ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’operazione

Hines-Prelios, su Milanosesto offerta già respinta al mittente

Le due società, in una nota ufficiale, definiscono «Irricevibile, anzi provocatoria» la proposta inviata martedì dal tandem Coima-Redo e anticipata dal Sole 24Ore, sottolineando che l’area non è in vendita

di Laura Cavestri e Paola Dezza

3' di lettura

Un’offerta «irricevibile, anzi provocatoria». È la risposta – preludio all’esito non breve e per nulla scontato della vicenda appena nata – da parte di Hines e Prelios tramite comunicato, giunto ieri pomeriggio e inviato dalle due società impegnate nel progetto Milanosesto in merito alla notizia – anticipata ieri dal Sole 24Ore – della presentazione di un’offerta da circa cento milioni di euro da parte di una cordata guidata da Coima e Redo per rilevare l’area di Milanosesto e “Unione 0”.

«In relazione a quanto apparso sulla stampa – si legge nella nota congiunta delle due società – Hines e Prelios Sgr, che martedì sera hanno ricevuto un’offerta di acquisto, definita binding, da parte di Coima e Redo, precisano che il progetto Milanosesto non è in vendita. Stupisce che sia pervenuta un’offerta, senza alcuna base seria meritevole di approfondimento e senza alcuna possibilità di trovare un riscontro se non nel fermo diniego. Hines e Prelios Sgr qualificano assolutamente irricevibile, anzi provocatoria, l’offerta ricevuta. Hines e Prelios Sgr si riservano ogni azione utile alla tutela dei propri interessi economici e reputazionali».

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Oggetto del contendere sono gli 1,5 milioni di metri quadrati dell’ex area Falck tra Milano e Sesto San Giovanni. Un progetto di riqualificazione ambizioso, tra i più estesi d’Europa per metratura e tormentati nella realizzazione, nel record di soci e investitori entrati e usciti dalle porte girevoli, con la scadenza delle linee di finanziamento cui si sono aggiunti lo stop ai lavori causa Covid e i rincari da inflazione per materie prime, energia e manodopera. Un progetto che sulla carta vale circa cinque miliardi di euro.

Anche se, all’origine, ci sarebbe un ripensamento dell’intero progetto da parte di Intesa Sanpaolo (l’istituto capofila del pool di finanziatori insieme a UniCredit, BancoBpm e Banca Ifis), per un masterplan a maggiore “trazione” sociale, in cui sanità, ricerca, social housing e studentati dovrebbero avere un ruolo di primo piano.

I diretti interessanti non commentano notizie e indiscrezioni, anche se al Mipim di Cannes, la maggiore fiera internazionale dedicata al settore immobiliare, gli operatori hanno avuto modo di commentare il profilarsi di questa operazione.

Il momento di mercato non è uno dei più favorevoli, tra gli investitori la parola d’ordine è cautela e in molti si attendono un ritocco al ribasso dei prezzi degli asset immobiliari per tornare a vedere un settore vivacizzato da più operazioni. Lo stesso sviluppo è un segmento che oggi risente della situazione contingente.

Che i rapporti fossero tesi tra Hines-Prelios e Banca Intesa era una voce che circolava da alcune settimane. Certamente la banca è la più esposta sul progetto con un debito salito a 900 milioni di euro dai 680 milioni certificati all’uscita di Davide Bizzi a fine 2018. Per l’istituto sarà impossibile sfilarsi dal progetto fino alla conclusione.

Secondo qualche indiscrezione forse da rivedere è la gestione dell’intero impianto di sviluppo, con la vendita di singoli lotti a investitori internazionali.

Nelle intenzioni di chi vorrebbe rimettere in discussione l’impianto, la “nuova” Milanosesto dovrebbe essere improntata, in particolare, allo sviluppo di aree dedicate all’housing sociale e di studentati, con un parco urbano di 45 ettari, secondo una logica di welfare abitativo che intende rispondere anche alla mancanza (sinora) di un’adeguata offerta residenziale accessibile per i redditi medi e medio-bassi, in una città in cui i prezzi medi, al metro quadrato, hanno superato i 5mila euro i e canoni di locazione, di fatto, escludono dalla fascia metropolitana un numero sempre maggiore di abitanti. Tuttavia, la partita è ancora tutta da giocare.

Riproduzione riservata ©
  • Laura CavestriRedattrice di Economia

    Luogo: Milano

    Lingue parlate: Inglese e tedesco

    Argomenti: Commercio internazionale, Ue, marchi e brevetti, Real Estate

    Premi: L'Attendibile 2018 (Il premio di Assolatte)

  • Paola DezzaCaposervizio Responsabile Real Estate

    Lingue parlate: inglese, francese

    Argomenti: mercato immobiliare, architettura, finanza immobiliare, lifestyle, turismo, hotel e ospitalità

    Premi: “Key player of the italian real estate market” di Scenari Immobiliari

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