. Scholz si trova attualmente in visita a Lagos, in Nigeria.

    Assalto alle scorte di cibo a Gaza,scontri Israele-Hamas
  • Kiev, 7 civili feriti nel bombardamento di un bus a Kherson

    Sette civili sono rimasti feriti in un attacco russo contro un bus navetta nella città di Kherson . Lo riferisce su Facebook il capo dell’amministrazione regionale della città, Oleksandr Prokudin. “Attualmente sappiamo di 7 feriti nel bombardamento di un bus navetta a Kherson. Si tratta di due uomini e 5 donne”, ha detto.

    Una donna di 36 anni è rimasta gravemente ferita, mentre l’altra di 69 anni è ricoverata in ospedale. Secondo i primi risultati dell’indagine citati da Ukrinform, le forze russe hanno sparato con mortai contro Kherson e il bus navetta con i passeggeri a bordo si trovava a un incrocio nella zona di impatto del proiettile esploso.

    Daghestan: assalto ai passeggeri ebrei di un volo da Israele
  • Salman Rushdie testimonierà al processo contro il suo aggressore

    Salman Rushdie testimonierà al processo il prossimo 8 gennaio contro l’uomo che lo accoltellò l’anno scorso durante una conferenza a New York. Lo scrivono i media americani. Il 12 agosto del 2022, il suo aggressore Hadi Matar, originario del New Jersey e di fede islamica, piombò sul palco a Chautauqua dove si trovava l’autore de ’I versi satanici’ e lo ferì gravemente, causando la perdita di un occhio e dell’uso di alcune dita di una mano. Deve rispondere di tentato omicidio e si è dichiarato non colpevole.

    Matar è sotto custodia cautelare dal giorno dell’aggressione e se condannato rischia fino a 25 anni di prigione. Da parte sua Rushdie è comparso in pubblico alcune volte dall’anno scorso e ha anche annunciato che il prossimo aprile uscirà una biografia sull’aggressione, il titolo sarà ’Knife’ (coltello).

    Gaza, carretti in fila per la raccolta dell'acqua
  • Stasera conferenza stampa di Netanyahu

    Il premier Benyamin Netanyahu terrà questa sera nel ministero della difesa a Tel Aviv una conferenza stampa con i giornalisti stranieri. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier. Alla stessa ora, le 18 italiane, il Forum delle famiglie dei rapiti ha fatto sapere di aver convocato un incontro con i media, al quale parteciperanno le famiglie degli ostaggi comparsi nel video diffuso da Hamas .

    Ostaggi contro Netanyahu: "Paghiamo il tuo fallimento"
  • Netanyahu a ostaggi, ’siamo con voi contro Hamas-Isis

    “Mi rivolgo a Yelena Tropanov, Danielle Alloni e Rimon Kirscht che sono state rapite da Hamas-Isis in quello che è un crimine di guerra: io vi abbraccio, il nostro cuore è con voi. Vi abbraccio”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu rivolgendosi alle tre donne mostrate nel video di Hamas e che nomina. “Facciamo tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi e i dispersi”, ha aggiunto.

    Un fermo immagine del video appello di tre donne ostaggio di Hamas, diffuso dalla stessa organizzazione e rivolto al premier israeliano Benyamin Netanyahu, 30 ottobre 2023.

  • Le tv di Israele non diffondono il video degli ostaggi

    Le reti televisive nazionali israeliane si astengono per ora dal rilanciare il video prodotto da Hamas che mostra un appello accorato a Netanyahu di tre donne tenute in ostaggio a Gaza . ’’Si tratta di guerra psicologica di Hamas e dunque non è opportuno rilanciarla’’, ha osservato un giornalista delle televisione pubblica Kan. Le emittenti, finora, mostrano solo una inquadratura delle tre donne, accompagnata da un testo informativo di spiegazione.

    Un fermo immagine del video appello di tre donne ostaggio di Hamas, diffuso dalla stessa organizzazione e rivolto al premier israeliano Benyamin Netanyahu, 30 ottobre 2023.

  • Auto Usa: anche Gm raggiunge pre-accordo con sindacato Uaw

    La United auto workers (Uaw), il sindacato del settore auto Usa e la casa automobilistica General Motors hanno raggiunto un accordo che metterà fine agli scioperi che da 6 settimane hanno bloccato gli stabilimenti di Detroit. Gli accordi provvisori di quattro anni e mezzo devono ancora essere ratificati, ma prevedono aumenti salariali del 25% e sono stati modellati sull’accordo che il sindacato ha già raggiunto con Ford e Stellantis.

    Gli aumenti e i benefici incrementano cumulativamente il salario massimo a più di 40 dollari l’ora, compreso un aumento del 68% per i salari iniziali a oltre 28 dollari l’ora. General Motors ha perso oltre 800 milioni di dollari a causa degli scioperi. In questo momento le azioni di GM stanno guadagnando lo 0,6%.

    Attacco a Gerusalemme, accoltellato e ferito un poliziotto israeliano
  • Oggi riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu su Gaza

    Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisce di nuovo sulla situazione a Gaza oggi pomeriggio intorno alle 15 locali, le 20 italiane, su richiesta dagli Emirati Arabi Uniti, che cercano di sbloccare l’impasse dell’organo delle Nazioni Unite per approvare una risoluzione vincolante che chieda a Israele di accettare una tregua umanitaria nella Striscia.

    Secondo fonti diplomatiche è tuttavia molto improbabile che oggi ci sia una qualsiasi azione dei Quindici: Emirati, Brasile e Malta stanno lavorando ad una bozza concordata dai 10 membri non permanenti per chiedere una “tregua umanitaria immediata a Gaza” e “ulteriori pause umanitarie”, ma ammettono che “probabilmente è troppo presto per votarla”.

    I quattro precedenti tentativi di approvare un documento sul cessate il fuoco sono falliti in Consiglio a causa dei veti incrociati della Russia o degli Stati Uniti, ma ora c’è pressione da tutte le parti per porre fine alle discussioni tra le superpotenze e concentrarsi invece sul fermare lo spargimento di sangue. Venerdi’ pomeriggio l’Assemblea Generale ha approvato una risoluzione che chiede una tregua umanitaria a Gaza, ma i documenti dell’organo Onu non hanno valore vincolante a differenza di quelli del Cds.

    Inaugurata a Kabul una replica della Cupola della Roccia
  • Ostaggi contro Netanyahu: «Paghiamo il tuo fallimento»

    “Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello stato per il tuo disastro del 7 ottobre. Non c’era l’esercito, non c’era nessuno e nessuno ci ha protetto il 7 ottobre, non c’è l’esercito e noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili”. Comincia così l’appello delle tre donne in ostaggio nel video diffuso da Hamas e rivolto al premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Ieri c’è stata una conferenza stampa e doveva esserci un cessate il fuoco. Ma non è stato così, noi siamo ancora qui sotto le bombe”, aggiungono.

    Guterres (Onu): bisogna fermare la follia del cambiamento climatico
  • Crosetto, Difesa pronta anche ad evacuare civili da Gaza

    «È necessario fare una chiara distinzione tra Hamas , che è una organizzazione terroristica pericolosa che punta alla distruzione dello Stato di Israele, e il destino, presente e futuro, del popolo palestinese che sta patendo, per colpe non sue, lutti e drammi pesantissimi. Ecco perché la Difesa è pronta, con tutti i suoi assetti a compiere tutto il possibile per aiutare la popolazione civile e, appena possibile, fornire generi e beni di prima necessità, oltre che ad evacuare civili, sia stranieri che israeliani che arabi, i quali ne facessero richiesta per ragioni di salute». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

    Von der Leyen: "Macedonia del Nord sulla buona strada per l'ingresso nell'Ue"
  • Mosca, ’ruolo chiave di Kiev in violenze in Daghestan’

    Il governo ucraino ha svolto “un ruolo chiave” nelle violenze scoppiate ieri all’aeroporto di Makhachkala, nella Repubblica russa del Daghestan. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, secondo la quale l’obiettivo è quello di “destabilizzare la Russia” provocando divisioni etnico-religiose. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

    SOTTOTITOLI Guterres sull'Himalaya: I ghiacciai si stanno sciogliendo a livello record
  • Sirene di allarme razzi in centro Israele e a Gerusalemme

    Le sirene di allarme anti missili da Gaza stanno risuonando nel centro di Israele e anche a Gerusalemme. Lo ha fatto sapere l’esercito

    Bulldozer e un carro armato israeliano nel Nord di Gaza
  • Premier Palestina, alzare la voce e fermare guerra

    “Alziamo la nostra voce forte, fermiamo la guerra contro il nostro popolo”. È quanto ha affermato il primo ministro palestinese Muhammad Shtayyeh all’inizio di una riunione settimanale del governo. Lo riporta Al Jazeera. Shtayyeh ha anche chiesto l’apertura di corridoi umanitari sicuri a Gaza per portare cibo, medicine, acqua e carburante, sottolineando come venti camion di aiuti al giorno non siano sufficienti affinchè la popolazione di Gaza possa soddisfare i propri bisogni primari.

    Israele, mezzi militari al confine con la Striscia di Gaza
  • Premier Libano, facciamo del tutto per evitare la guerra

    Il premier libanese uscente Najib Miqati ha detto che il Libano sta tentando di tutto per evitare la guerra. “Il Libano è nell’occhio del ciclone e facciamo del tutto perché il Paese eviti la guerra”, ha detto Miqati. “La decisione del conflitto è nelle mani di Israele”, ha aggiunto il premier uscente citato dai media locali

    Appello alla calma in Dagestan dopo assalto anti israeliano all'aereo
  • Morto in Cisgiordania palestinese «colpito da coloni»

    Un palestinese di 23 anni, Ahmed Nofal, e’ deceduto oggi in un ospedale di Ramallah ( Cisgiordania ) dopo che - secondo la agenzia di stampa palestinese Wafa - “il 24 ottobre era stato colpito dai proiettili di coloni esplosi da una automobile che aveva attraversato il villaggio di Ras Karkar”, presso Ramallah. Oggi, intanto, l’esercito ha israeliano ha annunciato l’arresto di un soldato-colono, sospettato di aver ucciso il 28 ottobre vicino a Nablus un agricoltore palestinese mentre raccoglieva olive. All’arresto il giovane ha detto di aver sparato per legittima difesa. Ma durante il successivo interrogatorio ha preferito tacere

    Gaza, Idf diffonde video di azioni di terra a Gaza
  • Kirill, tentativi di creare discordia ebrei-musulmani russi

    Le violenze di ieri sera all’aeroporto di Makhachkala in Daghestan  sono “un tentativo di seminare discordia” fra ebrei e musulmani in Russia e “non ci può essere alcuna giustificazione morale per coloro che hanno pianificato un attacco contro persone innocenti in arrivo in Daghestan”. Lo ha detto il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, citato dalla Tass.

    Daghestan: assalto ai passeggeri ebrei di un volo da Israele
  • Israele aumenta azioni combinate a Gaza, uccisi 4 di Hamas

    L’esercito israeliano sta continuando ad aumentare le operazioni combinate terra-mare- aria. Nelle ultime ore - ha aggiornato il portavoce militare - i soldati in combattimenti contro Hamas dentro Gaza hanno sventato “tentativi di attacchi da parte di numerose cellule terroristiche che cercavano di colpire le truppe”. Inoltre - ha aggiunto - sono stati eliminati 4 alti esponenti militari di Hamas .

    Israele avvisa abitanti Striscia: "Lasciate il nord e Gaza City, è un appello urgente"
  • Herzog, ’Hamas animali, hanno decapitato Shani Louk’

    Il presidente d’Israele Isaac Herzog ha confermato la morte della 22enne tedesco-israeliana Shani Louk, rapita il 7 ottobre da Hamas. “E’ stato trovato il suo cranio”, ha detto Herzog a Bild. “Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia”. Solo ora è stato possibile identificare il corpo di Shani, ha spiegato Herzog, aggiungendo che l’identificazione di altri 40 corpi è in sospeso, poiché le persone sono state abusate, bruciate o smembrate nel modo più raccapricciante

    Assalto aeroporto russo, il governatore del Daghestan visita lo scalo di Makhachkala
  • Mosca, abbattuti 8 missili ucraini sulla Crimea

    - Il ministero della Difesa russo ha detto che le forze ucraine hanno tentato di attaccare il ponte di Crimea con otto missili Storm Shadow, che sono stati tutti abbattuti. Lo riferiscono le agenzie russe.

    Gaza-Israele: ventitreesimo giorno
  • Berlino,Israele protegga palestinesi da ’coloni estremisti’

    “Chiamiamo Israele a proteggere la popolazione palestinese in Cisgiordania” dalle azioni di “coloni estremisti”. Lo ha detto oggi a Berlino il portavoce del ministero tedesco degli Esteri. Le famiglie palestinesi non devono essere costrette a lasciare la regione “per paura”. Ci sono indicazioni che gli attacchi di questo tipo stanno crescendo, ha confermato il portavoce. (

    Il grido d'aiuto dei palestinesi in fuga della Cisgiordania
  • Hamas, ’a Gaza 8.306 morti, 3.457 sono minori’

    Sono saliti a 8.306 i morti nella Striscia di Gaza, 3.457 sono “bambini”. Ne dà notizia il ministero della Sanità di Hamas, come riporta Sky News.

    Gaza, niente elettricita': palestinesi caricano i cellulari con le batterie per auto
  • Kiev, «colpito il sistema aereo di difesa russo in Crimea»

    - L’esercito ucraino ha segnalato di aver “colpito con successo” nella notte fra domenica e lunedì un sistema di difesa antiaereo russo nella Crimea annessa da Mosca. “Le forze armate ucraine hanno colpito con successo un sito strategico del sistema di difesa antiaerea sulla costa occidentale della Crimea”, ha informato su Telegram il centro di comunicazione strategica dell’esercito, senza fornire ulteriori dettagli.

    Ucraina, Orban: "Kiev non vincerà, basta inviare soldi"
  • Scontri in Cisgiordania, palestinese ucciso vicino Hebron

    Un palestinese è stato ucciso in scontri a fuoco con l’esercito israeliano a Yatta, vicino Hebron, in Cisgiordania. Lo hanno fatto sapere, citate dalla Wafa, fonti mediche locali che hanno identificato l’uomo in Mahmoud Abu Sabha (23 anni). Con la vicenda di Yatta sale a 5 il numero dei palestinesi uccisi oggi in Cisgiordania, dopo i 4 colpiti negli scontri armati a Jenin

    Scontri tra manifestanti palestinesi e forze israeliane a Hebron
  • I tank di Israele hanno lasciato l’arteria Sallah-a-din

    I carri armati israeliani che in mattinata avevano raggiunto l’arteria centrale di Gaza, la Sallah-a-din si sono ritirati. Lo hanno detto all’ANSA fonti sul posto secondo cui il traffico automobilistico sta adesso riprendendo.

  • Cremlino: «Violenze in Daghestan per interferenze esterne». Vertice di sicurezza con Putin

    Le violenze avvenute ieri all’aeroporto di Makhachkala, in Daghestan (leggi sotto, ndr) sono “in larga parte il risultato di interferenze esterne”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

    Intanto, il presidente russo Vladimir Putin terrà oggi un incontro con il primo ministro, il ministro degli Esteri e i responsabili delle agenzie di sicurezza per discutere “i tentativi occidentali di spaccare la società russa utilizzando gli eventi in Medio Oriente”. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe

    Appello alla calma in Dagestan dopo assalto anti israeliano all'aereo
  • Al Jazeera: tank israeliani si avvicinano a Gaza

    I carri armati israeliani si stanno avvicinando alla periferia di Gaza City. Lo scrive Al Jazeera citando i suoi corrispondenti presenti sul posto. Fonti palestinesi hanno riferito all’emittente televisiva che i carri armati israeliani stanno dividendo la Striscia di Gaza in due parti dopo la loro incursione verso Salah al-Din Street, arteria che attraversa verticalmente l’enclave.

    Un tank israeliano M109 spara verso la striscia di Gaza. (Photo by Aris MESSINIS / AFP)

  • Iran: «Israele ha sorpassato tutte le linee rosse a Gaza»

    L’Iran ha accusato Israele di avere “superato tutte le linee rosse” e “il diritto internazionale” negli attacchi contro Gaza. “Sono passati 24 giorni dall’inizio dell’attacco brutale del regime sionista contro la Striscia di Gaza e in questi attacchi questo regime ha superato tutte le linee rosse e i regolamenti del diritto internazionale”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, citato da Irna. “Questo regime ha commesso crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio molte volte”, ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica, chiedendo a tutti i governi del mondo di denunciare i “criminali sionisti” affinché vengano processati.

  • Tajani: «Israele faccia attenzione ai civili a Gaza»

    “Il messaggio che abbiamo mandato in maniera molto chiara agli israeliani, lo stesso messaggio del presidente degli Stati Uniti Biden, è quello di fare grande attenzione alla popolazione civile (a Gaza) perché un conto è colpire giustamente le centrali terroristiche di Hamas un conto è la popolazione civile che Hamas usa come scudi umani”. Bisogna “fare in modo che la situazione non degradi”. Così a Rtl il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

  • Poliziotta israeliana accoltellata a Gerusalemme, ucciso l’aggressore

    Un’agente della polizia di frontiera israeliana è stata ferita in modo grave in un accoltellamento a Gerusalemme, vicino alla stazione di ferrovia leggera di Shivtey Israel. L’aggressore - hanno fatto sapere la polizia e le forze di pronto intervento - è stato ucciso sul posto. La poliziotta è stata trasferita all’Hadassah University Medical Center. “Quando siamo arrivati sul posto abbiamo visto la donna con una ferita da arma da taglio nella parte superiore del corpo. Gli abbiamo prestato i primi soccorsi sul posto e poi è stata portata da un’ambulanza della polizia al Centro medico dell’Università Hadassah e le sue condizioni sono considerate gravi”, hanno detto i medici Pinchas Butz e Eli Avraham dello United Hatzalah.

    Agenti della polizia israeliana a Gerusalemme. REUTERS/Ronen Zvulun

  • Crolla impalcatura ad Amburgo: almeno 5 operai morti

    Almeno cinque operai morti e un numero imprecisato di feriti e dispersi. È il momentaneo bilancio di un grave incidente avvenuto in un cantiere edile ad Amburgo nel quartiere di Hafen City. Le autorità hanno riferito del crollo di un’impalcatura dove stavano lavorando diversi operai. Secondo i vigili del fuoco, l’incidente è avvenuto questa mattina nell’ex area portuale sul fiume Elba che è in fase di riqualificazione con uffici e edifici residenziali, hotel e negozi.

    Vigili del fuoco nei pressi dell’impalcatura crollata ad Amburgo. (Photo by STRINGER / NEWS5 / AFP)

  • Esercito israeliano: «Estesa nostra presenza nella Striscia»

    «Abbiamo esteso la nostra attività all’interno della Strisci, aumentando le forze coinvolte»: così il portavoce dell’esercito Daniel Hagari ha commentato le notizie di fonte palestinese sulla presenza di tank e soldati a ridosso di Gaza City, in particolare della arteria Sallah-a-din. «Non dirò comunque dove sono situate le nostre forze perchè la loro sicurezza è prioritaria».

  • Kiev, nell’ultimo giorno attaccati 16 obiettivi russi

    Nell’ultimo giorno di combattimenti gli aerei ucraini hanno lanciato 16 attacchi contro obiettivi russi, mentre i combattimenti sono stati circa 60. Lo afferma Andrii Kovaliov, portavoce dello stato maggiore delle forze armate ucraine. Lo riporta Ukrinform. “Le forze di difesa ucraine continuano a condurre operazioni offensive nelle direzioni Bakhmut e Melitopol. Nel settore di Bakhmut, le forze di difesa stanno conducendo operazioni offensive a sud di Bakhmut. Hanno registrato successi a est di Klishchiivka e ad est di Andriivka”, ha affermato Kovaliov.

    Militari ucraini nella zona di Kiev. (Photo by Anatolii STEPANOV / AFP)

  • Chiamata tra monsignor Gallagher e il ministro degli Esteri iraniano

    “Questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra S.E. Mons. Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, e S.E. Hossein Amir-Abdollahian, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, richiesta da quest’ultimo. Nella conversazione S.E. Mons. Gallagher ha espresso la seria preoccupazione della Santa Sede per quanto sta accadendo in Israele e in Palestina, ribadendo l’assoluta necessità di evitare di allargare il conflitto e di addivenire alla soluzione dei due Stati per una pace stabile e duratura nel Medio Oriente”. Lo comunica il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

  • Ministro della Difesa tedesco: dobbiamo abituarci a minaccia di guerra in Europa

    “Dobbiamo abituarci all’idea che possa esserci una minaccia di guerra in Europa”. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, in un’intervista alla Zdf. In questo senso, la Germania e le sue Forze armate devono “essere preparate alla guerra”, secondo Pistorius, che vede inevitabili ripercussioni sulla società tedesca a causa del conflitto in Medioriente e la guerra della Russia contro l’Ucraina. “Dobbiamo essere capaci di difenderci. E preparare la Bundeswehr e la società per questo”, ha spiegato ancora il ministro tedesco. Pistorius ha poi respinto le accuse secondo cui la modernizzazione della Bundeswehr procede troppo lentamente. “Non è possibile andare in modo più veloce”, ha spiegato il ministro, aggiungendo che due terzi dei 100 miliardi di euro del fondo speciale sono già vincolati contrattualmente. Allo stesso tempo la produzione e le consegne di armi e materilai richiedono tempo, ha detto ancora il ministro, sottolineando che non è facile ”recuperare in 19 mesi” i problemi delle Forze armate accumulati negli ultimi 30 anni, ma che la Bundeswehr avrà un aspetto diverso tra cinque anni.

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    Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius (a destra) insieme a quello del Lavoro Hubertus Heil. EPA/CLEMENS BILAN

  • Ostaggi di Hamas, media: «La tedesca Shani Louk è morta»

    “Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita”. Lo ha detto a Rtl la madre di Shani Louk, la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas e riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep. Lo riporta Bild, che cita anche una conferma della sorella della giovane. Nelle scorse settimane era emerso che Shani fosse ancora viva ma “gravemente ferita” in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco. Il 7 ottobre Shani Louk stava partecipando al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.

  • Nigeria, banditi assaltano canonica e rapiscono parroco

    Non si fermano i rapimenti di sacerdoti in Nigeria. Padre Thaddeus Tarhembe è stato rapito nella parrocchia di Sant’Anna nel consiglio locale di Ibi dello dello Stato di Taraba (Nigeria nord-orientale) nelle prime ore di ieri, domenica 29 ottobre. Secondo le testimonianze di alcuni parrocchiani una banda composta da numerosi individui armati hanno fatto irruzione nella parrocchia e hanno portato via il sacerdote. Lo riferisce l’agenzia vaticana Fides. Mons. Mark Nzukwein, vescovo di Wukari, in una dichiarazione rilasciata tramite il portavoce della diocesi, ha confermato che il parroco è stato rapito nella canonica della parrocchia.

    Quella dei rapimenti a scopo di estorsione è diventata da tempo in Nigeria una vera e propria “industria”. A farne le spese sono cittadini comuni ma spesso anche personale ecclesiastico, catturato nel corso di rapimenti stradali o come in questo caso, in veri e propri assalti, di solito notturni, a conventi e case parrocchiali. È di pochi giorni fa l’incursione di una banda di pastori Fulani nel monastero benedettino di Eruku nello Stato di Kwara, nella Nigeria centro settentrionale con la cattura di un novizio, Godwin Eze, poi ucciso dai rapitori e di due postulanti, Anthony Eze e Peter Olarewaj, in seguito rilasciati. Nello Stato di Taraba a fine settembre la polizia ha annunciato l’arresto di 20 presunti appartenenti a una banda dedita ai sequestri di persona, che ha portato al recupero di una somma di denaro frutto dei riscatti pagati dalle famiglie di diversi rapiti, e di alcune armi.

  • Tajani: «Seguiamo minuto per minuto gli italiani a Gaza». Oggi primo aereo con aiuti italiani verso l’Egitto

    “Stiamo seguendo minuto per minuto i 14 italiani più i cinque loro familiari che sono nella zona non rossa della Striscia di Gaza, ci sono pure due donne incinte. Ci stiamo preoccupando delle loro condizioni e tutti sono stati contattati dal nostro consolato a Gerusalemme”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl.

    ’’Stamani parte il primo aereo con aiuti italiani che arriverà in Egitto’’. Lo ha annunciato lo stesso Tajani intervenendo a ’Non stop news’ su Rtl 102.5. Quindi, ha spiegato Tajani, ci sarà ’’una delegazione della Difesa, degli Esteri, dell’Onu’’ oltre al ’’nostro ambasciatore che sarà lì per organizzare la distribuzione attraverso la Mezzaluna Rossa degli aiuti che dall’Egitto saranno inviati al valico di Rafah’’. Inoltre, ha aggiunto, ’’continueremo anche domani ad inviare altri aiuti umanitari per cercare di ridurre le difficoltà del popolo palestinese che nulla ha a che vedere con i terroristi di Hamas’’.

    Il ministro degli esteri Antonio Tajani. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

  • Shoigu a Pechino per Foro su cooperazione e sicurezza

    Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, è arrivato oggi a Pechino per partecipare alla decima edizione del Foro Xiangshan sulla cooperazione e la sicurezza globali. Shoigu “presenterà un rapporto nella sessione plenaria sul tema ’Responsabilità dei grandi stati e cooperazione nell’ambito della sicurezza mondiali’”, si legge in un comunicato del Ministero della Difesa di Mosca postato su Telegram. All’incontro parteciperanno ministri della Difesa di diversi paesi, esperti della regione Asia-Pacifico e rappresentanti di diverse nazioni europee. Il Foro Xiangshan di Pechino è organizzato dal 2006 dall’Associazione cinese delle Scienze militari e l’Istituto cinese di studi strategici internazionali.

    Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu parla al Forum Xiangshan di Pechino il 30 ottobre 2023. (Photo by Pedro PARDO / AFP)

  • Cina: non permetteremo mai l’indipendenza di Taiwan

    Il principio della ’Unica Cina’ è “universalmente riconosciuto e rispettato” e la riunificazione di Taiwan è un processo irreversibile: “i militari cinesi non permetteranno mai l’indipendenza di Taiwan”. E’ quanto ha detto il generale Zhang Youxia, numero due della Commissione militare centrale (Cmc) cinese, il massimo organo delle forze armate con a capo il presidente Xi Jinping, aprendo a Pechino i lavori dello Xiangshan Forum. Pechino ha negli ultimi due anni aumentato la pressione politica e militare sull’isola, ritenuta parte “inalienabile” della Repubblica popolare da riunificare anche con la forza, se necessario.

    Taiwan “è al centro degli interessi fondamentali della Cina. Non importa chi tenta di separarla dalla Cina in qualsiasi forma, l’esercito cinese non sarà mai d’accordo e non mostrerà mai clemenza”, ha assicurato Zhang, aprendo i lavori del forum presentato come la risposta all’annuale Shangri-La Dialogue di Singapore, senza un capo della difesa in carica dopo il licenziamento in tronco della scorsa settimana del ministro Li Shangfu, senza alcuna spiegazione. “Oggi, guardando il mondo, i problemi legati ai punti caldi emergono uno dopo l’altro. Il dolore della guerra, del caos, dei disordini e della perdita di vite umane sono costantemente presenti”, ha aggiunto il numero due delle forze armate cinesi, secondo cui “alcuni Paesi, per paura che il mondo possa stabilizzarsi, creano deliberatamente disordini, interferiscono nelle questioni regionali, interferiscono negli affari interni di altri Paesi e istigano rivoluzioni colorate”. Per amore “dei loro interessi egoistici, piantano chiodi ovunque. Creano molti conflitti geopolitici artificiali, poi predicano l’imparzialità mentre in realtà favoriscono una parte, rendendo le situazioni regionali complesse e intrattabili. Dietro le quinte, distribuiscono coltelli e non pensano a nulla nel provocare le guerre, assicurandosi che siano loro a trarre vantaggio dal caos”. La Cina, ha concluso Zhang, “svilupperà legami militari con gli Stati Uniti sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti”.

  • Onu, 33 camion con aiuti entrati a Gaza, numero maggiore da riapertura Rafah

    Sono 33 i camion con aiuti umanitari entrati nella Striscia di Gaza nelle ultime ore. Lo rende noto l’Ocha, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, sul proprio sito Internet spiegando che si tratta del ’’maggior numero’’ di camion con acqua, cibo e dispositivi medici entrati nell’enclave palestinese da quando, lo scorso 21 ottobre, è stato riaperto il Valico di Rafah con l’Egitto. Comunque sia è necessaria ’’una quantità molto maggiore’’ di aiuti per evitare il peggioramento della ’’terribile situazione umanitaria’’ della Striscia do Gaza, ha sottolineato l’Ocha. Inoltre, ha aggiunto l’Ocha, è necessario l’ingresso urgente di carburante necessario per far funzionare le apparecchiature mediche negli ospedali, le strutture idriche e igienico-sanitarie.

  • Kahn: «Il peggior nemico di Israele è la sua destra»

    “Mi auguro che un giorno si arrivi alla soluzione dei due Stati e forse questa sarà la volta buona”. Così alla Stampa Moshe Kahn, traduttore in tedesco di Primo Levi e altri autori italiani. “Un cessate il fuoco è necessario - aggiunge - perché ci sono ancora tanti ostaggi nelle mani di Hamas e perchè il dramma dei palestinesi innocenti coinvolti è una tragedia tremenda ed è necessaria una tregua per portare aiuti. I palestinesi non sono Hamas”. In generale “potrebbe essere la volta buona che i politici israeliani capiscano che l’occupazione che dura da quasi 60 anni è insostenibile. Allora era stata fatta con l’idea che un giorno si potesse arrivare alla soluzione dei due Stati. Io me lo auguro ancora. Nel dopo-guerra si dovranno iniziare trattative per una civile convivenza. Ma ci vuole giustizia e ragione per arrivare alla pace. Giustizia per i palestinesi, che devono riavere le terre rubate dai coloni”.

    “Ho sempre sostenuto che il pericolo per Israele - dice ancora - viene dall’interno del Paese, dai primi ministri di destra israeliani che non hanno a cuore il destino del Paese. Sono egocentrici, narcisisti come Netanyahu. Non hanno fatto alcun passo avanti per facilitare la convivenza tra i due popoli, ma pensano solo a ingrandire Israele. Sono votati in gran parte da immigrati russi e dai coloni americani che si comportano negli insediamenti come fossero nel Far West”. Rispetto all’antisemitismo “ho paura e come tanti altri amici ebrei qui in Germania abbiamo tutti una valigia pronta. Anche io ho la mia valigia simbolica già fatta”.

    Gaza, Mezzaluna Rossa: ospedale Al-Quds danneggiato da raid israeliano
  • Wto avverte: da allargamento conflitto in Medioriente impatto su crescita globale

    La direttrice generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), Ngozi Okonjo-Iweala, ha messo in guardia dall’impatto sulla crescita globale dovuto a una eventuale estensione del conflitto in corso tra Israele e Hamas. In un’intervista con la Cnbc la direttrice ha dichiarato: “Se si diffonderà oltre il punto in cui si trova ora, nel resto del Medio Oriente, ci sarà un impatto”. “Ricordiamo che questa regione è anche la fonte di gran parte dell’energia mondiale per quanto riguarda il gas naturale e il petrolio, che è ancora molto utilizzato e in tutto il mondo. Quindi vedremo un impatto sulla crescita globale, sul commercio globale”, ha aggiunto.

  • Raid Usa sulle basi delle milizie filoiraniane in Siria

    Gli Stati Uniti hanno condotto nelle scorse ore nuovi raid aerei contro basi utilizzate dalle milizie filoiraniane ad al-Bukamal, nella provincia di Deir Ezzor, nella Siria orientale vicino al confine con l’Iraq. Lo riportano i media siriani.

  • Keret: «La sinistra europea sbaglia su Hamas, che non sostiene la Palestina ma vuole un impero dell’Islam»

    «La sinistra europea, e io sono di sinistra, resto di sinistra, ha ragionato allo stesso modo per così tanti anni che a livello emotivo non riesce a inserire le atrocità commesse da Hamas nell’equazione di sostegno alla causa palestinese». Così al Corriere della Sera lo scrittore israeliano Etgar Keret. «Prima era semplice - aggiunge - siamo contro l’occupazione israeliana (e io sono d’accordo). Adesso devono capire che Hamas non sostiene la Palestina, anzi. È un’organizzazione fondamentalista, misogina, omofoba, controllata dall’Iran. Non persegue la visione di uno Stato palestinese ma di un impero islamista». Gli studenti europei e americani che urlano ’Palestina libera dal fiume Giordano al Mediterraneo’, aggiunge, «non parlano più di 56 anni di occupazione ma di 75, perché l’invasione di Hamas è avvenuta dentro il territorio israeliano riconosciuto dalle Nazioni Unite, per cui andiamo indietro al 1948. E così senza pensarci, senza capire, senza approfondire hanno semplicemente cambiato il numero, altrimenti non tornerebbero i loro conti ideologici, dovrebbero ammettere che gli jihadisti hanno attaccato uno Stato sovrano».

    Keret ha partecipato alle proteste contro la coalizione di estrema destra: «Alla fine del conflitto Benjamin Netanyahu e gli estremisti messianici come Itamar Ben Gvir devono andarsene. È stato Bibi a permettere ad Hamas di rafforzarsi mentre indeboliva l’Autorità palestinese per evitare i negoziati. La speranza è che da questo disastro, da questi orrori, si torni alle trattative di pace, che davvero qualcosa possa cambiare in Medio Oriente».

  • La Giordania chiede agli Usa di schierare il sistema di difesa Patriot

    La Giordania ha chiesto agli Stati Uniti di schierare il sistema di difesa missilistica Patriot per rafforzare la difesa dei suoi confini mentre si teme una escalation nella regione del conflitto tra Israele e Hamas. Lo ha detto alla tv di Stato il portavoce dell’esercito di Amman, il generale di brigata Mustafa Hiyari, spiegando di aver ’’chiesto agli americani di aiutarci a rafforzare il nostro sistema di difesa con il Patriot’’. E questo perché, ha aggiunto, ’’i droni sono diventati una minaccia su tutti i nostri fronti’’.

  • Scontri a Jenin, aumenta a 4 il bilancio delle vittime palestinesi

    È salito a 4 il bilancio dei palestinesi morti in scontri armati con l’esercito israeliano avvenuti nel campo profughi di Jenin (leggi sotto, ndr), nel nord della Cisgiordania. Lo ha fatto sapere, citato dalla Wafa, il ministero della sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) secondo cui i feriti sono 9.

    I palestinesi guardano ai danni seguiti a un raid militare israeliano nel campo profughi palestinese di Jenin, nella Cisgiordania settentrionale occupata, il 30 ottobre 2023 (Photo by Jaafar ASHTIYEH / AFP)

  • Israele, uccisi decine di miliziani di Hamas, operazione continua

    Decine di miliziani di Hamas sono stati uccisi nelle operazioni di terra israeliane nel nord della Striscia di Gaza, che sono continuate tutta la notte. Lo riferiscono le Idf, secondo cui tra le vittime ci sono alcuni terroristi che si erano barricati all’interno di edifici da cui attaccavano le truppe. In un caso, i militari hanno chiesto l’intervento dell’Aeronautica, che con un drone ha condotto un raid su un covo, uccidendo oltre 20 operativi. Secondo le forze di Difesa israeliane, nelle ultime 24 ore sono stati colpiti circa 600 obiettivi di Hamas a Gaza, tra cui anche depositi di munizioni.

    Gaza, Israele espande azioni di terra e avverte civili: "Lasciate il nord"
  • Bbc: impossibile evacuare l’ospedale di Gaza

    Nella giornata di domenica l’esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per l’ospedale, ma il personale, come riporta Bbc News, ha affermato che non sarebbe possibile spostare le centinaia di pazienti attualmente in cura. L’emittente britannica ha ricevuto un messaggio da un medico anonimo della clinica che affermava che «un pesante bombardamento è iniziato nelle vicinanze dell’ospedale Al-Quds».

    «Tutti, tutti, soprattutto i bambini, sono terrorizzati», ha detto, «bombardano le torri [residenziali] dietro l’ospedale».

    In precedenza Bbc anche ricevuto una nota vocale da un residente di Gaza senza nome che diceva: «Hanno bombardato due torri residenziali e ora stanno bombardando la terza. Dio ci protegga».

    Un uomo della famiglia al-Aqad tiene in braccio il suo giovane nipote, ucciso in un attacco israeliano a Khan Yunis nel sud della Striscia di Gaza, prima della loro sepoltura il 29 ottobre 2023.. (Photo by Mahmud HAMS / AFP)

    Si ritiene che il filmato sia stato girato dall’interno delle stanze dell’ospedale piene di polvere e con le finestre rotte.

  • Israele, stiamo aumentando operazioni dentro la Striscia

    Le truppe israeliane continuano ad aumentare le operazioni all’interno della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui durante la notte “sono stati uccise dozzine di terroristi che si erano barricati in edifici e tunnel tentando di attaccare i soldati”. In uno scontro - ha aggiunto - un velivolo, indirizzato dalle truppe di terra ha colpito un luogo di addestramento all’interno di un palazzo con oltre 20 terroristi di Hamas”. Negli ultimo giorni sono stati oltre 600 gli obiettivi colpiti.

  • Cisgiordania: raid Israele a Jenin, morti due palestinesi

    Secondo fonti palestinesi citate dai media locali, due palestinesi sono rimasti uccisi stamattina in un raid dei soldati dell’esercito di Israele nella città di Jenin in Cisgiordania.

  • Kamala Harris ribadisce, nessun piano per invio soldati Usa

    La vicepresidente americana Kamala Harris ha ribadito che gli Stati Uniti non hanno “alcuna intenzione né alcun piano di inviare truppe da combattimento in Israele o a Gaza”. In un’intervista al programma tv 60 Minutes della Cbs, la Harri ha specificato ieri sera che gli Usa stanno fornendo allo Stato ebraico consulenza, attrezzature e sostegno diplomatico. “Israele senza alcun dubbio ha il diritto di difendersi. Detto questo, è molto importante che non vi sia alcuna confusione tra Hamas e i palestinesi”, ha sottolineato la vicepresidente Usa. “I palestinesi meritano pari misure di sicurezza e protezione, autodeterminazione e dignità, e siamo stati molto chiari sul fatto che le regole della guerra devono essere rispettate e che devono arrivare aiuti umanitari”, ha aggiunto la Harris. La vicepresidente Usa ha ribadito anche che l’America vuole evitare che il conflitto si inasprisca, tornando ad avvertire l’Iran di non farsi coinvolgere.

    La vicepresidente Usa Kamala Harris. EPA/Ting Shen / POOL

  • Libano: Hezbollah, abbattuto un drone israeliano

    Hezbollah ha annunciato di aver abbattuto un drone israeliano, per la prima volta durante i recenti combattimenti con lo Stato ebraico. Citato dai media locali il gruppo armato islamista libanese afferma che l’abbattimento è avvenuto ieri sopra il villaggio meridionale di Khiam, a circa 5 chilometri dal confine con Israele. Il drone è stato visto cadere nel territorio ebraico, aggiunge Hezbollah.

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  • Assalto antisemita all’aeroporto del Daghestan, oltre 10 feriti, 60 persone arrestate

    È di almeno 10 feriti, tra cui due in condizioni critiche, il bilancio degli scontri avvenuti nella regione russa del Daghestan, a maggioranza musulmana, dove un gruppo di manifestanti, alcuni sventolando a bandiera palestinese, ha preso d’assalto l’aeroporto all’arrivo di un volo proveniente da Israele, costringendo le autorità a chiudere la struttura e a deviare i voli. Lo dichiara il Ministero della Sanità del Daghestan. L’aeroporto Makhachkala Uytash (MCX) è stato temporaneamente chiuso e i voli sono stati dirottati, secondo una dichiarazione dell’Agenzia federale russa per il trasporto aereo, secondo cui «persone sconosciute» hanno fatto irruzione nella struttura. Il volo della Red Wing Airlines da Tel Aviv è arrivato domenica alle 19.17 ora locale, secondo Flight Aware, ed è stato subito circondato dai manifestanti all’atterraggio.

    Numerosi video pubblicati sui social media hanno mostrato una folla di persone all’interno dell’aeroporto e sulla pista, alcuni sventolando la bandiera palestinese, altri che si facevano strada attraverso le porte chiuse del terminal internazionale.

    In seguito all’assalto sessanta persone sono state arrestate, riportano le autorità russe, specificando che nove agenti di polizia sono rimasti feriti negli scontri. «Sono stati identificati più di 150 partecipanti attivi ai disordini e sessanta di loro sono stati arrestati», ha dichiarato in un comunicato il servizio stampa del Ministero degli Interni russo precisando che due agenti sono stati ricoverati in ospedale.

    In un frame decine di manifestanti si sono riversate nell'aeroporto di Makhachkala, nella repubblica russa del Daghestan, per scagliarsi contro l'arrivo di un volo da Israele. Lo riferiscono media russi come Sota e Astra che mostrano anche i video dell'incursione, dove si vedono persone correre nel terminal sventolando bandiere palestinesi

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