ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùInterventi

I cambi alla 18app, il mercato dei libri e la lettura da favorire

Non è bastata la mobilitazione del mondo del libro, riunito a Roma per la Fiera nazionale della piccola e media editoria

di Ricardo Franco Levi

(Chinnapong - stock.adobe.com)

3' di lettura

Non è bastata la mobilitazione del mondo del libro, riunito a Roma per la Fiera nazionale della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi nei giorni in cui si palesava l’orientamento del Governo, per salvare il bonus cultura riservato ai neo-18enni nella sua misura universalistica, per tutte le ragazze e i ragazzi che diventano adulti.

Sarà sostituito da una carta solo per le famiglie a reddito basso (servirà la certificazione Isee sotto i 35mila euro) affiancata da un secondo bonus per chi si diploma con il massimo dei voti. Come editori ne prendiamo atto, ma siamo preoccupati. Già oggi i segnali che vengono dal mercato non sono buoni a causa della congiuntura economica: a novembre i libri venduti nelle librerie fisiche e online e nei supermercati hanno segnato una flessione dell’8% rispetto al 2021. Da gennaio a novembre i libri comprati dagli italiani sono 3 milioni in meno dell’anno precedente, un milione è stato perso solo nell’ultimo mese. La crisi economica, l’inflazione galoppante, sta iniziando a intaccare le vendite di libri, nonostante lo sforzo degli editori di tenere invariati i prezzi rispetto agli anni precedenti, mentre la crescita del costo della carta erode qualsiasi margine di guadagno. Nei prossimi mesi misureremo con attenzione gli andamenti del mercato, ma è un dato di fatto che la 18app pesava sulle vendite per quasi il 10% annuo e che questo sostegno non c’è più.

Loading...

È positivo che la 18app non sia stata cancellata completamente ma sostituita da nuove misure, pur non universalistiche e ci auguriamo che il monitoraggio sia fatto in modo puntuale, mettendo a disposizione degli operatori e dei destinatari dei bonus tutti i dati sull’utilizzo con cadenza settimanale.

Ci sono però delle criticità che chiediamo di risolvere subito. La prima è legata al periodo di transizione: in questa situazione di mercato è bene non sia perso un solo giorno utile e che da subito vengano messe in campo tutte le misure per rendere i nuovi bonus operativi immediatamente. Il tetto Isee già taglia in maniera significativa la platea di beneficiari, un’altra fetta di beneficiari temiamo andrà persa per effetto delle procedure necessarie per l’iscrizione, che devono essere il più semplice possibili. Già oggi la 18app, per tutti i giovani, non viene riscossa da un certo numero di ragazze e ragazzi. La richiesta dell’Isee familiare ne scoraggerà altri. Se è pur vero che oggi molte famiglie lo richiedono, ad esempio per l’accesso all’assegno universale, è altrettanto vero che ci sono molteplici ragioni – la difficoltà di reperire tutti i documenti, bassa alfabetizzazione, situazioni familiari conflittuali – per cui una fetta non lo fa e continuerà a non farlo. Dobbiamo quindi aspettarci che l’impatto della trasformazione della 18app si faccia sentire non solo sul mercato, ma anche rispetto allo stimolo che questa ha dato alla lettura nel nostro Paese. Nei primi tre anni il bonus ha permesso una crescita della lettura nella fascia d’età 18-21 anni dal 46,8% al 54%, dati certificati dall’Istat. Questo effetto di rilancio della lettura in un Paese che ne ha un disperato bisogno – soprattutto al Sud – e che arrivava proprio in una età della vita in cui tutte le statistiche ci dicono che si verifica un allontanamento dai libri, va in qualche modo preservato. Il governo e la maggioranza hanno deciso che lo strumento della 18app non fosse quello giusto per perseguire quest’obiettivo, ne prendiamo atto. Ma non abbiamo invece dubbi che la crescita della lettura nel Paese rimanga una priorità da perseguire e che questo pensiero sia condiviso sia nel ministero della Cultura che nel Parlamento. A questo proposito, accogliamo con favore l’intenzione del Governo di aprire un confronto sulla nuova legge di sistema per il settore e siamo pronti a sederci al tavolo per portare le nostre proposte e ascoltare quelle dell’esecutivo a favore di un forte sistema di sostegno a tutta la filiera che metta al centro il bisogno di questo Paese di far crescere la lettura e la cultura del libro, vero motore della crescita sociale ed economica. L’editoria è la prima industria culturale del Paese, negli anni della pandemia il libro è stata un’ancora di salvezza per molti che l’hanno scoperto, o riscoperto. Adesso ci troviamo di fronte a un nuovo passaggio cruciale: ci auguriamo che il Paese riesca a mettere in campo quelle politiche di sistema, quella collaborazione tra pubblico e privato che ci permetta di raggiungere nuovi obiettivi.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti