Hedge fund, ritorni ai minimi dal 2011
di Monica D'Ascenzo
2' di lettura
C’è poco da dire. Le performance da inizio anno hanno davanti il segno più, ma sono assai risicate. I primi 8 mesi del 2018 sono i peggiori dal 2011 per gli hedge fund. Allora, però, la performance era negativa. La fotografia, che emerge dall’ultimo report sull’industria pubblicato da Eurekahedge è poco incoraggiante. L’Eurekahedge Hedge Fund Index ha visto un andamento praticamente piatto in agosto (+0,09%), lasciando così il saldo da gennaio a languire a +0,45%. Negativa anche l’evoluzione delle masse gestite: il totale degli assets under management ha registrato, infatti, una flessione di 7,4 miliardi di dollari da gennaio, assestandosi a 147,4 miliardi di dollari. Se si conta solo i riscatti in otto mesi si è già a quota 25,4 miiardi a livello globale.
A salvarsi è meno di un fondo su due. Solo il 46% dei fondi, parte del panel di Eurekahedge, attualmente ha un saldo positivo, mentre il 12% di questi vanta addirittura una parformance a doppia cifra. Certo che di sicuro non se la stanno passando bene le allocazioni sui mercati emergenti. In questo caso lo spaccato da un -3,05% (-4,92% per l’equity e -3,34% per l’obbligazionario), con i gestori che puntano sull’Asia che limitano le perdite al 2,26%.
Nello spaccato per strategie di investimento le migliori performance sono dei fondi «distressed debt» con un +7,46%, «relative value» con un +3,79% e «event driven» con un +1,70%.
Se si guarda, invece, alle aree geografice, sia per l’equity sia per l’obbligazionario, la parte da leone viene fatta dal Nord America, dove i fondi «long/short equity» vedono un + 5,65% mentre i «fixed income» guadagnano il 5,35% da gennaio.
A registrare certamente la perdita più pesante del comparto è l’Eurekahedge Crypto-Currency Hedge Fund Index, giù addirittura del 52,93%. L’indice ha perso più di metà del suo valore a causa del crollo del mercato delle cripto valute, che nel corso del 2017 aveva guadagnato il 1.708,5 per cento.
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