Honda Forza 350, come va il rinnovato scooter best seller
di Gianluigi Guiotto
3' di lettura
Da mezzo prettamente cittadino a veicolo per le uscite del weekend: è questa la parabola seguita dalla maggior parte degli scooter di media cilindrata, anche se 350-400 cc qualche anno fa sarebbero stati definiti maxi-scooter. Prendete il Forza 350 (6mila euro), costruito nella fabbrica Honda di Atessa: l’ultima versione, presentata alla fine dello scorso anno, ha visto crescere la cilindrata e la potenza massima, e aumentare il comfort a bordo, Obiettivo: affrontare viaggi di qualche centinaia di km senza affaticare pilota e passeggero, pur continuando a essere un ottimo antidoto al traffico quotidiano per andare in ufficio.
Cuore nuovo
Il Forza 350 si pone a metà strada tra il muscoloso Forza 750 e il cittadino Forza 125. La novità più importante della nuova versione è il motore che diventa Euro5 e cresce di 51 cc, con una potenza che passa da 25,2 a 29,2 cv con 32 Nm di coppia. La velocità massima ora è di 137 km/h, valore che consente di affrontare l’autostrada senza il timore di non riuscire a terminare un sorpasso o la certezza di essere inchiodati alla prima corsia. Quello che non è cambiato è invece il consumo: il monocilindrico eSp+ si è rivelato al termine della nostra prova molto sobrio, chiudendo con un 30,8 km/l indicato sul display.
Qualche ritocco estetico
Gli aggiornamenti della linea hanno interessato i fianchi anteriori della carenatura, i pannelli laterali del codone e il carter della trasmissione. Anche gli specchietti sono nuovi: perfetti quanto alla visuale mostrata mostrata di quanto avviene dietro, hanno la caratteristica di essere alla stessa altezza di quelli della maggior parte delle auto in circolazione. Quindi, bisogna prestare maggior attenzione quando si sfila tra le auto. Anche il quadro strumenti è stato rinnovato e ora offre numerose informazioni, in modo chiaro e veloce.
Ciclistica invariata
Honda non ha toccato il telaio che è però collegato a un forcellone più leggero. Le ruote sono sempre da da 15” davanti e 14” dietro, mentre il peso con il pieno resta di 182 kg. Inedito è il silenziatore che ha due camere distinte, anziché tre. Capitolo a parte per il nuovo parabrezza, una delle doti vincenti di questo modello: sale e scende elettricamente tramite un interruttore sul blocchetto sinistro e ha un’escursione accresciuta di 40 mm per una miglior protezione. I più alti, per la verità, avranno ancora parte del casco scoperta, ma stiamo parlando degli over 185 mm circa. Il vero vantaggio è che nei mesi freddi si è protetti, mentre quando il caldo aumenta lo si può abbassare per godere del refrigerio del vento. E questo anche nella stessa giornata: quante volte vi sarà capitato di partire con la giacca e l’imbottitura, benedicendo il parabrezza per la protezione dal freddo mattutino, e tornare nel tardo pomeriggio boccheggiando per il caldo e maledicendo lo stesso parabrezza che non fa passare un filo d’aria? Ecco: il Forza 350 ha risolto questo problema con un semplice pulsante.
Su strada
Prima di partire diamo un’occhiata al sottosella che è rimasto molto grande: vi entrano due caschi integrali. Peccato non ci sia una luce che aiuti quando vi si rovista dentro in garage o di sera. Fa piacere, poi, trovare, nel vano portaoggetti anteriore, una presa di ricarica Usb invece dell’ormai inutile 12V; lo sportellino del vano è poi bloccato quando lo scooter è spento: molto bene; per aprirlo basta premerlo nella parte superiore. Altra comodità: la benzina si fa da seduti, perché il vano del bocchettone è nel tunnel centrale (l’apertura è azionata da un pulsante vicino alla manopola di avviamento. Già, perché il Forza 350 ha l’avviamento keyless, comodo perché consente di tenere la chiave al sicuro nella tasca della giacca. Avviato il motore, partiamo: lo spunto è notevole, il motore spinge subito, senza incertezze (al semaforo vi prenderete molte soddisfazioni, forti anche del controllo di trazione in caso di bagnato). Vibrazioni? Non pervenute. Il Forza 350 si rivela uno scooter molto facile (la sella è alta solo 780 mm da terra), in grado di portarvi ovunque, anche con il bagaglio di un weekend nel sottosella. La seduta è comoda, morbida ma non cedevole e offre parecchio spazio anche al passeggero. Nel misto la ciclistica svolge il proprio compito molto bene, senza ondeggiamenti e in modo abbastanza neutrale rispetto allo stato dell’asfalto (nota importante visto com’è ridotto nelle nostre città), merito anche delle gomme Pirelli Diablo Scooter di primo equipaggiamento. A ben guardare, le sospensioni tendono a dare una risposta un po’ secca nelle buche più ostiche, ma in genere si viaggia sul velluto. Voto positivo infine anche per la frenata: modulabile, ma potente, infonde una sensazione di sicurezza al pilota, anche al meno smaliziato.
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