I Monti Sibillini puntano sul turismo per rilanciare il territorio
Con un piano finanziato da fondi europei le Marche vogliono valorizzare il loro entroterra, fra montagne, borghi da ripopolare, cascate e percorsi di trekking, il tutto pensato per chi ama la vera sostenibilità
di Laura Dominici
I punti chiave
3' di lettura
Creare un interesse turistico nell'entroterra e non soltanto sulla costa, grazie alla realizzazione di infrastrutture efficienti ed ecosostenibili: è con questo obiettivo che è nato il distretto turistico dei Monti Sibillini, il primo dedicato alla montagna della Regione Marche. Si tratta di un progetto di rinascita per aree interessate dal sisma del 2016, un piano sostenuto grazie alle risorse stanziate nel Cis Sisma e nel Fondo Complementare Pnrr Sismi, che complessivamente faranno ricadere nelle Marche più di 800 milioni di euro di investimenti. A questo si aggiunge l'intervento dei comuni stessi, che stanno avviando, in concertazione con la Regione Marche, un processo di ammodernamento degli impianti di risalita e dei rifugi d'alta montagna per un valore di 58 milioni di euro. Uno sforzo economico non indifferente, in particolare se paragonato alla densità di popolazione dei luoghi, visto che la maggior parte dei comuni coinvolti ha poche centinaia di abitanti.
Verso il distretto turistico della montagna marchigiana
Otto i comuni che hanno firmato il protocollo d'intesa per la nascita del distretto: Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita. L'obiettivo principale della regione è quello di passare da un turismo prettamente legato all'offerta balneare a due nuovi prodotti che guardano all'entroterra. Il primo è connesso alla riqualificazione e rivitalizzazione dei borghi che nelle Marche costituiscono un elemento identificativo dell'offerta del territorio, e l'altro è legato alla creazione del distretto turistico della montagna che vede nella destinazione dei Monti Sibillini un elemento cardine della proposta e una forte attrazione per quanto riguarda l'outdoor e il turismo della neve.
Un piano per portare i giovani in comunità a rischio spopolamento
«Il rilancio di questi territori - commenta Guido Castelli, assessore regionale, delegato alla ricostruzione - passa attraverso la realizzazione di infrastrutture moderne, efficienti ed ecosostenibili che qualificheranno enormemente l'offerta turistica dell'intera regione, consentendo la fruizione di quei luoghi durante tutto l'anno. Le comunità hanno saputo individuare progettazioni strategiche con lungimiranza, facendo rete per garantire i tempi rapidi che il fondo complementare impone». Uno studio ha poi evidenziato come la costruzione di un prodotto turistico dedicato ai Monti Sibillini, di qualità e intersettoriale, ricco di servizi ed attento all'ambiente, possa far diventare l'insieme di questi territori una sorta di nuova Livigno, ossia innescare investimenti in grado di attivare leve che contribuiscano sia a destagionalizzare l'offerta turistica, rendendo il comprensorio attrattivo tutto l'anno, ma soprattutto a ripopolare le aree interne, abbassando l'età media dei residenti e innalzando l'indice di natalità.
Per proporsi sul mercato nazionale e internazionale il distretto sta sviluppando un'offerta di proposte dedicate a target diversi, interessati a un turismo di qualità ed esperienziale, attento alla sostenibilità, al viver sano e al contatto con la natura. Nel progetto di rinascita avranno quindi un posto di primo piano le strade secondarie che attraversano il paesaggio marchigiano, dal mare alla montagna, e che possono essere percorse in bicicletta.
Fra laghi e colline, un contatto autentico con la natura
Un percorso che permette di unire le attività acquatiche al biking è quello che unisce il Lago di Fiastra, in provincia di Macerata, alla montagna. Dopo una pagaiata in canoa, infatti, è possibile intraprendere a piedi una breve salita tra i pendii del Monte Ragnolo e raggiungere l'abbazia di Santa Maria di Rio Sacro. Ci si trova così sull'itinerario “Sibillini Rebirth”, uno dei percorsi dedicati alle due ruote. Proseguendo il giro si possono ammirare le ampie vedute sulle colline, per poi salire fino a Pintura di Bolognola. Da qui si fa una deviazione per imboccare il sentiero 311 che porta al rifugio del Fargno, per avvistare il camoscio e il lupo. Di rientro a Bolognola, altri percorsi escursionistici permettono di scoprire l'Eremo di Soffiano, le Cascatelle, la Valle dei tre Santi e Pizzo Meta-Ragnòlo.
I Monti Sibillini fanno anche da sfondo a un piccolo canyon con stratificazioni rocciose tipiche dei paesaggi lunari: le Lame rosse. Situate sopra il lago di Fiastra, nella frazione di S. Lorenzo in provincia di Macerata, sono raggiungibili dal lago con un'escursione di circa tre ore andata e ritorno. Racconti leggendari e scorci suggestivi sono poi gli ingredienti del percorso che va dal Rifugio della Sibilla fino a Castelluccio di Norcia, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una traversata di 18 km. Agli escursionisti più avventurosi l'Alta via delle Marche riserva un altro itinerario mozzafiato: da Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno, fino al celebre Lago di Pilato, dove si narra vi riposi il corpo di Ponzio Pilato.
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