I Ceo italiani amano i social, ma li utilizzano poco
Indagine Brunswick Group:LinkedIn è il canale principale con il 53% di leader presenti
di Andrea Biondi
3' di lettura
Amano i social, ma li usano poco. E rispetto ai colleghi inglesi o che guidano aziende negli Usa, hanno ancora da lavorare. A passare sotto la lente la propensione «4.0» dei Ceo italiani è Brunswick Group, società internazionale di consulenza strategica in comunicazione aziendale presente in 14 Paesi con 23 uffici, guidata in Italia da Alessandro Iozzia e che anche nel nostro Paese lancia Connected Leadership, la ricerca volta ad analizzare la presenza digital e social dei Ceo delle principali società quotate nel mondo.
Brunswick ha messo sotto la lente i leader delle aziende quotate alla Borsa italiana, sugli indici borsistici Ftse Mib, Mid Cap & Small Cap, dopo aver esaminato la presenza digital e social dei Ceo delle aziende quotate in Regno Unito, Stati Uniti e Paesi nordici. Per Uk e Usa sono stati presi in considerazione i Ceo delle aziende presenti nel S&P 500 e nel Ftse 350. Per la Scandinavia sono stati presi in considerazione i Ceo del Nasdaq Omx Nordic Index.
La ricerca analizza la presenza online dei Ceo distinguendo tra digital e social. Per il digital vengono considerate pagina Wikipedia, biografia sul sito corporate e profilo Glassdoor. Per i social vengono esaminate presenza e attività su LinkedIn, Twitter, Facebook e Instagram. Un leader è considerato presente su un canale social quando ha un profilo pubblico mentre viene considerato attivo se ha pubblicato almeno un contenuto nell’ultimo anno.
Il perimetro dell’indagine
La Connected Leadership per l'Italia ha analizzato 221 Ceo facendo emergere che il 55% è presente su almeno un canale social mentre il 15% è anche attivo su almeno un canale. Il 66% dei Ceo in Italia ha una biografia sul sito corporate e il 21% ha una pagina Wikipedia. LinkedIn è il canale principale per i leader in Italia con il 53% di leader presenti. Il secondo canale è Twitter, con la presenza del 5% dei Ceo italiani.
Come vengono raggruppati i Ceo?
Sulla base dell'analisi dei loro touchpoint i Ceo vengono raggruppati in 4 categorie: “Connected”, “Available”, “Visible” e “Potential”. Connected sono attivi su almeno un canale social e hanno una pagina Wikipedia o una biografia sul sito corporate. Available sono presenti su almeno un canale social e hanno una pagina Wikipedia o una biografia sul sito corporate. Visible hanno una pagina Wikipedia o una biografia sul sito corporate. Potential non sono presenti su neanche un canale social, né hanno una pagina Wikipedia o una biografia sul sito corporate
Per confronto, cosa è emerso invece dalla ricerca per Uk/Usa?
La Connected Leadership per Uk/Usa ha analizzato 790 Ceo facendo emergere che il 48% è presente su almeno un canale social mentre il 25% è anche attivo su almeno un canale. Il 98% dei Ceo in Uk/Usa ha una biografia sul sito corporate e il 44% ha una pagina Wikipedia. LinkedIn è il canale principale per i leader in Uk/Usa con il 44% di leader presenti. Il secondo canale è Twitter, con la presenza del 12% dei Ceo anglosassoni.
Chi sono i Connected Leader in Italia?
Sono 28, hanno un'età media di 56 anni e sono tutti uomini. Utilities, Industrial Good & Services e Media sono le tre industrie più rappresentate tra i Connected Leader in Italia. Tra questi Ceo spiccano per numero di presenza attiva sui social, contenuti prodotti e interazioni ricevute Nerio Alessandri (Technogym), Marco Alverà (Snam), Luca Valerio Camerano (A2A), Stefano Cao (Saipem), Luigi Capello (LVenture) Claudio Descalzi (Eni), Philippe Donnet (Assicurazioni Generali), Andrea Gibelli (FNM), Corrado Passera (Illimity) e Francesco Starace (Enel).
loading...