Haier, piano da 150 milioni di euro Rilancio su Candy e crescita in Italia
Il gruppo cinese pronto a investire per ottenere la leadership sul mercato nazionale. Il ceo Europe, Yannick Fierling: «Discussione con il Governo costruttiva. Siamo fiduciosi sul nostro piano di investimenti in Italia»
di Matteo Meneghello
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Passa anche dall’Italia e da un marchio iconico come Candy la strategia di Haier per rafforzarsi in Europa e continuare a crescere in un contesto di mercato sempre più complicato per il mondo dell’elettrodomestico. Il Gruppo cinese, che nel 2019 ha rilevato per circa 500 milioni gli asset della famiglia Fumagalli, punta alla leadership di un mercato italiano che vede oggi l’ex Whirlpool alle prese con la transizione verso la nuova proprietà turca (Arcelik controlla il 75% degli asset europei) e con Electrolux, secondo i rumors di mercato, a rischio vendita.
Il piano italiano di investimento di Haier per i prossimi 5 anni è di 150 milioni. Il Gruppo è pronto inoltre, a partire dal 2024, al rilancio del marchio Candy. L’obiettivo è confermare, nonostante i venti contrari, la crescita in Europa dove oggi, secondo Euromonitor, è il quarto operatore per dimensioni, con una quota dell’8,3% e 7 impianti produttivi. L’ambizione è chiudere anche il 2023 a doppia cifra, portando il giro d’affari vicino ai 4 miliardi.
Il Gruppo nel frattempo non nasconde l’interesse per l’m&a. I più recenti rumors accostano a Haier il dossier Electrolux (già approcciato nei mesi scorsi, sempre secondo indiscrezioni di mercato, dalla cinese Midea): il ceo europeo di Haier Yannick Fierling, parlando col Sole 24 Ore a margine di Ifa – la principale fiera del comparto, a Berlino – elude la questione spiegando che «Haier, nel contesto della sua politica di m&a, continua a guardare a potenziali target; i big deal - aggiunge - attirano l’attenzione dei giornali, ma la verità è che sempre più spesso la crescita per linee esterne passa per la costruzione di un ecosistema più ampio: energy management, riscaldamento, aria condizionata, fornitura di energia. Spesso si tratta di realtà piccole, come nel caso recente dell’italiana Europaltners, che ci permette però di fare un salto in avanti nel mondo dell’assistenza. Le opportunità sul mercato, in Italia e in Europa, sono numerose. Se l’obiettivo è offrire ai consumatori un premium brand, come nel caso della nuova linea Casarte presentata qui a Berlino, bisogna essere in grado di offrire anche I servizi».
Resta il fatto che, con l’ambizione di raddoppiare i ricavi entro il 2028 (dopo avere aumentato di 5 volte il fatturato dal 2019 a oggi), la capacità produttiva del Gruppo deve necessariamente crescere. Haier ha recentemente inaugurato una fabbrica di lavastoviglie in Turchia, e un’altra di frigoriferi in Romania. «Al momento la dimensione è corretta – spiega Fierling -, anche perché possiamo bilanciare la nostra capacità produttiva europea con quella detenuta in Cina». Il mercato sta affrontando una fase difficile, con un calo della domanda e un repentino cambiamento di scenario dopo il rimbalzo post Covid: «il grande quesito – spiega Fierling – è capire se e quando rimbalzerà. Nonostante questa contrazione, però, Haier sta crescendo ancora, con un incremento del 29% nel primo semestre; anche la seconda metà è positiva: prevediamo di sfiorare nel 2023 i 4 miliardi di fatturato, contro i 3,2 dell’anno scorso».
Il Gruppo intanto è pronto per il rilancio di Candy, con l'obiettivo di sfruttare «potenzialità ancora inespresse» e alzare l’asticella del valore del brand. «Abbiamo aumentato gli investimenti su prodotto e marchio – spiega Fierling - accelerando rispetto al programma iniziale. Nei prossimi mesi presenteremo un nuovo forno, prodotto in Turchia; ma è l’intera piattaforma a essere stata rinnovata, con nuovi modelli di lavatrice e di frigorifero che saranno presentati nel 2024».
La leva Candy è a sostegno della crescita sarà globale, ma sarà fondamentale anche per raggiungere la leadership sul mercato italiano, traguardo che il Gruppo si prefigge nei prossimi 5 anni, accompagnandolo con un piano di investimenti da 150 milioni. «Siamo orgogliosi di potere mantenere questo livello di investimenti in Italia – spiega Fierling -. Inutile nascondere che il paese debba confrontarsi con altri contesti più competitivi, ma Brugherio è ben localizzata, con buon accesso a servizi e logistica. Rafforzeremo r&d e servizi, abbiamo da poco inaugurato il nuovo design center. L’Italia, con l’hq europeo di Vimercate, sarà il baricentro dell’r&d e della strategia Iot. Abbiamo assunto molte persone dall’acquisizione a oggi. Allo stesso modo credo che stiamo gestendo bene la fabbrica di Brugherio: in questi anni abbiamo anche rilocalizzato dalla Cina alcune produzioni a incasso nella logica di vicinanza al consumatore».
E anche le relazioni con i sindacati e con il Governo sono giudicate positive: «Abbiamo incontrato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sia a Roma che a Vimercate, per la recente inaugurazione del nuovo hq del gruppo - conclude il ceo -: la discussione con il Governo è costruttiva e siamo fiduciosi nella collaborazione e supporto sul nostro piano di investimenti in Italia».
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