Hamas attacca Israele: razzi su Tel Aviv, 50 civili e soldati in ostaggio. Oltre 200 morti tra gli israeliani, 230 tra i palestinesi
I punti chiave
- Tv israeliana N12: almeno 200 gli israeliani uccisi da Hamas
- Ministro Ben-Gvir firma stato di emergenza e concede ampi poteri alla polizia
- Servizio di soccorso israeliano: almeno 100 i morti per l’attacco di Hamas
- Haaretz, “circa 200-300 i terroristi penetrati in Israele”
- Il portavoce militare israeliano conferma: civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza
- Media, uccisi almeno 100 israeliani
- Oltre 40 morti e ostaggi, “Israele in guerra”. Tra i palestinesi 161 morti e oltre 900 feriti
- 7 ottobre, Hamas attacca Israele con l’operazione ’Tempesta Al-Aqsa’.
Tv israeliana, a Sderot “Hamas si è macchiato di orrori”
Nelle cittadina israeliana di Sderot, a nord della striscia di Gaza, “Hamas si è macchiato di orrori”. Lo ha affermato alla televisione Ch. 13 il sindaco Alon Davidi secondo cui nel corso della giornata egli ha visto numerosi cadaveri di abitanti sparsi nelle strade. “Quello che è avvenuto qua è stata l’uccisione di semplici passanti”, falciati dal fuoco dei miliziani palestinesi. “Ci sono state scene di orrore che voi nemmeno immaginate - ha aggiunto, nell’intervista televisiva - sia qua sia nei villaggi vicini”. Davidi ha poi invocato una reazione esemplare di Israele nei confronti della striscia di Gaza.
Al Ben Gurion cancellati decine di voli
Il massiccio attacco lanciato da Hamas contro Israele dalla Striscia di Gaza, senza precedenti nei numeri e nella portata, ha spinto alcune compagnie aeree a cancellare i voli per motivi di sicurezza, rischiando di bloccare i viaggiatori in partenza. Mentre alcune capitali stanno mettendo in guardia i propri cittadini dal raggiungere lo stato ebraico, tra i timori dii una ulteriore escalation in quella che da entrambe le parti viene definita una vera e propria “guerra”. La prima ad annunciare una riduzione dei suoi viaggi in Israele è stata la compagnia di bandiera tedesca Lufthansa.
A Gaza nuovo bilancio, 232 morti tra i palestinesi
Il bilancio aggiornato dei palestinesi di Gaza rimasti uccisi oggi nei combattimenti con Israele è salito a 232. Lo aggiorna il ministero della sanità di Gaza. I feriti sono 1700. Queste cifre includono i membri dei ’commando’ di Hamas penetrati in Israele.
Gaza, “almeno 198 palestinesi uccisi negli attacchi aerei israeliani”
Fonti mediche a Gaza affermano che almeno 198 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani lanciati dopo l’offensiva di Hamas contro Israele che ha ucciso almeno 100 persone. Il gruppo che gestisce l’enclave assediata ha affermato che la sua operazione a sorpresa e su larga scala è stata una risposta alla profanazione della moschea di Al-Aqsa e all’aumento della violenza dei coloni.
Stella David Rossa, ospedali sud Israele al limite, pazienti evacauti
“Stiamo evacuando i pazienti dagli ospedali del sud perché sono al limite. Portiamo i pazienti nelle altre strutture nel centro di Israele, nell’area di Tel Aviv e a Gerusalemme, utilizzando anche gli elicotteri”. Lo ha detto a LaPresse Yonatan Yagodovsky direttore del Dipartimento Raccolta Fondi e Relazioni Internazionali del ’Magen David Adom’, la ’Stella di David Rossa’, il servizio medico d’emergenza e protezione civile israeliano. “Stiamo raccogliendo le donazioni di sangue, perché ne abbiamo estremamente bisogno. Molte persone si sono messe in fila per donare il sangue, nonostante la situazione terribile”, ha spiegato ancora Yagodovsky. “Israele ora è in guerra e dobbiamo tenere gli occhi aperti, anche ai confini al nord, perché abbiamo il timore che possano arrivare altri attacchi in un modo o nell’altro”, ha detto ancora il dirigente della Stella Rossa del ’Magen David Adom’.
Lapid, “pronto a formare con Netanyahu governo d’emergenza”
Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha dichiarato di essere disposto a istituire un governo di emergenza con il primo ministro Netanyahu per “supervisionare la difficile, complessa e lunga campagna che ci aspetta. Netanyahu sa che con la composizione disfunzionale dell’attuale governo è impossibile fare la guerra. Israele ha bisogno di essere guidato da una figura politica professionale, esperta e responsabile”. “Non ho dubbi che anche l’ex ministro della Difesa Benny Gantz - ha aggiunto Lapid - entrerà a far parte di un governo di questo tipo. La creazione di un governo di emergenza professionale renderà chiaro ai nostri nemici che la maggioranza assoluta dei cittadini israeliani sostiene l’Idf e l’establishment della sicurezza. Renderà chiaro al mondo, sulla scena internazionale, che il popolo di Israele si unisce e ed è unito di fronte alle minacce”.
Servizio di soccorso israeliano: almeno 100 i morti per l’attacco di Hamas
Il servizio di soccorso nazionale israeliano afferma che il bilancio delle vittime dell’incursione a sorpresa di Hamas nel sud di Israele è salito a 100. La cifra è stata annunciata da Zaki Heller del servizio paramedico Magen David Adom. Con centinaia di persone ricoverate in condizioni gravi e critiche, il numero è destinato a salire. I militanti di Hamas hanno sparato migliaia di razzi e inviato decine di combattenti nelle città israeliane vicine alla Striscia di Gaza in un attacco a sorpresa senza precedenti, avvenuto sabato mattina presto durante un’importante festività ebraica.
Haniyeh, capo di Hamas: “Siamo a un passo da una grande vittoria”
“Siamo a un passo da una grande vittoria e da una chiara apertura sul fronte di Gaza”. Lo ha dichiarato il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, in un messaggio televisivo in cui ha commentato l’attacco contro Israele. “Gaza oggi cancella dalla nazione la vergogna delle sconfitte”, ha aggiunto Haniyeh, rivolgendosi a “coloro che pensavano che sarebbero stati testimoni dell’eroismo e del coraggio degli uomini della resistenza”. Poi il capo di Hamas ha ricordato di aver “ripetutamente avvertito Israele di non giocare con il fuoco riguardo alla nostra moschea di Al-Aqsa, ma non ci ha ascoltato”.
Abu Mazen, Israele ha distrutto il processo di pace
L’Autorità nazionale palestinese torna ad accusare Israele di aver “distrutto il processo di pace”. Lo ha affermato il ministero degli esteri di Abu Mazen in un comunicato rilanciato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Le ragioni della esplosione nella Regione vanno ricercate “nella assenza di una soluzione della questione palestinese per 75 anni, nella continuazione della politica di doppio-standard della comunità internazionale, nel suo silenzio di fronte alle pratiche criminali e razziste delle forze di occupazione israeliane, e nella continuazione della ingiustizia e della oppressione” si legge nella nota.
Servizio di soccorso israeliano: 70 morti e centinaia di feriti dopo attacco di Hamas
A distanza di alcune ore dall’inizio dell’attacco di Hamas al territorio di Israele, il servizio di soccorso nazionale israeliano afferma che il bilancio delle vittime è salito a 70 nel corso dell’incursione del gruppo militante di Hamas nel sud di Israele. Il servizio Magen David Adom afferma che centinaia di persone sono ferite in gravi condizioni.
Il portavoce militare israeliano conferma: civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza
Il portavoce militare israeliano conferma che i militanti di Hamas tengono in ostaggio civili e soldati israeliani a Gaza.
GERUSALEMME (AP) - Il portavoce dell’esercito israeliano conferma che i militanti di Hamas tengono in ostaggio civili e soldati israeliani a Gaza.
Hamas, “catturati molti israeliani, anche alti ufficiali”
Il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto ad Al Jazeera che il gruppo ha catturato “un gran numero” di israeliani, tra cui “alti ufficiali”. Secondo al-Arouri, Hamas ha abbastanza prigionieri israeliani da permettere a Israele di liberare tutti i prigionieri palestinesi nelle sue carceri. “Siamo riusciti a uccidere e catturare molti soldati israeliani. I combattimenti sono ancora in corso. E ai nostri prigionieri dico che la vostra libertà incombe. Ciò che abbiamo in mano vi libererà. Più a lungo continuano i combattimenti, maggiore sarà il numero dei prigionieri”, ha detto il responsabile di Hamas.
Biden a Netanyahu, “Usa con Israele, vostro diritto difendervi”
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiamato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e ha sottolineato che gli Stati Uniti sono al fianco di Israele e sostengono pienamente il diritto dello Stato ebraico di difendersi. Lo ha riferito l’ufficio di Netanyahu, secondo quanto riporta il Times of Israel. Netanyahu ha ringraziato Biden per il suo sostegno, sottolineando che “sarà necessaria una campagna prolungata e potente” ma alla fine Israele “vincerà”.
Blinken, “condanniamo scioccanti attacchi Hamas”
“Condanniamo inequivocabilmente gli scioccanti attacchi dei terroristi di Hamas contro Israele. Siamo solidali con il governo e il popolo di Israele ed esprimiamo le nostre condoglianze per le vite israeliane perse in questi attacchi”. Così sul social X il segretario di Stato americano, Antony Blinken.
Israele, “dietro Hamas l’Iran, cittadini Gaza come scudi umani”
“I terroristi di Hamas hanno dichiarato guerra a Israele”. Lo afferma il ministero degli Esteri d’Israele, sottolineando come dietro vi sia l’Iran e come l’attacco sia “un doppio crimine di guerra”, in quanto si spara contro dei civili e si usano “i residenti della Striscia di Gaza come scudi umani”. “I terroristi di Hamas hanno dichiarato guerra a Israele, con lancio indiscriminato di missili e razzi contro i civili nel sud del Paese, a Tel Aviv e Gerusalemme, e con terroristi infiltratisi nei centri abitati del sud per uccidere famiglie e civili inermi”, nota il ministero, evidenziando i punti salienti dell’attacco. “Le organizzazioni terroristiche - viene fatto notare -sono una diramazione del regime degli Ayatollah dell’Iran, che promuove intensamente l’attività terroristica in Israele e contro obiettivi israeliani ed ebraici in tutto il mondo”.
Israele, nove terroristi Hamas uccisi a Nirim
Le truppe israeliane hanno ucciso “nove terroristi di Hamas” nella città meridionale di Nirim, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Lo riferisce la radio dell’Esercito citata dal Times of Israel. Inoltre la marina militare ha resto note che questa mattina “ha ucciso dozzine di terroristi palestinesi che tentavano di infiltrarsi in Israele” aprendo il fuoco contro “due gommoni e altre due navi”.
Portavoce esercito Israele, “nessun terrorista vivo nel Paese entro sera”
“Spero che entro questa sera non vi siano più terroristi vivi all’interno d’Israele”. A dirlo alla Cnn è Richard Hecht, portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che, per mettere al sicuro i civili, forze speciali stanno combattendo in varie aree per riportarle sotto controllo. “Decine di migliaia” di riservisti sono stati richiamati, dichiara il portavoce. “Siamo pienamente dispiegati e e focalizzati sulla copertura aerea per monitorare quanto accade, abbiamo dispiegato forze nei punti di infiltrazione, stiamo mettendo in sicurezza l’area”, ha aggiunto Hecht. Quanto a possibili attacchi da Siria e Libano, il portavoce assicura che l’esercito “è pronto a nord nel caso qualche fazione palestinese” volesse approfittare della situazione.
Nato condanna gli attacchi di Hamas a Israele: “Terrorismo”
La Nato ha condannato “gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, nostro partner”, ha detto un portavoce dell’Alleanza. “I nostri pensieri sono con le vittime e tutte le persone colpite. Il terrorismo è una minaccia fondamentale per le società libere e Israele ha il diritto di difendersi”, ha detto il portavoce Dylan White.
Stato palestinese, avevamo avvisato di conseguenze occupazione
Lo Stato palestinese ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede la fine “dell’occupazione israeliana della terra e dello Stato di Palestina”. “Abbiamo ripetutamente messo in guardia in merito alle conseguenze del blocco dell’orizzonte politico e del non consentire al popolo palestinese di esercitare il legittimo diritto all’autodeterminazione”, spiega la nota dove si mette in guardia anche dalle “provocazioni quotidiane” e dalle incursioni nel luogo sacro della moschea di Al Asqa. “La sicurezza, la stabilità e la pace nella nostra regione possono essere raggiunte ponendo fine all’occupazione israeliana”, afferma il comunicato.
Media, 50 israeliani tenuti in ostaggio in un kibbutz
Sarebbero 50 gli israeliani tenuti in ostaggio dai miliziani di Hamas. Lo ha riferito l’emittente israeliana N12 mentre la notizia - che non trova al momento conferme ufficiali - è rilanciata anche da altri media. Combattimenti tra miliziani armati di Hamas ed esercito israeliano sono in corso nei kibbutz di Beeri e Reim, a ridosso della Striscia. A Reim un veicolo della polizia è stato colpito da un anti tank e ci sarebbero vittime. Secondo Haaretz, israeliani sono tenuti in ostaggio nei kibbutz di Beeri e Ofakim e ci sarebbero in corso negoziati per il loro rilascio.
Oltre 40 morti e ostaggi, “Israele in guerra”. Tra i palestinesi 161 morti e oltre 900 feriti
L’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, dando inizio della ’Operazione Spade di ferro’ per rispondere all’attacco senza precedenti lanciato da Hamas: l’esercito israeliano ha confermato il lancio di almeno 2200 razzi da Gaza, parlando di combattimenti in sette località. “Cittadini di Israele, siamo in guerra”, ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, riferendo dell’ordine dato all’esercito di richiamare i riservisti e di “rispondere alla guerra con irruenza e un’ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora”. “Il nemico pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo”, ha sottolineato, mentre è salito a oltre 40 i morti e 740 feriti il bilancio degli attacchi palestinesi contro il Paese. Mentre da Gaza fonti palestinesi hanno riferito di 161 morti e oltre 900 feriti. Intanto, Hamas ha pubblicato foto che mostrano miliziani armati catturare soldati israeliani nel corso di un attacco a una base militare sul confine con la Striscia di Gaza.
La risposta di Israele si è concretizzata con attacchi lanciati con decine di aerei su Gaza che hanno “colpito 17 compound militari e 4 centri di comando operativi appartenenti all’organizzazione terroristica Hamas” nella Striscia. Il governo italiano ha dichiarato di seguire da vicino l’attacco in Israele, condannando “con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso” e dando “sostegno al diritto di Israele a difendersi”.
“Hamas cessi subito questa barbara violenza”, ha chiesto il ministro degli Esteri Antonio Tajani prima di riferire che “tutti gli italiani in Israele sono stati contattati. Sono circa 18 mila - ha aggiunto - quelli che vivono in Israele, qualcuno ha anche il doppio passaporto. E sono 250 quelli che sono temporaneamente in Israele e ci sono una ventina di italiani nella striscia di Gaza”. L’ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti ha sottolineato da Cernobbio che tutti gli italiani in Israele stanno bene, mentre la Farnesina, con il Consolato Generale e l’Unità di crisi, è in contatto con tutti gli italiani presenti a Gaza e le varie organizzazioni di riferimento.
Oltre all’Italia, anche Stati Uniti, Unione europea e altri Paesi occidentali si sono schierati a favore del diritto di Israele a difendersi, esprimendo condanna per gli attacchi di Hamas, mentre l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha definito “terribili” le notizie di civili presi in ostaggio nelle loro case o a Gaza, chiedendone la liberazione immediata. Mosca - attraverso le parole di Mikhail Bogdanov, vice ministro degli Esteri russo - si è detta “sorpresa” degli attacchi e ha chiesto un cessate il fuoco. L’Iran si è invece detto “fiero” dei combattenti di Hamas: “Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”, ha dichiarato il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi. E gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno riferito che seguono “da vicino e con grande interesse gli sviluppi sul terreno palestinese”.
7 ottobre, Hamas attacca Israele con l’operazione ’Tempesta Al-Aqsa’.
Nelle prime ore di oggi, sabato 7 ottobre, il capo militare di Hamas a GAza, Mohammad Deif, ha annunciato l’avvio di una nuova operazione militare contro Hamas. “Abbiamo deciso di dire basta - ha affermato - e abbiamo lanciato l’operazione ’Alluvione-Al Asqa’. Deif, che è sopravvissuto a numerosi tentativi di omicidio israeliani, non appare in pubblico. Il suo messaggio è stato consegnato in un video.
“Oggi è il giorno della grande rivoluzione”, ha aggiunto, definendo così gli attacchi, avvenuti all’alba, con ’5mila razzi lanziati su Israele’. Lo ha detto Mohammed Deif, leader dell’ala militare di Hamas a Gaza, nel giorno dell’annuncio di una nuova ’operazione militare’ contro Israele, denominata ’Tempesta Al-Aqsa’. Qui la sintesi delle prime ore dell’attacco di Hamas, che ha provocato la dura reazione di Israele.