I mercati «graziano» i BTp (per ora). Ma per il Tesoro il conto resta salato
Oltre 1,7 miliardi in più di extra-oneri per finanziare il debito nei primi sei mesi del 2022. E i costi sono destinati a lievitare ancora da qui a dicembre, anche per la variabile inflazione
di Maximilian Cellino
I punti chiave
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I mercati «graziano» per il momento l’Italia mantenendo su livelli accettabili lo spread BTp-Bund nonostante la crisi di Governo, ma il Tesoro ha il suo bel da fare per tenere a bada l’inevitabile aumento degli oneri di finanziamento del debito provocato dal rincaro dei tassi. Nei primi sei mesi dell’anno il costo medio all’emissione dei titoli di Stato italiani si è attestato allo 0,91%, nove volte in più rispetto al minimo storico (e probabilmente irripetibile) dell’anno precedente.
Una colpa (non del tutto) italiana
L’effetto, giusto...