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I gadget hi-tech per i runner in vacanza

Orologi intelligenti, sensori e auricolari: per i “runner” servono dispositivi dedicati robusti e leggeri e impermeabili. La fatica non diminuisce ma correre diventa più divertente. E poi ci sono i dati

di Alessandro Longo

3' di lettura

Gli appassionati di corsa corrono sempre e ovunque. In viaggio, in vacanza, mare o monti che siano. Lo vedono anche come un modo originale per esplorare città sconosciute, dove si trovano per un periodo.

Serve costanza, per non perdere la condizione fisica guadagnata nelle stagioni precedenti. E poi se passa qualche giorno la corsa comincia comunque a mancare. Correre anche in posti sconosciuti, sì, va bene; ma pochi ormai rinunciano a gadget hi-tech per farlo al meglio. L'orologio smart con gps ormai è necessario, in particolare se corriamo in vacanza, fuori da percorsi già misurati. I cellulari hanno app per la corsa, è vero, ma la maggior parte dei runner regolari (quelli che escono almeno 3-4 volte a settimana) le trovano meno comode e meno usabili rispetto all'orologio gps, dove basta un colpo d'occhio per capire come si sta andando.

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Tra le marche più note c'è Garmin, ma di recente sta acquistando popolarità Amazfit, più economica (sotto i 100 euro). Questi orologi supportano misurazioni per diverse attività, danno suggerimenti (non sempre affidabili) per migliorare le prestazioni, stimano valori come la Vo2Max e, tramite app, danno statistiche storiche dettagliate sui nostri allenamenti. Ormai il design degli smartwatch per il fitness è migliorato, inoltre, quindi possiamo portarceli in giro come fossero orologi. I più costosi hanno schermi come quelli dei noti smartwatch Android e Apple, che hanno funzioni smart più complete ma sono meno adatti allo sport.

Un'altra cosa che probabilmente molti runner usano sono le cuffie, per ascoltare musica o podcast. Devono essere adatte al running e impermeabili. Consigliabile inoltre, per la propria sicurezza, usare quelle a trasmissione cranica, per poter sentire le auto.

La prima marca è più nota è Shockz (prima chiamata Aftershockz), con diverse fasce di prezzo (da cui dipende la qualità del suono, perlopiù).

C'è poi chi corre sul tapis roulant, magari quando fa davvero troppo caldo. Un'idea tech originale è Zwift Runpod, un sensore di cadenza che consente ai corridori di percorrere le strade con corse simulate insieme ai ciclisti. Zwift Runpod si aggancia ai lacci delle scarpe prima di salire sul tapis roulant e si collega all’app Zwift su telefono o tablet. Avremo così un avatar nel mondo e potremo unirvi a corse di gruppo o partire da soli. È un modo per evitare la noia della corsa al chiuso e per uscire con i propri amici se non ci si può incontrare di persona.

Un'altra scelta particolare, per chi vuole monitorare la propria frequenza cardiaca, è usare un cardiofrequenzimetro in una fascia. Molti di quelli in formato gadget (non medici) sono poco affidabili, ma la fascia Polar H10 ha ottenuto buone recensioni da riviste specializzate.

Si noti che i cardiofrequenzimetri ormai sono integrati anche in orologi smart non economici e persino in cuffie per la corsa, ma i dati sono meno affidabili rispetto ad apparati dedicati.

Ultimo tassello: i corridori si pesano regolarmente, perché il controllo del peso è fondamentale nella corsa (non solo per le prestazioni, ma anche per ridurre il rischio infortuni). Una bilancia con calcolo della massa grassa è una scelta comune. Tra le più tech, c'è la Withings Body Cardio, che usa la tecnica della impedenza bioelettrica, ma dà anche una stima dello stato del cuore e delle arterie. Non è un dispositivo medico, però, quindi non fidiamoci ciecamente. Stessa considerazione che vale per i cardiofrequenzimetri (in particolare quelli miniaturizzati in orologi o cuffie).

In fondo, l'unico valore davvero affidabile, stimato quando corriamo, è la distanza percorsa e quindi la nostra velocità (media e per tratto di strada). Per molti basta già così.

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