Hackathon sulla Qualità della vita: tra i giovani data scientist in gara vince la app trova-città
Studenti suddivisi in team hanno rielaborato i dati storici sulla qualità della vita. Tre i progetti premiati e sviluppati dai partecipanti all’hackathon promosso dal Sole 24 Ore sugli indicatori, raccolti dalla redazione dal 1990 al 2019
di Michela Finizio
3' di lettura
Un’app per suggerire ai giovani in quale città italiana sarebbe meglio trasferirsi, in base alle proprie apettative di vita e alla vicinanza con i propri familiari. È questa una delle idee sviluppate dai partecipanti all’hackathon promosso dal Sole 24 Ore sulla banca dati della Qualità della vita che raccoglie trent’anni di indicatori, raccolti dalla redazione dal 1990 al 2019.
Al team di ragazzi del master in data science dell’università di Milano-Bicocca è stato consegnato un premio dal vicedirettore con delega allo sviluppo digitale e multimediale Roberto Bernabò. In palio anche la possibilità di svolgere lo stage all’interno dell’ufficio studi e analisi del Sole 24 Ore.
La giornata di lavori
L’hackathon si è svolto, in occasione dei 30 anni dell’indagine sulla qualità della vita, nella mattinata di ieri presso la sede del giornale in via Monte Rosa 91 a Milano. Gli studenti hanno avuto accesso alla banca dati con tutti gli indicatori in prima mattinata. Organizzati in tre gruppi hanno svolto, fino all’ora di pranzo, una serie di simulazioni sull’intero database.
Gli elaborati finali hanno permesso di ricavare letture inedite differenti. L’obiettivo era ad ampio raggio: dalla creazione dello scheletro di applicazioni per le pubbliche amministrazioni ai giochi da tavolo ai modelli predittivi capaci di delineare possibili trend futuri.
La giuria e gli elaborati
I progetti realizzati dagli studenti sono quindi stati sottoposti a una giuria composta da Andrea Maurino, professore associato presso l’università Bicocca; Marco Fattore, professore associato presso la Bicocca; Luca Tremolada, giornalista del Sole 24 Ore-Nòva; Marco Guerra, data analyst dell’ufficio studi del Sole 24 Ore. Questi i progetti premiati nel corso della serata di celebrazioni dell’anniversario.
Il primo team, come anticipato, ha «saputo interpretare il significato più alto della data science», come si legge nella motivazione della giuria. La capacità di connettere le informazioni provinciali contenute nella banca dati con la domanda dell’utente/lettore ha permesso ai ragazzi di elaborare un tool in grado di interpretare le informazioni in base alle richieste dei più giovani che si interrogano: dove è meglio trasferirsi in base alle esigenze di chi vuole fare impresa oppure, ad esempio, mettere su una famiglia?
Il secondo premio, invece, è andato al team di matricole dell’università Milano-Bicocca che ha saputo progettare un tool interattivo in grado di rappresentare in modo sintetico la complessità dei dati per ogni città. La visualizzazione proposta dai ragazzi consente di leggere i dati in modo interattivo, individuando trend e risultati inediti tra gli indicatori.
Una menzione speciale, infine, è stata consegnata dalla giuria al terzo team di ragazzi che ha presentato una data visualization in grado di raccontare, in modo sintetico, i principali trend dei trent’anni: il divario tra nord e sud del Paese; l’importanza del mercato del lavoro nella qualità della vita della popolazione; l’andamento altalenante degli indicatori in base alla congiuntura economica. Il team ha saputo descrivere con numeri e grafici «l’impatto della crisi economica del 2008 declinandola per le città presenti nel dataset», si legge nella nota della giuria.
I premi consegnati
Ai vincitori verrà consegnato nei prossimi giorni uno smartphone Oppo. Avranno poi l’opportunità di essere selezionati per uno stage nel dipartimento Analysis, research & innovation del Gruppo 24 Ore per supportare il team nelle attività di ricerca e analisi dei dati volte alla realizzazione dei report che illustrino fenomeni socio-economici-finanziari di varia natura.
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