I 6 parametri che più contano nella gestione di una filiera di fornitura
Fondamentale che le aziende sviluppino una strategia di approvvigionamento che sia allineata con la strategia generale e i suoi obiettivi. Ecco gli indicatori chiave da tenere d’occhio
di Paolo Mondo *
4' di lettura
Una sfida della moderna gestione degli acquisti è che molte organizzazioni non hanno una strategia formale a livello aziendale per ottenere valore attraverso le loro attività di
approvvigionamento. Ciò rende difficile stabilire se gli acquisti stiano contribuendo agli obiettivi aziendali e come si misuri tale contributo.
Una solida strategia di approvvigionamento deve spiegare come un’organizzazione cerca di ottimizzare la spesa esterna dell’azienda, gestendo la ricerca, lo sviluppo e la relazione con un network di partner e contribuendo all’innovazione di prodotto, alla efficienza dei processi, alla riduzione del costo di approvvigionamento. Pertanto, è importante che le aziende sviluppino e implementino una strategia di approvvigionamento che sia allineata con la strategia aziendale generale e i suoi obiettivi.
I KPI (indicatori chiave di prestazione) del procurement consentono alle organizzazioni di misurare i risultati e di orientare le prestazioni secondo le migliori prassi. Tali metriche, tuttavia, dovrebbero coprire un ambito ampio del processo, includendo sourcing strategico, gestione fornitori, conformità, logistica e gestione contratti.
Rimandando ad altra sede una trattazione esaustiva di un'architettura completa di indicatori, riportiamo i 6 parametri - a nostro avviso - più significativi e consolidati per misurare l'efficacia della funzione nella gestione di una filiera di fornitura oggi.
1. Tempo di ciclo della catena di approvvigionamento (sommatoria dei tempi necessari per evasione di un ordine)
Misura il tempo impiegato per i processi di approvvigionamento, i tempi di attesa, la spedizione e l’evasione dell’ordine, non considerando l'eventuale stock a magazzino. I tempi di ciclo indicano quanto una catena di fornitura sia efficiente e agile. Questa metrica consente di mettere in evidenza i punti critici o di scoprire i vantaggi competitivi.
2. Puntualità di consegna = (Quantità di spedizioni puntuali / Totale spedizioni) %
È un misuratore classico e chiave della efficienza della supply chain e si concentra sul miglioramento del servizio. Aiuta a definire i tempi di spedizione di riferimento rispetto a ciascun fornitore e consente alle organizzazioni di ottimizzare i processi di spedizione e consegna per i propri clienti, ottimizzando spazio e i tempi di rotazione dei magazzini e migliorando i livelli di soddisfazione dei clienti. La stessa misurazione può essere fatta a livello di singolo fornitore.
3. Tasso di consegna in qualità = (Totale degli ordini non difettosi e/o non danneggiati ricevuti / Totale di tutti gli ordini ricevuti) %
Misura la costanza con cui i fornitori consegnano merci in qualità: deve essere utilizzato in associazione con i precedenti per determinare come tempi di ciclo e puntualità siano anche impattati quando il tasso di spedizioni danneggiate è elevato. La metrica – anche in questo caso – può essere declinata per fornitore. Si può anche distinguere tra merce difettosa e merce danneggiata nel trasporto. Un punto di attenzione è quello della definizione di standard contrattuali di imballaggio.
4. Utilizzo dello spazio di magazzino = (cubatura utilizzata / cubatura totale) %
L’utilizzo dello spazio di magazzino è una misura dell’efficienza con cui viene gestito il magazzino. Per identificare le opportunità di riduzione dei costi di magazzino, o per riconfigurarne organizzazione e lay-out, così da sfruttare tutto lo spazio disponibile e massimizzare la capacità di stoccaggio, è necessario disporre di dati accurati sui processi e sulle operazioni.
5. Peso dell'acquistato sul costo del venduto = (spese dirette per le materie prime e componenti, compresa la manodopera diretta/totale costo del venduto) %
Questo indicatore monitorizza l’efficienza degli acquisti nel tempo: percentuali in crescita di materie prime e componenti potrebbero indicare semplicemente che l'azienda ha costi in aumento per le forniture. Tuttavia, potrebbe anche trattarsi di materiali di bassa qualità che generano rilavorazioni o alti tassi di scarto. Inoltre costi elevati delle materie prime possono segnalare un eccesso di acquisti di materie prime dovuto a una previsione imprecisa della domanda.
6. Spend gestito = (Spesa gestita della funzione / spesa totale) %
È un indicatore del ruolo della funzione nell'organizzazione e fa riferimento alla prassi di gestire in modo completo ogni rapporto con i fornitori e ogni euro speso per gli acquisti aziendali. Questo garantisce visibilità e controllo sulla spesa e riduce i costi ed i rischi delle forniture. Le best practice del procurement integrano e digitalizzano tutte le attività di approvvigionamento, dal requisitioning al pagamento, e, grazie a questo, ottengono una collaborazione più efficace con i partner di fornitura. La gestione della spesa può essere supportata da soluzioni di e-procurement, integrate con l'ERP aziendale, le quali consentono la digitalizzazione del processo Procure to Pay. In particolare, Vendor Management, Vendor Performance Measurement, Sourcing e Contract Management consentono quella visibilità in tempo reale su dati e informazioni necessaria per la gestione strategica degli approvvigionamenti.
Le metriche aiutano a identificare le opportunità di risparmio, a gestire i rischi e a semplificare le attività di approvvigionamento. Possono anche essere utilizzate per migliorare la gestione dei rapporti con i fornitori, valutare le loro prestazioni e garantire la conformità.Solo con un quadro chiaro dei costi di approvvigionamento, delle esigenze aziendali e delle condizioni di mercato è possibile definire obiettivi realistici a breve e lungo termine.
* Senior Executive Advisor - NTTData
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