H&M sale a Stoccolma, trimestre oltre attese con conferma target e buy back
Il gruppo ha avvertito che le vendite di settembre sono stimate in calo del 10% in valute locali, a causa delle temperature più elevate della norma in molti Paesi europei che hanno fatto rinviare gli acquisti di abbigliamento autunnale e di riflesso all’uscita dalla Russia, che incide per 4 punti percentuali sulla flessione
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Hennes & Mauritz (H&M) avanza alla Borsa di Stoccolma dopo avere annunciato risultati trimestrali migliori delle previsioni, avere confermato i target e lanciato un piano di buy back, ma avere avvertito al tempo stesso che le vendite a settembre hanno tirato il freno. H&M ha registrato nel terzo trimestre (al 31 agosto) un utile di 3,3 miliardi di corone (290 milioni di euro) contro 531 milioni lo scorso anno, superando leggermente il consensus degli analisti che puntava a 3,2 miliardi.
L’utile operativo è balzato a 4,7 miliardi da 902 milioni, a fronte delle stime che in media vertevano su 4,5 miliardi. Il fatturato, già reso noto a metà settembre, è salito del 6% a 60,9 miliardi. Il margine operativo è così aumentato al 7,8% nel trimestre dall’1,6% dello scorso anno. Gli stock sono diminuiti del 21% rispetto allo scorso anno e le spese amministrative e di vendita sono calate del 4% (-10% in valute locali). Il cash flow è migliorato del 11% a 12,2 miliardi. «Durante il trimestre ci siamo concentrati sulla redditività e sull’efficientamento degli stock, il che ha portato un forte flusso di cassa e un positivo sviluppo dell’utile. Stiamo prendendo altre iniziative per raggiungere i nostri obiettivi e creare le condizioni per una crescita profittevole nel tempo», ha commentato la ceo Helena Helmersson, citata nel comunicato, in cui «conferma l’obiettivo di un margine operativo del 10% per il 2024».
Nei nove mesi il gruppo ha totalizzato vendite per 173 miliardi di corone, un utile operativo di 10,2 miliardi (da 6,3 miliardi) e un utile netto di 7,1 miliardi da 4,4 miliardi. L’andamento complessivo ha beneficiato del piano di risparmi da 2 miliardi l’anno e anche del confronto favorevole con lo scorso anno, che aveva risentito nel trimestre della contabilizzazione di costi straordinari per 2,1 miliardi di corone per la chiusura in Russia. Il gruppo ha peraltro avvertito che le vendite di settembre sono stimate in calo del 10% in valute locali, a causa delle temperature più elevate della norma in molti Paesi europei che hanno fatto rinviare gli acquisti di abbigliamento autunnale e di riflesso all’uscita dalla Russia, che incide per 4 punti percentuali sulla flessione.
La ceo, parlando a Reuters, ha poi indicato che è ancora troppo presto per dire se dopo il calo di settembre le vendite resteranno ancora sotto pressione. Indicazioni queste che hanno raffreddato l'umore del mercato rispetto alle prime battute della seduta. Il gruppo ha per altro anche annunciato che riaprirà gradualmente la maggior parte dei suoi negozi in Ucraina dal prossimo mese di novembre e che l’attività si sta sviluppando bene in America latina. In previsione c’e’ anche l’apertura di un primo negozio di Brasile nel 2025. Il cda, inoltre, sulla scorta del via libera ottenuto dall’assemblea degli azionisti, ha deciso di lanciare un piano di riacquisto di azioni proprie per 3 miliardi di corone, con inizio dal 27 settembre 2023. Gli analisti di Ubs hanno mantenuto la raccomandazione ‘neutrale’ sul titolo, con un obiettivo di prezzo di 187 corone. Gli esperti di Deutsche Bank restano invece ottimisti sul dossier, confermando il consiglio di acquisto con un target price di 195 corone.
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