ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIscrizioni fino al 17 novembre

I legali d’azienda tornano in aula alla Bocconi. Con la “pratica” con le grandi società

Lo storico corso per Legal counsel organizzato dall’ateneo, sotto la direzione del professor Luigi A Bianchi e dell’avvocato Piergiuseppe Biandrino, è dedicato alla formazione avanzata dei professionisti

di Cristina Casadei

Campus Bocconi di Milano (Adobe Stock)

2' di lettura

I legali d’azienda tornano sui banchi dell’Università Bocconi. C’è tempo fino al 17 novembre per iscriversi al corso post laurea per Legal counsel, organizzato dall’ateneo, sotto la direzione del professor Luigi A Bianchi e dell’avvocato Piergiuseppe Biandrino. Il corso, nato per la formazione avanzata dei legali d’azienda e dei giuristi chiamati ad affrontare le sfide quotidiane della dimensione aziendale, quest’anno si arricchisce di una sessione dedicata a “La pratica del legal counsel”, affidata alle testimonianze di alcune tra le più autorevoli figure in questo ambito. Inoltre vi saranno gli interventi di legali d’azienda (tra cui Eni, Snam, Edison, Fincantieri, Investindustrial) nelle sezioni dedicate all’organizzazione e gestione dell’impresa e alla contrattualistica.

«La nuova fisionomia del corso nasce dal fatto che ai legali d’azienda e agli avvocati si richiede sempre di più, oltre a una solida preparazione di base, l’attitudine e la capacità di affrontare e risolvere, con soluzioni pragmatiche ed efficaci, una varietà crescente di problematiche non solo strettamente legali- spiegano Bianchi e Biandrino -. Di qui la necessità per i legali del possesso anche di skill di natura organizzativa e relazionale, vista l’importanza cruciale della capacità della gestione di team di lavoro e di interlocuzione con le più diverse strutture aziendali». È quello che accade nella gestione di vicende di crisi aziendali o di importanti litigation, oltre alle attività di assistenza agli organi sociali e alle funzioni aziendali di controllo. A questo si aggiunga che «anche la diffusione, allo stato per la verità ancora embrionale, delle nuove tecnologie richiederà il possesso di significative doti di flessibilità e adattabilità ai rilevanti cambiamenti che si annunciano nell’immediato futuro per la professione del legale d’azienda».

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