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Hermann Nitsch, pittore “orgiastico, sanguigno e universale”

E’ scomparso all’età di 83 anni nel suo castello di Prinzendorf, nella Bassa Austria

di Flavia Foradini

(Copyright: Archiv Cibulka-Frey)

2' di lettura

E’ scomparso all’età di 83 anni nel suo castello di Prinzendorf, nella Bassa Austria. Hermann Nitsch era malato da tempo, ma era ancora così attivo da avere appena annunciato la sua prossima “azione” fra pittura e teatro: l’ormai celebre, dionisiaco, sfrenatamente partecipativo «6-Tage-Spiel» che aveva potuto realizzare appieno solo nel 1998 per tutti i sei giorni teorizzati nel suo «Teatro delle Orge e dei misteri» e che intendeva ricreare integralmente la prossima estate. Le date erano già fissate per le prime due giornate: il 30 e il 31 luglio 2022.

Le accuse di oscenità sacrileghe

Proprio quelle sue «azioni» percorse da fiumi di vino, da sangue di animali macellati e striate di musica orgiastica dal vivo, gli erano valse ripetuti anatemi perché considerate oscene e sacrileghe, cosicché a lungo Nitsch fu oggetto di ostracismo da parte dell’establishment austriaco. I successi internazionali lo aiutarono tuttavia ad affermarsi anche in patria, dove negli anni ’60 era stato fra i principali esponenti dell’Azionismo Viennese.

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Hermann Nitsch, pittore, compositore, regista e scenografo “universale”

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Azionismo Viennese

Nel tempo aveva sviluppato un suo originale linguaggio artistico, sospeso fra liturgia religiosa e arte realizzata davanti agli occhi degli osservatori, che anzi spesso venivano coinvolti nell’atto creativo, come appunto nelle “azioni”.

Hermann Nitsch è stato tuttavia sempre più un artista a tutto campo: non solo pittore ma anche compositore, regista, scenografo. Una delle sue ultime creazioni è stata la messa in scena della Valichiria di Wagner per l’edizione 2021 del festival di Bayreuth come Gesamtkunstwerk: «Con la sua musica meravigliosamente sensuale Wagner mi ha affascinato per tutta la vita» aveva detto alla presentazione dell’allestimento.Come pochi artisti ha avuto la fortuna di vedersi intitolare in vita ben due musei: nella cittadina di Mistelbach in Bassa Austria, a un’ora di auto da Vienna, e a Napoli, grazie all’impegno del gallerista e collezionista Beppe Morra.

L’istituzione austriaca era stata costruita appositamente nel 2007 per ospitare i suoi dipinti di grande formato, ma anche per consentire proprio le sue “azioni” sui gradoni di una grande scalinata. Ora, fino al 4 settembre, ospita i materiali nati per l’opera d’arte totale della Valchiria wagneriana. Il Land della Bassa Austria ha inoltre acquisito di recente numerose opere dell’artista “in vista di future mostre”.Negli ultimi anni la produzione artistica di Nitsch, le cui opere hanno ormai quotazioni di centinaia di migliaia di euro, aveva conosciuto una svolta significativa: non più colate di sangue e colori cupi, bensì tonalità chiare, luminose e morbide.


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