Hotel di lusso, parte la caccia al mercato degli affitti brevi
Molte catene alberghiere guardano con interesse alla tipologia degli appartamenti destinati agli affitti brevi in locations esclusive. E non mancano le proposte gestite da Airbnb
di Paola Dezza
4' di lettura
Soggiornare in un appartamento a Roma con collezione privata di reperti di epoca romana, avere a disposizione un castello tra i vitigni francesi o ancora scegliere di fare una vacanza itinerante come ospite in appartamenti di lusso nelle città d’arte. Una scelta che verte su strutture private con i servizi di un hotel cinque stelle. È questo il nuovo modo di viaggiare per chi non vuole rinunciare al comfort di una casa, ma preferisce contare su servizi come il concierge per organizzare una visita culturale, il cuoco per una cena personalizzata o il maggiordomo che disfa i bagagli.
Per raccogliere la sfida molte catene alberghiere guardano con interesse alla tipologia degli appartamenti destinati agli affitti brevi. La stessa Airbnb ha creato una divisione che si occupa solo di soluzioni di alto livello. Marriott, per esempio, ha inaugurato la sezione Homes & Villas, con oltre 2mila case in cento destinazioni tra Stati Uniti, Europa, Caraibi e America Latina. Sono 229 gli appartamenti in Italia (Milano, Roma, Firenze, Venezia), concentrati in Costiera Amalfitana (45) e in Toscana (100), tra Firenze e dintorni.
Di recente anche catene di altissima gamma come Rocco Forte Hotels si sono riconvertite al settore affitti. Il brand ha scelto, infatti, di gestire una palazzina in piazza di Spagna - battezzata Rocco Forte house - e di replicare il modello almeno nelle città e nelle location in cui è già presente. L’edificio romano è un palazzo storico del XVII secolo, oasi privata di cinque suite in media di 150 mq, per gli amanti della discrezione e di una accoglienza «su misura».
«Il mondo alberghiero vive un momento positivo e di grande concentrazione - dice Maurizio Saccani, director of operation di Rocco Forte Hotels -. La nascita di grandi conglomerate libera nicchie importanti per una clientela che sempre più predilige l’albergo personalizzato. In questa nicchia di qualità ci collochiamo noi».
E a fianco di una strategia di aperture a ritmi serrati, soprattutto in Europa, ma anche sulla costa americana, si affianca la scelta di valutare l’opportunità di gestire appartamenti di pregio. «Il concept Rocco Forte house sarà replicato in altre location - dice ancora Saccani - e sarà in continua evoluzione. La size ideale sarà di una quindicina o ventina di suite, con libreria all’ingresso, aree fitness importanti e altri servizi, tra cui la possibilità di avere chi cucina per noi una colazione su misura. Stiamo valutando diverse aree, Milano e Firenze in primis». Nella città toscana il gruppo è già presente con l’hotel Savoy, ma guarda anche a Milano come città di sicuro interesse, «anche se qui dovremo tenere conto di spazi più contenuti per le singole camere, forse avremo qualche servizio in più e qualche metro quadro in meno» dice ancora Saccani, che sottolinea anche l’interesse per Londra dove da anni il brand gestisce il famoso Brown Hotel.
La prossima apertura è sempre relativa all’affitto breve. In Sicilia verranno inaugurate il primo giugno 2020 le prime 20 ville al Verdura resort. Tra le prossime tappe? Ancora la Sicilia, dove sempre a giugno riaprirà il Villa Igiea di Palermo (con le prime 66 camere ristrutturate) e si guarda anche a Taormina, e la Puglia - dove il gruppo ha acquisito la gestione della masseria Torre Maizza -, magari a Lecce «città che merità strutture di alto livello» dice ancora. Tra le altre città sulle quali puntare, anche per affitti brevi, ci sono Verona e Siena.
E Venezia? «È una città difficile» spiega Saccani, che ha iniziato proprio qui la sua carriera nell’ospitalità nel 1978 all’hotel Cipriani, albergo passato poi al gruppo Belmond (acquisito quest’anno da Lvmh) per il quale il manager ha lavorato fino a qualche anno fa.
Ma Saccani vuole sottolineare come uscire dalla logica degli hotel in città può dare risultati con un rischio inferiore. Per questo si possono riscoprire location di vacanza dove creare resort di pregio.
A Roma risponde alla logica degli affitti brevi anche Palazzo delle Pietre, dimora di famiglia in via delle Coppelle, a pochi passi da Piazza Navona.
«Si tratta di un edificio del 1400 acquistato per la mia famiglia e dove sono stati realizzati oltre ai nostri appartamenti anche abitazioni per ospitare chi viene a Roma per periodi limitati - spiega Carlo Mazzi, presidente di Prada -. Abbiamo realizzato otto appartamenti, accumunati dallo spirito di mantenere la memoria della storia di Roma nel restauro conservativo». Nel palazzo, gestito dalla figlia Barbara, si trova disseminata tra appartamenti e parti comuni la collezione di famiglia con reperti romani. «L’investimento è stato impegnativo - dice Mazzi -, in linea con il prezzo al mq del centro di Roma».
Tornando ad Airbnb, il gruppo oggi gestisce 2mila case nel mondo con un prezzo medio di 1.500 dollari a notte, fino a un massimo di un milione a settimana nell’atollo di Nukutepipi in Polinesia. Si possono pianificare viaggi e soggiorni personalizzati, con “butler”, corsi in villa, anche di lingua per i bambini, chef e massagiatore privato.
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