Carriere

Guida ai premi d’arte contemporanea in Italia: the winner is?

Sono molto numerosi i riconoscimenti alle produzioni del presente in Italia; facili da comunicare assicurano visibilità a chi li vince e a chi li organizza

di Nicola Zanella

Tomaso De Luca, A Week's Notice, 2020, Video-installazione a tre canali, suono, video, colore, 60'00”. Installation View al Maxxi. photo credit Giorgio Benni. Courtesy l'artista e Monitor

6' di lettura

I premi dedicati all’arte contemporanea in Italia non si contano, anche se nessuno è così ricco e prestigioso da far decollare o comunque suggellare la carriera di un artista a livello internazionale come ad esempio hanno il potere di fare l’Hugo Boss Prize organizzato dal museo Guggenheim di New York e che consiste in un assegno da 100.000 dollari al vincitore, il Turner Prize in Inghilterra, il Prix Duchamp a Parigi, o tra quelli dedicati agli artisti più giovani il Future Generation Art Prize organizzato a Kiev dalla fondazione del miliardario Victor Pinchuk che tra denaro e produzione arriva anch'esso ad un valore di 100.000 dollari
Rimanendo nel Bel Paese, il premio... come premio più prestigioso in Italia va sicuramente assegnato al MAXXI Bulgari Prize. Il premio MAXXI nato nel 2010 dal 2017 è affiancato nel nome dal suo sponsor principale, brand di alta gioielleria intrecciatissimo all’arte contemporanea. Quest’anno a vincere è stato Tomaso de Luca (1988) in una short list composta da Giulia Cenci (Cortona 1988, è rappresentata da SpazioA di Pistoia con quotazioni comprese tra i 7.000 e i 35.000 euro) e Renato Leotta (Torino 1982, rappresentato da Madragoa e Fonti ha prezzi dai 5.000 ai 50.000 euro). L’opera vincitrice A week’s notice>> entrerà a far parte della collezione del museo; i lavori, nei vari media in cui si esprime De Luca, sono in vendita alla galleria Monitor di Roma in un range di prezzo dai 3.000 ai 25.000 euro, quotazioni invariate anche a seguito della vittoria. I finalisti della prossima edizione saranno annunciati a breve, nella giuria anche Eugenio Viola prossimo curatore del Padiglione Italia.

Il premio più longevo? È il Premio Termoli, nato nel 1955 per merito di un artista, Achille Pace, è giunto alla sua 62ª edizione, dopo un paio di anni di stop per la pandemia rieccolo nel 2022 a cura di Laura Cherubini, il vincitore entrerà a far parte della collezione del museo MACTE. Nel 2018 con la mostra “In Piazza”, la curatrice Attilia Fattori Franchini ha creato un dialogo tra alcune delle opere vincitrici nelle varie edizioni mettendo in luce l’incredibile stratificazione di una collezione che raccoglie i migliori nomi dell’arte contemporanea italiana dal 1960 ad oggi e comprende tra gli altri Carla Accardi, Mario Schifano e Dadamaino fino all’ultima vincitrice nel 2018, Benni Bosetto, artista classe '87 con quotazioni dai 2.000 agli 8.000 euro da Ada Project di Roma

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Installation View della mostra delle opere finaliste al Ducato Prize 2021, all’interno di Spazio Volumnia di Piacenza. In primo piano l’opera vincitrice “Echo” dell’artista rumena Nona Inescu

I collezionisti

Il vero prestigio di un premio a quanto pare non sta nel riceverlo ma nel darlo così che nessuno rinuncia alla tentazione di istituirne uno proprio; riviste, musei, gruppi di collezionisti o aziende che siano. Il Club Gamec Prize, unisce due di queste categorie: un attivissimo gruppo di collezionisti e un museo in forte ascesa come la GAMeC di Bergamo. Il premio, ad invito, prevede una shortlist di quattro artisti, l’opera vincitrice viene acquisita dal Club con il supporto di uno sponsor, Fineco nel 2021, e donato al museo. L’edizione del 2021, svoltasi lo scorso luglio, è stata vinta da Lorenza Longhi, rappresentata da Fanta-MLN (prezzi dai 2.000 ai 12.000 euro) ed è stato ospitato nella casa della collezionista Chiara Zanga. Anche il premio ACACIA è assegnato da un gruppo di collezionisti a partire dal 2003, nella scelta del vincitore tende a celebrare artisti già affermati, quest’anno a prevalere è stata Marinella Senatore testimoniando il momento di grazia per l’artista rappresentata in Italia da Mazzoleni e in vendita con prezzi dagli 8.000 ai 35.000 euro.

Si distingue per l’internazionalità e per unire in giuria il punto di vista di curatori e collezionisti, il Ducato Prize, giunto alla sua terza edizione. Il premio è organizzato da Michele Cristella, imprenditore e collezionista tramite l’associazione Coil Art Motive. A vincere i 10.000 euro del premio acquisizione quest’anno è stata Nona Inescu, prezzi dai 3.000 ai 15.000 euro per l'artista rumena rappresentata da SpazioA di Pistoia, la menzione speciale data dai soli collezionisti è stata invece a favore di Olivia Erlanger. La premiazione si è tenuta lo scorso giugno a Piacenza all’interno di Spazio Volumnia, chiesa sconsacrata di grande effetto che ha ospitato le opere finaliste del 2021 e del 2020. anno in cui il premio si è svolto solamente online.

Alcune opere finaliste del premio Officine Saffi Award dedicato alla ceramica contemporanea

Gli editori

Rimandato ad ottobre del 2022 il 21° Premio Cairo, dopo l’edizione 2020 è stata annullata anche quella di quest'anno. La mostra dei 20 finalisti si terrà come sempre nella splendida cornice di Palazzo Reale a Milano. Nel 2019 i 25.000 euro del premio erano andati Namsal Siedlecki a suggellare un anno importante per l’artista. Il Cairo è il più nazional popolare dei premi, diciamo il premio del pubblico più che della critica e vede spesso una predominanza della pittura tra le opere finaliste

Legato ad una rivista, Insideart, è anche il Talent Prize, giunto alla sua 14ª edizione premia artisti under 40. Il riconoscimento consiste in 5.000 euro cash più 5.000 in corrispettivo pubblicitario sulla rivista. Nella giuria sempre molto qualificata, fa parte il fondatore Guido Talarico, quest'anno a trionfare è stata la giovane artista abruzzese Lucia Cantò, rappresentata dalla galleria Monitor con quotazioni dai 1.500 ai 20.000 euro.

Le corporate

Tra i premi corporate il più prestigioso in Italia è stato per anni il Premio Furla che nel 2015 ha segnato la sua decima ed ultima edizione. Ecco che allora si distingue in questa categoria Il premio Carapelli for Art, dotato di un montepremi complessivo di 12.000 euro, l’opera vincitrice entra poi a far parte della Collezione Carapelli. Il premio, che quest’anno ha come tema la sostenibilità, è strutturato ad open call gratuita e ha una sezione dedicata agli studenti dell’accademia, molto attivo nella promozione social attira ogni anno più di 900 application, come fa notare dal curatore Gabriele Tosi, giurato fin dalla prima edizione.

Sempre molto presente in Italia il connubio arte-vino, da questo sodalizio nasce il premio Artisti per Frescobaldi, istituito da una delle più storiche famiglie viticole toscane, la quinta edizione assegnata qualche giorno fa è stata vinta da Gian Maria Tosatti, con l'opera “Cattività”. New entry tra i premi aziendali è Ala Art PRIZE: ALA multinazionale che opera nella logistica ha deciso di lanciare il proprio premio quest’anno. Giuria importante composta da Eugenio Viola, Lorenzo Benedetti ed Alessia Volpe, e 10.000 per acquisire il progetto vincitore che entrerà a far parte nella nascente collezione aziendale all’interno dell’headquarter napoletano. Il riconoscimento è andato Mariangela Levita, campana, classe 1972 con quotazioni che raggiungono gli 80.000 euro per le installazioni di grandi dimensioni.

Sempre legato al mondo corporate. ma unico nel suo genere perché dedicato a sole artiste donne e per la sua capacità di attivare un network internazionale, è il Max Mara Prize for Women realizzato dalla Collezione Maramotti in collaborazione con la Whitechapel Gallery di Londra e curato dalla direttrice di quest'ultima Iwona Blazwick. L'ultima edizione, la 7ª, ha visto prevalere Helen Cammock (1970), artista rappresentata dalla galleria Kate MacGarry di Londra. Si distingue per la sua unicità anche l'Officine Saffi Award; un premio biennale giunto quest'anno alla 4ª edizione istituito per promuovere la ceramica nella cultura contemporanea. I lavori di oltre 600 candidati sono stati esaminati da un comitato che ne ha selezionati 45, il riconoscimento di 10.000 euro è stato vinto da Virginia Leonard con l'opera “Pus and Scabs”. La forza del premio sta anche nella capacità di fare network con i più importanti centri internazionali dedicati alla ceramica; da queste collaborazioni è nata l'opportunità per alcuni dei finalisti di beneficiare di un periodo di residenza all'estero.

Per concludere, la provincia, non fa mancare la sua presenza con premi di qualità e che si inseriscono nelle logiche di sistema, dal premio Città di Treviglio assegnato quest'anno a due giovanissimi talenti come Reverie (1994) e Federico Cantale (1996), al premio Francesco Fabbri organizzato a Treviso. Mancherà quindi il premio superstar, ma tutti insieme quelli citati, creano un indotto milionario e si sono guadagnati la loro rilevanza all'interno del sistema, certo non cambieranno la vita (e neppure le quotazioni) agli artisti premiati, ma hanno il merito di essere diventati il volano per spingere molte realtà ad investire in arte contemporanea, e non è poco!

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