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I designer Serafini e Palomba: «Dai metalli ai tessuti, tutto ruota intorno alla sostenibilità»

Innovazioni tecnologiche per rispettare l'ambiente

di Fabrizia Villa

Ludovica Serafini e Roberto Palomba

2' di lettura

Alla Design Week milanese vi presentate con progetti outdoor per aziende anche molto diverse tra loro. C’è un fil rouge che collega le vostre proposte per l’esterno?

Il nostro è uno studio di architettura e di industrial design, ma la mentalità di un architetto è di avere sempre una visione d’insieme per poi andare nel dettaglio, che in questo caso sono le aziende. I prodotti che presentiamo quest’anno hanno in gran parte la caratteristica di essere ecosostenibili, non solo per quanto riguarda i materiali, ma anche per la lavorazione. Proponiamo delle innovazioni tecnologiche invisibili che li rendono semplici da un punto di vista visivo. Brancusi diceva che la semplicità è la complessità risolta e infatti attraverso piccoli dettagli abbiamo potuto disegnare dei prodotti semplici visivamente e anche molto accoglienti, perché la semplicità per noi è accoglienza.

Potete farci un esempio pratico?

Per Talenti, con cui saremo in Fiera e ai Chiostri dell’Umanitaria, abbiamo disegnato Skyline, dei padiglioni molto semplici, perché attraverso giunti in pressofusione in alluminio posizionati agli angoli della struttura si possono creare microarchitetture flessibili per dimensioni, leggere ed eleganti grazie all’utilizzo di un tondino di alluminio di 4 centimetri di diametro e riciclabili al 100%.

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Come il vostro modo di progettare architettura influenza il vostro modo di pensare all’outdoor?

Tutto quello che noi facciamo è al servizio dell’architettura e al servizio dell’azienda naturalmente. Noi siamo sempre attenti a come i prodotti verranno usati in uno spazio e alla libertà che questo prodotto consente di progettare. Non si possono avere prodotti tutti uguali, devono avere anche dimensioni variabili, consentire al progettista di poter accogliere quel prodotto e declinarlo a suo piacere. Quando diciamo che siamo al servizio dell’architettura, vogliamo dire che siamo al servizio dell’essere umano che vive quell’architettura.

Nuovi materiali e tecnologie, come è cambiato il modo di progettare l’outdoor?

L’attenzione alla sostenibilità oggi è imprescindibile, ma per noi è una fissazione fin dalla nascita del nostro studio. Sappiamo benissimo che il pianeta che abitiamo è il solo che ci è dato, per cui va utilizzato con intelligenza. Quest’anno ci sono materiali che consentono di essere più ecologici ed etici dal punto di vista del consumo del mondo. Abbiamo utilizzato tutti materiali riciclabili, dai metalli ai tessuti. Più le aziende ti supportano in questo senso, più possiamo disegnare in una direzione sostenibile.

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