I campioni italiani per onorare il grande economista e politico
Una festa dell’eccellenza, dell’«Italia di valore e di valori», dalle istituzioni all’economia, dallo sport alla musica. All’insegna del connubio tra talento e impegno. E dunque nel solco di Guido Carli, a trent’anni dalla scomparsa dello statista che fu Governatore della Banca d’Italia, ministro del Tesoro e presidente di Confindustria
di Manuela Perrone
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Una festa dell’eccellenza, dell’«Italia di valore e di valori», dalle istituzioni all’economia, dallo sport alla musica. All’insegna del connubio tra talento e impegno. E dunque nel solco di Guido Carli, a trent’anni dalla scomparsa dello statista che fu Governatore della Banca d’Italia, ministro del Tesoro e presidente di Confindustria. La ricorrenza è stata celebrata ieri al Teatro dell’Opera di Roma con la cerimonia del Premio Guido Carli, promosso dall’omonima Fondazione presieduta da Romana Liuzzo e giunto alla sua XIV edizione. «Il nostro omaggio ai talenti e alle arti con cui primeggiamo nel mondo è il simbolo della fiducia che nutriamo nelle forze vitali del Paese, la scintilla che Carli ha sempre tenuto accesa», ha evidenziato Liuzzo, nipote dello statista, nel suo discorso di apertura. Subito prima aveva letto commossa le parole a lei indirizzate da Papa Francesco nel giorno dell’anniversario della morte di Carli, il 23 aprile. «Auspico che gli insegnamenti e gli esempi di un così illustre economista e statista italiano, che si distinse nell’impegno per il bene comune, possano suscitare riflessioni sul valore della fraternità», ha sottolineato il Pontefice, esortando a diventare «costruttori di speranza».
Costruttori di speranza sono, per la Fondazione Guido Carli, i quattordici premiati. Si va dal capo della Polizia, Lamberto Giannini (insignito del premio speciale), alla manager sanitaria e consultore per i progetti di sviluppo del Bambino Gesù, Mariella Enoc, fino a imprenditori e amministratori delegati che fanno brillare il Made in Italy: Lucia Aleotti (azionista Menarini e vicepresidente Farmindustria), Matteo Lunelli (Ad Gruppo Lunelli, che rappresenta alcuni marchi top del bere italiano, da Ferrari a Tassoni), Mario Moretti Polegato (presidente della holding Lir, con Geox e Diadora), Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, e Alessandra Ricci (Ad di Sace). E ancora, pioniere come Claudia Parzani, prima donna a presiedere Borsa italiana, vicepresidente de Il Sole 24 Ore S.p.A., e Francesca Bellettini, presidente e Ceo di Yves Saint Laurent, una delle 25 donne più influenti al mondo per il «Financial Times». Poi la campionessa di sci Sofia Goggia, il genio della Tv Antonio Ricci, l’attore Pierfrancesco Favino (premio cinema), Roby Facchinetti (premio musica e protagonista della special performance finale) e il direttore del Tg5 Clemente Mimun, a cui è andato il premio alla carriera per i suoi quasi 50 anni nel giornalismo.
«Campioni», li ha definiti Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione Guido Carli: «Questo Premio porta il valore dell’esempio. Lo dedichiamo ai giovani per cui Carli si è speso tutta la vita». Era stato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella a riconoscere nella «tutela dell’interesse del bene collettivo» l’eredità di Carli. Nel videosaluto a nome del Governo, il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha rintracciato nell’«approccio pragmatico sul fronte europeo» dell’ex Governatore e nella sua battaglia per la semplificazione burocratica la «strettissima attualità» dei suoi insegnamenti. «Fermezza, coscienza e visione», ha sintetizzato il titolare del Viminale Matteo Piantedosi nel suo saluto. Invocando, nel segno di Carli, un’Europa «non solo spettatrice, ma coprotagonista dei cambiamenti». Nella politica dell’immigrazione, e non solo.
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