Hermés batte le stime degli analisti e vola in Borsa
Il gruppo francese del lusso ha registrato nel primo semestre un utile netto 2,226 miliardi (+36%) a fronte di ricavi per 6,698 miliardi (+25%)
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Hermès al top dell'industria del lusso nel primo semestre del 2023. Ricavi e redditività in crescita per il produttore di borse Birkin, che si è distinto dai competitor grazie a un domanda senza sosta per le sue borse di fascia alta, in particolare negli Stati Uniti e in Cina.
Gli utili del primo semestre e la crescita del fatturato del secondo trimestre hanno superato le stime degli analisti. In particolare i ricavi nelle Americhe nel secondo trimestre sono cresciuti del 21% a tassi di cambio costanti, quasi il doppio di quanto previsto dagli analisti.
Alla Borsa di Parigi il titolo ha immediatamente festeggiato con un balzo del 4,3%, per poi ripiegare leggermente.
I dati del semestre
Performance migliori del settore del lusso per Hermés che non ha risentito del rallentamento della domanda negli Stati Uniti come invece hanno fatto altri gruppi quali Lvmh e Kering. Per altro un trend che il gruppo francese conferma anche per l’inizio di luglio con una domanda che non ha subito cambiamenti in nessuna regione, ha detto ai giornalisti il presidente esecutivo Axel Dumas in una call: «Nei momenti difficili, c’è quello che chiamiamo in finanza “fly to quality”, quindi ne abbiamo beneficiato» ha detto Dumas, aggiungendo con una battuta: «Non voglio portare sfortuna!».
I ricavi del gruppo per i tre mesi fino alla fine di giugno sono state pari 3,32 miliardi di euro, in aumento del 27,5% a tassi di cambio costanti, al di sopra del consenso degli analisti. I ricavi consolidati del gruppo nel primo semestre 2023 sono così saliti a 6,698 miliardi di euro, in crescita del 25%
a cambi costanti e del 22% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo del
2022. L’utile operativo corrente ha raggiunto 2,947 miliardi di euro (44% delle vendite, +28% rispetto al 2022) e l’utile netto 2,226 miliardi di euro (33% del fatturato) in crescita del 36% rispetto allo stesso periodo del 2022.
«I risultati del primo semestre 2023 riflettono il punto di forza dei pilastri del modello artigianale della casa: qualità dei materiali, eccezionale
know-how e abbondante creatività. Per sostenere questa crescita, continuiamo a investire nel nostro capacità produttive, nell’espansione della nostra rete, accelerando la creazione di posti di lavoro e formazione in tutti i mestieri del gruppo» commenta Dumas.
Il giudizio degli analisti
Gli analisti considerano Hermes una categoria a sé per quanto riguarda il potere di determinazione dei prezzi, poiché la domanda per le borse della maison francese supera costantemente la capacità di produzione. Con la conseguenza, addirittura, che molti modelli godono di valori di rivendita più elevati.
«Hermes fa saltare in aria l’intera industria dei beni di lusso» ha scritto Luca Solca, analista di Bernstein, aggiungendo: «Hermes è al di sopra di chiunque altro».
Le prospettive future
Per quanto riguarda la parte commerciale, Dumas ha affermato che Hermes non ha intenzione di aumentare ulteriormente i prezzi dei prodotti quest’anno dopo l’incremento del gennaio scorso.
A livello industriale, invece, il produttore di borse Kelly mira ad aprire un nuovo stabilimento di produzione di pelletteria all’anno in Francia per mantenere un tasso di crescita di circa il 7% per i suoi articoli in pelle.
Il titolo in Borsa
Le azioni di Hermes hanno registrato una performance superiore a quella degli altri titoli del comparto del lusso, guadagnando sulla piazza di Parigi circa un terzo del valore da inizio anno. La società ha visto la capitalizzazione di mercato superare la soglia simbolica di 200 miliardi di euro proprio a inizio 2023. A inizio gennaio il titolo valeva 1.473 euro e oggi viaggio sopra i 2.000 euro, con una capitalizzazione di Borsa che ha superato i 211 miliardi di euro.
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