I nuovi gadget hi-tech investono sulla visione aumentata
Ampliare le prospettive con gli ultimi aggiornamenti lato 3D, proiettori tascabili, occhiali smart e un maxi televisore che è una scultura cinetica
di Rhodri Marsden
3' di lettura
Un dilemma quasi filosofico: parlando di televisori, che cosa si può definire “troppo grande”? Abbiamo assistito al passaggio da una risoluzione dello schermo da 4K a 8K, che però può essere pienamente apprezzata dall'occhio umano solo se si guarda la tv da una distanza così ravvicinata da andare contro ogni regola del buon senso, oppure se è davvero gigante. Così, sul mercato sono inevitabilmente comparsi schermi enormi (LG ne ha appena presentato uno da 325 pollici) che pongono due questioni: a) dove metterli e b) chi è disposto a vedere il proprio spazio domestico invaso da un mastodontico rettangolo nero che ricorda vagamente le scene di 2001: Odissea nello spazio.
L'azienda austriaca C Seed aveva previsto tutto questo molti anni fa e risolto il dilemma incorporando il televisore all'interno del pavimento. Premendo un pulsante si innalzava da terra una colonna nera e si apriva un display MicroLED. Poi, quando se ne aveva abbastanza, si poteva ripiegarlo e farlo sparire. Il progetto era il risultato di una collaborazione tra C Seed e Porsche ed era valso un Red Dot Design Award. Il principale difetto dei modelli era la mole di lavoro strutturale necessaria per installarli in salotto o su un mega yacht.
Ma adesso ecco a voi N1, una vera opera d'arte cinetica che starà lì, con il suo aspetto enigmatico, finché non deciderete di farla aprire e diventare un televisore da 103, 137 o 165 pollici. Il designer Stefan Pani ha creato un oggetto che non rivela la sua vera identità finché non viene attivato, infatti le giunture tra i pannelli - e il loro scopo - rimangono nascoste, spingendo gli spettatori a interrogarsi sulla sua natura. Quando è aperto, un sistema di calibrazione assicura che le “pieghe” tra i pannelli siano invisibili e la visione perfettamente uniforme. N1 potrebbe essere la risposta per chi vuole uno schermo grande in salotto e storce il naso al pensiero dello spazio che occuperebbe, ma necessita di essere un po' ridimensionato. Per ora è un colosso in lega di alluminio aeronautico che pesa oltre una tonnellata.
IL VISORE PERFETTO
L'azienda Varjo di Helsinki prende il suo nome dall'omonima parola finlandese che significa ombra, un elemento fondamentale per la realtà virtuale. La missione di produrre visori di altissima qualità finora ha confinato i prodotti di Varjo a un mercato di nicchia, ma il modello Aero viene molto apprezzato anche dal grande pubblico per la sua risoluzione, la tecnologia eye tracking per il monitoraggio dei movimenti oculari, la leggerezza e il sistema di raffreddamento. Vi servirà anche un pc di alta gamma, ma con Aero la resa grafica di videogiochi Steam VR come Beat Saber sarà impressionante.
TEST DI RILANCIO
Il 3D è una tecnologia che va a ondate. Dagli esperimenti anni Cinquanta fino alle partite di calcio proposte di recente, ci mostriamo sempre affascinati, per poi tornare al caro vecchio 2D. Questo laptop stereoscopico Acer (il ConceptD 7 SpacialLabs Edition), però, potrebbe fare la differenza. Monitorando i movimenti oculari e mostrando un'immagine diversa per l'occhio destro e l'occhio sinistro, dà la sensazione di poter toccare con mano quel che appare sullo schermo. I video 3D side by side sono impeccabili, le immagini e i video bidimensionali hanno una maggiore profondità e giocare ai videogiochi 3D senza visore può diventare realtà.
EFFETTO CINEMA À PORTER
Con un tempo di setup dichiarato di 6 secondi, Halo+ è progettato per tutti coloro che associano la parola “proiettore” all'idea di “seccatura”. Una volta acceso e puntato verso qualsiasi tipo di superficie, da ogni angolazione, restituirà un'immagine perfettamente rettangolare in un attimo. È piccolo, leggero e alimentato a batteria, facile da portare in viaggio e da godersi anche all'aperto. Per un uso domestico verrà probabilmente collegato al WiFi per scaricare la solita sfilza di app come Netflix e Amazon Prime. Le immagini sono luminose, l'audio nitido e, benché il design sia modesto, credo sia ingiustamente sottovalutato.
IMMERSIONE TOTALE
Gli occhiali smart si sono presto guadagnati una cattiva reputazione e i primi a utilizzare i Google Glass sono anche stati lasciati fuori da luoghi pubblici con il sospetto che potessero fare riprese indesiderate. Gli Nreal Air, però, aggirano il problema perché non hanno una fotocamera, ma solo un display incorporato che permette di visualizzare davanti agli occhi lo schermo del telefono o del tablet. Un cavo Usb, un po' fastidioso, si collega dalla stanghe a sinistra degli occhiali al dispositivo. Sono leggeri (79 grammi), hanno altoparlanti integrati e rendono finalmente possibile guardare un film su un enorme schermo virtuale mentre siete in treno.
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