I Maneskin “incoronati” a Londra: tutto esaurito alla O2 Arena
La rockband romana chiude simbolicamente le celebrazioni per Re Carlo III. Per la prima volta, artisti pop italiani sbarcano nel Regno Unito.
di Simone Filippetti
I punti chiave
3' di lettura
L’anziano Re (d’Inghilterra) incorona i giovani re (del rock).
Con la Gran Bretagna nel mezzo dei festeggiamenti, reduce dalla maestosa incoronazione di Carlo III, a Londra sbarcano i Maneskin. Per lo storico evento regale, al calendario inglese è stata aggiunto un giorno festivo (Bank holiday) extra, lunedì 8 maggio.
La “Bank Holiday” di Damiano
Imprevedibile coincidenza di date, la consacrazione musicale di Damiano e soci nel sancta sanctorum della musica, reduci da una lunga striscia di premi e apparizioni internazionali, culminata con i Rolling Stones a Las Vegas, si sovrappone a quella del sovrano inglese. E anzi il concerto che il gruppo, ormai fenomeno mondiale di musica e costume, terrà nella prestigiosa O2 Arena, di fatto va a chiudere, simbolicamente, la tre giorni di celebrazioni, iniziata sabato mattina con la cerimonia all’Abbazia di Westminster.
La consacrazione
Quando fecero una comparsa lampo a Londra, lo scorso gennaio, con un mini-stage a sorpresa di 30 minuti, i Maneskin avevano suonato all’Underworld, locale di culto a Camden, ma piccolissimo. Ora, per la loro serata sul Tamigi, sono stati promossi tra i “grandi”: da Brixton, quartiere alternativo dove suonano gli artisti emergenti, quelli di nicchia o le vecchie glorie, alla gigantesca arena di
Greenwich: inaugurata nel Duemila, la O2, con i suoi 20mila posti, è l’Olimpo dei musicisti. Suonare lì dentro, vuol dire essere “qualcuno” nell’iper competitiva e logorante macchina dell’industria discografica, ormai un fast-food che mangia, novello Crono, celebrità in continuazione.
Beatlesmania al contrario
Inutile cercare i biglietti per il concerto: sono esauriti da molto tempo. I tagliandi furono messi in vendita inizialmente nel 2021, per il precedente tour “Loud Kids”, poi bloccato dal Covid, ed erano già stati polverizzati. Oltre alla forte valenza musicale, perché non è da tutti riempire la O2 Arena, significa anche un incasso notevole: con prezzi che partono da 40 sterline per le tribune più lontane agli oltre 100 per la platea, si stima un incasso milionario. Per la prima a volta nella storia della musica, un gruppo italiano fa “Sold Out” a Londra. Da sempre, sono gli artisti inglesi a spopolare in Italia. Stavolta, invece, va in scena una Beatlesmania al contrario: rocker italiani che attirano folle nel Regno Unito, paese esportatore netto di musica, è come vendere frigoriferi agli eschimesi.
Londra e Liverpool, corsi e ricorsi
Sempre a proposito di concidenze, la tappa britannica del tour mondiale “Kids get louder” (ragazzini ancor più sonori), edizione aggiornata del Loud Kids tour (sospeso per colpa del Covid) cade anche nella settimana dell’Eurovision, ospitato a Liverpool, per l’indisponibilità dell’Ucraina in guerra. Fu proprio al concorso internazionale di musica che decollò la carriera di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas: nel
2012 vinsero con la melodica-metallara “Zitti e Buoni”, con cui avevano già sbancato al Festival di SanRemo dello stesso anno (doppietta riuscita solo a Toto Cutugno). Corsi e ricorsi storici.
Energia sul palco
Nell’arena di Greenwhich, il gruppo suonerà dal vivo i brani dell nuovo album “Rush”. Il disco, una spremuta di energetico e orecchiabilissimo rock, dove compare anche il mostro sacro Tom Morello, è il primo cantato in inglese dalla band, cosa che aiuterà l’esibizione davanti a un pubblico anglofono. La discografia della banda romana, scoperta da Manuel Agnelli degli Afterhours, nelle vesti di talent scout di X-Factor (unica volta in cui un talent show abbia veramente lanciato un artista), è per ora limitata a una manciata di album. Ma la carismatica sensualità e la dirompente presenza scenica di Damiano, vero animale da palcoscenico, più che compenseranno una scaletta non ancora da decane celebrità.
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