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Havel a quarant’anni da “Il potere dei senza potere”

A Torino mostra sull'attualità del suo pensiero. Tra i temi “il ruolo politico della verità, il protagonismo della società, la forza dell'individuo”

di Serena Uccello

(Afp)

2' di lettura

Accadeva il 29 dicembre del 1989: quel giorno Václav Havel, dissidente e perseguitato politico sotto il regime comunista, diventa il Presidente della Cecoslovacchia e, in seguito, della Repubblica Ceca (1993). Trent'anni dopo la vicenda umana e politica di Havel rivivono nella mostra “Il potere dei senza potere”. Interrogatorio a distanza con Vaclav Havel”, aperta il 10 sarà in programma fino al 29 gennaio, presso il centro culturale Polo del ‘900 di Torino. La mostra vuole esplorare l'attualità del pensiero di Havel proprio a quarant'anni dalla pubblicazione del suo libro-manifesto “Il potere dei senza potere”. Temi conduttori della mostra sono “il ruolo politico della verità, il protagonismo della società, la forza dell'individuo contro le logiche replicanti del potere, la democrazia intesa come una rivoluzione esistenziale”.

La struttura della mostra procede sotto forma di intervista. Le domande sono state poste oggi, da un gruppo di giovani lettori e conoscitori delle sue opere, provenienti da diversi paesi europei. Alcune di queste: il perché sia diventato un dissidente, che cosa pensa della vita e della politica, dell'ideologia e della verità, dell'Est europeo e dell'Occidente, della crisi dell'uomo moderno e del suo rapporto con Dio, della fine del Patto di Varsavia e dell'adesione all'Unione europea, della fede e dell'esperienza dell'assurdo, della dignità dell'uomo e della speranza. Le risposte sono tutte rigorosamente di Havel, tratte dai suoi libri, dalle sue lettere dal carcere, dai suoi discorsi.

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Trentadue pannelli compongono l'esposizione che, in una prima sezione, procede fra aneddoti e fatti biografici, con contributi video dell'epoca e testimonianze di chi ha collaborato e conosciuto Havel durante la Primavera di Praga, il carcere, l'esperienza di Charta ‘77, la Rivoluzione di velluto ecc., cui si aggiunge una sezione dedicata all'attualità e alle contrapposizioni con l'oggi.

Curata da Ubaldo Casotto e da Francesco Magni, la mostra è promossa dalla Fondazione Costruiamo il futuro, in collaborazione con la Václav Havel Library Foundation (Praga); Fondazione Polo del '900 (Torino), Centro Ceco (Milano), DRFG Foundation (Brno), Consolato generale della Repubblica Ceca (Milano). Con il sostegno di Compagnia di San Paolo, FederlegnoArredo, Fondazione GiGroup e PwC Italy.

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