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«Ho licenziato Amazon e creato il delivery made in Piemonte»

L'imprenditore Mikhael racconta come sono nate le piattaforme Italian Delights e Cerea Shop. Torino: la chiave è la sinergia tra le componenti commerciali, culturali, sociali e associative

di Filomena Greco

Il progetto di piattaforma e-commerce oggi è presente in quattro regioni e ha aperto il primo negozio fisico ad Arona (foto), con apertura stagionale

3' di lettura

Nell’ambiente lo chiamano l’imprenditore anti-Amazon perché, una volta rilevata la società di logistica Defendini, ha impugnato il contratto con il colosso americano delle vendite online. Oggi il suo progetto imprenditoriale guarda al di là della logistica e punta alla valorizzazione dei territori grazie alla piattaforma Piedmont Delights – diventata nel frattempo Italian Delights – e Cerea. «Stiamo crescendo con un trend del 10% all’anno – spiega Georges Mikhael – e la nostra ambizione è quella di essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale».

Il progetto di piattaforma e-commerce realizzata grazie alla collaborazione con Nikas Bergaglio, nata come Piedmont Delights, oggi è presente in quattro regioni e ha aperto il primo negozio fisico ad Arona, con apertura stagionale. Sul tavolo anche una piattaforma dedicata alla vendita di occhiali, con la possibilità di provare l’accessorio in maniera virtuale, il progetto nascente dedicato alla commercializzazione, in Italia, dei bovini di razza Piemonte con l’opportunità di vendere su piattaforma i tagli scelti anche all’estero grazie ad una tecnologica del sottovuoto. Infine Cerea, che rappresenta la seconda “anima” del progetto che fa capo a Georges Mikhael e guarda alla valorizzazione e alla riorganizzazione del tessuto economico dei quartieri delle città, a cominciare da Torino. Per semplificare, si tratta di una piattaforma dedicata al commercio di vicinato. «La cornice di tutti questi servizi – spiega Georges Mikhael – è rappresentato da Be Local, che fa incontrare stakeholder, produttori, rivenditori, esperti di informatica e che ha anche un risvolto culturale perché guarda alle proposte di mostre e iniziative sul territorio». Partner industriale del progetto è il Gruppo Bonifiche Ferraresi che detiene il 60% delle quote mentre il 40% fa capo a Georges Mikhael. «Questa partnership apre a importanti opportunità grazie alla vicinanza con i produttori e i consorzi di coltivatori» aggiunge Mikhael. «Cerea Shop Torino - spiega Cristina Seymandi responsabile del progetto e progettista culturale – punta a realizzare un modello di business calato sul territorio. Lo spunto arriva da un lavoro di marketing territoriale urbano condiviso e dalla scoperta di un forte orgoglio di quartiere. La chiave è la sinergia tra le componenti commerciali, culturali, sociali e associative per fare sistema e promuovere le diverse aree. Non ragioniamo su un servizio di e-commerce del singolo negozio ma su un sistema che coinvolge le aree commercialmente più vivaci dei quartieri, per dare visibilità grazie a strumenti di mappatura digitale e geolocalizzazione». Un’esperienza, quella di Cerea Shop Torino, che nasce dalla volontà dei commercianti di promuoversi valorizzando il tema dell’esperienza di acquisto e dall’esigenza di consumatori e visitatori di andare alla ricerca di autenticità, al di là dei percorsi canonici. Si comincia da tre quartieri, Madonna del Pilone, Campidoglio e Borgo Vittoria. Punto di partenza sarà una piattaforma digitale implementata con il Politecnico e un modello di business scalabile, che prevede una fee da parte dei commercianti.

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La costruzione di un nuovo asset di business passa attraverso la ristrutturazione di Defendini che oggi lavora solo con Poste italiane a Torino. «Abbiamo “sacrificato” rompendo con Amazon quasi 20 milioni di fatturato, nel 2021 la società ha ricavi per 10 milioni e ceduto diversi asset per ridurre l’impatto sull’occupazione». Un centinaio gli addetti, la metà fa “il vecchio mestiere”, l’li altri sono giovani con età media al di sotto dei trent’anni ed esperti in comunicazione e digital marketing, tutti al lavoro sui nuovi progetti.

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