Husqvarna, l'Ia aiuta lo spazio verde in città
Il gruppo svedese ha messo a punto un sistema di monitoraggio del verde urbano in oltre 200 città che si serve delle immagini satellitari
di Chiara Bussi
2' di lettura
Per trovare la città più verde del mondo bisogna andare in Olanda, a Renkum, a un’ottantina di chilometri da Amsterdam. E sono olandesi quattro città nella top 5, mentre Milano è 135esima, Roma al 145esimo posto e Venezia al 207esmo.
Lo rivela l’Hugsi (Husqvarna Urban Green Space Index) che grazie alle immagini satellitari Sentinel 2 misura e analizza lo spazio verde urbano di circa 275 centri. Così l’intelligenza artificiale dà una mano all’ambiente. L’indicatore è il risultato di un mix di dati: la vegetazione e la sua salute media, lo spazio verde pro capite, la sua distribuzione, la parte coperta da alberi e erba.
«Gli spazi verdi sono i polmoni di una città, aiutano a gestire l’acqua piovana e il deflusso superficiale e contribuiscono al benessere», sottolinea Daniele Pesavento, business development manager di Husqvarna, brand svedese di Husqvarna Group con 134 anni di storia, principale produttore al mondo di attrezzature per la cura di boschi, parchi e giardini.
Da un lato il monitoraggio esterno, dall’altro una virata all’insegna della sostenibilità all’interno dell’azienda. Entro il 2025 il gruppo punta a ridurre del 35% le emissioni nell’intera catena del valore dopo averle ridotte del 32% dal 2015 al 2022. Non solo. «Stiamo sperimentando - aggiunge - soluzioni a basse emissioni per aiutare i clienti a fare scelte più sostenibili ogni giorno. Puntiamo a elettrificare i due terzi dei prodotti motorizzati entro il 2026 ed entro il 2025 lanceremo 50 innovazioni circolari».
Tra le novità già in commercio c’è il robot tagliaerba alimentato a batteria a zero emissioni per la manutenzione di prati di grandi dimensioni che riduce anche l’inquinamento acustico. Non solo. «Stiamo sperimentando - afferma Pesavento - una nuova funzione per lasciare il 10% del prato incolto grazie a una funzione attivabile sull’app con cui si gestisce il robot tagliaerba con l’aiuto dei satelliti che misurano la superficie del giardino. Questo consentirà di preservare la biodiversità». Tra le innovazioni già messe a punto c’è un abbonamento per accedere a tosaerba robottizzati per la manutenzione continua del prato. Così si prolunga la durata in nome dell’economia circolare.
In Italia il gruppo ha all’attivo collaborazioni con le Università di Bologna, Padova e Pisa. In particolare con quest’ultima il focus è l’impatto dei cambiamenti climatici sui manti erbosi.
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